IL SISTEMA SI CHIAMA EVESTG
Diagnosi di depressione in un'ora
Grazie a un nuovo esame simile all’elettrocardiogramma. Serve anche per altri disturbi psichiatrici
L'apparecchiatura in funzione (Monash University)MILANO - Arriva dall’Australia una scoperta che promette di accelerare notevolmente la diagnosi di disturbi mentali e neurologici. Brian Lithgow, ingegnere biomedico presso la Monash University di Melbourne, ha messo a punto un esame diagnostico molto simile all’elettrocardiogramma capace di registrare l’attività elettrica del sistema vestibolare, situato all’interno dell’orecchio, che ci permette di mantenere l’equilibrio. Ne dà notizia il quotidiano scientifico ScienceDaily.
COME FUNZIONA - Il test, battezzato Elettro-gramma-vestibolare (EVestG), viene effettuato collocando il paziente su una apposita sedia basculante che stimola le risposte elettriche del sistema vestibolare. Queste vengono catturate da un elettrodo inserito nel padiglione auricolare e poi confrontate con le risposte date da pazienti affetti dai più svariati disturbi al sistema nervoso centrale (dalla schizofrenia alla depressione). Gli schemi indicativi di patologia, sono stati ricavati sottoponendo all’esame alcuni pazienti del centro di ricerca psichiatrica dell’ateneo.
DIAGNOSI SPRINT - «È possibile effettuare una diagnosi in meno di un’ora». Un incredibile risparmio di tempo che velocizzerebbe la cura dei disturbi con vantaggio del paziente e del servizio sanitario. Si calcola che nel mondo il trattamento dei disordini mentali costi circa 2mila miliardi di euro, una buona parte dei quali potrebbe essere risparmiata se la diagnosi fosse più tempestiva. Le implicazioni dell’invenzione sono dunque ottime, anche perché fino a oggi ci si affida a esami qualitativi anziché quantitativi, ovvero interviste, domande e osservazione dei comportamenti, che comportano tempi di individuazione della patologia misurabili in anni anziché in ore. Ulteriori accertamenti verranno eseguiti sul nuovo strumento diagnostico e se dovessero dare buon esito condurrebbero all’introduzione dell’EVestG negli ospedali australiani e di tutto il mondo nel giro di pochi anni.
16 ottobre 2009