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16-11-2009, 12:49
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Ultima modifica di shady74; 03-12-2016 a 16:01.
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16-11-2009, 14:10
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Dipende dai lavori.
Per dire al colloquio per il call center la psicologa mi ha fatto capire che per quel lavoro preferiscono gli sfigati perchè dato che vieni sfruttato come uno schiavo in genere fai meno resistenza, se la gente ti manda a quel paese non rispondi anche se magari vorresti, ecc...ma non si trattava di vendere, perchè altrimenti devi essere aggressivo è naturale.
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16-11-2009, 14:43
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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io quando ho fatt il primo colloquio di lavoro mi sono sentito a disagio x il fatto ke ho dovuto comportarmi in modo ipocrita. Infatti in realtà odiavo l'idiota ke mi stava davanti a farmi domande (ostia, ti ho portato il curriculum, leggilo ke cè sriitto tutto, io pensavo) ma x ovvi motivi dovevo dimostrare tutt'altro. Mi dava fastidio anke il fatto ke mi desse del "lei". Poi odiavo anke quello ke avevo studiato e mi veniva il vomito a doverglielo dire, proprio come succede a una persona ke ha vissuto un forte trauma e viene costretta a rievocarlo. Ovviamente dopo la classica frase "LE FAREMO SAPERE" nn si sno fatti + vivi.
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16-11-2009, 15:12
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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io mi ricordo che quando avevo 19 20 anni, nei primi colloqui di lavoro mi sentivo si molto timido ma anche abbastanza sicuro di me stesso, perche sapevo (credevo) di valere.
Se ne facessi uno ora, mi sa che sarebbe molto peggio -_-
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16-11-2009, 15:16
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#5
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Avanzato
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 395
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Uno degli ultimi colloqui che ho fatto (prima di trovare il mio attuale lavoro) è stato un vero disastro. Era per un posto come commessa in un centro commerciale, col senno di poi credo sia stato un bene non esser presa, probabilmente sarei entrata nel panico lavorando lì. Comunque "l'esaminatore" me lo fece capire subito che non era cosa, ero troppo instabile emotivamente. Mi ha fatto milioni di domande (anche personali) mentre le altre commesse ci passavano intorno per sistemare il negozio (ma dico io, almeno un po' di privacy). Insomma mi sono agitata talmente tanto che avrei voluto ficcarmi sotto terra.
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16-11-2009, 15:26
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Voi credete di avere perso occasioni lavorative per questo motivo?
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No, per mia fortuna sono un espansiva nata, e quando sono in tensione, tendo a parlare ancora di piu....Mi son sentita penalizzata solo in determinati ambiti,come ad esempio quando lavoravo in maglieria...e non facevo comunella con nessuno,...una delle operaie mi aveva presa di mira,ridendomi sempre in faccia, e io non facevo una piega.Quindi nel mio caso, piu che parlare di timidezza,è il mio essere solitaria che non viene visto di buon occhio.....Per questo preferisco i lavori a contatto col pubblico che quelli in cui devo per forza interagire con i colleghi di lavoro.(fabbriche, uffici, call center ecc)
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16-11-2009, 15:28
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#7
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Banned
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Villers-Bocage
Messaggi: 268
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Io di colloqui di lavoro ne ho fatti veramente tanti, ed ho sempre avuto il terrore di farli. Ma sono sempre stato dell'idea che ci sono tante cose nella vita che non si vorrebbero fare ma vanno fatte(seno sarebbe troppo facile).
Personalmente mi sono sempre sentito male 2/3 giorni prima del colloquio, ma me ne sono sempre uscito abbastanza bene da quasi tutte le situazioni (anche perché arrivavo talmente spompo che era come se avessi preso degli ansiolitici potentissimi).
Soltanto una volta mi sentii veramente a disagio e fu parecchi anni fa quando feci uno dei miei primi colloqui per lavorare alla Coop. Ricordo di non aver avuto troppi problemi prima, ma la psicologa che avevo davanti mi fece alcune domande un po' personali e mi mise in crisi, allora che avrei voluto dirgli:"ma fatti i caxxi tuoi, mxxda!". Poi mi fece alcune domande che faticai a spiegare perché ero già in affanno.
In seguito non mi assunsero, nonostante avessi un buon curriculum e delle qualifiche a pieni voti.
Qualche tempo dopo vidi che assunsero( sempre alla Coop) delle persone che non meritavano niene più di me e ci rimasi molto male.
Pero' questo fatto mi diede la forza per affrontare tutto quello che successe dopo e oggi posso dire che mi sono preso in qualche modo la mia rivincita.
I colloqui di lavoro vanno affrontati senza paura... come viene viene... non c'é niente da perdere, c'é tutto da guadagnare anche come esperienza per dopo. Pensala cosi; se non ti assumono sono loro che ci perdono.
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16-11-2009, 15:41
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Sì, il fatto di essere solitari viene visto negativamente... appiccicano addosso l'etichetta dell'asociale.
Io però, a differenza tua, preferisco evitare i lavori a contatto con il pubblico.
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In giornata devo aprire proprio un bel topic sull'argomento etichetta..
Mah sai per lavorare a contatto col pubblico , bisogna avere una buona parlantina, io ce l'ho,e quindi è proprio il mestiere adatto a me(poi per fortuna nei piccoli negozi, bar, o cose simili,si hanno pochi colleghi di lavoro che si impicciano dei fatti tuoi, li vali solo per te stesso)ma.Capisco che ,per un timido/sociofobico...sarebbe un inferno,
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16-11-2009, 15:59
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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Quote:
Originariamente inviata da Dany83
I colloqui di lavoro vanno affrontati senza paura... come viene viene... non c'é niente da perdere, c'é tutto da guadagnare anche come esperienza per dopo. Pensala cosi;
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secondo me questa teoria dovrebbe essere utilizzata quasi sempre nella vita e non solo nei colloqui
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16-11-2009, 16:04
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Villers-Bocage
Messaggi: 268
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Shady ma poi nel lavoro ti abitui, ci sarà qualche volta che ti potrai sentire a disagio, ma poi ti disinvolgi.
Purtroppo é il primo impatto che conta tanto, e li un sociofobico é un po' svantggiato, ma spesso conta anche la persona che hai davanti. Fortunatamente non sono tutti dei tiranni, ci sono anche persone più sensibili che non danno importanza alla timidezza.
In fondo una gran darte delle persone che fanno colloqui di lavoro, sociofobici o non, sono comunque un po' tese.
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16-11-2009, 16:06
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#11
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Banned
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Villers-Bocage
Messaggi: 268
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
secondo me questa teoria dovrebbe essere utilizzata quasi sempre nella vita e non solo nei colloqui
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Esattamente Blur!
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16-11-2009, 16:17
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Voi credete di avere perso occasioni lavorative per questo motivo?
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io si, mi ricordo di qualche anno fa che ho rinunciato un posto in una ditta importantissima solo perchè dovevo andare fuori 2 mesi e quindi mangiare li
e poi dopo il posto sarebbe stato vicinissimo e ben pagato
ma non me la son sentita di star fuori anche a dormire x 2 mesi
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16-11-2009, 17:28
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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è vero che farai un colloquio come dj?
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16-11-2009, 17:34
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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che lavoro rischioso
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16-11-2009, 19:44
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Vedi che guaio! E' un peccato perdere delle buone occasioni per le nostre fobie e debolezze...
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per fortuna spesso ci viene data una seconda opportunità (cit.)
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16-11-2009, 21:23
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#16
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Avanzato
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 395
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Una cosa che odio anch'io è la frase: Le faremo sapere: sia per il sì che per il no... e poi non richiamano.
Ma se sanno che non richiamano chi scartano... ma perchè fanno gli ipocriti con queste frasi preconfezionate!!!
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E' vero, è una cosa odiosa. Dovrebbero dirti subito se vai bene o no per quel lavoro. E' inutile andar via con l'incertezza e star con l'ansia per giorni aspettando un'ipotetica telefonata.
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Sì, hai ragione: perchè una persona deve raccontare i suoi fatti personali davanti ai potenziali futuri colleghi? Il colloquio di lavoro dovrebbe essere una cosa privata...
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Dovrebbe, infatti. Io credo che lo abbia fatto per mettermi alla prova, altrimenti non me lo spiego. Se avevo anche una minima possibilità, me la son bruciata per quello. Poi mi faceva domande tipo: è fidanzata? ha intenzione di sposarsi? la sua è una vita tranquilla? che macchina ha? Ma i cazzi tuoi no?
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16-11-2009, 21:32
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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Qualche anno fa, fresco di laurea, trovai un lavoro a un'oretta da dove vivo.
Il colloquio andò bene, lo stipendio era ottimo e la materia trattata di mio grande gradimento.
Il colloquio lo vissi con emozione, un po' di preoccupazione e un po' di ansia...quindi direi nel giusto.
Quando dovetti iniziare andai in panico il primo giorno, mi inventai una sonora balla e me ne andai.
Rimpiansi a lungo quella opportunità, capita leggermente anche oggi, fino a quando, dopo 2 anni mi richiamarono per un altro colloquio in cui esplicitai, con coraggio e forse follia, la mia attitudine all'ansia.....mi risposero "ma l'ansia viene a coloro che ti chiamano perchè non gli funziona il programma e tu dovresti tenerli calmi e risolvere il problema"....e non mi presero....morale della favola? Sono stato sincero, ho sondato l'effettiva ignoranza di tali tematiche della maggior parte delle persone, ma ho anche spento il senso di fallimento...e ora lavoro in un'altra azienda, e cosa faccio tra le tante cose? Rispondo al telefono ai clienti disperati a cui non funziona il programma, lo faccio bene, risolvo il problema, mi fanno i complimenti e vogliono mandare lettere al mio capo per lodarmi, spesso cazzeggio con il cliente senza ansia...e in definitiva, anche se non è proprio da lord, dirlo, l'ho messa in quel posto a quegli stronzi
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Ultima modifica di uffolo; 16-11-2009 a 21:41.
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16-11-2009, 22:03
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#18
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Guest
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A me in tutti i colloqui si è sempre finito per parlare della mia timidezza, vedevano che ero nervosa (ma lo sono sempre), e non mi hanno mai preso..credo proprio per questo problema (sennò nemmeno chiamano dopo aver visto il curriculum...).
La cosa bella è che prima dicono "la timidezza in sè non è un difetto, anzi..", ma poi non richiamano, quindi è un'altra delle loro tante balle....
Come si fa a superare questi colloqui infernali? (((
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17-11-2009, 18:24
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 906
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
La domanda sul fatto di essere sposata o meno ci può stare: loro hanno sempre paura che una donna sposata dopo aver cominciato il lavoro si mette in maternità... questa domanda si può tollerare.
Ma le altre? Sembra che a volte cercano di mettere a disagio i candidati per tirarne fuori il peggio. E comunque non dovrebbero neanche chiedere se si è sposati o meno, per motivi di privacy.
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io non penso ci possano stare le domande come "sei sposata?" "vuoi figli?" eccetera eccetera.. non si possono tollerare xkè ancora una volta la donna non viene messa allo stesso piano dell''uomo'...ma saranno caxxi miei se voglio sposarmi e se voglio avere figli. e se capita ke rimango incita di certo non possono farmene una colpa o pensare ke l'abbia fatto apposta..ci sono donne ke lo fanno,xò molte volte capita un evento del genere e ke fai?la licenzi xkè non le vuoi pagare la maternità? -.- e poi dicono ke le donne sono avantaggiate..capisco le aziende xkè hanno un lavoratore in meno,ma non assumere una donna xkè ha la possibilità di rimanere incita è assurdo tutt'oggi...dico questo xkè ormai gira così
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17-11-2009, 21:14
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#20
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Banned
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Villers-Bocage
Messaggi: 268
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Una volta feci più di 300 km per fare un colloquio di lavoro. Il colloquio ando' bene ma fu sostanzialmente breve, ( quasi, non mi guardarono neanche in faccia).
Poi mi dissero le faremo sapere qualcosa tra 10 giorni. In realtà non ebbi più notizie.
Una persona che fa più di 300 km per cercare lavoro penso che meriti già qualcosa in più, almeno per la motivazione.
Fu nel Tirolo, luogo di gente molto fredda(con tutto il rispetto!).
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