An.dream

Fingo, sono anni che fingo, e continuo a fingere. La mia vita è fatta di bugie su bugie. Ho sempre mentito, fingendo che non m'importasse minimamente di rimanere da solo, di essere sempre in disparte, di non avere amici. A un certo punto ci credevo anch'io a queste menzogne. Mi risulta così facile fingere di essere atarassico, anche se non so se gli altri credano davvero che non m'importi nulla di nulla. Proprio adesso mi trastullavo con i soliti ragionamenti capziosi, quelli che mi tengono compagnia sul lettone prima di dormire. Sono giunto alla conclusione che non so fingere. Fingere che non m'importi di niente e di nessuno è troppo facile, ho scelto la via in discesa. Avrei dovuto provare a fingere di essere un ragazzo estroverso, ma è troppo difficile; non ci riesco. Se solo riuscissi a fingere in tal modo come quando fingo di essere imperturbabile, forse avrei risolto tutti i miei problemi. Ma come si fa a fingere di essere come gli altri? Nemmeno sforzandomi riesco minimamente a sembrare estroverso. Anche quando incontro uno sconosciuto per strada, che mi chiede delle informazioni o una sigaretta, non appena apro bocca rivelo la mia vera identità da introverso. Eppure, da lontano, non sembra così difficile far credere ad uno sconosciuto di essere un ragazzo normale, ma giunto lì davanti all'occasione, mando tutto all'aria.
Sono un pessimo attore. Dovrò rassegnarmi a fare la comparsa nella vita, e nulla di più.

StaticWanderer

Non hai neanche preso in considerazione di smettere di fingere e mostrarti al mondo per quello che sei? Potrai non piacere, non essere accettato, ma sicuramente sarai più in pace con te stesso.

Kody

Anche io mi nascondevo dietro la bugia di una gran vita sociale. Ora che ho molta più autostima di me, non avrei problemi a dire che ho passato un periodo bruttissimo e che sono stato solo, in fondo è la verità.

An.dream

Invece, paradossalmente, non riuscirei ad andare avanti senza fingere. Ho bisogno di fingere per sentirmi meglio con me stesso, anche se so che hai ragione e che la cosa migliore è essere se stessi, ma proprio non ce la farei.

Kody

Invece di fingere, dovresti muoverti affinchè quelle finzioni diventino realtà. [Ad esempio se dici di avere una vita sociale, ma non è così]

StaticWanderer

Non dico che sia facile, neanch'io ci riesco.

Bloody78

Non mi sembra proprio che ''fingere'' sia il punto o il problema. Fingere è normale,a volte necessario,e di sicuro fa parte della vita di TUTTI. Tu fingi di fregartene? Beh,fai bene! Che vorresti fare? Lagnarti con gli altri che sei solo ecc? Li allontaneresti di più!!!! Puoi sfogarti qui e raccogliere consigli.E nella vita reale accettarti per come sei e cercare solo di non tirarti indietro! Certo poi non ho trovato molto chiaro il tutto........ (L'avrò capito? )

An.dream

Sì, esatto, fingo di fregarmene, che non ho bisogno di uscire, che sto bene da solo. E questa mia finzione mi ha portato inevitabilmente a non avere più occasioni per uscire o stare con gli altri perché è come se rifiutassi il tutto in partenza. Sono arrivato ad un punto di non ritorno, in cui non potrei nemmeno smettere di fingere, sarei ridicolo.

Atomino

Cercare di accettarsi per quel che si è significa non farsi pesare il fatto di non avere (avuto) tutte quelle "esperienze" che ha chi si definisce "normale". Il vero problema si presenta quando qualcuno ti fa notare questa differenza, cosa che spesso avviene quando si sta cominciando ad accettarsi nonostante tutto. Qualche anno fa, parlando con un mio ex compagno di scuola che ho sempre ritenuto un bravo ragazzo e che non vedevo da più di 10 anni, ho appreso che di tutte le cose che aveva fatto in questo tempo (viaggi, lavori, ecc), io non ne avevo fatta neanche mezza, ma fino a quel momento mi andava bene lo stesso, anche se ne avevo sofferto. Quindi fingere va bene fino a quando qualcuno non fa crollare quel fragile equilibrio che la finzione stessa crea.
Sarebbe troppo bello poter pensare sinceramente "non mi tocca, quindi chissenefrega".

blackwolf

Anch'io faccio l'asociale, mi improvviso fredda, cinica, menefreghista... Anch'io mi calo troppo nella parte e comincio a credere che sia vero... Ma qual è l'alternativa?

Melvin II

fingere non porta mai a una soluzione positiva
ti fai solo del male
io sono stato un bugiardo patologico
ho inventato una vita
poi sono imploso
se da solo non c'e la fai chiedi aiuto ai tuoi cari

LadyWhite

Io ho addosso la maschera della brava ragazza un po' ingenua/stupida. Che mi fa abbastanza schifo, ma funziona...

In realtà non sono così, anzi, sono abbastanza riflessiva, seria, a volte un po' cinica... E molto meno ingenua di quanto sembri (spero). Purtroppo non riesco a togliermela, anche se sta diventando un problema...

E ho sempre detto tante balle. Una specie di meccanismo di difesa, credo.

An.dream

Smettere di fingere è difficile, sarebbe come se mi autosabotassi e distruggessi da solo il mio castello di bugie. Probabilmente prima o poi questo succederà e la vergogna per aver mentito tutti questi anni sarà inesprimibile. Chiedere aiuto ai miei cari purtroppo è difficile; a parte il fatto che non credo che saprebbero aiutarmi, io comunque lo vedrei come una sconfitta.

Beh, almeno ti sei costruita un saldo castello di bugie, forse un po' opprimente a lungo andare in quanto non fa che sopprimere la tua natura, ma è già qualcosa. Visto che come me non riesci a toglierla, potresti cercare di mutarla pian piano; dopotutto tutte le persone da "ingenue" diventano via via più mature e serie.

alien33

non si puo fingere di essere quello che non sei, ne con gli altri ne con te stesso, non è fingendo che le cose cambieranno.il punto di partenza è accettarsi per cio che si è e rendersi conto dei propri limiti e provare a migliorarsi anche se comunque è molto dura e richiede un'enorme forza di volontà ed impegno costanti. io a quasi 37 non ci sono ancora riuscito e ormai penso di essermi rassegnato, la mia unica consolazione è che fortunatamente un giorno questo incubo finira e potro forse trovare la pace che cerco

jhonny

Immaginiamo che io per forza di cose due volte a settimana mi debba ritrovare in una stanza piena di chitarristi e che mi senta in difficoltà perché non so suonare.

Dopo l'ultimo incontro torno a casa molto stizzito e mi sento veramente incapace, ad un certo punto, come d'un lampo, mi viene un'idea: "la prossima volta fingerò di saper suonare, in fondo ho visto più o meno come muovono le mani".

Al giorno d'oggi purtroppo siamo abituati alla mentalità del "tutto e subito" ma, di fronte ai fatti, la realtà non può che farci sbattere contro il muro nascosto dal bel cartello pubblicitario della "dolce vita" . Quello che ci si dimentica è che praticamente ogni singola facoltà dell'uomo è allenante.

Se la sicurezza in se stessi e la capacità di relazionarsi fossero uno sport, logicamente, chi lo pratica con costanza fin da bambino, è fisicamente predisposto e talentuoso ed è inserito in un ambiente stimolante sarebbe molto più bravo di chi l'ha osservato sempre in modo marginale, partendo con meno qualità ed avendo a che fare con un ambiente difficile che ha portato altrove la sua concentrazione.

Kody

Anche io sono visto come il bravo ragazzo ingenuo e con poche esperienze. La cosa non mi piace, ma è la verità. Il mio riflettere due ore per una domandina insulsa, lo sguardo spesso assente o tra le nuvole, lo scarso linguaggio corporeo.... mi fa tutto passare da bravo ragazzo ingenuo.
E mi sono anche rotto di raccontare che io ho una bella vita, anche perchè dopo la prima volta smettono tutti, visto che quando partono le domande specifiche, do risposte troppo vaghe per essere vere.
E comunque dire bugie non è un gran bel gesto. Sopratutto si mente a se stessi, in fondo gli altri la loro vita ce l'hanno.

Io mi sto togliendo l'etichetta di bravo ragazzo ingenuo piano piano. Voglio solo diventare un bravo ragazzo, ma di quelli tosti.

k93

An.dream, quello che hai scritto mi tocca da vicino: per molti versi è la stessa situazione in cui mi sto ritrovando al momento, senza peraltro riuscire bene a focalizzare cosa cambiare per migliorarla. penso che il punto sia quello in effetti: trovare piccoli passi/azioni per superare la situazione, senza aspettarsi che questa cambi da sola da un momento all'altro.

Scusa se ti passo questo, ma è un testo che mi ha fatto venire in mente il tuo messaggio (si chiama Cast di Comparse) e penso sia azzeccato:
'A piece of advice: if you’re cast on thin ice, you may as well dance. Do what you feel you must, but as for me I was not put upon this earth to subjugate or serve. (Un piccolo consiglio: anche se ti sbattono sul ghiaccio sottile puoi danzare. Fa’ ciò che senti di dover fare, per quanto mi riguarda non sono stato messo al mondo per sottomettere o servire)'

Betsy Cherry

Scusa e che cosa te ne frega di essere come 'gli altri'?
Si parla di questi altri come fossero divinità, invece non sono altro che idioti fatti a stampino.
Ma meno male che esiste qualcuno ancora timido, che si fa riguardo.
Non ambire a essere come certi che passano la vita senza domandarsi nulla, passando attraverso le fasi stabilite da qualche altro idiota agli antipodi.

An.dream

È davvero un bella frase, grazie per avermelo fatto conoscere

All'inizio è stato così, ma poi quando mi resi conto che tutto ciò mi ha privato di tantissime esperienze in tutti i campi della sfera relazionale, capii che ormai era troppo tardi per recuperare e colmare le mie lacune. Quindi sono giunto alla conclusione che forse conveniva omologarsi.

LucaNiiJieni

L'atarassia non è il massimo, anche se dipende da quale tipo di atarassia intendi e da come la consegui: alcuni ci nascono.
A parte questo soliloquio inutile mi viene da consigliarti di trovarti uno specchio, un agenda e cercare dietro la tua valanga di finzioni e bugie chi sei tu, cosa volevi in passato, cosa vuoi adesso e quali sono le tue possibilità.
Non dico che devi per forza essere attivo/produttivo, ma tenere la mente occupata per molti funziona....per me no, ma vale la pena provarci.