Dopo di questa cercherò di non aprire più discussioni per un po', perché alla fine ognuna di esse è un capitolo dello stesso libro, per quello esistono i diari. Il titolo de libro è "Paura di sé stessi", quindi non esiste fobia sociale che tenga... La fobia non è sociale ma è di me stesso, non sto bene con gli altri perché non mi comporto da me, se non sono estroverso non devo provare ad esserlo e se parlo poco non devo sforzarmi a farlo. Esistono tantissimi tipi di persone introverse, silenziose, eccentriche e strane che hanno rispetto e stanno bene nella società, perché sanno chi sono e non si vergognano ad esserlo. La mia fobia sociale a questo punto penso sia causata da questa continua ricerca di accettazione da parte degli altri a tutti i costi, questo non avverrà mai continuando a mascherare il mio carattere. Sicuramente l'ansia e l'insicurezza sono insite in me e quelle non me le toglie nessuno, ma mostrarsi per quello che si è, almeno significa provarci e poi magari stare male lo stesso ma sempre meglio che stare male e basta, oltretutto sforzandosi psicofisicamente per essere accettati o stimati da chi con noi non c'entra niente. Sono stanco di soffrire, ma tengo tantissimo alla mia vita e so che le devo provare tutte per stare bene, non valgo meno di nessuno e penso di meritarmi tranquillità.