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03-12-2010, 09:35
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#1
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Principiante
Qui dal: Feb 2008
Messaggi: 63
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A distanza di tempo torno a rivolgermi ancora una volta a coloro che frequentano questo forum e non sono più in età giovanile.
Se è assai difficile patire quella condizione che va sotto l’etichetta “fobia sociale” da giovani, credo lo sia molto di più in età adulta, per mille motivi, e fra gli altri perché si ha la netta convinzione di non venirne più fuori, che tutto si sia sedimentato.
Francamente non ho idea di quante persone, diciamo sopra i quarant’anni, frequentino questo spazio. Il mio vorrebbe essere non solo una specie di censimento, ma un appello ad esporsi maggiormente, a intraprendere iniziative, a conoscersi.
Non voglio creare un ghetto ma, pur in presenza di condizioni comuni, avverto sempre un solco con il mondo giovanile.
Naturalmente sono ben accetti i contributi da parte di amici di qualsiasi età.
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03-12-2010, 10:01
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#2
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 58
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Eccomi! Io sono over 40 e sono in questa condizione da quando avevo 15/16 anni.
Solo recentemente ho etichettato il mio modo di essere con "fobia sociale".
Ho provato a fare terapia verso i 20 anni, ma sono rimasto deluso dallo psicologo. E per i successivi 20 anni ho vissuto come "persona evitante", cercando di fuggire tutte le situazioni sociali che mi creavano imbarazzo.
Questo ha limitato anche la mia carriera in ambito lavorativo (mi sono cercato un lavoro di basso profilo che mi offrisse poco contatto con la gente).
La fortuna ha voluto che trovassi una donna che mi capisse e mi assecondasse. E vivo nell'oasi felice del mio appartamento.
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03-12-2010, 11:30
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Presente!
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03-12-2010, 15:08
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 495
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quando si superano i 30 si matura la convinzione che non si cambierà mai, forse è un bene in quanto si smette di illudersi.
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03-12-2010, 15:10
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#5
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Avanzato
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove si posano i "persi" :D
Messaggi: 490
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Presente ..sono un over-time-load..-craft ...
insomma: over ..
Non amo molto il mio prossimo... non amo oltremodo per niente gli adolescenti.
Che periodo idiota della vita..non ho mai amato la mia adolescenza.
Il mio aspetto fisico, che non trapela per niente la mia reale età, oltremodo ha un "effetto calamita" verso i bambini sopratutto verso quelli fino ai 7-8 anni d'età.. e la cosa mi irrita, non poco!
Anche per questo EVITO luoghi pubblici, sopratutto se vi sono bambini..
Non vi dico al mare poi ... uff..bah ..
Comunque sono fobico di tante cose, a livello medio-medio basso.
L'unica fobia vera e propria "forse", è per il sesso .. mmmh ..ma non è proprio una fobia, non so come spiegare, o forse si... avversione, asessualità ? si, ok, ma non è questo il sito giusto...
boh
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03-12-2010, 18:23
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#6
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 107
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Comprendo che dopo diversi anni si possa pensare di non poter più cambiare o di aver raggiunto un qualche equilibrio, frutto dell'accettazione della propria condizione e dei vincoli che impone e magari della messa a punto di qualche strategia utile per minimizzarne l'impatto sulla propria vita.
A volte però, quello che non è riuscito durante l'adolescenza può essere un obiettivo a portata di mano quando si è adulti, grazie alla maggiore consapevolezza di sé e del proprio problema e talvolta grazie anche ad una motivazione maggiore frutto dell'impossibilità di continuare a sperare che il problema troverà una soluzione spontanea con il passare del tempo. Nella mia personale esperienza professionale ho trovato che spesso gli adulti mostrassero una maggiore motivazione al cambiamento. Chiaramente questa è solo una mia osservazione, priva di qualunque valore statistico.
Dott. Liverani
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Ultima modifica di Dott. Liverani; 03-12-2010 a 18:46.
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03-12-2010, 18:25
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#7
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Banned
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,171
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Grande dottore
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03-12-2010, 18:48
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 495
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Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
Comprendo che dopo diversi anni si possa pensare di non poter più cambiare o di aver raggiunto un qualche equilibrio, frutto dell'accettazione della propria condizione e dei vincoli che impone e magari della messa a punto di qualche strategia utile per minimizzarne l'impatto sulla propria vita.
A volte però, quello che non è riuscito durante l'adolescenza può essere un obiettivo a portata di mano quando si è adulti, grazie alla maggiore consapevolezza di sé e del proprio problema e talvolta grazie anche ad una motivazione maggiore frutto dell'impossibilità di continuare a sperare che il problema troverà una soluzione spontanea con il passare del tempo. Nella mia personale esperienza professionale ho trovato che spesso gli adulti mostrano una maggiore motivazione al cambiamento. Chiaramente questa è solo una mia osservazione, priva di qualunque valore statistico.
Dott. Liverani
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ma nella sua personale esperienza professionale questa maggiore motivazione al cambiamento ha mai portato a qualcosa che possa anche solo lontanamente avvicinarsi al cambiamento?
mi riferisco ovviamente a persone con i problemi di cui si parla su questo forum.
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03-12-2010, 19:12
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#9
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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over 40 presente
sono più o meno a questa situazione :
Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
Comprendo che dopo diversi anni si possa pensare di non poter più cambiare o di aver raggiunto un qualche equilibrio, frutto dell'accettazione della propria condizione e dei vincoli che impone e magari della messa a punto di qualche strategia utile per minimizzarne l'impatto sulla propria vita.
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sono serena come mai prima ( nemmeno da bambina, anzi ! )
con la psichiatra decidemmo che avrei preso per un periodo gli antidepressivi ( citalopram , prima ne avevo provati altri ma non andavano bene ) e solo dopo avrei fatto la cognitivo comportamentale perchè mi trovò piuttosto devastata e quindi poco ricettiva ... ma ora non mi sento per nulla motivata a farla ... insomma mi vado bene così....
l'unico problema è che sono poco produttiva
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03-12-2010, 19:27
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2007
Ubicazione: in un posto ..............
Messaggi: 533
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Eccomi all'età di 49 anni, mi piace ogni tanto dare una sbirciata al forum, anche se prima ero più assiduo, quale è il programma????????
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Ultima modifica di salvo-auron; 03-12-2010 a 19:56.
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03-12-2010, 19:30
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2008
Ubicazione: varese
Messaggi: 954
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ho 41 anni. Sono timido ed evitante. Ho avuto due episodi di depressione da cui sono uscito grazie a psicoterapia e cipralex.
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03-12-2010, 20:13
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#12
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 107
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Quote:
Originariamente inviata da too_shy
ma nella sua personale esperienza professionale questa maggiore motivazione al cambiamento ha mai portato a qualcosa che possa anche solo lontanamente avvicinarsi al cambiamento?
mi riferisco ovviamente a persone con i problemi di cui si parla su questo forum.
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Sì, a tutti i livelli:
- comportamentale (riduzione/scomparsa degli evitamenti)
- emotivo (scomparsa/abbassamento dell'intensità degli stati ansiosi)
- psicologico (maggior consapevolezza dei propri pensieri, riconoscimento dei pensieri disfunzionali, produzione di pensieri alternativi più efficaci)
Dott. Liverani
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03-12-2010, 20:57
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#13
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da melville58
A distanza di tempo torno a rivolgermi ancora una volta a coloro che frequentano questo forum e non sono più in età giovanile... Il mio vorrebbe essere non solo una specie di censimento, ma un appello ad esporsi maggiormente, a intraprendere iniziative, a conoscersi.
Non voglio creare un ghetto ma, pur in presenza di condizioni comuni, avverto sempre un solco con il mondo giovanile...
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(42 anni, uomo, eterosessuale, anarchico)
Potremmo fare in questo modo: facciamo tutti una terapia di gruppo dal dottor Liverani, magari in 4-5 gruppetti formati da una decina di persone, così ci si conosce e ne può venir fuori un'iniziativa ricca di conoscenze e di esperienze stimolanti.
Il dott. Liverani ne sarà felicissimo, quindi non vedo grosse difficoltà a realizzare la cosa ...
saluti
ps- se qualcuno viene da molto lontano potremmo prendere delle stanze in albergo in comune fra 3 o 4 di noi ...
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03-12-2010, 23:54
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 554
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Ho 39 anni e ho una fottuta paura delle responsabilità, quindi del lavoro e pure delle donne che mi vogliono più responsabile.Praticamente nella vita ho concluso ben poco, ma che caxxo si può sempre migliorare..
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04-12-2010, 00:01
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 495
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Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
Sì, a tutti i livelli:
- comportamentale (riduzione/scomparsa degli evitamenti)
- emotivo (scomparsa/abbassamento dell'intensità degli stati ansiosi)
- psicologico (maggior consapevolezza dei propri pensieri, riconoscimento dei pensieri disfunzionali, produzione di pensieri alternativi più efficaci)
Dott. Liverani
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la mia esperienza personale con la psicoterapia è stata un po' come i farmaci (quei pochissimi che funzionano), appena si smette si ricomincia con gli evitamenti, pensieri negativi, ansia, ecc..
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04-12-2010, 01:12
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#16
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Intermedio
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 232
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Anche io "over".
(ansioso-depresso-sociofobico in TCC)
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04-12-2010, 03:01
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#17
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Principiante
Qui dal: Dec 2009
Messaggi: 15
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40 anni ecc.
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06-12-2010, 18:34
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Stavo ripensando a questo passo di un post del dr. Liverani:
Quote:
accompagnata dalla perdita d'importanti risorse personali, che possono spesso rendere complicato il reinserimento e il mantenimento dei risultati raggiunti. Basta pensare ai problemi di salute, alla ridotta rete sociale "sana", alle difficoltà nel reinserimento lavorativo, alla possibile stigmatizzazione, ecc.
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C'è qualcun'altro che pensa che anche un sociofobico/evitante ultraquarantenne non ha una “rete sociale sana” ed è stigmatizzato?
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Ultima modifica di barclay; 06-12-2010 a 18:36.
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06-12-2010, 20:41
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#19
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Stavo ripensando a questo passo di un post del dr. Liverani:
<< accompagnata dalla perdita d'importanti risorse personali, che possono spesso rendere complicato il reinserimento e il mantenimento dei risultati raggiunti. Basta pensare ai problemi di salute, alla ridotta rete sociale "sana", alle difficoltà nel reinserimento lavorativo, alla possibile stigmatizzazione, ecc.>>
C'è qualcun'altro che pensa che anche un sociofobico/evitante ultraquarantenne non ha una “rete sociale sana” ed è stigmatizzato?
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Ciao Stone, beh, io ho un cugino che ha 43 anni è ha un giro di amici con i quali gioca a poker texano con molti soldi, e sua madre dice che non ha un "giro sociale" sano ... Poi quando perde tanto lo stigmatizzano pure ...
saluti
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06-12-2010, 20:43
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Nimrod
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Ciao Stone, beh, io ho un cugino che ha 43 anni è ha un giro di amici con i quali gioca a poker texano con molti soldi, e sua madre dice che non ha un "giro sociale" sano ... Poi quando perde tanto lo stigmatizzano pure ...
saluti
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Ma è sociofobico/evitante?
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