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Vecchio 07-09-2016, 23:43   #1
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Allora oggi sono stato a un colloquio di orientamento per il lavoro. L'addetta era disponibile e sembrava anche motivata a svolgere il suo lavoro, il colloquio è durato un sacco di tempo e non è stata una formalità.
Però a un certo punto ho iniziato a percepire dei tentativi di arrivare a certe informazioni personali.
E' stata come una strategia concentrica che a partire dall'esterno si realizzava lanciando degli input e studiando le reazioni e risposte.
Così ha iniziato a lanciare delle parole / frasi che guadagnavano delle posizioni nel percorso, che tastavano il terreno e trovandolo facile (già ero rassegnato, quindi mi son detto 'non opponiamo resistenza') partorivano ulteriori concetti. Così da 'problem solving', 'intraprendenza', 'come-ci-si-trova-in-ambinte-di-lavoro', si è arrivati a 'capacità comunicative / relazionali', passando attraverso 'lavoro di gruppo'.
Ora io capisco che il non apparire motivati non è un buon segno ed io effettivamente non ho fatto niente per sembrarlo (non essendolo perchè anni di disoccupazione demotivano anche i più tenaci), però perchè si dà tutta questa importanza, e mi riferisco in particolare al mondo del lavoro perchè per il resto si tratta di questioni facoltative, all'apparire in un determinato modo, ovvero comunicativo, esplicitamente entusiasta, apparentemente energico nelle interazioni anche se le ultime energie della giovinezza ci stanno abbandonando, fino ad arrivare al dover essere più... estroversi?
Può essere sufficiente fare il proprio lavoro bene senza scondinzolare di passione per il lavoro in team, senza dover brillare di simpatia di fronte a capi e colleghi e senza dover far vedere che si è capaci di leggere in anticipo i pensieri del proprio superiore che probabilmente non avrebbe mai avuto e metterli in pratica con spirito di iniziativa, suicidandosi in un certo senso perchè inizi qualcosa quando magari restano ore di lavoro arretrato ancora da concludere, e poi già sai chi sarà a lamentarsi.

Che poi a un certo punto la signora che mi fatto il colloquio mi ha suggerito degli esperimenti allo scopo, a suo dire, di migliorare l'approccio relazionale, tipo fare teatro o addirittura ballare (B-A-L-L-A-R-E), che è un po' come proporre a un asessuale di vedere una collezione di video hardcore per trovare degli spunti.
Ovviamente non è mancato il riferimento al linguaggio del corpo, che non capisco bene come regolarlo 'sto cavolo di corpo per non offendere la sensibilità delle persone, e mi viene da chiedere 'ma non sarà mica la forma, invece che l'espressione ?'.
In pratica che significa, che si deve stare dritti, rivolti frontalmente all'osservatore, con un atteggiamento di apertura? ma a parte il fatto che durante i colloqui cerco di controllarmi da questo punto di vista, è pure fisicamente stancante avere una disposizione prefissata, fa sentire meno rilassati, e anche meno 'se stessi' anche se poi anche oggi mi hanno detto che ai colloqui devo comunque essere me stesso, ma forse c'è un me stesso che conosco io e un altro che conoscono i selezionatori? Della serie: come aiutare una persona confusa...
In ogni caso non ho un atteggiamento ostile o disinteressato quando una persona mi interessa o mi è utile (ad es. da un punto di vista lavorativo) ma secondo i seguaci di queste scienze sociali non basta, bisogna avere qualcosa che mostri estroversione, passione, dinamicità, anche se il nulla interiore domina o se si è infobicati e la dinamicità prenderebbe quasi la forma di convulsioni nervose. Un po' si può recitare, qualche minuto con sconosciuti o semi-sconosciuti mi riesce pure, poi però ho bisogno di tornare in me, è una cosa naturale e andarci contro per molto tempo fa venire le vertigini e c'è il rischio che cominci a dare i numeri.
Insomma ormai ho una certa età, mi conosco meglio di quanto pensano di conoscermi altri, certi percorsi di 'crescita', parlo per me, mi sembrano una presa in giro, una pantomima, sarà anche vero che precludersi delle possibilità, come mi è stato detto, è un comportamento non molto intelligente, ma se avessi avuto la forza per mettermi in gioco in quell'attività 'facoltativa' x, ci sarei riuscito anche per un motivo più importante y, e invece...

Ognuno è diverso, chi riesce a diventare più estroverso è perchè c'è un lui uno stimolo in quel senso, se lo fa solo per necessità recita, chi tale stimolo non lo prova rimane tendenzialemente a un livello di introversione medio/alto. A meno che non arrivi l'Amore a mutare l'animo, ma quello è un altro capitolo e comunque ancor di più in quel caso si vorrebbe essere accettati per quello che disgraziatamente si è.
Ringraziamenti da
Claire86 (08-09-2016), DownwardSpiral2 (08-09-2016), Masterplan92 (08-09-2016), XL (08-09-2016)
Vecchio 07-09-2016, 23:59   #2
Avanzato
L'avatar di mmmax
 

Leggendoti ho avuto un deja vu...con l'unica differenza che i miei colloqui durano sempre pochissimo perché quando si rendono conto che balbetto gli parte di default la frase "le faremo sapere" e mi mettono alla porta.
Mah, eppure non mi sono mai candidato ad un posto di presentatore televisivo o animatore turistico. Assurdo che ci facciano sentire sbagliati, difettosi e poi si meraviglino della nostra poca autostima.
Ringraziamenti da
alien boy (08-09-2016), claire (08-09-2016), Masterplan92 (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 00:15   #3
Esperto
L'avatar di Keith
 

Il mondo del lavoro ormai è alla follia più totale.
Ringraziamenti da
alice89 (08-09-2016), cancellato16021 (08-09-2016), Claire86 (08-09-2016), dentromeashita (08-09-2016), Edera (09-09-2016), Yamcha (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 03:28   #4
Esperto
 

I reclutatori, bisognerebbe metterli al rogo. 99 su 100 non capiscono neanche cosa c'è scritto sul curriculum, perché ovviamente non conoscono la materia della figura che cercano. Devi prendegli le misure perché altrimenti vieni scartato, sono estremamente giudicanti sia per cazzate sia su roba che manco capiscono. Secondo me molti non hanno mai lavorato veramente, è mi sono chiesto anche cosa facciano realmente in ditta.

Tutte cose da far cadere le palle e che ti fanno passare la voglia.
Ringraziamenti da
Claire86 (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 09:56   #5
Esperto
L'avatar di Da'at
 

La capacità di reggere la solitudine meglio della norma è una caratteristica utile e positiva tanto quanto l'estroversione. Pensa agli astronauti, che devono lavorare per ore spesso in solitudine, con il solo conforto della crew per mesi.

Appunto, l'ideale sarebbe saper fare tutto e reggere ogni situazione: solitudine, socialità, stress, noia, tensione, panico, dolore... ma a questo punto saremmo davvero astronauti

Ti dico questo per farti capire che sono un forte sostenitore del rispetto delle diversità altrui. Ma proprio per questo, bisogna 1) accertarsi che la nostra caratteristica dipende da "capacità " e preferenza, non da incapacità e rifiuto di fare l'opposto; 2) il lavoro verso cui ci proponiamo deve trarre vantaggio da questa caratteristica.

Se mostri un body language tendente al depresso non darai una immagine credibile della tua scelta di accettarti fieramente come introverso.

Certo, tu puoi dire che sei depresso per altri motivi, ma chiaramente chi deve assumere non sceglie un malato, se ha a disposizione dei sani.

Il rimbrotto sulla postura fa pensare che tu abbia dato proprio quella impressione. Ora, tenere una postura corretta è una fatica se uno non ha dei buoni muscoli posturali. Durante uno dei miei corsi di teatro il nostro insegnante ci faceva fare prima di ogni lezione un certo numero di addominali e di dorsali (e altri esercizi).
Alla fine del corso camminavo e stavo fermo molto meglio, dando una maggior impressione di fiducia in me stesso.

Che è proprio il punto. Non attacchiamoci agli stereotipi secondo cui un introverso deve per forza stare con le spalle giù,parlare con voce dimessa e sembrare un Fantozzi! Può benissimo essere sicuro di sé e della sua natura!

Quindi, fai ginnastica (curando specificatamente i muscoli posturali), e questo ti aiuterà a tenere la postura più salda senza neanche doverci pensare.

Cerca una tua sicurezza interiore, consapevole del fatto che è pur vero che la.compagnia di persone ti riduce l'energia (definizione di introverso secondo jung), ma la solitudine te l'aumenta.

Sii felice! Ci sono dei problemi nella vita, ma a meno che non si stia in un container perché la propria casa è appena crollata, ha senso pensare alle proprie sfighe solo ogni tanto! Goditi te stesso e il tuo carattere, poi l'introverso non avendo bisogno di uscire può fare un sacco di cose senza spendere un soldo!
Se non ci riesci proprio, potresti essere in uno stato depressivo. Prova a parlarne con il tuo medico, e non vergognarti di ricorrere a farmaci (anche solo temporaneamente), li hanno inventati apposta per aiutare le persone.

Sii fiero. Non c'è da invidiare gli estroversi, a meno che non si sia veri introversi e non si sia scelta quella definizione per comodo e per non ammettere la propria minor capacità sociale (io l'ho fatto per lunghi anni).
Pensa a cosa ti permette la tua introversione. Di fare viaggi da solo, di avere hobby che richiedono pazienza e concentrazione, come l'artigianato o il decoupage. Di potersi scegliere gli orari in totale autonomia.
Anche qua, se dovessi accorgerti che la paura o altro ti impedisce di fare il desiderata, è necessario che ci lavori su. L'introversione non ha nulla a che vedere con la paura.

Così, quando avrai il prossimo colloquio, qualche oretta prima ti dedicherai a qualche tuo hobby o passione, e così, il momento in cui ti presenterai al tizio potrai dirgli, non appena ti verrà data l'opportunità giusta di rispondergli a tono "Sono introverso, ne vado fiero. Lavoro bene da solo, non mi distraggo,non soffro la solitudine, sono responsabile e autonomo". Così, se il lavoro è adatto a un introverso (ce ne sono tantissimi!), potrai avere una speranza in più rispetto al resto dei candidati!
Vecchio 08-09-2016, 10:18   #6
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Che poi a un certo punto la signora che mi fatto il colloquio mi ha suggerito degli esperimenti allo scopo, a suo dire, di migliorare l'approccio relazionale, tipo fare teatro o addirittura ballare (B-A-L-L-A-R-E)
DANCE!


Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
già ero rassegnato
Vabbè al di là delle cazzate che ti propongono sono più importanti i motivi della tua rassegnazione.
Non è che ti "chiedono di essere ciò che non sei" probabilmente ti hanno visto a disagio e per farti sciogliere hanno dato dei suggerimenti (per quanto inutili siano).
Ringraziamenti da
XL (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 10:31   #7
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
l'introverso non avendo bisogno di uscire può fare un sacco di cose senza spendere un soldo!
Credo che un introverso abbia bisogno di uscire..meno di un estroverso ma, almeno a me, ogni tanto piace uscire
Ringraziamenti da
Yamcha (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 10:41   #8
Esperto
L'avatar di Konkurs
 

in una società estroversa come si può pretendere che gli introversi abbiano lo stesso trattamento, l'unica scappatoia rimasta è la sovversione del sistema partendo dal basso con gli introversi che assumono posizioni di potere in ogni branca della società e nei colloqui riservano lo stesso trattamento denigratorio agli estro, dopo alcuni anni attecchirà un nuovo equilibrio in cui vigerà la parità totale.
Vecchio 08-09-2016, 12:49   #9
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Il mio ultimo colloquio l'ho fatto circa 10 anni fà. Già all'epoca c'era questa selezione che si basava su questi approcci pseudopsicologici all'americana......quante cazzate!
Immagino che oggi la cosa sia molto più selettiva e stare a sentire queste cazzate per un fobico deve essere frustante.
Una cosa simile la vidi anche al mio primo lavoro.....nonostante dovessi semplicemente stappare bottiglie per otto ore di fila mattina,pomeriggio e notte!!!
Ovviamente mi presero, erano altri tempi(lavoro ce n'era) e mi ritrovai a lavorare con 80% di colleghi extracomunutari (non che ce l'abbia con loro eh....ma per farvi capire che non è che fosse poi cosi ambizioso il posto)

Altri colloqui simili li ebbi per entrare in un outlet come commesso, all'adecco, in un supermercato
Vecchio 08-09-2016, 12:53   #10
Banned
 

Si è il colmo.Sii te stesso però il te stesso ci fa cacare. È un mondo che non ci vuole.
Ringraziamenti da
alien boy (08-09-2016), Yumenohashi (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 14:24   #11
Esperto
L'avatar di Keith
 

se il mondo del lavoro non vuole gli introversi, allora si inventassero qualcosa, un reddito di cittadinanza, una pensione, altrimenti se uno deve lavorare per forza e non ha il fisico per fare il minatore (sempre ammesso che si trovi) cosa fa? Non c'era una lega per la difesa dei diritti degli introversi?
Ringraziamenti da
claire (08-09-2016), Yamcha (08-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 17:05   #12
Banned
 

Comunque con il mio post iniziale non intendevo criticare chi mi ha fatto il colloquio, anzi come ho anticipato ha speso diverse energie per arrivare a trovare qualche soluzione e ha dato anche informazioni utili. Però è un caso un po' particolare, non si trattava di agenzie interinali o di ufficio personale di aziende, ma di un centro di orientamento e qui a volte si trovano persone valide e disponibili; è che comunque a prescindere da chi, è un po' il 'sistema' che ha fatto diffondere queste modalità di gestire chi cerca lavoro, è una filosofia che ormai sta nelle teste di un po' tutti quelli coinvolti in quelle attività e nei luoghi di lavoro.


Quote:
Originariamente inviata da mmmax Visualizza il messaggio
Leggendoti ho avuto un deja vu...con l'unica differenza che i miei colloqui durano sempre pochissimo perché quando si rendono conto che balbetto gli parte di default la frase "le faremo sapere" e mi mettono alla porta.
Mah, eppure non mi sono mai candidato ad un posto di presentatore televisivo o animatore turistico. Assurdo che ci facciano sentire sbagliati, difettosi e poi si meraviglino della nostra poca autostima.
in effetti chi ha problemi come il tuo è ancora più immediato il riscontro negativo, a me forse non 'sgamano' subito le difficoltà, quando iniziano a capire che cerco di nascondere qualcosa e vedono che mi innervosisco nel linguaggio non verbale allora cominciano a storcere il naso.


Quote:
Originariamente inviata da dentromeashita Visualizza il messaggio

(e ancora non ho mai lavorato,continuo a collaborare con i colletti bianchi con il data entry...credo che ne verrebbeo respinti 3|4 a questo colloquio degli effettivi con cui lavoro)
è già qualcosa, ma si trovano queste richieste di collaborazione in giro?

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Ma proprio per questo, bisogna 1) accertarsi che la nostra caratteristica dipende da "capacità " e preferenza, non da incapacità e rifiuto di fare l'opposto; 2) il lavoro verso cui ci proponiamo deve trarre vantaggio da questa caratteristica.
in realtà il pensiero di evitare cose che non mi sento in grado di fare c'è stato e mi ha portato a rivedere certi obbiettivi, ora devo verificare se effettivamente ho tale capacità di fare il nuovo tipo di lavori scelti e per capirlo mi serve anche la prova sul campo. Sulla preferenza non ho molti dubbi.


Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Se mostri un body language tendente al depresso non darai una immagine credibile della tua scelta di accettarti fieramente come introverso.

Certo, tu puoi dire che sei depresso per altri motivi, ma chiaramente chi deve assumere non sceglie un malato, se ha a disposizione dei sani.

Il rimbrotto sulla postura fa pensare che tu abbia dato proprio quella impressione. Ora, tenere una postura corretta è una fatica se uno non ha dei buoni muscoli posturali. Durante uno dei miei corsi di teatro il nostro insegnante ci faceva fare prima di ogni lezione un certo numero di addominali e di dorsali (e altri esercizi).
Alla fine del corso camminavo e stavo fermo molto meglio, dando una maggior impressione di fiducia in me stesso.

Che è proprio il punto. Non attacchiamoci agli stereotipi secondo cui un introverso deve per forza stare con le spalle giù,parlare con voce dimessa e sembrare un Fantozzi! Può benissimo essere sicuro di sé e della sua natura!

Quindi, fai ginnastica (curando specificatamente i muscoli posturali), e questo ti aiuterà a tenere la postura più salda senza neanche doverci pensare.
Sì lavorare sulla postura sarebbe fattibile, se non fosse che sono pigro e preferisco evitare palestre e luoghi dove si fanno quel tipo di lezioni.
Ammetto che in realtà non c'è tutta questa volontà di farlo, lo farei per migliorare il benessere fisico, non tanto per una questione di immagine.
Comunque il punto è che, l'avevo dato per scontato, non sono solo introverso, ho fobie sociali e non solo, e timidezze diciamo selettive, per cui forzare la postura e il linguaggio del corpo se non c'è la rilassatezza psicologica non darebbe dei veri benefici.
Mostrarsi timido o insicuro deve essere per forza un motivo di esclusione dal mondo del lavoro?


Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Vabbè al di là delle cazzate che ti propongono sono più importanti i motivi della tua rassegnazione.
Non è che ti "chiedono di essere ciò che non sei" probabilmente ti hanno visto a disagio e per farti sciogliere hanno dato dei suggerimenti (per quanto inutili siano).
non saprei, come ho detto non un era una selezione ma alla fine parlando di quello penso che certi suggerimenti servano, secondo loro, a migliorare la possibilità di trovare spazio, quindi il loro scopo (dei suggerimenti) è quello di farti cambiare, almeno apparentemente.
Perchè sarebbero interessati a farmi sciogliere? Per avere una maggiore facilità di sondare la personalità in fase di colloquio
oppure perchè pensano che se mi sciolgo in modo permanente poi posso effettivamente lavorare meglio per loro? Oppure intendevi per semplice altruismo

Ultima modifica di alien boy; 08-09-2016 a 17:11.
Vecchio 08-09-2016, 19:10   #13
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
in realtà il pensiero di evitare cose che non mi sento in grado di fare c'è stato e mi ha portato a rivedere certi obbiettivi, ora devo verificare se effettivamente ho tale capacità di fare il nuovo tipo di lavori scelti e per capirlo mi serve anche la prova sul campo. Sulla preferenza non ho molti dubbi.

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Sì lavorare sulla postura sarebbe fattibile, se non fosse che sono pigro e preferisco evitare palestre e luoghi dove si fanno quel tipo di lezioni.
Ammetto che in realtà non c'è tutta questa volontà di farlo, lo farei per migliorare il benessere fisico, non tanto per una questione di immagine.
Comunque il punto è che, l'avevo dato per scontato, non sono solo introverso, ho fobie sociali e non solo, e timidezze diciamo selettive, per cui forzare la postura e il linguaggio del corpo se non c'è la rilassatezza psicologica non darebbe dei veri benefici.
Mostrarsi timido o insicuro deve essere per forza un motivo di esclusione dal mondo del lavoro?
Non ti offendere, il mio vuol essere un intervento costruttivo, ma il tuo post mi sa di cantarsela e suonarsela.
Se appari pigro è naturale che perdi punti agli occhi di un esaminatore.
La pigrizia poi tante volte è segno di disagio mentale.

Di contro la mia esperienza e quella di persone che conosco possono testimoniarti che facendo anche un minimo di ginnastica l'umore migliora, la stanchezza diminuisce e l'energia aumenta.

Vedi, quei muscoli posturali di cui ti parlavo lavorano in continuazione, che tu lo voglia o no. A meno che non vuoi passare il resto della vita nel letto
Se li allenerai, ti peserà molto di meno fare attività banali come camminare, stare in piedi, o stare seduto composto.
Chiunque abbia passato un periodo depressivo sa quanto certe cose diventano faticose con l'umore a terra.
Non serve nemmeno la palestra, bastano gli esercizi a corpo libero e si sta meglio.

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Comunque il punto è che, l'avevo dato per scontato, non sono solo introverso, ho fobie sociali e non solo, e timidezze diciamo selettive, per cui forzare la postura e il linguaggio del corpo se non c'è la rilassatezza psicologica non darebbe dei veri benefici.
Non è affatto detto. Alcuni studiosi di BL (come Allan e Barbara Pease nel loro "perché mentiamo con gli occhi e ci vergognamo con i piedi") teorizzano una sorta di bidirezionalità tra il linguaggio del corpo e lo stato d'animo.
Ovvero non è solo lo stato d'animo che influenza il BL, ma anche il contrario, forzandosi/educandosi ad avere un BL migliore lo stato d'animo migliora di conseguenza.

Oltre a questo, per esperienza diretta ti invito a considerare i circoli virtuosi che si attivano nel vedere che si riesce ad ottenere un risultato prefissato, che la cosa viene riconosciuta positivamente dagli altri, che ci si piace di più allo specchio e che l'altro sesso cambia (a volte radicalmente) il modo in cui si rapporta a noi.

Tutto ciò contribuisce sinergicamente.

Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Mostrarsi timido o insicuro deve essere per forza un motivo di esclusione dal mondo del lavoro?

Più che altro la fregatura della timidezza è che non ti permette di mostrare le tue capacità.

L'insicurezza poi, è un difetto. Trasformala in prudenza, che è una caratteristica invece neutra, positiva in certi ambiti.
Significa che devi sapere in quali specifici ambiti mostrarti sicuro, perché sai di essere padrone della questione; e in altri invece ammetti le tue carenze. Ma con sicurezza, senza vergogna. Se il tuo recruiter ha avuto a che fare con un "sotuttoio" vedrai che la sicurezza selettiva saprà apprezzarla.

Certo, rimane l'inghippo che bisogna almeno saper fare qualcosa....
Ringraziamenti da
Edera (09-09-2016)
Vecchio 08-09-2016, 19:19   #14
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

I colloqui di lavoro sono spesso una presa per il c... I selezionatori sono sul livello di quelli del centro per l'impiego, gente spesso messa lì che non ha la minima idea di come selezionare o consigliare adeguatamente una persona ad un'azienda. Spesso queste selezioni le aziende le fanno fare all'esterno, quindi la stessa persona si trovare a dover analizzare i cv oggi per un posto in amministrazione per la ditta X e domani per un tecnico di laboratorio nella ditta Y; insomma grasse risate. Io feci un paio di colloqui, uno non andò benissimo e non mi risposero (il classico "le faremo sapere" cui non c'è stato seguito), l'altro fu migliore e mi presero per un stage, diventato lavoro determinato con contratti annuali da quasi 4 anni. In ogni caso il mondo del lavoro è già difficile per gli estroversoni, figurarsi per noi.
Ringraziamenti da
Doomguy (08-09-2016)
Vecchio 09-09-2016, 00:35   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Se appari pigro è naturale che perdi punti agli occhi di un esaminatore.
La pigrizia poi tante volte è segno di disagio mentale.
Più che pigro ai colloqui appaio poco entusiasta, non è che lì vado a dire che mi scoccia fare quella cosa o quell'altra. A lavoro potrei essere tutt'altro che pigro, il problema è che consumo troppe energie mentali a causa di determinate problematiche che non sto a precisare. Insomma non sono pigro in tutte le situazioni o attività.

Quote:
Di contro la mia esperienza e quella di persone che conosco possono testimoniarti che facendo anche un minimo di ginnastica l'umore migliora, la stanchezza diminuisce e l'energia aumenta.

Vedi, quei muscoli posturali di cui ti parlavo lavorano in continuazione, che tu lo voglia o no. A meno che non vuoi passare il resto della vita nel letto
Se li allenerai, ti peserà molto di meno fare attività banali come camminare, stare in piedi, o stare seduto composto.
Chiunque abbia passato un periodo depressivo sa quanto certe cose diventano faticose con l'umore a terra.
Non serve nemmeno la palestra, bastano gli esercizi a corpo libero e si sta meglio.
Qualche volta mi capita di fare qualche esercizio a casa, sinceramente non vedo effetti positivi sull'umore. Però forse li faccio male, o meglio non li faccio con il giusto approccio mentale...


Quote:
Non è affatto detto. Alcuni studiosi di BL (come Allan e Barbara Pease nel loro "perché mentiamo con gli occhi e ci vergognamo con i piedi") teorizzano una sorta di bidirezionalità tra il linguaggio del corpo e lo stato d'animo.
Ovvero non è solo lo stato d'animo che influenza il BL, ma anche il contrario, forzandosi/educandosi ad avere un BL migliore lo stato d'animo migliora di conseguenza.
È che a questo BL non riesco proprio ad appassionarmi e questi discorsi mi sembrano troppo teorici.

Quote:
Più che altro la fregatura della timidezza è che non ti permette di mostrare le tue capacità.

L'insicurezza poi, è un difetto. Trasformala in prudenza, che è una caratteristica invece neutra, positiva in certi ambiti.
Significa che devi sapere in quali specifici ambiti mostrarti sicuro, perché sai di essere padrone della questione; e in altri invece ammetti le tue carenze. Ma con sicurezza, senza vergogna. Se il tuo recruiter ha avuto a che fare con un "sotuttoio" vedrai che la sicurezza selettiva saprà apprezzarla.

Certo, rimane l'inghippo che bisogna almeno saper fare qualcosa....
Su questo concordo

Ultima modifica di alien boy; 09-09-2016 a 10:52.
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