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16-03-2019, 21:09
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Leggo un articolo "il trentenne ha fatto...", e subito penso ah ma è vecchio, poi mi fermo, rotella che giro e realizzo che anche io ho trentanni, e la prendo male.
Non riesco a vedere l'età altrui nello stesso modo in cui percepisco la mia.
Si parlava con una collega di una possibile trasferta, continuavo ad insistere sul fatto che lei fosse grande e non poteva andarci per doveri familiari, quando poi dopo un quarto d'ora realizzo che ha due anni più di me, non dieci, due.
Credo che questa cosa mi stia avvelenando i sogni ed anche l'avvenire, non riesco a fare pace con il tempo che passa. Continuo a pensare di essere tutto sommato un ragazzino poco più che ventenne. E ci faccio anche delle figure di merda abbastanza importanti.
Bonus per capire meglio la situazione
La paura più grande.
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16-03-2019, 21:17
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#2
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Questo penso che sia normale, soprattutto al giorno d'oggi dove a momenti a 50 anni si è ancora giovani.
Anche io ho 30 anni e me ne sento 20.
Si potrebbe fare un sondaggio:
quanti anni pensi di avere?
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16-03-2019, 21:27
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,234
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Ti capisco,non riesco a pensare a me come una "donna" di 36 anni,una che potrebbe avere una famiglia,figli ,relazioni!
MI vedo ancora come una ragazza,mi sento ancora come quando andavo a scuola......sono ridicola,lo so!
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16-03-2019, 21:28
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Soprattutto se il tempo passato ha fatto schifo..
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16-03-2019, 21:30
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#5
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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a volte vedo gente che ha un lavoro fisso, il bambino, il mutuo, la macchina
io a 30 anni n pratica è come se ne avessi 20. Ho 20 anni da una vita. Certo non credo che sta gente si diverta più di me (io non ho responsabilità almeno) però per lo meno va avanti, io cosa sto costruendo? nulla
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16-03-2019, 21:32
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,429
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Sono rimasto inchiodato ai tredici anni.
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16-03-2019, 21:39
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,707
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Credo che il mio cervello non si sia proprio sviluppato. Ragiono come quando avevo 15 anni, ne ho il doppio e non è cambiato niente negli anni.
Con le 30enni non ho nulla in comune. Relazioni? Marito? Figli? Responsabilità? Ma anche no. Continuo a sentirmi un'adolescente. Un'adolescente depressa e problematica, però, non una che si diverte e si gode la vita.
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16-03-2019, 21:57
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#8
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Principiante
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 20
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La fisica classica afferma che il tempo non è una grandezza assoluta, bensì sensibile al relativismo. È inesatto dire che il tempo scorre soltanto, a volte si ferma, altre volte accelera, chi può dire quale sia la giusta interpretazione?
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16-03-2019, 21:57
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Il punto per me non è non avere i doveri di una persona "adulta", quelli come sapete oramai ce li ho da quando ho diciotto anni, e sono diventati la normalità.
Il punto è proprio... boh, che cazzo ne sò, mi sembra di avere un disturbo cognitivo per quanto riguarda le età.
Oramai sono vecchio e non riesco piu ad accettarlo
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16-03-2019, 21:59
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Ubicazione: Quarto pianeta della stella Sirio
Messaggi: 5,130
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Boh, ho 31 anni ma mentalmente credo di averne al massimo 20, non tanto per le esperienze non vissute, quelle almeno ci sono state, quanto per il fatto di non aver costruito nulla.
Non ho nemmeno preso la patente, tanto per dirne una.
Quasi tutti i miei ex compagni di scuola hanno una carriera, sono sposati o conviventi, hanno figli. Io queste ultime due cose forse riuscirò a realizzarle a 40 anni e più, se tutto andrà bene. Per la prima ci ho messo una pietra sopra, mi accontento di portare un po' di soldi a casa.
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16-03-2019, 22:03
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,537
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Capita pure a me. Inconsciamente valuto come vecchie persone che in realtà sono più giovani di me, poi quando realizzo che io sono più vecchio e mi deprimo. Credo che sia dovuto al fatto che a livello di esperienze di vita sono equiparabile ad un ragazzino di 16 anni. Vedere gente che ha 10 anni meno di me ma ha il triplo di esperienze di quelle che ho io mi fa sentire un vero ritardato.
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17-03-2019, 01:52
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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allora sono l'unico io che ne ha 40 e se ne sente 60..
altro che ragazzino.. mi sento come se avessi ancora poco da vivere, 10-15 anni al massimo
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17-03-2019, 01:55
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 909
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Quote:
Originariamente inviata da Ilsaggio
Questo penso che sia normale, soprattutto al giorno d'oggi dove a momenti a 50 anni si è ancora giovani.
Anche io ho 30 anni e me ne sento 20.
Si potrebbe fare un sondaggio:
quanti anni pensi di avere?
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Anche a me i 30 anni pesano come un macigno, mi sento ancora un primo ventenne
Penso che sia normale per dei fobici sentirsi meno anni di quelli che si posseggono, anche per la mancanza di crescita sociale e relazionale.
Il problema sono gli adulti che si comportano come da ragazzini pur avendo delle responsabilità
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17-03-2019, 02:44
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,558
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Ho pure io sto problema, nonostante ho figli già adulti, mi sento poco più grande di loro.. Mi sono sorpresa anche a pensare "ma che vuole sto vecchio?" quando un coetaneo cercava di flirtare con me
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17-03-2019, 03:31
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#15
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Banned
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 3,358
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Ho 25 anni, a volte mi sento un diciottenne e a volte un pensionato.
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17-03-2019, 05:13
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 120
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Neanche a farlo apposta, è proprio quello a cui pensavo negli ultimi giorni. Ho quasi 27 anni e sono rimasto ancora mentalmente ai tempi dell'ultimo anno di liceo. Ragiono ancora come un 17enne-18enne che va ancora a scuola, e sono stra-sicuro che il motivo principale sia dovuto al fatto che in questi ultimi 8-9 anni nn ho costruito nulla. In pratica dopo il liceo, la mia vita si è interrotta bruscamente, e quando ti accorgi che fino ad allora la tua unica ragione di vita era andare a scuola e stop, ti crolla il mondo addosso. Gli interminabili e noiosi giorni in cui ti svegliavi la mattina e andavi 5-6 ore a romperti le palle in mezzo a professori svogliati e compagni infami, erano l'unica cosa che ti faceva andare avanti, per così dire perchè cmq era una vita di merda. Poi chiaramente è naturale che vedere gli altri, anche i più sfigatelli, che dopo il diploma hanno vissuto la propria vita tra università, lauree, lavori, fidanzate/i, viaggi, divertimenti vari, e vita sociale bella intensa, ti fa capire che tu invece sei ancora il solito ragazzino del liceo, che nn sa ancora che cosa fare della sua vita.
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17-03-2019, 08:59
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Il punto è proprio... boh, che cazzo ne sò, mi sembra di avere un disturbo cognitivo per quanto riguarda le età.
Oramai sono vecchio e non riesco piu ad accettarlo
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Ma la vecchiaia in generale penso che non piaccia a nessuno perché si aggiungono ancora altri limiti e paletti a quelli che già c'erano. Penso che quasi nessuno lo accetti di buon grado questo.
Sono tutte cose che ci colpiscono e basta, le si può contrastare un po', ma alla lunga la battaglia si perderà comunque, io però già adesso le energie per resistere non le possiedo più e ho visto anche diverse persone fare una brutta fine attorno a me, non so come farò a tirare avanti negli anni a venire.
Mi torna sempre in mente la metafora della prigione proposta altrove, non riesco più a pensarmi inserito qua dentro volentieri, i dispiaceri e la fatica non vengono compensati dal positivo (per la mia bilancia ovviamente), e vivo economicamente in rosso con i conti che non tornano. E' un lutto questo che non supererò più, ci potrò solo convivere finché reggo, mi conosco abbastanza ormai.
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Ultima modifica di XL; 17-03-2019 a 09:12.
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17-03-2019, 12:20
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
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Ho un lavoro fisso
Ho un mutuo ma vivo con i miei (storia lunga)
Mi ritengo una persona razionale anzi cinica
Non mi faccio prendere dalle emozioni o dai colpi di testa che portano a illusioni
Vado in ferie da solo spesso, faccio viaggi e ho interessi che onestamente riconosco siano abbastanza interessanti, che vanno oltre le cose comuni dei 30 enni, vedi teatro e mostre in vari musei...
Nonostante questa.....ho 37 anni e me ne sento 10 o più in meno.
Il punto dolente è il relazionarsi e il sociale. Vi ho elencato tutte cose che faccio e ho fatto da solo.
Tra relazioni e amicizie vedo gli altri che vanno a 2000 io sono una lumaca che non arriva a nessun obiettivo. Ora l età non aiuta nemmeno.....con tutta la buona volontà i conoscenti preferiscono starsene a casa giustamente.
Ormai hanno superato ogni singola fase che io non ho mai vissuto. C'È chi addirittura ha 2 famiglie.....
Nuovi amici,vita di comitiva,uscite del sabato sera, conoscere e incontrare ragazze, fidanzamenti estivi e scolastici,rimpatriate tra amici, cene di gruppo tra compleanni Natali e capodanno,aperitivi del sabato pomeriggio........tute cose che mancano e che non mi hanno fatto crescere dal punto di vista sociale.
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17-03-2019, 14:18
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#19
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Io me ne sento 80,solo che a volte vedo 80enni che stanno meglio di me e rosico. E poi loro hanno la pensione.
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17-03-2019, 16:05
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#20
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 607
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La questione del farsi una ragione dei limiti di realtà sicuramente c'è, ma c'è anche quella speculare del farsi una ragione di quanto questi limiti in realtà non siano così limitati. L'età è considerata un limite più di quello che sia a causa dei condizionamenti (la pubblicità, ecc.) che agiscono sopratutto in maniera sottile e inconscia (gli aspetti grossolani si fa presto a identificarli), dando luogo a pensieri e emozioni che possono sembrare razionali, molto diversi o addirittura opposti ai modelli della pubblicità, ma che in realtà a un livello sostanziale se ne discostano poco.
Il primo aspetto è analogico alla difficoltà di perdonare un genitore, il secondo alla difficoltà di farsi consolare da un genitore (ogni bambino ha un suo livello di resistenza alla consolazione). Entrambi gli aspetti condividono la difficoltà di ridurre le distanze (dai limiti di realtà, dai genitori).
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