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Vecchio 23-03-2014, 21:14   #21
Esperto
L'avatar di Stasüdedòs
 

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Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Malattie atroci come il cancro che posto trovano all'interno del disegno di dio?e nel caso gli uomini riescano un giorno a sconfiggere questa malattia sarebbe un peccato visto che interferirebbero nel suo disegno?
Quote:
seriamente quale dio creerebbe un'individuo a sua immagine e somiglianza per poi abbandonarlo a se stesso e farlo soffrire nei modi più disparati e fantasiosi?(basti pensare al numero di malattie atroci che esistono)
Alcune concezioni di Dio, non prevedono una risposta soddisfacente a queste e a molte altre domande (che non sia la solita e comoda: "perchè così ha deciso Dio e nessuno può sapere i suoi piani").

Altre invece, danno risposte possibili, più complesse, articolate, o più accettabili dalla ragione, ma ovviamente si tratta sempre di ipotesi che uno può accettare o rifiutare, credere o non credere.

Lo stesso rifiuto e l'insoddisfazione che hai tu, mi ha portato in passato non a diventare ateo, ma semplicemente a ricercare risposte migliori e più convincenti ... che penso di aver trovato, per ora (in attesa di trovarne altre ancora migliori).

Qui però si entra in un campo totalmente soggettivo e non aggiungerò altro, ma se c'è impegno e voglia, ognuno può trovare la sua strada e le sue risposte (fosse anche, dopo aver studiato tutte le possibili spiegazioni o versioni di vari argomenti, un liberatorio e conclusivo: "no, basta, rifiuto tutto e mi affido solo alla scienza").
Vecchio 23-03-2014, 21:23   #22
Banned
 

Per chi di voi fosse curioso sul terzo segreto di Fatima:

Vecchio 23-03-2014, 21:36   #23
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

Quote:
Originariamente inviata da An.dream Visualizza il messaggio
I bambini credono a Babbo Natale, ricevono doni da qualcuno che NON è Babbo Natale, ma sono felici perché credono di averli ricevuti da Babbo Natale.
I bambini sono felici per i doni che ricevono, non perché a portarglieli è Babbo Natale. Per quanto riguarda dio non capisco perché devo inventarmi un donatore delle cose belle che ho solo per essere felice di questa illusione. Non so, mi sembra un po' stupida come cosa.
Vecchio 23-03-2014, 21:51   #24
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Heaven Knight Visualizza il messaggio
Ehi, guarda che ho il copyright su questa!
Grazie a me la tua immagine conquisterà il mondo, così come la Parola di Johnny Red/Kalimero
Vecchio 23-03-2014, 21:52   #25
Esperto
L'avatar di An.dream
 

Quote:
Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
I bambini sono felici per i doni che ricevono, non perché a portarglieli è Babbo Natale. Per quanto riguarda dio non capisco perché devo inventarmi un donatore delle cose belle che ho solo per essere felice di questa illusione. Non so, mi sembra un po' stupida come cosa.
Probabilmente lo è, ma se serve Dio per apprezzare le cose belle, ben vengano le stupidaggini.
Vecchio 23-03-2014, 22:23   #26
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Non credo a nessuna religione, l unica cosa che mi lascia perplesso sono i miracoli. Mi chiedo se i miracoli siano reali o frutto di interpretazioni per spiegare qualcosa di cui non si riesce a dare una spiegazione logica, tra l altro ce gente che si suggestiona facilmente.
Certi racconti di persone che conosco di persona mi lasciano sbigottito, il mio trisnonno dicono sia stato miracolato, il racconto sembra convincente eppure dei dubbi mi rimangono.

Cmq di miracoli se ne sente parlare in tutte le religione e allora mi viene da pensare a qualcosa che va oltre la religione.
Non sono convinto che non esisti nulla come non sono convinto che esista qualcosa. Per il momento sono alla ricerca....

Ultima modifica di Equilibrium; 23-03-2014 a 22:28.
Vecchio 23-03-2014, 22:29   #27
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Malattie atroci come il cancro che posto trovano all'interno del disegno di dio?e nel caso gli uomini riescano un giorno a sconfiggere questa malattia sarebbe un peccato visto che interferirebbero nel suo disegno?
Questa era una questione che affliggeva anche me, quella della malattia e della sofferenza, era una delle principali questioni che mi aveva fatto allontanare dalla fede, ma poi ho capito che io ragionavo da umana, da essere soggetta alla temporalità, un'essere che non vive nello spazio e nel tempo ragiona in modo differente, ciò che potrebbe affliggerlo è ciò che dura in eterno (la perdizione dell'anima) non un qualcosa che ha una fine ed un'inizio (malattia) e che si perde come una scintilla nell'immensità dell'eternità. Dio soffre per noi, ma sa che questa sofferenza ha un'inizio e una fine, come un padre che vede il figlio piangere il primo giorno di scuola, la scuola è solo una piccola fase che prima o poi finirà perciò non si dispera come il bambino che invece la vede da un'altro punto di vista. Ma questa è una idea mia ovviamente, un'idea che so che ad un ateo può sembrare stupida e lo accetto perchè rispetto le idee di tutti, anche di chi non crede.

Ultima modifica di Stefania90; 23-03-2014 a 23:17.
Vecchio 23-03-2014, 23:06   #28
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
Quindi tu ne fai un discorso di utilità invece che di verità? Dici in pratica "visto che sto meglio con dio, scelgo di crederci"? Poi mi spieghi come hai sperimentato il "con" e il "senza"? A un certo punto hai detto a dio di andare via per qualche giorno per vedere come stavi senza di lui? Aiutami a capire perché è tutto strano per me. Fidati non ti sto provocando, mi incuriosisce il tuo punto di vista. Io dico che una cosa non esiste solo per il fatto che ci crediamo, o esiste o non esiste. Solo una di queste due è la verità. Non si può sperimentare niente secondo me, si può credere che esiste oppure che non esiste. Prove a sostegno di una o dell'altra non ce ne sono, altrimenti non si parlerebbe di fede. Se ti offende in qualche modo quello che scrivo mi scuso in anticipo.
Sognatore non può spiegarti cosa significa vivere con Dio e vivere senza Dio, perchè è una cosa che non si può spiegare se non la vivi. Magari è solo una convinzione del cervello, ma ti assicuro che se anche fosse un'effetto placebo qualcosa nella persona accade davvero, concretamente, si sente nettamente la differenza. Io ho sperimentato il mio ravvicinamento alla fede in un periodo in cui stavo attraversando un lutto e magari sono stata io ad autoconvincermi che Dio fosse entrato nella mia vita, ma mi è servito davvero per risollevarmi dalla depressione, e ora noto la differenza con il periodo in cui vivevo non credendo. Sognatore forse voleva dire questo, che anche solo l'idea di Dio e della sua presenza fa stare meglio, che serve per andare avanti,non credo lui abbia la certezza che Dio esista davvero, come non c'è lho neanche io e come nessuno a parte forse qualcuno c'è lha.

Ultima modifica di Stefania90; 23-03-2014 a 23:09.
Vecchio 23-03-2014, 23:11   #29
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Da piccoli credevate?
Mai fregato niente di dio & co, fin dalla tenera età e nonostante il catechismo non ho mai sentito il bisogno di relazionarmici. Mai avuto amici immaginari in effetti.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
E cosa è che vi ha fatto allontanare dalla fede in Dio?
Dopo la cresima l'unico "contatto" era andare in chiesa ogni domenica per la messa, un giorno i miei non vollero andarci per pigrizia, ciò si ripeté dopo una settimana e un'altra settimana...

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
C'è Qualcuno di voi che si professava ateo e poi ha avuto una sorta di riscoperta della fede?
Non mi professavo in alcun modo, ma se proprio qualcuno dovesse chiedermelo direi di essere menefreghista (o agnostica, per essere "raffinati").

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Qualche evento che gli ha fatto tornare la fede?
No, però ogni tanto però beccavo la catechista in giro che mi rompeva i co...comeri.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
mi sentivo abbandonata e ignorata da quel Dio che amavo tanto ma che non si palesava a me quando io gli chiedevo aiuto. (ragionamenti che ora ritengo infantili)
Perché dovrebbero essere infantili?
Mi sembra normale che vengano dubbi...sarebbe infantile non averne, solo i bambini si fidano ciecamente di ciò che gli adulti dicono a loro.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Quando entravo in chiesa mi sentivo in soggezione e spesso indegna di essere li, non riuscivo davvero ad entrare più in una chiesa perchè mi sentivo fuori posto, "osservata e giudicata", un comportamento un pò strano per una che si professa non credente no?
Ma anche no; basterebbe anche sentirsi in colpa per non credere e/o non aver frequentato la chiesa.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Come fa una persona ad avere timore e rispetto per una cosa in cui non crede?
Basta che sia educata a pensarlo e/o suggestionata a crederlo.
Se la maggioranza delle persone che la circondano credono in qualcosa è molto probabile che una persona creda a sua volta.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Magari è stata solo una mia reazione psicologica,ma da quel giorno è stato un crescendo nella fede. Se prima non pensavo mai a Dio, ora il mio pensiero andava spesso a Lui durante la giornata e mi sentivo meglio quando ci pensavo, mi sentivo protetta, non mi sentivo più triste, non mi sentivo più sola, non ero più depressa, la mia dottoressa non capiva come potevo essere guarita dalla depressione senza neanche prendere medicine, ma vi ripeto magari è stata una mia reazione psicologica.
E anche se fosse? Mi sembra ottimo, buon per te

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
La fede mi ha aiutato molto a guarire dalla depressione. Non crediate che io sia una bigotta che crede in Cristo perchè gli è stato inculcato, io prima di trovare nel cristianesimo la mia fede ho girato in lungo e in largo tutte le religioni possibili e immaginabili, anche l'esoterismo, ecc, ecc, quindi non sono una ignorantona che crede a prescindere. E voi? qualè la vostra esperienza con la fede?
Essere credenti non implica essere bacchettoni.
Ognuno è libero di credere a ciò che vuole, esistono anche molti laureati in fisica (non saranno tutti ignoranti, no?) credenti, non fanno altro che integrare ciò che hanno appreso al loro credo, magari arricchendo entrambe.
Vecchio 23-03-2014, 23:29   #30
Esperto
L'avatar di Milo
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Questa era una questione che affliggeva anche me, quella della malattia e della sofferenza, era una delle principali questioni che mi aveva fatto allontanare dalla fede, ma poi ho capito che io ragionavo da umana, da essere soggetta alla temporalità, un'essere che non vive nello spazio e nel tempo ragiona in modo differente, ciò che potrebbe affliggerlo è ciò che dura in eterno (la perdizione dell'anima) non un qualcosa che ha una fine ed un'inizio (malattia) e che si perde come una scintilla nell'immensità dell'eternità. Dio soffre per noi, ma sa che questa sofferenza ha un'inizio e una fine, come un padre che vede il figlio piangere il primo giorno di scuola, la scuola è solo una piccola fase che prima o poi finirà perciò non si dispera come il bambino che invece la vede da un'altro punto di vista. Ma questa è una idea mia ovviamente, un'idea che so che ad un ateo può sembrare stupida e lo accetto perchè rispetto le idee di tutti, anche di chi non crede.
Io non capisco perchè ci deve far soffrire,deve punirci per che cosa?nessuno gli ha detto di crearci e se ci ha creati per punirci era meglio che non lo faceva a me sembra solo un gioco sadico....e poi malattie come l'alzaimer a cosa servono?lì non si soffre neanche quindi cade anche l'idea che le malattie servano come "prova" e poi hai mai notato che le più grandi tragidie come terremoti e tsunami colpiscono sempre i popoli più religiosi?
Vecchio 23-03-2014, 23:31   #31
Esperto
L'avatar di Demiurgo
 

Io ho bisogno di credere che esista qualcosa che trascenda la normale vita quotidiana. Che trascenda quello che possiamo vedere e toccare con mano...

Da piccolo ho scoperto una cosa. Si muore...
Cioè... non è che si può morire se ti sparano / finisci sotto una macchina / ti getti da un aereo senza paracadute.

Si muore. Stop
Tutti. Prima o poi. La vita finisce.

E' stata la cosa più sconvolgente. La rivelazione più profonda che abbia mai avuto.
E la più terrorizzante.

Il pensiero di tutto il mio essere che svanisca, semplicemente come una lampadina alla quale spengano un interruttore mi riempie di paura. Un terrore folle.
Mi terrorizza che sia un fatto inevitabile. Mi terrorizza che non ci sia nulla di più del buio e della linea piatta.

Per questo devo credere. Deve esistere qualcosa che trascenda la conoscenza umana, siamo troppo autocoscienti, animali capaci di immaginare (e anche di provare un profondo errore).

Voglio credere che esista qualcosa che ci lega, una qualche sorta di consapevolezza che esula da questo piano dell'esistenza. Un destino che perpetui quello che siamo, la nostra autocoscienza in eterno.

Perché altrimenti... se siamo solo il frutto di un incidente... di un caso... se davvero prima della nascita e dopo la morte c'è solo il nulla... e i momenti che passiamo su questa terra sono gli unici in cui viviamo, allora tutto questo non ha nessun nessunissimo senso.

L'eternità da valore alla vita. Una vita transitoria non ha nessuno scopo e nessun valore a mio parere. Se davvero avessero ragione gli Atei allora avrebbe avuto ragione il marchese DeSade. Quale è lo scopo di perdere tempo nello stare al lavoro, andare a riunioni di condominio, costruire una seggiola, di corteggiare una ragazza... se i minuti che abbiamo sono contati?

Meglio prendere tutto quello che si può. Cibo e sesso. Avventandoci gli uni sugli altri prima della fine. Godere il più possibile ardendo come efimere.
Vecchio 23-03-2014, 23:35   #32
Banned
 

Ho avuto qualche esperienza a riguardo, ho pure letto la Bibbia e so qualche passo pure a memoria. Soprattutto il Nuovo Testamento sembrava avesse prodotto qualcosa interiormente (sensazione che non si può descrivere facilmente a parole ma solo chi medita può capire..). Ma purtroppo, SOLO QUESTO, non mi è stato sufficiente per andare avanti in QUESTA vita, a risolvere determinati problemi, ecc.. Vivere con la speranza che ci sarà un'altra vita è sicuramente incoraggiante, ma in questo mondo la mia vita è sostanzialmente la stessa di sempre.
Da un Dio, padre amorevole e onnipotente (non quindi un padre umano) ci si aspetta qualcosa di concreto, di forte.
Secondo la Bibbia che dovrebbe essere la sua parola, questo Dio ha fatto delle cose strabilianti con le persone di quel tempo, come guarire malati cronici, terminali, moltiplicare il cibo, apparire agli increduli, e anzi stando ad alcune scritture è come se Dio parlasse "faccia a faccia"...

Insomma, perchè oggi queste cose non si verificano più sotto gli occhi delle "folle" come avveniva a quei tempi? Può essere che sia tutta un'opera umana creata con altri intenti?

Ultima modifica di rocketmail_89; 23-03-2014 a 23:45.
Vecchio 24-03-2014, 00:04   #33
Intermedio
 

io sono cattolico cristiano, e voglio raccontarvi una piccola storiella, avevo uno zio malato terminale, stava a letto senza forze e noi tutti aspettavamo la sua morte, mia madre e la moglie erano vicino a lui proprio un attimo prima che morisse, mio zio aveva un viso sofferente ma ad un tratto alzò gli occhi al cielo, fece un gran sorriso, il suo volto si illuminò di gioia e spirò. Mio zio è in paradiso che ci crediate o no.
Vecchio 24-03-2014, 00:06   #34
Principiante
L'avatar di Crowne
 

Credo solo nella scienza, preferisco spiegazioni semplici che non introducano nuovi elementi non necessari (rasoio di occam), inoltre non mi piacciono i dogmi quindi la fede non fa per me.
Fedeli e atei li considero sullo stesso piano se sono veramente convinti delle loro idee, li evito entrambi.
Tra le due possibilità preferisco credere al chaos, che esistiamo per una serie di coincidenze e la vita non abbia alcun significato cosicché non debba preoccuparmi di darle un significato o di una vita eterna. Il pensiero di una vita eterna mi spaventa, ad un certo punto tutto deve finire (anche per mia mano, volendo ).

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Malattie atroci come il cancro che posto trovano all'interno del disegno di dio?e nel caso gli uomini riescano un giorno a sconfiggere questa malattia sarebbe un peccato visto che interferirebbero nel suo disegno?
La fede non è una cosa razionale. penso che credere in Dio accettando solo le cose belle sia infantile, del tipo "credo a babbo natale se e solo se arrivano regali", sicuramente esistono malati di cancro che credono in Dio e persone che si avvicinano alla fede in un momento di lutto

A questa e altre domande -perché esiste la sofferenza? - come possiamo avere il libero arbitrio se Dio è onnipotente ? - problemi sul fatto che "onnipotente" è di per se una contraddizione..., probabilmente ogni vero credente ha la sua risposta, le "teorie" che ho sentito comprendono (le riporto a titolo informativo/teorico perché mi piacciono paradossi e indovinelli, non per denigrarle o sfotterle, se qualcuno ne aggiunge altre le leggo volentieri)
  • non possiamo conoscere i piani di Dio
  • Dio ha creato il mondo ma non interferisce
  • Dio non limita le sofferenze per lasciarci il libero arbitrio (e quindi la possibilità di farci del male)
  • Sulla parte della bibbia dedicata a Giobbe c'è sicuramente qualche "spiegazione"
  • "Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere."
  • se non esistesse il male non apprezzeremmo il bene (quindi apprezzeremmo meno la cioccolata se non ci fossero i broccoli )
  • male è la parola che usiamo per definire l'assenza di Dio, quindi Dio non ha creato il male (questa in realtà deriva da un aneddoto di Einstein, che è più convincente di quanto sembri da come l'ho riportato)
Vecchio 24-03-2014, 00:20   #35
Banned
 

Milo Io non ho questo tipo di risposte purtroppo, pero posso dirti che secondo me il concetto di punire non fa parte di Dio, non dobbiamo pensare che Dio voglia punirci ma che voglia piutosto darci uno strumento per cercare di crescere,diciamo cosi, a livello interiore. La sofferenza non e solo negativa, dipende da che punto di vista la guardi, gli asceti per esempio usano la sofferenza e la privazione per per crescere nella spiritualità. Soffrire fa riflettere, guardarsi dentro, uno che non ha mai conosciuto il dolore non può capire quali sono davvero le cose importanti nella vita. Io non pretendo che tutti accettino la sofferenza, nemmeno io la accetto e cerco di evitarla mica so scemaXD, ma se mi chiedi quale e secondo me il significato della sofferenza e del dolore io ti do questa risposta.

Inviato dal mio IGGY utilizzando Tapatalk

Ultima modifica di Stefania90; 24-03-2014 a 00:22.
Vecchio 24-03-2014, 00:39   #36
Esperto
L'avatar di milton erickson
 

La mia esperienza è particolare.

Da piccolo mi sono allontanato presto dalla fede perchè di fatto l'unico contatto con la religione lo avevo tramite un gruppo di catechiste il cui unico intento era insegnarci a memoria delle formulette preconfezionate il più presto possibile.
Io già da allora mi ponevo delle domande a cui nessuno sembrava in grado di dare risposte.
Aggiungeteci il mio senso di isolamento: non partecipavo ai raduni dei boy-scout, per cui mi sentivo un estraneo..insomma dopo la comunione ho mollato la messa domenicale perchè non capivo che senso avesse continuare ad andarci solo per partecipare ad un rito sempre uguale, di cui, per altro, NESSUNO MI AVEVA SPIEGATO IL VERO SENSO..

La mia vita infelice mi ha poi fatto allontanare dall'idea dell'esistenza di Dio.

Ma la faccenda si è complicata in seguito: ho avuto un esperienza col paranormale (descritta in precedenza su questo forum) che ha scosso le mie convinzioni.

Non posso però onestamente dire che abbia adesso un rapporto chiaro con la religione.

Sono sicuro che Dio esista, ma mi rimane difficile frequentare la chiesa. Penso che debba fare ancora un percorso di fede. Rimangono aperte molte domande.

E soprattutto, non sono sicuro che mi convenga che Dio esista.

L'idea che io dopo una vita infelice, debba pure pagare per i miei errori e le mie meschinità, i miei momenti di egoismo e vigliaccheria non mi entusiasma per niente. Il nulla dopo tutto conviene di più.

Forse se riuscissi a diventare una persona migliore quindi, anche il mio rapporto con la religione cambierebbe. Attualmente le rare volte che vado in chiesa, mi sento di recitare una parte.

Poi certo, ci sono anche le considerazioni che hanno già fatto altri: che me ne faccio di un Dio che si nasconde? E' insomma un po' difficile avere un rapporto con una entità che non si può vedere, che ti lascia compiere i tuoi errori, e il cui unico ruolo sembra essere quello di farti da giudice dopo la morte..

Mi è insomma poco chiaro il modo in cui Dio interviene nelle faccende umane..d'accordo rispettare il libero arbitrio, ma allora la provvidenza cosa significa? Cioè o non intervieni mai oppure se intervieni in che modo lo puoi fare, senza appunto interferire con la nostra libertà? e soprattutto perchè a volte aiuta le persone e a volte no? E in cosa consiste questo aiuto? ecc..
Vecchio 24-03-2014, 00:43   #37
Esperto
L'avatar di Takkuri
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
non dobbiamo pensare che Dio voglia punirci ma che voglia piutosto darci uno strumento per cercare di crescere,diciamo cosi, a livello interiore. La sofferenza non e solo negativa, dipende da che punto di vista la guardi, gli asceti per esempio usano la sofferenza e la privazione per per crescere nella spiritualità
Quindi che senso ha sperare nel paradiso, se tanto la morte e la sofferenza sono cose anche positive?
Vecchio 24-03-2014, 03:56   #38
Esperto
L'avatar di chrissolo
 

Quote:
Originariamente inviata da MeStessa93 Visualizza il messaggio
Che esista o meno un Dio, a me non cambia nulla.
Non c'è altro da aggiungere.
Condivido.
Vecchio 24-03-2014, 09:06   #39
Esperto
L'avatar di zoe666
 

da piccola ero credente.
O almeno, son cresciuta con genitori che credevano e quindi mi hanno inculcato la cosa come ovvia.
A scuola c'era l'ora di religione, e poi il catechismo.
Insomma, se da piccoli si indottrina a qualcosa, si da per scontato che questa cosa esista.
Ma ricordo chegià avevo dei dubbi verso i 10 anni, e i miei mi obbligarono a far la comunione contro il mio volere ( con la bellissima frase :"la fanno tutti, poi che devono pensare gli altri bambini?" ).
Da allora mi venne un'insofferenza notevole e mi allontanai progressivamente.
Con la maturità, e con l'avvento di internet, ho potuto sostituire il dogma imposto del "esiste, è ovvio" con il " ma mi hanno preso per il sedere tutti questi anni?".
Ora son totalmente atea. So della non esistenza di dio, di gesù, della madonna, dello spirito santo.
So che la bibbia è un libro a tratti horror e pieno di cattiverie incredibili scritto da uomini per cui all'epoca scrivere certe atrocità era naturale.
So che la chiesa campa sulla fede della gente e predica la non tolleranza verso il diverso e chiede una vita di divieti ( siccome già la vita è una cosa facile ) e di rispetto di regole imposte da un libro scritto da società arretrate.
Non capisco bene come si faccia a credere in qualcosa di cui non si ha alcuna prova, solo perchè qualcuno da piccolo ci ha detto che quella cosa esiste.
Se fossimo cresciuti con un'educazione atea, adesso a nessuno verrebbe in mente di credere a qualcosa di superiore.
Non so, mi par tutto stranissimo.
Vecchio 24-03-2014, 17:46   #40
Esperto
L'avatar di zoe666
 

Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
In Chiesa ci entro come turista oppure per salutare chi se ne va, ma non partecipo, anzi mi tappo le orecchie ed osservo, come ho sempre fatto, il soffitto, il bancone, il libro dei canti, le pieghe dei vestiti di quelli davanti, pensando agli affari miei con la freddezza di una spia in una setta.

Nessuna marcia indietro, anzi sto pensando di sbattezzarmi proprio, sì, voglio andare nel limbo dell'inferno dantesco, per chi ci crede.

mi ci ritrovo appieno in queste due cose.
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