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Originariamente inviata da BbFenix
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No, l'importante e' sapere che il sesso anale non e' qualcosa da fare alla leggera, per il gusto di provare o per avere soldi facili come sosteneva l'autore del topic (che un po' si contraddice, prima dice di volerlo fare per disperazione economica poi perche' in fondo gli pare una comoda fonte). Sapere che quella dei danni anche dovuti meramente alla penetrazione e' una realta'.
Poi chiunque fa le sue scelte, anche l'autore del topic, del resto sulle sigarette c'e' tanto di scritta sui loro pericoli e la gente continua a fumare, o farmaci non indispensabili vengono presi nonostante il bugiardino con gli efetti collaterali, magari senza leggerlo per non allarmarsi.
I pericoli in parte sono infettivi, quindi cercare di selezionare i partner, curare l'igiene e il preservativo aiutano.
Tu sei gia' sufficientemente informato, altri possono non esserlo e secondo me non lo sono, l'informazione l'ho voluta mettere per loro.
Mi pari aperto, ricettivo e empatizzo con la tua situazione.
Riguardo alla questione psicologica io penso che in una certa misura sia vera, ma magari non sempre, come nell'anoressia-bulimia puo' c'entrare il rapporto con la mamma ma che sempre- sempre- sempre non so quanto esserne convinta.
Poi la De Mari appare in effetti un po' intollerante, dice che tali pratiche, il sesso anale o la bulimia, ledono la dignita' (o forse usa il termine umanita') di tali persone e con esse dell'intera umanita' (pur dicendo che sono persone che meritano tutta la nostra comprensione, che vanno aiutate, amate ecc) e' una presa di posizione un po' forte e sua personale con cui non mi trovo piu' di tanto d'accordo altrimenti penso dovremmo riferirlo anche a chi fuma, beve un bicchiere di troppo o tanto altro, praticamente all'intera popolazione ( ma mi pare comunque ne faccia piu' una questione di informazione e di livello macro piu' che del singolo, che a volte anzi e' solo vittima di un certo tipo di societa' ).
Io farei la distinzione fra un gay perfettamente sereno, che ha un compagno con cui e' felice o anche il gay perfettamente soddisfatto di avere continuamente partner sessuali diversi e consapevole dei rischi per la salute che accetta con serenita', in tal caso secondo me volerlo modificare e' intolleranza e bigottismo. Diverso e' se una persona lo vive molto male. In tal caso secondo me dovrebbe valutare se possa essere nel suo caso qualcosa di indotto, derivato da cause specifiche piu' che parte del suo vero essere . A questo punto una volta che dentro di se' decide di volersi modificare puo' leggere o vedere video di autori come la De Mari o esperienze di persone che han modificato questa tendenza e ora si senton piu' padroni d loro stessi e piu' in armonia (trovi persino nei commenti al video delle persone cosi'), magari entrare in contatto con questo tipo di persone o altre che si propongono di aiutare in tale transizione (insomma chi cerca trova), eventualmente aiutandosi con una psicoterapia (per questo- non so se e' gia' cosi' ma e' possibile- e' un problema se anche qualora uno volesse cambiarsi e indagare possibili cause gli viene risposto dal settore che deve semplicemente accettarsi cosi', che non e' nulla di male ma solo un modo di essere che non si sceglie e puo' solo lavorare su una serena accettazione). Preti in effetti se uno non crede o fin non sopporta la Chiesa posso capire non interessino, anche se una religione o filosofia di vita come puo' essere anche il buddismo e' sempre d'aiuto per affrontare la vita in generale e anche questo ( purtroppo la Chiesa ha fatto per lo piu' un pessimo servizio a un certo tipo di filosofia , bisognerebbe prendere da essa il buono e lasciare il resto).
Per alcuni omosessuali infelici la strada giusta e' modificare tale tendenza (probabilmente la via piu' completa e in fondo soddisfacente se ci si riesce davvero), per altri pacificarsi con la loro condizione. E comunque non e' che ci si modifica dall'oggi al domani (nemmeno il semplice passaggio da anime inquiete a serene), si getta un seme che se innaffiato regolarmente (senza bisogno di per questo sconvolgere la propria vita, le cose richiedono i loro tempi e la loro gradualita' e bisogna evitare forzature) e' possibile diventi una bella pianta.