darkness

Ridimensionando le gags paradossali dei suoi film, tic vari ecc, non siamo forse molto simili al famoso ragioniere?
Quand'ero piccolo, ridevo serenamente ai suoi film, erano per me solo intrattenimento. Adesso rido in un modo un po' più amaro quando li rivedo, perché alla fine mi ci vedo nelle sue sfighe. Parlo soprattutto delle angherie che subisce da capi, colleghi, estranei, dalla donna che ama segretamente ecc Insomma anche lui come noi non riesce a dire quello che pensa e sta sottomesso. E dire che quando ero bambino mi sentivo normale e lontano da una condizione del genere.

Qualche giorno fa hanno dato su Rete4 "Dove vai in Vacanza" dove Paolo Villaggio interpreta l'animatore di un villaggio in africa. Troppo divertente (sigh). Qualcuno l'ha visto?

Lilith

Infatti Paolo Villaggio è un genio.

Ha saputo fare parodie pungenti e azzeccate della nostra società, mascherate da film di intrattenimento demenziale.
Per me i cult sono, oltre ai primi tre Fantozzi, anche "Fantozzi va in pensione" e lo spettacolo teatrale "Delirio di un povero vecchio"

E, cosa meno conosciuta, ha scritto anche alcuni testi di De Andrè.

Fabio

Ma anche la serie di "Fracchia", nn era malaccio
Paolo Villaggio è sempre Paolo Villaggio :wink:

cantiniere

Villaggio è un grande infatti, Fantozzi aveva il suo gran significato
poi bello il testo della canzone Carlo Martello :lol:

Fabio

Come faceva la canzone di fantozzi...
"..Sveglia al caffè..barba e bidè..ohieee..."
Una cosa simile...asd

cantiniere

uacciuari uari


no ma ora la scarico

Moreno

Paolo Villaggio è stato ed è ancora uno dei piu grandi comici italiani....oggi
invece la gente si diverte a vedere Pieraccioni e compagnia bella....l'unica differenza è che con il personaggio di Fantozzi,Paolo Villaggio è riuscito a
creare una sorta di alterego che è in ognuno di noi usando se stesso come dimostrazione...anche se oggi il 90% delle persone non lo ammette, siamo tutti come il povero Fantozzi Ugo... :!:

Fabio

Mi viene in mente la bellissima scena del film "Fantozzi nel tempo".(il titolo credo era questo)....quando lui si trova ai tempi di Pearl harbor..ed è il pilota giapponese Tozzi-Fan....ahuahauhau...ke spasso ^_^
..beh..ke dire, nonostante gli anni rimane e rimarrà un mito da tramandare ai posteri..Magico Villaggio :wink:

Lilith

Sveglia e caffè, barba e bidet, presto che perdo il tram...
se il cartellino non timbrerò (nooo... crocifisso in sala mensa nooo, mi vergogno...!)

Sì Direttor, Conte Ingegner, Sire, Sua Santità...
facci di me quello che vuol (ahia!!!!!!!!!!)

Di giorno qui, sera tivi, sempre sarà così...
il giorno verrà che lo farà, Fantozzi volerà: monti e città, l'immensità.... (svegliarsi!!!!!! aaah... una craniata pazzesca!)

jackal

Villaggio, con il suo indimenticabile Fantozzi, ha saputo rappresentare in maniera paradossale il tipico uomo medio italiano, con le sue frustrazioni quotidiane che non ha modo di sfogare sul posto di lavoro, le riporta con tutto il loro peso all'interno della famiglia, dove crede di essere il padrone e invece viene solo compatito dalla moglie Pina, che non lo ama, ma lo stima moltissimo, e riesce persino a provare affetto per quel mostriciattolo della figlia. Sì, è proprio il ritratto dell'italiano medio.

Naturalmente nessuno nei media ha notato il grande messaggio di denuncia del malcostume nazionale che trapela dalle sue creazioni. Mi dispiace, ma credo che per ottenere un riconoscimento della sua opera debba morire, come si è fatto per Sordi, Tognazzi, Gassman ed altri, questo è l'unico modo per essere celebrato degnamente nel paese dei calciatori e delle veline...

Lilith

In compenso la commedia sexy anni '70 (stile Banfi, Vitali e Buzzanca) comincia già ad essere considerata cult movie... mah???

fable85

Sinceramente l'attore Paolo villaggio non mi è mai piaciuto ma non posso non rispondere al topic...

La figura di Fantozzi è identica all'inetto di Svevo ed è quella che secondo me ci avvicina più a noi...

Svevo scopre che ci sono degli uomini perfettamente integrati nel loro ambiente sociale, mentre altri non sono stati capaci di adattarsi. I primi mandano avanti la società e sono psicologicamente sani; i secondi invece appaiono malati nella volontà e nello spirito, incapaci di vivere(inetti). Essi tuttavia sono una ricchezza per tutti giacché sono proprio essi che custodiscono, nella loro indeterminatezza i lineamenti ancora incerti del possibile uomo futuro. L'inetto è un essere in divenire che ha ancora la possibilità di evolversi verso altre forme grazie proprio alla sua mancanza assoluta di uno sviluppo marcato in qualsiasi senso, mentre gli individui "normali", "sani", che sono già perfettamente compiuti in tutte le loro parti, sono incapaci di evolversi ulteriormente, si sono arrestati nel loro sviluppo e cristallizzati nella loro forma definitiva".


Quindi cari ragazzi se è tutto vera l'intuizione di Svevo noi inetti ci evolveremo un giorno!
Alla faccia degli esseri perfetti o normali!!!... :lol: