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25-04-2013, 10:10
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#1
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Si è evitanti perché si è perfezionisti
oppure
si diventa perfezionisti a causa dell'evitamento?
O ci sono altri scenari possibili?
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25-04-2013, 10:31
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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A parere mio:
Si diventa evitanti a causa di esperienze sbagliate o vissute nel modo sbagliato.
Si diventa perfezionisti perchè, per evitare il giudizio negativo altrui (quindi quando ormai siamo sulla strada evitante), si tenta di fare/dire una cosa nel modo perfetto.
Poichè difficilmente si può fare/dire una cosa nel modo perfetto, qualcuno avrà da ridire, ciò impatterà sull'evitante, che diventarà un po' più evitante e perfezionista (cercherà di fare le cose ancora meglio).
Tutto nasce dal peso che i fobici danno al giudizio altrui. Bisogna sradicarlo il prima possibile.
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25-04-2013, 10:47
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Antimatter
Messaggi: 1,553
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
A parere mio:
Si diventa evitanti a causa di esperienze sbagliate o vissute nel modo sbagliato.
Si diventa perfezionisti perchè, per evitare il giudizio negativo altrui (quindi quando ormai siamo sulla strada evitante), si tenta di fare/dire una cosa nel modo perfetto.
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perfetto
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25-04-2013, 11:03
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#4
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Sono facce della stessa medaglia: entrambi nascono dal desiderio di compiacere in misura massimale il prossimo. Se le esperienze di vita portano a maturare rabbie (e quindi aggressività) nei confronti del mondo, evitiamo per nasconderle (la paura sociale è paura di essere smascherati), altrimenti ci si infila nel vicolo cieco del perfezionismo.
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25-04-2013, 13:19
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,788
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
A parere mio:
Si diventa evitanti a causa di esperienze sbagliate o vissute nel modo sbagliato.
Si diventa perfezionisti perchè, per evitare il giudizio negativo altrui (quindi quando ormai siamo sulla strada evitante), si tenta di fare/dire una cosa nel modo perfetto.
Poichè difficilmente si può fare/dire una cosa nel modo perfetto, qualcuno avrà da ridire, ciò impatterà sull'evitante, che diventarà un po' più evitante e perfezionista (cercherà di fare le cose ancora meglio).
Tutto nasce dal peso che i fobici danno al giudizio altrui. Bisogna sradicarlo il prima possibile.
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esattamente
il giudizio altrui in molte persone qui sul forum è un fattore non da poco
è sicuramente uno dei fattori principali di evitamento
poi bè tra le conseguenze del peso che gli diamo c'è anche il perfezionismo (in alcuni e in certe situazioni)
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25-04-2013, 14:08
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 561
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Dunque, la prima opzione è sicuramente molto valida, inteso come indole di nascita, si nasce anche proprio perferzionisti per ''pignoleria'' o per ''ossessività''.
Poi, certo, la frequentazione di tanta gente aiuta a lasciarsi andare in determinati contesti, perchè mantenere un controllo ferreo su stessi diventa poco possibile passando tanto tempo in compagnia, quindi vengono aperti degli ''spiragli'' nella propria personalità.
In generale, evitando si può divenire anche molto ''trascurati'', non solo molto perfezionisti...
Ad ogni modo si può certamente affermare che il perfezionismo è la gabbia delle emozioni e delle sensazioni, dacchè chi vive e sperimenta tutta la gioia e il dolore dell'esistenza è di per sè ''imperfetto'', come la vita lo è, indeterminabile, imperfetta, ingovernabile, piena di sorpresa.
Solo chi si lascia andare può andare incontro agli altri, e solo chi va incontro agli altri può anche lasciarsi andare...spesso il risultato è anche determinato dall'atteggiamento riscontrato negli altri, di apertura, chiusura, diffidenza, o accoglienza...ma l'attitudine di fondo rimane...
Un sano perfezionismo inteso come organizzazione di vita, può portare giovamento all'esistenza, a patto che coesista con i sentimenti e una concessione a se stessi dell'amore verso gli altri...è così difficile amare...nel governo attuale della tecnica...tutto diventa tecnica...ma amare non è una tecnica.
Un eccessivo perfezionismo porta inevitabilmente: alla paranoia, all'ossessività, al delirio di persecuzione, all'ansia dei risultati da raggiungere(e non raggiunti).
Come fare per non divenire eccessivi? Questo è un percorso che spetta a ognuno nella sua individualità...Cercare di smussare gli angoli , rendersi ''morbidi'', meno rigidi con se stessi e con gli altri, avere com-passione per sè e per il prossimo...tutte buone indicazioni...d'altra parte destinate a rimanere parole, se a indicazioni teoriche, non si somma l'esperienza. Essa fa comprendere ciò che si prova in ogni contesto, cosa vuol dire vivere, e non cosa vorrebbe dire vivere se si vivesse in un determinato modo
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25-04-2013, 22:20
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#7
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Ho posto la domanda perché, almeno nel mio caso, non mi è del tutto chiaro da dove origina.
Io ho due sicurezze: evito e sono perfezionista.
Forse l'evitamento e il perfezionismo sono indipendenti uno dall'altro e nel mio caso si sposano a pennello: non lo so.
Fatto sta che a volte evito perché non mi sento in grado, sento che mi manca qualcosa, e allora mi do da fare per raggiungere quel livello che immagino serva: in realtà serve a poco, perché una volta raggiunto, comunque trovo altre scuse.
Ma non capisco se sono io che voglio creare un elevato livello di aspettative negli altri, oppure il perfezionismo è solo una scusa che mi metto per evitare ...
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