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27-05-2011, 23:33
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#21
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Messaggi: 642
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Il fatto è che io a parole reagisco pure e solo con quelle, non avrei la forza per menare qualcuno.
Ma il fatto è che loro con le loro staffilate colpiscono nei tuoi punti deboli e lo sanno. Non importa quello che risponderai, sanno di averti toccato e godono per questo. Detto questo è meglio cmq reagire, stare zitti a subire è peggio. Doppia umiliazione.
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28-05-2011, 00:41
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#22
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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e quindi qual'è la tua conclusione? che non sbroccherai mai per non risultare antipatico o preferisci cadere anche se sai che non ti potrai risollevare? per quanto mi riguarda meglio risultare antipatici piuttosto che farsi schiacciare.
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28-05-2011, 08:51
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#23
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,734
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Quote:
Originariamente inviata da lizbon
e quindi qual'è la tua conclusione? che non sbroccherai mai per non risultare antipatico o preferisci cadere anche se sai che non ti potrai risollevare? per quanto mi riguarda meglio risultare antipatici piuttosto che farsi schiacciare.
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Che occorre valorizzare i valori introversi, che se gli altri si permettono di avere certi comportamenti, non è perché sono coraggiosi, ma perché hanno il culo parato; quindi dire che gli altri hanno le palle e noi no, non è esatto.
Meglio risultare antipatici o farsi schiacciare? L'introverso è nato per ragionare; quindi dovrà comportarsi in maniera ragionevole in attesa di persone che apprezzeranno questo suo lato. Ci sono, perlomeno per i rapporti amicali.
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28-05-2011, 08:56
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#24
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,734
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Noi siamo come vulcani spenti... se ci riattivano, spacchiamo il culo a tutti!
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Così passiamo per esagitati turbati psicologicamente. Qual è lo scopo? La popolarità? Per essere accettati bisogna reagire come le persone autorevoli, che adesso in psicologia chiamate "assertive". Reazioni tempestive, discorsive e moderate, senza mostrare debolezze o stranezze o rigidità, mostrando sempre di avere il controllo della situazione.
Ovviamente se sei introverso è più difficile, perché l'introverso vive dentro e quindi nonha tempestività, ma usa la tecnica dell'accumulare.
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28-05-2011, 12:17
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#25
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Secondo me, la questione è molto più complicata: non entra in gioco solo l'autostima, ma anche l'irritabilità e la capacità di farsi appoggiare dagli altri. Ci sono persone che vengono rispettate per quieto vivere o per paura, altre per opportunismo, altre per stima, ecc. C'è chi usa lo stile «Con me o contro di me» (e chi è contro viene aggredito) e chi usa lo stile «Dentro o fuori» (e chi è fuori viene ignorato).
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Ultima modifica di barclay; 28-05-2011 a 12:20.
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28-05-2011, 14:10
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#26
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da stone
«Con me o contro di me»
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Che ho sempre trovato una gran cazzata. Se fosse applicata alla lettera staremmo tutti a scannarci l'un l'altro. Invece ci possono essere situazioni in cui una persona ti può stare un po' in cu*o per certi aspetti ma, che so, magari non ti ha fatto nulla di personale e non la odi. Ho notato che poi quella frase lì viene talora usata da tamarri/truzzi o fasci.
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28-05-2011, 15:39
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#27
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Banned
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 1,497
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Non sono mai riuscito a farmi rispettare, non credo di esserne in grado, almeno non nella vita vera.
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28-05-2011, 15:46
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Quote:
Originariamente inviata da stone
«Con me o contro di me»
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Una frase che odio...perché priva di senso. Tra l'altro detta da individui che hanno torto marcio su alcune questioni, è ancora più avvilente. Ma dove la trovano la forza per dire certe stronzate? boh...anche se forse non bisogna parlare di forza ma di "giocare d'anticipo". Se poni la questione in quei termini, puoi porre fine a qualunque storia subito perché non c'è possibilità di dialogo.
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29-05-2011, 23:01
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Oggi al lavoro ho pensato questo: coloro che fanno valere le proprie ragioni con una dose di aggressività, sono coloro che sanno di avere competenze sociali, per cui saprebbero controbilanciare sia con comportamenti futuri che per quelli passati, un calo di popolarità.
Spiego meglio. Io al lavoro non parlo quasi mai e sembra quasi che metta a disagio gli altri. In questo quadro, un mio "sbrocco" o atteggiamento negativo passerebbe per farmi individuare come "colui che ha fatto quell'azione". Quindi antipatico.
L'estroverso, invece, nonostante sia più rompiballe, riceve più feedback positivi, si fa individuare per i suoi pensieri, le sue idee e viene delineato più nitidamente; la gente, teme più il perdere i buoni rapporti con una persona forte socialmente, che con una persona introversa, e per questo l'estroverso si sente il diritto di avere reazioni forti, tanto la raffigurazione di sé nella mente degli altri è già abbastanza ben scolpita e quindi forte ("se è stato tollerato finora, lo sarà ancora in futuro nonostante...").
In pratica avviene un po' quello che succede nelle dinamiche seduttive: chi si può permettere osa, chi non si può permettere non osa e se lo facesse, avrebbe da parecchio da rimetterci.
Facile farsi rispettare, se hai la chiacchiera e capacità di fare amicizia; sai che se cadi, ti saprai risollevare.
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Hai detto una cosa molto acuta, sei riuscito a "isolare" un fenomeno sociale molto sottile e perverso che di solito è difficile cogliere, perché è implicito per gli estroversi.
Mi ricorda un altro meccanismo: quello di quando c'è un gruppo dove un soggetto (timido o meno assertivo socialmente) viene preso in giro dagli altri, non dico proprio bullizzato, ma trattato con minor rispetto
-Se il soggetto inferiore si "ribella" subito viene rimproverato perché non sta al gioco, perché è antipatico, perché è troppo permaloso. E magari accade che per reazione, siccome è "divertente" vederlo arrabbiato, rincarano la dose
-Se invece viene trattato male un altro membro del gruppo (uno di grado "superiore") e questo si arrabbia, la sua incazzatura viene accettata, magari non riceve delle scuse, ma nemmeno viene redarguito e spesso i comportamenti offensivi terminano
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29-05-2011, 23:12
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2005
Messaggi: 973
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Mi ricorda un altro meccanismo: quello di quando c'è un gruppo dove un soggetto (timido o meno assertivo socialmente) viene preso in giro dagli altri, non dico proprio bullizzato, ma trattato con minor rispetto
-Se il soggetto inferiore si "ribella" subito viene rimproverato perché non sta al gioco, perché è antipatico, perché è troppo permaloso. E magari accade che per reazione, siccome è "divertente" vederlo arrabbiato, rincarano la dose
-Se invece viene trattato male un altro membro del gruppo (uno di grado "superiore") e questo si arrabbia, la sua incazzatura viene accettata, magari non riceve delle scuse, ma nemmeno viene redarguito e spesso i comportamenti offensivi terminano
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Bravo, hai colto nel segno. È esattamente quello che succede a lavoro.
Ah...io sono quello permaloso...ovviamente.
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