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Originariamente inviata da filosofo
Comincia con "Essere e Tempo" di Martin Heidegger, così ti passa subito la voglia, e, credimi, è solo un bene.
Studiare filosofia oggi è come fare i calcoli con l'abaco.
E io mi sono macchiato di questa colpa.
Prima di spender soldi, fatti un giro su www.filosofico.net, troverai biografie di filosofi (qualcuna l'ho scritta anch'io), brani antologici, appunti di lezioni, un forum (se c'è ancora, non ci son mai più entrato), ecc.
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Beh, dai, non esagerare. Lo dico dalla prospettiva di un'avversione profonda per la disciplina, non tanto in sé stessa ma per i tipi umani che mediamente produce (ho detto mediamente!).
Penso che i grandi classici siano ancora attuali e validi sull'etica, la psicologia, la politica. Il pensiero greco ha veramente detto tutto; dopo si sono espresse le stesse cose con parole diverse. Salverei poi molto degli empiristi inglesi, Hume e soci. Alcune acquisizioni della neurofisiologia hanno dato ragione a Kant e questo me lo rende più simpatico di prima; naturalmente se avesse toppato non direi questo
Tutte queste cose sono più che meritevoli di essere lette e di essere oggetto di riflessione.
Sono invece più perplesso (è un eufemismo) sulle grandi costruzioni intellettuali entro cui si pretende di forzare la realtà. Non faccio nomi ma qualcuno ce ne sarebbe. Da questo punto di vista penso che una buona metà di tutta la letteratura filosofica potrebbe essere distrutta senza che il patrimonio culturale della nostra specie ne sia minimamente intaccato.
Ovviamente, ça la va sans dire, quanto sopra sono mie soggettive opinioni, e non mi sogno minimamente di proporle come dati fattuali.