Come detto giusto qui sopra, anche per me dipende dal tipo di evitamento, ma al contrario.
Se si tratta di evitare un evento sociale mi va benissimo, non ho alcun problema di coscienza, visto che nella maggior parte delle volte (diciamo nel 90% dei casi) la gente da evitare proprio non mi interessa. E perché dovrei farmi forza a non evitare gente che non mi interessa?
Se evito invece qualche "compito" per me stesso, come prenotare una visita medica o fare qualche spesa necessaria, cose che tendo a rimandare/evitare in maniera ultrapatologica, be', allora sì che mi sento in colpa: ma più che un senso di colpa forse è un senso di fallimento, il dover riscontrare ancora una volta la mia scarsa autonomia e incapacità nel gestire la mia vita.