Visto che sono appena arrivata, colgo l'occasione per narrarvi le mie "peripezie" sentimentali.
Come ho scritto nella mia presentazione, da quando ero bambina ho sempre avuto difficoltà di relazione, che sono peggiorate con gli anni. Al liceo, mentre le persone creavano solide basi di amicizia e iniziavano ad uscire la sera, io mi sono trovata in una classe in cui tutti odiavano tutti, e mai abbiamo avuto interesse a relazionarci, se non a piccolissimi gruppetti (con qualcuno non ho mai parlato in 5 anni), e le mie difficoltà non hanno fatto altro che aumentare (una mia compagna delle medie, con le mie stesse difficoltà, ha invece trovato una classe magnifica, in cui è stata aiutata a integrarsi; io non ho avuto la stessa fortuna). Il fatto che non avessi alcun interesse a curarmi e vestirmi carina non aiutava (l'ho imparato all'ultimo anno, e la situazione è lievemente migliorata, sono stata anche invitata a qualche festa), e venivo continuamente presa in giro, anche piuttosto pesantemente, e la mia psicologa sostiene che sia per difendermi da quelle prese in giro che ho imparato a chiudermi in me stessa, cercando di farmi notare il meno possibile e sottraendomi a qualunque contatto.
Sentimentalmente le cose non andavano bene, mentre le mie compagne prima baciavano e perdevano la verginità, io origliavo le loro esperienze; mai un ragazzo mi ha avvicinata nè tantomeno io mi sono avvicinata a lui, mai ho fatto niente di niente.
A 19 anni sono arrivata all'università, sperando che le cose cambiassero, e da un certo punto di vista le cose sono combiate, niente più prese in giro, ma dall'altro no. Ha iniziato a piacermi un mio compagno, e questo sentimento cresceva sempre di più, anche se era unilaterale. Mai ho avuto il coraggio di confessargli i miei sentimenti, e per quattro anni e mezzo (cioè fino a pochissimo tempo fa, quando ho capito che razza di persona è) sono andata avanti provando tutto questo per lui ma senza aver mai il coraggio di dirglielo, per paura di essere ferita e presa in giro. Ormai parlavo di lui e la gente mi guardava come se fossi pazza da legare, una stupida quindicenne idiota. D'altronde non è colpa mia, non ho mai sperimentato l'affettività di una relazione, per questo non so come gestire i miei sentimenti.
Nel frattempo poco è successo nella mia vita. 4 anni fa sono andata in vacanza a Mykonos, e lì ho vissuto un momento di incredibile autostima; uscivo alla sera e tutti mi volevano (difatti lì ho avuto il mio primo bacio e, qualche sera dopo, la mia prima volta), ma era ovvio, nessuno di loro avrebbe mai voluto una cosa seria. Da allora praticamente nulla è successo, raramente qualcuno ha cercato di approcciarsi a me, e quando è successo se ne andavano subito, perchè il mio atteggiamento di chiusura non invita ad approfondire la conoscenza; alle volte mi sono volontariamente chiusa, perchè la persona non mi interessava, altre volte invece mi interessava, ma involontariamente mi sono chiusa e la conversazione l'ha sempre presa in mano una mia amica, a cui voglio un bene dell'anima, ma è sicuramente più bella e interessante di me, quindi non ho molte speranze (è stata con tantissimi ragazzi che piacevano anche a me, solitamente quando vedo un ragazzo e penso che sia carino, 2 minuti dopo sta parlando con lei e 5 minuti dopo limonano duro). Purtroppo non è facile per me attrarre qualcuno quando sono con lei; non sono una brutta ragazza ma lei è molto più bella di me, ed è ovvio che l'aspetto fisico conta molto. In più quei pochi che si interessano a me vengono scoraggiati dal modo che ho di pormi.
Ora, sul finale, un piccolo consiglio da chiedervi: io vado a studiare in una biblioteca vicino a casa mia (sono studentessa universitaria, all'ultimo anno della magistrale), che mi ha permesso di riprendere a studiare, dopo che l'anno scorso sono entrata in una profonda depressione in cui sono ingrassata di 20 kg e ho smesso di dare gli esami. Da ottobre ho iniziato a perdere peso e a gennaio, grazie allo studio in biblioteca, ho ripreso a dare gli esami.
Recentemente ho notato questo ragazzo molto carino, che viene ogni tanto a studiare. Io tendo sempre a sentirmi inferiore rispetto agli altri, in particolare rispetto a chi mi piace, e lui mi sembra uno un po' fighetto (che poi magari non è vero, è solo una mia tara mentale), ed è sempre lì con i suoi amici, e anche loro mi sembrano un po' fighetti. Tramite un'amica che lo conosce vagamente ho saputo che fa il barista in un locale (oltre a studiare).
Mi piacerebbe parlarci, conoscerlo, ma non è facile, non saprei assolutamente come attaccare bottone con lui, anche perchè sta sempre con i suoi amici, e già non ci riuscirei se fosse solo, figuriamoci in compagnia; in più quando lo vedo mi si stringe lo stomaco, e ancora meno riuscirei a parlargli. Ma non voglio passaren altri 4 anni e mezzo a guardarlo immaginando un futuro che non ci sarà mai, voglio almeno provarci.
Qualche suggerimento?