Sono troppo dominato dal desiderio di comunicazione per poter commettere un suicidio, anche in un caso di disperazione. Infatti l'unico motivo ragionevole che potrei avere per suicidarmi potrebbe essere comunicare un messaggio, ma se dal punto di vista del destinatario questo può essere un mezzo efficace per attirare l'attenzione sul messaggio che voglio comunicare, dal punto di vista del soggetto è il mezzo meno conveniente, perchè poi non potrei verificare se il mio messaggio è passato o meno. Non posso sapere in che misura la dimensione dei vivi sia osservabile dall'aldilà, nell'aldilà potrei ritrovarmi parametri fisici totalmente diversi, con una successione cronologica che non segue uno sviluppo lineare, potrei proiettarmi in una dimensione totalmente solipsistica, una dimensione dove non esiste più una comunicazione lineare tra me e gli altri. In effetti penso che il suicida non può essere animato dalla volontà di lasciare un messaggio agli altri, per i motivi su detti, sarebbe come scrivere una lettera a qualcuno con gran cura di particolari e gettarla in mare dentro una bottiglia con la speranza che arrivi al destinatario della lettera.