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06-09-2012, 14:03
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Io vedo l'estroversione come una condizione analoga al channeling della new age. Il channeler sarebbe un canale umano che viene attraversato da entità/stati di coscienza, dando il suo corpo come mezzo di espressione di questi ultimi.
L'estroverso lo vedo come un canalizzatore che ha le porte aperte allo spirito dell'estroversione, come se fossero attraversati da una forza senza la quale sarebbero dei timidi, come se questa forza rompesse la dualità tra la loro individualità e il mondo esterno, facendoli sentire liberi e sicuri nell'espressività.
Magari questa è solo un'immagine semplificativa dell'estroversione, ma è suggestiva e mi sembra vicina all'essenza dell'estroverso.
E' interessante notare un'analogia con questo concetto new age e una proprietà dell'estroversione: nella new age si dice che le entità elevate e mature fanno fatica e provano sofferenza quando si calano dentro un canale basso, che non ha molta elevazione e maturità. Analogamente un estroverso, quando interagisce con un timido introverso, accusa un analogo fastidio, come se lo "spirito dell'estroversione" che lo possiede fosse trascinato in un campo magnetico fastidioso emanato dall'individuo introverso.
E' come se volessero preservare il loro canale biologico da un parassita, cioè dall'introversione che rischia di contaminarlo.
Se fosse così, allora diventare estroverso sarebbe un po' analogo a diventare un "channel", aprendo la porta per farsi animare da questo spirito/onda/vibrazione dell'estroversione, in modo quasi meccanico.
Riscontrate anche voi questa bizzarra analogia?
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06-09-2012, 14:08
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#2
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Banned
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,754
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Io vedo l'estroversione come una condizione analoga al channeling della new age. Il channeler sarebbe un canale umano che viene attraversato da entità/stati di coscienza, dando il suo corpo come mezzo di espressione di questi ultimi.
L'estroverso lo vedo come un canalizzatore che ha le porte aperte allo spirito dell'estroversione, come se fossero attraversati da una forza senza la quale sarebbero dei timidi, come se questa forza rompesse la dualità tra la loro individualità e il mondo esterno, facendoli sentire liberi e sicuri nell'espressività.
Magari questa è solo un'immagine semplificativa dell'estroversione, ma è suggestiva e mi sembra vicina all'essenza dell'estroverso.
E' interessante notare un'analogia con questo concetto new age e una proprietà dell'estroversione: nella new age si dice che le entità elevate e mature fanno fatica e provano sofferenza quando si calano dentro un canale basso, che non ha molta elevazione e maturità. Analogamente un estroverso, quando interagisce con un timido introverso, accusa un analogo fastidio, come se lo "spirito dell'estroversione" che lo possiede fosse trascinato in un campo magnetico fastidioso emanato dall'individuo introverso.
E' come se volessero preservare il loro canale biologico da un parassita, cioè dall'introversione che rischia di contaminarlo.
Se fosse così, allora diventare estroverso sarebbe un po' analogo a diventare un "channel", aprendo la porta per farsi animare da questo spirito/onda/vibrazione dell'estroversione, in modo quasi meccanico.
Riscontrate anche voi questa bizzarra analogia?
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thread interessante...
il preservare qualcosa, la paura del diverso...
l'estroverso è portato a non vedere, a non interessarsi ai meccanismi che stanno dietro le cose...
perderebbo stabilità e senso si sè...inaccettabile...
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06-09-2012, 14:15
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da pesco
il preservare qualcosa, la paura del diverso...
l'estroverso è portato a non vedere, a non interessarsi ai meccanismi che stanno dietro le cose...
perderebbo stabilità e senso si sè...inaccettabile...
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Sì, ma questi sono schemi cognitivi, processi. Io sto facendo l'ipotesi che invece, al di là di questi, l'estroversione sia una specie di "forza" che attraversa l'individuo, poi il modo estroverso di pensare diventa una conseguenza posteriore.
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06-09-2012, 14:20
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#4
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Secondo me il tutto funziona se consideri l'estroversione non come caratteristica antitetica all'introversione, ma complementare.
Ovverosia una persona può essere contemporaneamente estroversa ed introversa, può avere solo una delle due attitudini o paradossalmente non averne manco una (ad esempio nel drammatico caso dell'autismo).
Estro-vertersi significa aprirsi all'esterno, quindi la caratteristica ha le analogie che riscontri.
Mi riprometto di rileggere meglio questo thread, lo trovo piuttosto interessante.
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06-09-2012, 14:26
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#5
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Banned
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,754
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Sì, ma questi sono schemi cognitivi, processi. Io sto facendo l'ipotesi che invece, al di là di questi, l'estroversione sia una specie di "forza" che attraversa l'individuo, poi il modo estroverso di pensare diventa una conseguenza posteriore.
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il così detto "flusso"...
il mio discorso credo non sia del tutto parallelo...
quella forza l'ho provata pure io e mi porta ad aprirmi ma poi si esauisce...
l'introversione non sono due blocchi monolitici separati...
sono per la fusion...
le parole di Marco Russo, le tue, le mie...
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06-09-2012, 14:31
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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secondo me anche gli estroversi fanno compromessi ogni giorno pur di rimanere attacati alla gente , non penso sia facile nemmeno per loro è solo che ci riescono meglio e hanno spirito di adattamento , cosa che manca negli introversi , potrei quasi dire che noi introversi siamo presuntuosi perchè vorremmo che le cose andassero esattamente come le immaginiamo ma non funziona cosi purtroppo , la vita è compromessi e sofferenza per raggiungere una falsa felicità che dura una frazione di secondo. secondo me hanno tutti da perdere in questa vita estroversi e introversi , il mondo è solo voglia di potere e non c è nient altro.
scusate per essere andato quasi OT
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Ultima modifica di varykino; 06-09-2012 a 14:37.
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06-09-2012, 14:36
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
hanno spirito di adattamento
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E se questa non fosse una metafora?
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06-09-2012, 14:38
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
E se questa non fosse una metafora?
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cioè? spiega
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06-09-2012, 14:39
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
cioè? spiega
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Cioè, se lo "spirito di adattamento" fosse letteralmente uno spirito che li possiede
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06-09-2012, 14:41
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Cioè, se lo "spirito di adattamento" fosse letteralmente uno spirito che li possiede
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tendenzialmente non credo a queste cose però , diciamo che sono posseduti da un intraprendenza che agli occhi degli introversi puo sembrare una cosa fuori dal mondo o come dici tu uno spirito reale
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06-09-2012, 14:46
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
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Messaggi: 18,111
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cmq tendenzialmente noi introversi tendiamo a farsi "terra bruciata " delle nostre conoscenze perchè selezioniamo pui scrupolosamente le persone
se un estroverso dovesse trovarsi in una situazione analoga alla nostra ad esempio senza giro di amici senza conoscenti , farebbe ugualmente fatica a riadattarsi al suo stile di vita precedente , la bravura dell estroverso sta nel mantenere allacciati i rapporti che crea grazie al suo atteggiamento
l introverso anche se allaccia rapporti di ogni genere , questi rapporti hanno le ore contate. è un modo di essere
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