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09-06-2015, 13:18
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#301
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Winston ha introiettata dentro di sé la convinzione che se si è uomini si è obbligati a provarci con qualunque ragazza e quindi finirà sempre con lo scorgere nelle parole altrui un ordine di questo tipo.
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09-06-2015, 13:23
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#302
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Winston ha introiettata dentro di sé la convinzione che se si è uomini si è obbligati a provarci con qualunque ragazza e quindi finirà sempre con lo scorgere nelle parole altrui un ordine di questo tipo.
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Mind reader (cit.).
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09-06-2015, 14:38
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#303
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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E faccio le diagnosi a distanza...
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09-06-2015, 17:44
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#304
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Tipico degli utenti di FS?
E come potrebbero tornare utili se hai detto che non esistono giusti contesti?
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A dire il vero è Winston che ha parlato di giusti contesti. Io ho detto una cosa diversa. Che non esistono i contesti errati, ma che esistono i contesti e basta, cioè essi non sono né giusti, né errati, ne neutri, né di mezzo. Detto in altre parole, e parafrasando Epitteto, non sono le situazioni che ci angosciano, ma il nostro modo di interpretarle e viverle.
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09-06-2015, 18:19
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#305
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
No, non vedo necessariamente questa implicazione.
Mica solo i timidi/fobici cercano di evitare di fare figure di emme.
Chiedi in giro a 10 persone a caso di fare una scorreggia in pubblico, bella sonora e udibile da tutti, e vedi quante ti diranno di sì.
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direi che c'è una bella differenza tra ansiosi sociali e non. Sta nel grado di valutazione del rischio e della probabilità che accada, nella unilateralità/plurilateralità di valutazione e previsione, nel livello di ansia.
L'ansioso sociale vede figure di merda ovunque e ad alta frequenza, il non ansioso no. E questo è ancora più marcato per il sociofobico.
Il non ansioso ha una maggiore obiettività di valutazione, pur avendo buone o ottime abilità sociali, se prevede un figura di merda, è perché il rischio è oggettivo. Mentre l'ansioso sociale prevede brutte figure per forma mentis, non sa che vedere in negativo. E quando ci azzecca, non è perché c'era un rischio oggettivo per chiunque, ma perché è dominato dall'inibizione ansiogena, dai pensieri negativi, perché, avendo d'abitudine acquisita (e automatizzata) il comportamento evitante, non è allenato a esercitare abilità sociali oppure non le ha apprese. Con l'evitamento si perpetua lo status quo, il mancato apprendimento di abilità sociali o l'esercitazione nel loro uso.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Chi ha stabilito che per essere meno timidi si debbano per forza fare ALTRE figure di merda, a oltranza, oltre a quelle eventualmente già fatte? Magari alcuni avrebbero bisogno di accrescere l'autostima (e quindi ridurre la loro insicurezza e timidezza) aumentando le loro possibilità di successo, invece di buttarsi a testa bassa in contesti lontani anni luce dalla loro personalità.
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Le cose non si devono fare "per forza" ma per scelta. È per questo che in precedenza parlavo di motivazione. Se queste esposizioni sono considerate come costrizione e non come scelta ponderata e sentita, non vanno assolutamente fatte. Significa che non si ha maturato una profonda motivazione a sfidare paure, ansia e insuccessi.
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09-06-2015, 18:36
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#306
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non sono d'accordo, trovo che sia importante anche il contesto e la persona con cui si ha a che fare.
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Ripeto, sei tu quello che interpreta il contesto e sei sempre tu quello che conferisce una identità alle persone. Il problema non sta nel contesto, né nell'altro o altri presenti nel contesto, ma in chi lo sta interpretando e vivendo emotivamente.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Quello che vale per te non necessariamente vale per tutti, ripeto. Non a tutti vanno bene tutti i tipi di approccio.
Io parlavo anche di contesti non congeniali, infatti. E secondo me per alcuni il buttarsi a broccolare ragazze per strada a random può essere un ottimo esempio di comportamento inefficace, perché per quanto uno possa "allenarsi" non è detto che quel particolare modello di relazionamento sociale debba essere per forza funzionale per lui (e per fortuna non è l'unico).
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Gli approcci sono funzionali se hai appreso i modi di utilizzarli. Di certo se uno si rifiuta di apprendere certe abilità sociali, non possiede approcci funzionali, e nel mondo delle relazioni sociali, queste abilità si apprendono in un unico modo: praticando.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Risposta sì a entrambe le domande. Ma non credo di poter costituire un esempio della serie "fate così e avrete successo", quello che vale per me non necessariamente vale per tutti. Semplicemente, ripeto, individuare e provare a mettersi in un contesto (dal vivo o virtuale che sia) con una forte base comune con le persone che lo frequentano (esperienze di vita, interessi, personalità affine) può aiutare a sentirsi meno "alieni" che in altre situazioni e ad alleggerire almeno in parte l'ansia del contatto (oltre che a trovare argomenti di conversazione un po' più che monosillabici, il che non guasta).
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Infatti ho detto che le tue esperienze positive " potrebbero tornare utili anche agli altri", non che lo sono di certo, si tratta di trasmettere uno strumento ulteriore da aggiungere nel repertorio delle strategie
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09-06-2015, 19:05
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#307
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Si stava parlando di figure di m., e comunque non mi pare che solo i fobici siano poco propensi all'approccio per strada (tu stesso hai detto più volte che non è quella la modalità principale con cui si formano le coppie). E secondo te la paura di figuracce non è la motivazione principale che porta anche tanti non fobici a preferire altre modalità d'interazione?
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Per il non ansioso, non è tanto la paura dell'insuccesso, quanto la difficoltà oggettiva del tipo di approccio. Si tratta di fermare una persona sconosciuta di cui non si conoscono i gusti, gli interessi ecc. Quindi anche scegliere un argomento d'approccio non è facile. È agevole per chi ha capacità e abilità d'improvvisazione e creatività. Il non ansioso opera in modalità di problem solving, è l'ansioso che opera in modalità paura: è diversa proprio la dimensione mentale. Il confronto non è azzeccato.
Si preferiscono altre modalità d'approccio perché sono oggettivamente più facili, si hanno un maggior numero di strumenti a disposizione e quindi aumenta la probabilità di raggiungere l'obiettivo. Rammento che il non ansioso ragiona in termini di obiettivo da raggiungere, l'ansioso in termini di fallimento da evitare: la differenza è sostanziale.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Come se la fortuna o gli squilibri negli approcci non esistessero (non che questo in sé sia motivo di accusa per chi si trova a beneficiarne, beninteso).
Ma la responsabilità quale sarebbe, quella di non voler broccolare le ragazze per strada? E' uscita una nuova legge che impone quello come unico modo per trovare un partner? Ho detto già tre volte che contesto il voler far passare quello del titolo del topic come metodo valido per tutti, non sto sostenendo che è meglio abbandonare ogni tipo di tentativo.
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Responsabilità di non voler broccolare per strada? Ma chi sta parlando di responsabilità? Nuova legge? Ma chi sta parlando di imposizioni, di obblighi? Non vuoi approcciare per strada? Benissimo, non farlo. E poi non capisco questa "personalizzazione" del discorso. Come se qua ti si vorrebbe costringere a far qualcosa. Qua si sta solo discutendo di modi e di possibilità, non di leggi e regole.
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09-06-2015, 19:21
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#308
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
ragionamento curioso ...quindi chi è timido compie una scelta?
sarebbe come dire che uno sceglie di avere i capelli ricci o di essere alto 1,70 non si sceglie proprio nulla ...
cmq il mio amico (ceh ovviamente non è fobico) alla bella età di 59 anni oggi è andato dietro ad una ragazza occhieggiata sulla spiaggia (eravamo insieme) , lei biondina prob dell'est dalla pelle bianchissima , poi gli chiederò come è andata
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L'evitamento è una scelta, la rinuncia è una scelta. In breve, anche i comportamenti ansiosi sono una scelta. Anzi, tutti i comportamenti sono una scelta.
Tutto ciò che fai, essendo cosciente di farlo, sono scelte.
Che poi queste scelte siano condizionate è altro affare.
Tuttavia, diversamente di Text, preferisco non ragionare in termini giusto/ingiusto, ma in termini di funzionale o non funzionale agli obiettivi (piccoli o grandi) che ci si pone nel corso della vita. Ovviamente s'intende che tale funzionalità sia nel rispetto dei diritti altrui.
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09-06-2015, 19:33
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#309
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
Rispondo solo alla domanda iniziale di sputafuoco senza leggermi 200 e passa pagine di discussione...
Allora, questa situazione di cui tu parli mi è proprio capitato sabato scorso. Camminavo per strada, ed ero un po' in ansia perché non trovavo uno studio medico; ero anche un po' in ritardo, così il mio passo era rapido e il mio sguardo poco attento a scrutare le persone attorno, visto che ero intenta a cercare il nome della via.
Ad un tratto però cerca di fermarmi un tizio, ma io non accenno a diminuire il passo trottante per lui. Insomma, questo mi viene quasi dietro: un tizio sui 30 anni, tutto muscoloso e con i bicipiti in bella vista, che mi approccia in questo modo a mio avviso molto trash con forte accento romano: "Ciao bellissima, vuoi una sigaretta?". Prendo la palla al balzo per dirgli che vado di fretta e lo faccio senza rallentare. Così sto tizio mi segue chiedendomi il numero di telefono; io gli rispondo con un vago e sfuggente "no, no, scusami" e imbocco una viuzza laterale senza pensarci due volte.
Allora, ecco le mie impressioni e ti spiego perché reputo poco efficace questo approccio: uno che nel giro di pochissimi secondi già ti chiede il numero ti fa capire che questo ci prova con tutte, senza discernimento alcuno se non forse il gusto estetico/sessuale. Un approccio simile non ti restituisce l'idea di unicità che penso ogni persona vorrebbe avere nell'incontro con qualcuno che palesa la volontà di scegliere te. Mi piacerebbe a questo punto "essere scelta" (così come io scelgo secondo gli stessi criteri) con maggiore consapevolezza, con l'idea forse tutta spirituale/ideale/romantica che l'altro ravvisi in me delle qualità particolari che solo lui o pochi altri sono in grado di valorizzare o scorgere. Insomma, sento il bisogno di individuazione, di far sì che un incontro con l'altro sappia far emergere di me quelle qualità che nella massa indistinta è impossibile che emergano.
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Innanzitutto non si ferma per strada una che va veloce nel passo, visto che in termini di linguaggio non verbale è da interpretare "sto per fatti miei e ci voglio stare". In secondo luogo il continuare a tenere un passo spedito dopo il primo aggancio è una conferma di non disponibilità, (a prescindere da quello che dovevi fare) non si segue una donna in questo modo, avrebbe dovuto capirlo e stopparsi. Quello voleva solo rompere le p**e a qualcuno, perché se faceva sul serio è negato per queste cose ed è anche un cafone.
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09-06-2015, 22:12
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#310
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 555
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Dunque, devo dire che se qualcuno mi fermasse per strada dal nulla , sinceramente lo guarderei un po' male.
Primo, perchè da ragazza, non sai mai chi ti può capitare davanti e che intenzioni ha.
Secondo perchè, sono così abituata a vedere ragazzi che approcciano per strada in modo rozzo, che mi da proprio fastidio l'idea.
Io penso che prima di approcciare una ragazza per strada, devi guardare se anche lei è interessata. Tutte quelle ragazze che hai citato nel tuo messaggio, secondo me erano un minimo interessate, o comunque avevi fatto colpo... sicuramente se sorridevi loro, ti avrebbero risposto. In questo caso, ti avrei sorriso anche io
Un approccio che secondo me è sbagliatissimo (ma tu non mi sembri il tipo) è tipo fischiare, esclamare "Ehi come sei bella" "Bellissima, ciao" "Ehi splendore, ti fermi?" . Li reputo tutti metodi super rozzi.
C'era anche un video su YT su questo argomento, di una ragazza vestita bene, che camminava da sola per le strade di Napoli mi pare (vabbè una città vale l'altra) ed era tutto un "Bella...bellissima....oh quanto sei figa..." ma detto con un tono così viscido che... brrrr!
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10-06-2015, 00:26
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#311
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Sono attratto dalle donne che hanno un viso espressivo, che mi danno la sensazione che siano comunque persone interessanti. E questo a prescindere da ogni possibile sviluppo di relazione. Approccio essenzialmente per fare conoscenza. Il resto è una cosa in divenire, non mi pongo il problema di che tipo di relazione debba avere come obiettivo. Sono sempre persone che ho già incrociato almeno una volta, ma non necessariamente con l'incrocio di sguardo.
Non sono un gallo sorrentino (non so se conoscete l'espressione) e non mi piacciono le cafonate cui accennavi.
Non sono neanche il tipo che approccia persone sconosciute per abitudine. Se non non nasce in me il desiderio e la curiosità di conoscere quella determinata persona, la ignoro.
Certamente non mi presento con una espressione triste, o seriosa. Conoscere una persona è una cosa bella e quindi sono un tipo sorridente in queste occasioni.
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10-06-2015, 03:07
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#312
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
L'evitamento è una scelta, la rinuncia è una scelta. In breve, anche i comportamenti ansiosi sono una scelta. Anzi, tutti i comportamenti sono una scelta.
Tutto ciò che fai, essendo cosciente di farlo, sono scelte.
Che poi queste scelte siano condizionate è altro affare.
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sbagliato ... la rinuncia se non è una scelta razionale , (tipo rimango vergine per motivi religiosi oppure voglio conservare la mia purezza) , non lo è come non lo è il soffrire di ansia o di depressione è una patologia che è un'altra cosa altro che scelta...sono convinto che molti timidi/e se potessero scegliere non lo sarebbero affatto
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10-06-2015, 09:14
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#313
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Dopo tutte le risposte di maralgiu e text quello che ancora non mi è chiaro è: ma broccolare ragazze per strada è un approccio che può andare bene per chiunque? Vorrei una risposta a questa domanda.
Avrò capito male, ma mi pare che a leggerli secondo loro la risposta è sì, e che chi afferma che quell'approccio per lui non è congeniale in realtà è un ansioso che valuta male il rischio e che non è pronto a sfidare le sue paure, perché non esistono contesti errati (cit.), quando invece secondo me potrebbero esserci tranquillamente diversi non fobici che si dicono "Chi me lo fa fare di rischiare una probabilissima figura di merda quando esistono tanti altri modi molto meno invadenti per conoscere altre persone?" e che concludono che per loro qual contesto è sbagliato o se si vuole non congeniale.
Qua pare che preoccuparsi di non esporsi al ridicolo debba essere vista senz'altro come una viltà, un sintomo di patologia mentale, boh...
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Ultima modifica di Winston_Smith; 10-06-2015 a 09:31.
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10-06-2015, 09:16
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#314
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Se scoreggi in pubblico fai sempre una figura si merda, se approcci no. Del resto tu stesso hai scritto "potenziali"
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E uno ha tutto il diritto di voler evitare potenziali figure di merda senza per questo dover essere definito uno che ha una percezione esagerata del rischio.
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10-06-2015, 09:19
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#315
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Text
Il discorso donne vs uomini non ha alcun senso, non sto parlando di come uno deve per forza comportarsi, non sto dando regole morali, sto parlando di cosa può far stare meglio, le donne non hanno così tanto interesse ad approcciare uomini perché sono già gli uomini che si fanno avanti con loro a sufficienza e oltre..
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Che bello dover approcciare una che non ha interesse ad approcciarmi...
Per dire, poi: magari un uomo e una donna non approcciano persone del sesso opposto per strada per gli stessi motivi (ad es. lo considerano inappropriato e/o hanno paura di rendersi ridicoli), ma solo il primo, in particolare se timido e inesperto di lungo periodo con le donne, deve sentirsi dire o leggere che approcciare una ragazza è qualcosa che NON è giusto evitare. Della serie tu uomo fatti avanti se no fai del male a te stesso (?), tu donna invece fai benissimo a fare come vuoi, tanto puoi permetterti di aspettare gli approcci altrui. Mizzega che incentivo all'azione
Non noti uno squilibrio di fondo in questa impostazione?
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Ultima modifica di Winston_Smith; 10-06-2015 a 09:30.
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10-06-2015, 09:25
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#316
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Per il non ansioso, non è tanto la paura dell'insuccesso, quanto la difficoltà oggettiva del tipo di approccio. Si tratta di fermare una persona sconosciuta di cui non si conoscono i gusti, gli interessi ecc. Quindi anche scegliere un argomento d'approccio non è facile. È agevole per chi ha capacità e abilità d'improvvisazione e creatività. Il non ansioso opera in modalità di problem solving, è l'ansioso che opera in modalità paura: è diversa proprio la dimensione mentale. Il confronto non è azzeccato.
Si preferiscono altre modalità d'approccio perché sono oggettivamente più facili, si hanno un maggior numero di strumenti a disposizione e quindi aumenta la probabilità di raggiungere l'obiettivo. Rammento che il non ansioso ragiona in termini di obiettivo da raggiungere, l'ansioso in termini di fallimento da evitare: la differenza è sostanziale.
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Come fai a essere sicuro che il non ansioso non ha paura di fare una figuraccia approcciando ragazze per strada? Solo i fobici hanno paura di rendersi ridicoli? Magari non è ansioso al livello tale da bloccarsi in altri contesti, ma quel particolare contesto è forse troppo per lui.
Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Responsabilità di non voler broccolare per strada? Ma chi sta parlando di responsabilità? Nuova legge? Ma chi sta parlando di imposizioni, di obblighi? Non vuoi approcciare per strada? Benissimo, non farlo. E poi non capisco questa "personalizzazione" del discorso. Come se qua ti si vorrebbe costringere a far qualcosa. Qua si sta solo discutendo di modi e di possibilità, non di leggi e regole.
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Cito dal post di muttley:
Io ad esempio non critico la scelta di proteggere il proprio ego dall'infamia della sconfitta in sé e per sé, critico la poca trasparenza (o scarsa autoconsapevolezza) di chi si lamenta di essere a digiuno senza voler riconoscere le proprie responsabilità nel digiuno stesso
Che secondo me vuol dire: Se non si vogliono approcciare ragazze per strada va benissimo ma non va bene poi il lamentarsi di essere soli, perché allora diventa una propria responsabilità. Come se le cose stessero così: o ti butti a fare il cascamorto per strada ppure zitto e non lamentarti se nessuna ti vuole. Che è un po' come dire: rifiutarsi di accendere i fornelli della cucina con una tanica di benzina va bene, ma poi non ci si lamenti di essere digiuni o comunque si accetti la fame come una propria responsabilità.
Ecco in cosa consiste la costrizione secondo me (e con questo rispondo anche a Moonwatcher).
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Ultima modifica di Winston_Smith; 10-06-2015 a 09:34.
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10-06-2015, 10:20
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#317
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Originariamente inviata da Text
Il discorso donne vs uomini non ha alcun senso, non sto parlando di come uno deve per forza comportarsi, non sto dando regole morali, sto parlando di cosa può far stare meglio, le donne non hanno così tanto interesse ad approcciare uomini perché sono già gli uomini che si fanno avanti con loro a sufficienza e oltre..
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Che bello dover approcciare una che non ha interesse ad approcciarmi...
Per dire, poi: magari un uomo e una donna non approcciano persone del sesso opposto per strada per gli stessi motivi (ad es. lo considerano inappropriato e/o hanno paura di rendersi ridicoli), ma solo il primo, in particolare se timido e inesperto di lungo periodo con le donne, deve sentirsi dire o leggere che approcciare una ragazza è qualcosa che NON è giusto evitare. Della serie tu uomo fatti avanti se no fai del male a te stesso (?), tu donna invece fai benissimo a fare come vuoi, tanto puoi permetterti di aspettare gli approcci altrui. Mezzega che incentivo all'azione
Non noti uno squilibrio di fondo in questa impostazione?
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non ti si sta dicendo che è giusto, cosa che di per se stessa significa poco , ma è così che val il mondo sarebbe come lamentasi che arriva l'inverno , che in autunno piove che un giorno dovremo lasciare questa valle di lacrime è così punto e basta
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10-06-2015, 10:40
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#318
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E uno ha tutto il diritto di voler evitare potenziali figure di merda senza per questo dover essere definito uno che ha una percezione esagerata del rischio.
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Chi ha mai detto il contrario? Ribadisco però che il tuo paragona non c'azzeccava proprio nulla perché...
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Che secondo me vuol dire: Se non si vogliono approcciare ragazze per strada va benissimo ma non va bene poi il lamentarsi di essere soli, perché allora diventa una propria responsabilità. Come se le cose stessero così: o ti butti a fare il cascamorto per strada ppure zitto e non lamentarti se nessuna ti vuole. Che è un po' come dire: rifiutarsi di accendere i fornelli della cucina con una tanica di benzina va bene, ma poi non ci si lamenti di essere digiuni o comunque si accetti la fame come una propria responsabilità.
Ecco in cosa consiste la costrizione secondo me (e con questo rispondo anche a Moonwatcher).
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Quella della scoreggia (che penso metterò in firma) è una no win situation, quella dell'approccio è una win-lose situation (spero sia chiara la differenza). Ora, in qualsiasi cosa si faccia, c'è sempre un coefficiente di rischio fallimento, se si vuole evitare il fallimento a tutti e costi e andare alla ricerca di una situazione win-win, una di quelle dove si cade sempre in piedi, si potrebbero aspettare anni, fare magari anche la fine del taralla (cit.). A me poco importa delle scelte altrui, l'importante è mantenere la consapevolezza è che meno si rischia, meno si ottiene tendenzialmente. Che non vuol dire che si deve rischiare per forza, né che è obbligatorio provarci con delle sconosciute per strada. Questa cosa del dovere o della costrizione non l'ha mai tirata fuori nessuno.
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10-06-2015, 12:36
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#319
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,088
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Che bello dover approcciare una che non ha interesse ad approcciarmi...
Per dire, poi: magari un uomo e una donna non approcciano persone del sesso opposto per strada per gli stessi motivi (ad es. lo considerano inappropriato e/o hanno paura di rendersi ridicoli), ma solo il primo, in particolare se timido e inesperto di lungo periodo con le donne, deve sentirsi dire o leggere che approcciare una ragazza è qualcosa che NON è giusto evitare. Della serie tu uomo fatti avanti se no fai del male a te stesso (?), tu donna invece fai benissimo a fare come vuoi, tanto puoi permetterti di aspettare gli approcci altrui. Mizzega che incentivo all'azione
Non noti uno squilibrio di fondo in questa impostazione?
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Lo dici a me che c'è uno squilibrio? A me che se solo fossi nato con una vagina, due seni e attratto dagli uomini, a livello sessuale e sentimentale passerei magicamente da avere poco successo ad avere molto successo. Io sono il primo ad odiare i vantaggi che hanno le donne su queste cose, ma comprendo che anche gli uomini hanno vantaggi in altri ambiti. Inoltre questi svantaggi ce li hanno ancora di più gli uomini timidi che non riescono a provarci. Sicuro se potessi cambierei qualcosa (molto) nella società affinché ci sia parità uomo/donna e timido/non-timido, ma intanto che facciamo, stiamo qui solo a lamentarci oppure oltre a lamentarci intanto che le cose sono così ci impegnamo anche a farci giustizia da soli? Purtroppo in questo universo la giustizia non esiste, ti puoi lamentare finché vuoi ma non ci sarà mai giustizia, si fanno dei passi avanti ok, ma sono lentissimi e intanto che chi sta peggio fa un passo avanti chi sta meglio ne fa due. L'unico modo quindi per farsi giustizia nell'arco di questa vita, per ottenere quello che ci spetta, è aumentare il proprio potere e prenderselo da soli, bisogna *agire*. C'è discriminazione verso di me in quanto uomo e in quanto timido? Bene, userò tutte le armi in mio possesso e ne costruirò delle altre per fare in modo che io abbia ciò che mi spetta. Attenzione, non ti sto dicendo di violare la legge o fare del male alle persone, quello sarebbe non usare la tua arma dell'intelligenza, ti sto dicendo di farti furbo, prendere atto di come, purtroppo, vanno le cose e definire dei modi di comportarti che bilancino la situazione, in modo da arrivare all'equità tra te e le donne, all'equità tra te e i non-timidi. Ad esempio, se hai bisogno di fare pratica nell'approccio con le donne e per fare questo ti serve disturbare le ragazze per strada, fallo! Tu dici che loro sono avvantaggiate, bene, prendine atto e fai pagare loro questo vantaggio disturbandole e portando quindi a te il vantaggio di poterti allenare. Sempre rispettando la legge ovviamente, non ti sto dicendo di stalkerizzare le ragazze. Se loro si infastidiscono, affari loro, fregatene, giusto così, serve a fare parità, l'importante è che questa cosa serva a te. Magari una ragazza su cento ci sta e nasce pure qualcosa. Questo giusto per fare un esempio. Se non ti piace questa cosa puoi trovare altri modi LEGALI per farti giustizia da solo, di sicuro non aspettare che la giustizia ti cada dall'alto e non aspettare che la società diventi più giusta. Magari un giorno lo sarà, magari tu sarai stato colui che ha cambiato il mondo, ma quanti anni ci vogliono? E intanto che fai? Vai avanti a frequentare sempre e solo Federica? La povera Federica l'abbiamo già stalkerizzata abbastanza, andiamo a rompere le balle alle altre..
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10-06-2015, 12:41
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#320
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Dopo tutte le risposte di maralgiu e text quello che ancora non mi è chiaro è: ma broccolare ragazze per strada è un approccio che può andare bene per chiunque? Vorrei una risposta a questa domanda.
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E secondo te invece non va bene per nessuno (degli iscritti a questo forum)? Secondo me è abbastanza palese e tautologico che certi approcci siano più semplici per persone con un certo tipo di carattere e più difficoltosi per altre persone. Ma da qui a dire che certi approcci per certe persone non vadano in assoluto bene e che quindi è bene se ne tengano alla larga, ce ne passa (anche perché questa conclusione è immediatamente contraddetta dall'esperienza di alcuni utenti). Ci sono migliaia di sfumature di situazioni e di ragazze che si possono incontrare per la strada o in altri luoghi pubblici (libreria, mezzi pubblici, ecc.): liquidare tutte queste situazioni come inadatte per un timido e prevedere unicamente possibili esiti negativi, lo trovo alquanto semplicistico. In più se una persona desidera fortemente fare qualcosa, come chi ha aperto il thread, a mio avviso farebbe bene a farlo, indipendentemente dagli esiti (come si possono prevedere questi ultimi d'altronde?). Infatti quel che ho l'impressione tu perda sempre di vista è che le risposte ai thread non sono dirette a te ma principalmente a chi ha aperto il thread. E non mi sembra proprio tu condivida questa "voglia pazzesca" di fermare ragazze per strada. E alla prevedibile obiezione "non è che dal tentare non possano derivare conseguenze negative" replico che in fin dei conti anche l'inazione è un'azione da cui deriva sicuramente almeno una conseguenza negativa: non aver esperito la situazione e restare nell'incertezza di come sarebbe potuta andare.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 10-06-2015 a 12:46.
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