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28-06-2006, 01:02
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#1
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Esperto
Qui dal: Jun 2005
Messaggi: 973
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Da qualche parte ho letto post di gente che si chiedeva se col tempo uno guarisca da solo da questa malattia.
Io avevo un collega di 50 anni che era un fobico sociale a tutti gli effetti, per la sua età era lasciato in pace, direi ignorato da tutti tranne che dal sottoscritto. Ce l'aveva con tutti ma non diceva mai le cose in faccia, si teneva tutto dentro, non parlava quasi con nessuno ed era in modo evidente una persona timidissima che tentava di mascherarsi dietro una maschera da burbero. Io comunque avevo notato una cosa; lui deve avere elaborato una personalità da sociofobico del tutto radicata, direi senza speranza che lo portava ad essere fondamentalemnte un egoista, cioé prima pensava a sé stesso e poi se c'era posto si mostrava anche generoso, ma sicuramente molto geloso di sé stesso. Solo io sono riuscito ad aprire una breccia nella sua testa ma solo perché ero l'unico che capiva cosa avesse e infatti con me si apriva, anche se sono sicuro che molte cose della sua vita privata se le teneva per sé o al massimo mentiva, probabilmente per la vergogna di ammettere certe cose. Vive con la madre e già questo dice tutto...
Detto questo, devo dire che molti di noi potrebbero arrivare ad essere così, e io dico che si diventa davvero sgradevoli se si comincia a ragionare da egoisti solo per autodifesa. Io ancora a questi livelli non ci sono arrivato ma temo in un rincoglionimento dovuto all'età.
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01-07-2006, 11:30
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2005
Messaggi: 692
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un conto e` essere soli e solitari un altro e` nutrire risentimento immotivato per gli altri
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02-07-2006, 00:33
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2005
Messaggi: 973
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Io credo che un sociofobico può anche essere molto irritabile, in lui ho notato tutti i sintomi tipici del sociofobico, forse ad una certa età si potrebbe diventare veramente intolleranti nei confronti degli altri e questo se si mette una barriera definitiva verso gli altri sin dalla giovane età.
Oltretutto questo mio collega aveva il disturbo compulsivo ossessivo, durante le otto ore doveva compiere delle azioni ad orari precisi e sempre di nascosto, non ne parlava con nessuno, come fossero cose segrete ma non sapeva che tutti ne erano al corrente, credeva di non essere visto e invece tutti lo sapevano e se la ridevano di brutto. Solo che alcune di queste azioni erano del tutto senza senso (per noi), ma per lui sono sicuro che lo avevano. Per esempio, secondo voi, a che gli serviva accendere lo scooter, accelerare e dopo qualche istante spegnerlo? Mi sembra lo facesse una volta al mattino e una alla sera.
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02-07-2006, 12:35
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 160
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Poveretto :? Ma ha senso non vivere una vita così?
Comunque non credo che occora arrivare più in la con gli anni per non tollerare più gli altri ecc, io ne so qualcosa
Mi piacerebbe invece se un fobico finalmente riuscisse a ribellarsi, invece che ingioare sempre tutto, secondo me farebbe un bel casino :twisted: :twisted: Se qualcuno mi aiutasse a rimediare qualche arma, e non sto affatto scherzando...
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02-07-2006, 13:26
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2005
Messaggi: 973
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Sicuramente anche io sono uno abbastanza intollerante e temo di diventare col tempo ancora più irritabile verso la gente. Per esempio, da un mesetto sono arrivati degli inquilini nuovi, con due figli piccoli. Questi bambini giocano e urlano tutto il giorno, mi chiedo se solo io vorrei ucciderli o se è un desiderio giustificato. Probabilmente se non fossi così chiuso di carattere, penserei "che simpatici che sono!".
Comunque, quello che volevo dire con questo post era che chiudersi troppo può portare col tempo a comportamenti eccessivi ed esasperati e a patologie come il disturbo compulsivo ossessivo o anche ad altro.
Arrivare a 50 anni in queste condizioni, significa che dietro c'è un profondo malessere. Aggiungete che era succube della madre "Mio madre non vuole", "Mia madre s'arrabbia se lo faccio" ecc ecc, da compatire....
Io non voglio diventare così, per questo dobbiamo reagire un minimo e avere dignità per noi stessi.
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02-07-2006, 15:21
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
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sicuramente diventare intolleranti e rancorosi è un rischio che si corre, se si lascia che alla fobia si aggiungano anni di frustrazione, di invidia, di infelicità... e specialmente se non si riesce a prendere in mano la propria vita almeno quel tanto che basta per poter dire "ho fatto quel che ho potuto, ma l'ho fatto e sono responsabile delle mie scelte"
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02-07-2006, 20:36
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 827
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Forse un errore da evitare sarebbe quello di pensare che tutti i fobici finiranno così... Non è detto... Credo che si debba cercare di ottenere delle piccole soddisfazioni personali in una cosa che per noi è importante. Così non ci sentiremo mai dei falliti completi...
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07-07-2006, 22:00
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jan 2006
Messaggi: 276
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Quote:
Originariamente inviata da jackal
Forse un errore da evitare sarebbe quello di pensare che tutti i fobici finiranno così... Non è detto... Credo che si debba cercare di ottenere delle piccole soddisfazioni personali in una cosa che per noi è importante. Così non ci sentiremo mai dei falliti completi...
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Sono dìaccordo...si puo diventare irritabili e intolleranti se ci si crogiola troppo nel proprio stato e nel proprio malessere...ma se si fa qualcosa x uscirne vedi le piccole rivincite e soddisfazioni personali e a questo si aggiunge il famoso pensiero positivo ci sono speranze ke a 50 anni la vita possa sorridere (ve lo dice una ke al momento non pensa x nulla positivo ma ke sa ke tutto è transitorio xke ha gia sperimentato..e con buonirisultati... sento ke sono molto kambiata infatti e ke va sempre meglio rispetto alla persona ke ero prima,pur con tutte le fobie ke ankora non ho risolto)!....il fallimento kompleto non puo esistere xke tutti noi abbiamo delle piccole e grandi doti di cui magari non siamo konsapevoli ma basta fare piu attenzione e guardarsi con okki diversi e magari sforzarsi un pochino di riuscirci...questo puo fare tanto x cambiare ankora le cose credetemi...
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08-07-2006, 00:49
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#9
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Principiante
Qui dal: Jan 2006
Ubicazione: Roma
Messaggi: 97
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Io sono abbastanza vicino ai 50 anni: ne ho 44, sono del '61. Credo proprio di essere il piu' vecchio frequentatore del forum. Ho avuto ed ho ancora problemi di depressione ed isolamento sociale. Ovviamente, in passato ho avuto grosse difficoltà di inserimento nell'ambiente di lavoro, ed ho fatto l'amore per la prima volta a 34 anni (e questo potrebbe essere il record del forum). Ho preso antidepressivi per anni, e li sto prendendo anche adesso.
Ma devo dire che dai 30 anni in poi piano piano mi sono sbloccato; forse mi ha aiutato aver fatto psicoterapia per 3 o 4 anni. Cosi', anche se ho perso dei "pezzi di vita", che non potrò piu' ricuperare, ora non direi di passarmela malissimo.
Certo, tutto è relativo: non sono ricco e famoso, vivo in affitto un monolocale un pò scalcinato. Ma il mio disagio nei confronti degli altri si è molto ridotto; qualche anno fa ho fatto anche dei bei viaggi (sono stato un po' in giro per l'Europa, e poi in India ed in Nepal); ho scoperto la montagna (mi piace fare escursioni a piedi o con gli sci da fondo).
Dai 30 anni in poi, dopo essermi "sbloccato", ho fatto le classiche cose che fanno i singles per socializzare e/o "rimorchiare": corsi di recitazione, yoga, meditazione, escursioni in montagna, con gli sci, in barca a vela ... Devo dire di aver trovato queste cose interessanti e divertenti, anche se non ho quasi mai "rimorchiato".
Ho conosciuto diverse persone interessanti, ed ogni tanto ho avuto anche qualche "flirt", o qualche "storia". Non ho mai trovato la "donna della mia vita", e probabilmente non la trovero' mai; forse non la sto neanche cercando.
Se guardo agli obiettivi classici che la maggior parte delle persone cercano (matrimonio, figli, raggiungimento di una buona posizione sociale), sicuramente sono un perdente. Solo che non so se ho mai voluto raggiungere questi obiettivi, che implicano anche grossi impegni e responsabilità.
Se invece guardo alla mia vita come ad un viaggio alla scoperta del mondo, ed alla ricerca di me stesso, devo dire che la trovo molto interessante. Credo che l'atteggiamento migliore verso la vita, per tutti, ma soprattutto per quelli che hanno piu' problemi degli altri, sia quello di un "viaggiatore", di un "ospite del mondo", un po' come Tiziano Terzani (a proposito, vi consiglio di leggere i suoi ultimi due libri; io li trovo eccezionali).
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08-07-2006, 16:36
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#10
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Intermedio
Qui dal: Jan 2006
Messaggi: 276
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Quote:
Originariamente inviata da nick61
Se invece guardo alla mia vita come ad un viaggio alla scoperta del mondo, ed alla ricerca di me stesso, devo dire che la trovo molto interessante. Credo che l'atteggiamento migliore verso la vita, per tutti, ma soprattutto per quelli che hanno piu' problemi degli altri, sia quello di un "viaggiatore", di un "ospite del mondo", un po' come Tiziano Terzani (a proposito, vi consiglio di leggere i suoi ultimi due libri; io li trovo eccezionali).
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molto belle le cose ke hai scritto questo è latteggiamento giusto sono d'accordissimo con te e poi non è affatto detto ke i nostri obbiettivi nella vita debbano coincidere con quelli degli altri, anzi...penso ke una vita kome la tua possa essere molto piu interessante di una vita monotona basata suluoghi comuni ke si pensa debbano x forza portare alla soddisfazione e alla felicità... komplimenti xke nonstante il tuo problema mi sembra kiaro ke sei riuscito ad affrontare e a vincere la tua battaglia con la vita....hai detto dai 30 anni hai iniziato a sbloccarti?allora mi associo penso di essere sulla buona strada ankio...e spero di ragionare cosi anke a 50 anni e non dovermi guardare indietro xpiangermi addosso, ankio sento ke sto kambiando e mi sento molto piu positiva nei confronti del mondo infatti... vedrai ke continuando kosi andra sempre bene, auguri di cuore.
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