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Vecchio 07-05-2014, 08:37   #21
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L'avatar di Gendo Ikari
 

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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Ogni epoca ha le sue superstizioni, molto spesso travestite sotto sembianze scientifiche.
In MQ non c'è alcuna superstizion: per screditare la MQ uno una volta disse:" Dio non gioca a dadi" ... rifacendosi ad una superstizione.
Vecchio 07-05-2014, 09:18   #22
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Certo che tu contribuire costruttivamente a una discussione proprio no, eh?
Cos'è, il tuo proverbiale ottimismo si è per caso infastidito?
Vecchio 07-05-2014, 10:03   #23
Banned
 

I pensieri non hanno poteri magici, per di piu e un qualcosa che impariamo e non del tutto naturale. Questa e un illusione molto pericolosa.
Cambiare il destino logicamente non e impossibile solo che ci vuole spesso pazienza e una grande motivazione.
Vecchio 07-05-2014, 10:05   #24
Esperto
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Certo che tu contribuire costruttivamente a una discussione proprio no, eh?
Disse quello che aveva scritto un unico post nel thread fino a quel momento, e solo per criticare quello che aveva scritto un altro utente
Vecchio 07-05-2014, 10:12   #25
Esperto
 

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Originariamente inviata da Alchemist Visualizza il messaggio
Non mi piace quando si mischiano concetti diversi come la fisica quantistica e aspetti della vita, sociologici e psicologici.

La fisica quantistica è nata per interpretare razionalmente il mondo subatomico, che ci si accorse non sembrava ubbidire alle stesse leggi del mondo macroscopico in cui viviamo.
Per fare ciò si è dovuta rifondare la fisica soprattutto dal punto di vista concettuale, e queste modifiche hanno portato a nuove interpretazioni della realtà su basi probabilistiche in cui la nostra coscienza di un evento gioca un ruolo determinante. Questi concetti sono poi stati "adattati" anche al mondo macroscopico con quegli argomenti che l'autore del post citava.
Il fatto che ciò che vedi sia legato al sistema di riferimento non significa che la realtà di ciò che vedi cambi a seconda di come la guardi. IMHO.

Quote:
Originariamente inviata da Alchemist Visualizza il messaggio
Non dico che ciò sia sbagliato, ma non crediate che la fisica quantistica si occupi di fobia sociale
Al massimo chiamiamola psicologia quantistica.
Per uno che ha dei dubbi sulla scientificità della psicologia, come me, direi che si tratta di un ossimoro

Ultima modifica di Winston_Smith; 07-05-2014 a 11:29.
Vecchio 07-05-2014, 10:20   #26
Esperto
L'avatar di Clend
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
La meccanica quantistica ammette che la realtà siamo noi stessi, "osservatori" a crearla.
La meccanica quantistica dice che quando viene effettuata una misurazione su un sistema, la funzione d'onda collassa e il sistema da uno stato diciamo probabilistico assume uno stato ben definito. Si parla più precisamente di misura invece che di osservazione. Nel caso del gatto di schroedinger, di fatto l'apparecchio che deve verificare se l'atomo è decaduto e che quindi decreta la morte o meno del gatto, esegue una misura e quindi fa collassare la funzione d'onda dell'atomo.
E in ogni caso, anche ignorando questa spiegazione, non si può dire che il gatto sia in una sovrapposizione di stati prima che noi apriamo la scatola. Il gatto dentro sa benissimo cosa gli sta succendendo, non si può sentire sia vivo che morto. O per rendere meglio l'idea immaginati tu al suo posto, continueresti a essere cosciente del mondo come lo sei sempre stata ovviamente. Tutto questo è relativo al problema del rapporto tra la realtà microscopica e macroscopica. Ovvero nonostante la realtà microscopica sia una sovrapposizione di stati, la sua aggregazione macroscopica ha sempre, come possiamo vedere, uno stato ben definito. Questo è ciò che la teoria della decoerenza quantistica spiega, o tenta di spiegare
Vecchio 07-05-2014, 10:49   #27
Intermedio
L'avatar di Gendo Ikari
 

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Originariamente inviata da misantropo Visualizza il messaggio
Non sono un esperto di fisica quantistica, ma secondo me ci sono dei collegamenti evidenti tra scienza in generale e aspetti sociologici/filosofici/religiosi ecc. Faccio qualche esempio: equilibrio energetico per raggiungere uno stato di minore energia e quindi una maggiore stabilità. Tutti i sistemi tendono spontaneamente al raggiungimento di uno stato energetico minore..x essere piu stabili..per esempio se consideriamo 2 atomi, tendono a legarsi tra loro per raggiungere un equilibrio. All'inizio quei 2 atomi sono molto reattivi (alta energia) e una volta che si sono legati saranno meno reattivi (minor energia). Per esempio l'atomo di idrogeno H in natura non si trova mai da solo, ma sempre legato ad un altro atomo di idrogeno, quindi l'idrogeno lo troviamo in questa forma H-H. Tutta questa premessa perchè voglio dire che se ci pensiamo anche i rapporti umani funzionano cosi..ognuno di noi puo essere paragonato ad un atomo con una determinata energia, in base alle nostre caratteristiche psicofisiche, x es. uno è piu timido, un'altro è piu estroverso..uno tende ad ascoltare di piu e a dare di piu..l'altro tende a ricevere di piu con un carattere piu forte ecc..insomma ognuno con una personalità a se stante. Ognuno di questi individui stando da solo è molto reattivo, cioè è difficile che stia bene con se stesso da solo..e quindi ha bisogno di legarsi ad altre persone, che siano amici o fidanzati. Una volta che ha trovato il suo partner il livello energetico di entrambi i partner sarà piu basso, quindi sono meno reattivi...stanno bene insieme, hanno raggiunto un equilibrio e sono felici
Ciao Misantropo
io non sono molto d'accordo nell'applicare principi squisitamente fisici all'interpretazione delle dinamiche sociali. Secondo me, una teoria scientifica, al di fuori di quelle psicologiche, che potrebbe avere una qualche rilevanza nello spiegare le dinamiche sociali e' quella dell'evoluzione/selezione naturale.

In pratica i comportamenti degli individui dovrebbero avere una forte componente genetica/ereditaria: i comportamenti "vincenti" sono quelli che garantiscono la sopravvivenza del particolare gene responsabile di quel comportamento, che si diffonde nella popolazione con il passare delle generazioni.

Quindi uno adotta un certo comportamento non per minimizzare energia, massimizzare entropia o altre cose del genere, ma perche' con quel comportamento avra' dei figli che a loro volta erediteranno quei tratti caratteriali.

(in realta' quanto i comportamenti siano determinati dalla genetica e quanto dall'ambiente, questo assolutamente non lo so e percio' questa teoria che ho riportato, per quanto plausibile, non e' che la difendo proprio a spada tratta ...)

Ultima modifica di Gendo Ikari; 07-05-2014 a 10:50. Motivo: quotato troppo ...
Vecchio 07-05-2014, 11:12   #28
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Originariamente inviata da Clend Visualizza il messaggio
La meccanica quantistica dice che quando viene effettuata una misurazione su un sistema, la funzione d'onda collassa e il sistema da uno stato diciamo probabilistico assume uno stato ben definito. Si parla più precisamente di misura invece che di osservazione. Nel caso del gatto di schroedinger, di fatto l'apparecchio che deve verificare se l'atomo è decaduto e che quindi decreta la morte o meno del gatto, esegue una misura e quindi fa collassare la funzione d'onda dell'atomo.
E in ogni caso, anche ignorando questa spiegazione, non si può dire che il gatto sia in una sovrapposizione di stati prima che noi apriamo la scatola. Il gatto dentro sa benissimo cosa gli sta succendendo, non si può sentire sia vivo che morto. O per rendere meglio l'idea immaginati tu al suo posto, continueresti a essere cosciente del mondo come lo sei sempre stata ovviamente. Tutto questo è relativo al problema del rapporto tra la realtà microscopica e macroscopica. Ovvero nonostante la realtà microscopica sia una sovrapposizione di stati, la sua aggregazione macroscopica ha sempre, come possiamo vedere, uno stato ben definito. Questo è ciò che la teoria della decoerenza quantistica spiega, o tenta di spiegare
Non è vero che ha uno stato ben definito, per me siamo noi a definirlo in base a come lo osserviamo. Da quanto ho capito la fisica quantistica prevede tantissime possibilità e si ricollega alla teoria delle stringhe e a quello dell'esistenza di più dimensioni che esistono in contemporanea al nostro ma che attualmente (magari quando moriremo si) non possiamo percepire. Si parla anche dell'illusione del tempo! Della seria che noi viviamo come se ci fosse un passato e un futuro, in realtà tutto avviene adesso, in un solo eterno momento (non so come spiegarlo). E' come se esistessero già tutti nostri possibili futuri e noi attraverso l'attenzione che poniamo su determinati pensieri sperimentiamo in questa dimensione una delle tante possibilità che si sarebbero potute verificare (e che probabilmente si sono verificate in altri universi paralleli). Solo che non ce ne rendiamo conto perché le cose non avvengono nell'immediato, ma possono avvenire anche dopo mesi, anni (in base a ciò che desideri)... questo finché siamo racchiusi in questa dimensione e viviamo nell'illusione del tempo.
Non è un collegamento così campato in aria il mio.
Vecchio 07-05-2014, 11:18   #29
Esperto
 

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Originariamente inviata da Norah Visualizza il messaggio
Non è vero che ha uno stato ben definito, per me siamo noi a definirlo in base a come lo osserviamo. Da quanto ho capito la fisica quantistica prevede tantissime possibilità e si ricollega alla teoria delle stringhe e a quello dell'esistenza di più dimensioni che esistono in contemporanea al nostro ma che attualmente (magari quando moriremo si) non possiamo percepire.
Ma appunto questo non implica che le cose esistano perché e a seconda di come noi le percepiamo, o che "ce le creiamo noi".
Vecchio 07-05-2014, 11:32   #30
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Originariamente inviata da Clend Visualizza il messaggio
La meccanica quantistica dice che quando viene effettuata una misurazione su un sistema, la funzione d'onda collassa e il sistema da uno stato diciamo probabilistico assume uno stato ben definito. Si parla più precisamente di misura invece che di osservazione. Nel caso del gatto di schroedinger, di fatto l'apparecchio che deve verificare se l'atomo è decaduto e che quindi decreta la morte o meno del gatto, esegue una misura e quindi fa collassare la funzione d'onda dell'atomo.
E in ogni caso, anche ignorando questa spiegazione, non si può dire che il gatto sia in una sovrapposizione di stati prima che noi apriamo la scatola. Il gatto dentro sa benissimo cosa gli sta succendendo, non si può sentire sia vivo che morto. O per rendere meglio l'idea immaginati tu al suo posto, continueresti a essere cosciente del mondo come lo sei sempre stata ovviamente. Tutto questo è relativo al problema del rapporto tra la realtà microscopica e macroscopica. Ovvero nonostante la realtà microscopica sia una sovrapposizione di stati, la sua aggregazione macroscopica ha sempre, come possiamo vedere, uno stato ben definito. Questo è ciò che la teoria della decoerenza quantistica spiega, o tenta di spiegare
A quanto sapevo io finché l'atomo non e' osservato e misurato non si può sapere in che stato si trovi, si trova dunque in una mescolanza di stati, decaduto e non decaduto, infatti l'esperimento si chiama il paradosso del gatto di schrondinger, proprio perche e un paradosso il fatto che sia vivo e morto allo stesso tempo, la realtà collassa quando la si osserva. La fisica tradizionale (classica) è altra cosa rispetto alla fisica quantistica,"Al contrario della meccanica classica dove è sempre possibile concepire uno spettatore passivo in grado di conoscere ogni dettaglio di un dato sistema, secondo la meccanica quantistica è perfino privo di senso assegnare un valore ad una qualsiasi proprietà di un dato sistema senza che questa sia stata attivamente misurata da un osservatore".

Inviato dal mio IGGY utilizzando Tapatalk

Ultima modifica di Stefania90; 07-05-2014 a 11:40.
Vecchio 07-05-2014, 11:40   #31
Esperto
 

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Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
A quanto sapevo io finché l'atomo non e' osservato e misurato non si può sapere in che stato si trovi, si trova dunque in una mescolanza di stati, decaduto e non decaduto, infatti l'esperimento si chiama il paradosso del gatto di schrondinger, proprio perche e un paradosso il fatto che sia vivo e morto allo stesso tempo, la realtà collassa quando si osserva.

Inviato dal mio IGGY utilizzando Tapatalk
L'ignoranza dell'osservatore non implica necessariamente una coesistenza di stati. E' spiegato abbastanza bene qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Parados...hr%C3%B6dinger

Ritornando al caso del gatto, occorre tuttavia precisare che la descrizione sopra esposta non è corretta. La stessa conclusione di Schrödinger, che peraltro non usa mai il termine "paradosso", è espressa in termini ben diversi: Schrödinger fa riferimento alla "funzione d'onda dell'intero sistema", non a quella del gatto. In effetti, la teoria quantistica afferma che il sistema atomo + gatto è descritto dallo stato entangled.

Non è quindi corretto dire che il gatto è in una sovrapposizione di due stati, perché la sovrapposizione riguarda l'intero sistema. La differenza fondamentale è che i due sottosistemi, cioè l'atomo e il gatto presi singolarmente, sono piuttosto descritti da una miscela statistica. L'incertezza sulla sorte del gatto è "classica": esso è vivo o morto con una probabilità del 50%, senza alcuna interferenza tra i due stati diversi.
Vecchio 07-05-2014, 11:48   #32
Esperto
L'avatar di Clend
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
A quanto sapevo io finché l'atomo non e' osservato e misurato non si può sapere in che stato si trovi, si trova dunque in una mescolanza di stati, decaduto e non decaduto, infatti l'esperimento si chiama il paradosso del gatto di schrondinger, proprio perche e un paradosso il fatto che sia vivo e morto allo stesso tempo, la realtà collassa quando la si osserva.
E infatti nel caso del gatto la realtà "a sovrapposizione di stati" dell'atomo viene fatta collassare dal rilevatore, come avevo spiegato. Il gatto quindi è o morto o vivo, la sovrapposizione non si trasferisce dal microscopico al macroscopico
Vecchio 07-05-2014, 12:11   #33
Banned
 

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Originariamente inviata da Orto d'Osso Visualizza il messaggio
Qui bisogna stare attenti alle interpretazioni di comodo, cioè l'illusione di stampo "magico" che con la materia o con il mondo esterno possiamo fare tutto quello che vogliamo o che pensiamo (la cosiddetta "Legge di attrazione").

La fisica quantistica non mi pare dica che la realtà esterna varia a seconda di ciò che pensiamo, ma se non ricordo male che un fenomeno non può essere osservato senza "disturbare" o influenzare il fenomeno stesso. Ossia quando osservo il fenomeno, il fatto stesso che lo osservi, in qualche modo lo cambia. Questa è la messa in discussione della pretesa oggettività della scienza, che era un punto cardine della meccanica newtoniana. Ma non significa affatto che creiamo quello che vogliamo, e poi non c'entra con il pensiero.

Insomma, dalla fisica quantistica a The secret, che ho avuto la disgrazia di conoscere, c'è un "salto" che non è quantico ma fantasioso.
mmh, non esiste solo The secret che afferma ciò. Anche il biologo Bruce Lipton afferma che le credenze e i pensieri di una persona influenzano il comportamento delle cellule, dei geni e del DNA. Se t'interessa guarda anche "What the Bleep Do We Know!?" che parla di questo collegamento.

Ultima modifica di Norah; 07-05-2014 a 12:26.
Vecchio 07-05-2014, 12:56   #34
Esperto
L'avatar di Clend
 

Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso Visualizza il messaggio
Ossia quando osservo il fenomeno, il fatto stesso che lo osservi, in qualche modo lo cambia. Questa è la messa in discussione della pretesa oggettività della scienza, che era un punto cardine della meccanica newtoniana. Ma non significa affatto che creiamo quello che vogliamo, e poi non c'entra con il pensiero.
Esatto questa è l'osservazione secondo me più rilevante in questa discussione. La volontà è un concetto che proprio non appare nella meccanica quantistica. Ciò che influenza lo stato di un fenomeno è il processo di misura di esso, non si parla mai di volontà
Vecchio 07-05-2014, 14:45   #35
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso Visualizza il messaggio
La fisica quantistica non mi pare dica che la realtà esterna varia a seconda di ciò che pensiamo, ma se non ricordo male che un fenomeno non può essere osservato senza "disturbare" o influenzare il fenomeno stesso. Ossia quando osservo il fenomeno, il fatto stesso che lo osservi, in qualche modo lo cambia. Questa è la messa in discussione della pretesa oggettività della scienza, che era un punto cardine della meccanica newtoniana. Ma non significa affatto che creiamo quello che vogliamo, e poi non c'entra con il pensiero.
Senza contare che misurare il fenomeno vuol dire approssimarlo. La sensibilità degli strumenti, dall'occhio umano al microscopio, non è illimitata, non so se mi spiego. Per questo è bene che la scienza sia un po' meno presuntuosa, non riuscirà mai ad esaurire il significato delle cose, perché appunto, forse non c'è un esauribile.
Detto questo, visto che la vita è in fin dei conti uno stato mentale, la fisica quantistica può dire quello che vuole, ma la "realtà" si riduce a essere quello che pensiamo che sia, sicché si può dire in un certo senso che varia a seconda di quello che crediamo.
Vecchio 07-05-2014, 15:49   #36
Avanzato
L'avatar di misantropo
 

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Originariamente inviata da Gendo Ikari Visualizza il messaggio
Ciao Misantropo
io non sono molto d'accordo nell'applicare principi squisitamente fisici all'interpretazione delle dinamiche sociali. Secondo me, una teoria scientifica, al di fuori di quelle psicologiche, che potrebbe avere una qualche rilevanza nello spiegare le dinamiche sociali e' quella dell'evoluzione/selezione naturale.

In pratica i comportamenti degli individui dovrebbero avere una forte componente genetica/ereditaria: i comportamenti "vincenti" sono quelli che garantiscono la sopravvivenza del particolare gene responsabile di quel comportamento, che si diffonde nella popolazione con il passare delle generazioni.

Quindi uno adotta un certo comportamento non per minimizzare energia, massimizzare entropia o altre cose del genere, ma perche' con quel comportamento avra' dei figli che a loro volta erediteranno quei tratti caratteriali.

(in realta' quanto i comportamenti siano determinati dalla genetica e quanto dall'ambiente, questo assolutamente non lo so e percio' questa teoria che ho riportato, per quanto plausibile, non e' che la difendo proprio a spada tratta ...)
Si ho capito che i comportamenti umani sono di derivazione in parte genetica (eredità) e in parte epigenetica (influenze ambientali), e le nostre caratteristiche sono una conseguenza diretta di questi aspetti. Ma quello che dicevo era piu un discorso filosofico...è ovvio che non siamo atomi o particelle subatomiche e quindi non si possono descrivere leggi matematiche o fisiche valide anche per noi. Ma pensando a come funziona la vita a livello microscopico, il tutto puo essere trasportato a livello macroscopico e quindi a noi. Per esempio immagina una cellula..tutti gli componenti della cellula cooperano insieme per un unico scopo: garantire le funzioni vitali della cellula e consentire la riproduzione della cellula..quindi anche lei nel suo piccolo pensa a sopravvivere. Io vedo ovunque, partendo dalle particelle subatomiche, agli atomi che si legano altri atomi, molecole che si legano tra loro..cellule che insieme formano un organismo ecc, una tendenza spontanea al raggiungimento dell'equilibrio, perchè se cosi non fosse allora ogni cellula se ne sarebbe stata x i cazzi suoi senza mettersi insieme ad altre cellule. Riguardo al raggiungimento di un minore stato energetico a cui facevo riferimento, secondo possiamo identificarlo anche in sistemi macroscopici come l'uomo, perchè tu immagina di scomporre un uomo in tutte i suoi singoli atomi..nel complesso tutti questi atomi sono molto instabili da soli..per questo invece sono arrivati a interagire tra loro fino a formare un organismo cosi complesso come per es. l'uomo. Quando ho detto che per es. 2 persone si fidanzano..il minore stato energetico a cui facevo riferimento era figurato..le leggi degli atomi non valgono anche x l'uomo, però in qualche modo forse si arriva a un minore stato energetico..forse non riusciamo ad avvertirlo ma puo essere che in parte è cosi
Vecchio 07-05-2014, 17:22   #37
Esperto
L'avatar di notime
 

quoto Era ed Ambivalente, le uniche coi piedi per terra, mi pare.

@norah: anche ammettendo che sia come in Sliding doors, in cui a un certo punto il destino della protagonista "si sdoppia", nelle due dimensioni lei si trova comunque a vivere un tempo "intero", per dir così. Il che significa che le possibili combinazioni, anche se innumerabili, sono pur sempre discrete, non si incrociano l'una con l'altra, e quindi non puoi influenzare, col pensiero, il corso delle cose, se è questo che suggerivi.

Il massimo che si può fare, rispetto a quello che dici, è praticare la massima gramsciana: pessimismo del pensiero e ottimismo dell'azione (anche se formulata con un altro intento, la riprendo qui).
Vecchio 07-05-2014, 18:41   #38
Banned
 

Mi dispiace non siate riusciti a capire il collegamento. Non essendo un'esperta in materia non sono in grado di spiegarvelo in maniera adeguata, quindi vi posto questo video:


Se ancora non ci vedete alcun nesso (o non ci credete, il che è diverso), mi dispiace non so cosa farci

Comunque quando si parla di pensieri s'intendono le credenze interne di una persona (quelle che sono contenute nel suo inconscio). Da queste probabilmente deriva la nostra condizione.

vi consiglio anche questo nel caso vi doveste ricredere:


Ultima modifica di Norah; 07-05-2014 a 19:35.
Vecchio 10-05-2014, 21:13   #39
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Quote:
Originariamente inviata da Norah Visualizza il messaggio
Ciao a tutti!
Volevo chiedervi se avete mai pensato alla fisica quantistica (che tra l'altro si ricollega alla legge di attrazione (the secret), ma che ha delle basi scientifiche) e al fatto che la realtà che osserviamo nella nostra vita (quindi la condizione in cui viviamo) varia a seconda di ciò che pensiamo.
In effetti conosco gente brutta come me ma che si crede bellissima e affascinante. Però non è che siano pieni di ammiratori o spasimanti: vengono derisi per la loro sicurezza e sono soli. Quindi non è molto vera la teoria "Mi piaccio, quindi piaccio"
Vecchio 10-05-2014, 22:15   #40
Avanzato
L'avatar di misantropo
 

Ho letto il libro sulla matrix divina di Gregg Braden e l'ho trovato molto interessante perchè rispecchia in parte la visione che ho sul collegamento che c'è tra noi come singoli individui e tutte le altre forme di vita della terra e universo. Ma l'ho preso molto con le pinze questo libro perchè a volte mi sembra che esagerava un po diventando quasi fantascientifico. Per es. si descriveva un esperimento condotto dall'esercito americano in cui ad un volontario è stato prelevato un campione di DNA e questo campione è stato portato in una stanza distante. Il volontario è stato poi sottoposto alla visione di filmati di vario tipo e sono stati rilevati picchi emozionali identici sia nel volontario, sia nel campione di DNA che si trovava nell'altra stanza...poi l'esperimento è stato ripetuto anche a diversi chilometri di distanza e ha dato gli stessi risultati. A me sembra un po una cazzata..potrebbero benissimo avere manipolato i risultati o essersi inventati tutto, non so..ma non mi convince per niente. Per quanto riguarda la matrix divina..cioè questa sorta di mantello energetico che mette in collegamento tutto l'universo, posso accettarlo anche se non sono un esperto di fisica dei quanti, ma non mi identifico in maniera estrema con questa teoria. Cioè puo essere che se io lascio cadere un sasso, l'energia che si libera si propaga fino in australia determinando un cambiamento energetico, ma io come essere umano come faccio a trarre vantaggio fisicamente parlando da questo evento? Ammettendo che fosse vero, in ogni caso c'è un mix di energie in diverse forme che si propagano continuamente in tutto lo spazio e non posso pensare di essere influenzato da una singola forma di energia..per es. usando la mente per trasmettere dell'energia a distanza ad un'altra persona..non sarebbe in grado di rilevare in maniera apprezzabile il cambiamento energetico.
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