Smeraldina

Una relazione stabile tra un estroverso e una ragazza donna fobica può funzionare?
Sempre se vi va raccontatemi che ne sapete.

MEandjustMe

Penso sia un classico.

Wonderlust76

Difficile a dirsi...ogni caso è diverso dall'altro. Sicuramente, a parità di problemi e fobie, un donna è comunque avvantaggiata dal momento che di solito non deve fare il primo passo. Almeno la relazione può partire per intenderci. 😂
Sul fatto che duri... dipende da quanto è profondo il legame che si crea, dalla maturità di ciascuno...da molte variabili... immagino tu stia chiedendo perché è qualcosa che ti riguarda da vicino...😉

Keith

Ma si funziona spesso. Dipende quanto lui è in grado di assecondare le fobie della sua donna. Ci stanno quelli che assecondano tutto quello che vuole la donna e altri no..

Wonderlust76

Esatto... all'uomo difficilmente si perdona insicurezza e fobie varie...

Masterplan92

Impossibile il contrario

Nightlights

Non dimenticare l'introversione e la poca voglia di socialità, non si cerca nemmeno di capire, non va bene e basta, perché tu dovresti trainare l'altro fuori dai guai, sennò che uomo sei (un sacco di discorsi sul patriarcato ma certe teorie sono dure a morire )

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Keith

non sia mai un po' di parità..

se nessuno tira l'altro fuori dai guai e ognuno ci pensa per se e nel frattempo si sta insieme per amarsi, divertirsi e farsi compagnia? troppo utopico?

Nightlights

Eh eh magari, non dico che è impossibile ma è una fortuna se capita.

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Zaira

Per quanto mi riguarda non esiste. Non mi sentirei compresa. Anni fa ho avuto un appuntamento con un estroverso.nel suo parlare a un certo punto ha usato la parola Sfigato. Mi si è come annebbiato il senso del udito e ho smesso di ascoltarlo. Dopo quella serata ha comunque cercato di ricontattarmi insistendo finché gli ho pure risposto male via messaggio dicendogli che non abbiamo nulla in comune.

PickupArtist

Se questi sono i tuoi parametri col 90% della gente qua sopra allora non potresti nemmeno parlarci

Masterplan92

Un grande classico

Green Tea

Riprendo un po' quello che ha già scritto Wonderlust76,
Ogni caso è diverso e dipende moltissimo dalla maturità di ciascuno. L'estroverso zarro che ti forza ad andare a ballare è molto diverso dall'estroverso comprensivo che ti lascia i tuoi spazi e non ti forza in nessuno step della relazione (incluso il presentarti agli amici). Alla fine si tratta solo di un tratto della personalità che ti rende più o meno aperto nei confronti del prossimo, non è il tratto del demonio.

Xchénnpossoreg?

Sì, può funzionare.
Poi molto dipende dall'intelligenza di entrambi. Tutto sta nel comprendere la personalità dell'altro senza forzare le situazioni.

Winston_Smith

Potrebbe, anche se credo sia difficile che duri a vita, in base alle esperienze narrate qui.
Quella a parti invertite invece direi che è praticamente impossibile che anche solo cominci.

Disclaimer:
Nella risposta alla domanda del topic, per estroverso/a intendo una persona che cade dal pero se sente parlare di disagio o fobia sociale e per fobico/a intendo una persona che ha specifici e cronici, insuperabili o quasi, problemi di autostima/insicurezza/approccio con l'altro sesso.

Keith

Il tuo amico quasi sicuramente era già a conoscenza di queste problematiche, vuoi per un interesse suo, vuoi per il substrato familiare (sorella psicologa). ma molta gente se gli parli di fobia sociale non sa letteralmente di cosa si sta parlando.. confonde con psicopatia, etc. Al limite giusto chi è stato afflitto da ansia, attacchi di panico, depressione, può vagamente, ma molto vagamente capire di cosa si parla.. ma per il resto.. buio totale. Sono anche disturbi poco "maistream". Molti sanno cosa sono gli attacco di panico, qualcuno inizia a sentir parlare degli hikikomori, ma sui fobici ancora cala il mistero.. per non parlare degli evitanti.. roba totalmente sconosciuta.

Winston_Smith

No, non è impensabile ma non era questo il punto della mia risposta. Con "cadere dal pero" intendevo non avere letteralmente la cognizione/esperienza di certe problematiche (il che non necessariamente implica di non riuscire a empatizzare con chi ne soffre). Era per escludere a priori i discorsi del tipo "anche gli estroversi hanno problemi", "siamo tutti insicuri", per delimitare il campo a problematiche ben specifiche come quelle di cui si parla qui e di cui non soffrono tutti.

Keith

si si, attacchi d'ansia e depressione ormai sono le malattie più diffuse. parlavo però di fobici ed evitanti.. questi ancora sono avvolti dal mistero, pur essendo disturbi piuttosto diffusi. molti pensano che non siano malattie, bensì pigrizia, ignavia, immaturità. l'attacco di panico lo conoscono tutti, la FS no, anche se poi spesso sono due cose parecchio interconnesse.

Winston_Smith

No, non è un caso specifico, anzi direi che nella maggior parte dei casi si tratta proprio di problematiche di cui, per fortuna, gli altri non hanno esperienza.
Ripeto che non sto parlando di incapacità di comprendere o di assenza di empatia, ma di non aver cognizione o esperienza di determinati problemi, è molto diverso. Le seconde non implicano le prime.

Keith

si ,evidentemente tu su questa cosa sei stato fortunato.. io un po' meno, pur essendomi spesso rapportato con persone con problematiche simili, pensando (erroneamente) che fossero più dentro la cosa.. forse era meglio parlarne con i normali