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29-12-2017, 21:05
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#1
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,719
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innanzitutto chiedo scusa a Sverso (se il conio è il suo) per aver usato questa parola (estropazzi), ma gli ho chiesto se potevo usarla e non ho avuto risposta.
Secondo voi, gli estroversi, potrebbero essere ''estropazzi''?
Insomma, non è possibile non dare peso al mondo che ci circonda, ai giudizi, ai pensieri che picchiano in testa, alle paure ecc. Solo i pazzi non si curano di nulla.
Vien quindi da pensare che alla fine, i normali, per un certo verso, siamo noi, o no?
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29-12-2017, 21:07
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 962
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Non esiste un concetto vero e proprio di normalità. Tutto dipende dalle epoche, dalle culture, dalle latitudini, dalle sovrastrutture sociali...
Possiamo però vedere chi se la passa meglio, chi si gode meglio la vita.
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29-12-2017, 21:10
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,906
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la normalità è concetto facente riferimento alla norma, ovvero la tendenza riscontrabile nella generalità della popolazione.
Noi oggi siamo a-normali, laddove l'alfa privativo significa la mancanza di riscontrare una tale tendenza nel nostro modo di comportarci.
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Ultima modifica di S.Marco91; 29-12-2017 a 21:14.
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29-12-2017, 21:24
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
innanzitutto chiedo scusa a Sverso (se il conio è il suo) per aver usato questa parola (estropazzi), ma gli ho chiesto se potevo usarla e non ho avuto risposta.
Secondo voi, gli estroversi, potrebbero essere ''estropazzi''?
Insomma, non è possibile non dare peso al mondo che ci circonda, ai giudizi, ai pensieri che picchiano in testa, alle paure ecc. Solo i pazzi non si curano di nulla.
Vien quindi da pensare che alla fine, i normali, per un certo verso, siamo noi, o no?
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Ma chi ha detto che non si curano di nulla?
Hanno tutte le nostre paure, apparteniamo a stessa specie, solo che noi ogni paura la trasformiamo in orrore, e ogni difficoltà in tragedia apocalittica
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29-12-2017, 21:26
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#5
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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Estropazzo è una bella parola farà successo come "figobullo"
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29-12-2017, 21:34
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,205
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Sicuramente il "pazzo" o meglio l'estro pazzo ha più chance nella vita.
Non dimostra timori né incertezze ed ha quella follia divertente che attira l'attenzione.
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29-12-2017, 21:37
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Anzitutto noi non siamo genericamente gli introversi, ma un gruppo più ristretto di persone che (chi più chi meno) hanno problemi psicologici disfunzionali.
E questo un pregio non è.
Poi, se ci sono estropazzi, non tutti gli estroversi lo sono. Essere estroverso non significa essere un incosciente decerebrato.
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29-12-2017, 22:25
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#8
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Principiante
Qui dal: Nov 2017
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 49
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Come è già stato detto, la normalità non è altro che la tendenza che la massa segue. Non si può parlare, quindi, di estropazzi ed intronormali, per il semplice fatto che un comportamento da "estropazzo" è ritenuto, dai più, normale, mentre quello da "intronormale" anormale.
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30-12-2017, 00:10
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#9
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
innanzitutto chiedo scusa a Sverso (se il conio è il suo) per aver usato questa parola (estropazzi), ma gli ho chiesto se potevo usarla e non ho avuto risposta.
Secondo voi, gli estroversi, potrebbero essere ''estropazzi''?
Insomma, non è possibile non dare peso al mondo che ci circonda, ai giudizi, ai pensieri che picchiano in testa, alle paure ecc. Solo i pazzi non si curano di nulla.
Vien quindi da pensare che alla fine, i normali, per un certo verso, siamo noi, o no?
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Usala pure, le parole sono fatte per essere usate da tutti, mica c'è il brevetto.
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30-12-2017, 00:15
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,375
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
mica c'è il brevetto.
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Parole 1, Farmaci 0
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30-12-2017, 00:16
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#11
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da onisco
Parole 1, Farmaci 0
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Eh ci sto lavorando ma senza un laboratorio non è facile, per ora mi tocca limitarmi a farmaci, integratori e droghe legali.
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30-12-2017, 02:59
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Ansiolino, perdonami, non ce l'ho con te di preciso: ma questo genere di thread è quello che mi fa disaffezionare al forum. E sospetto di non essere il solo.
Perché è dal 2011, dalla mia prima iscrizione, che riscontro questa classificazione dicotomica delle persone sugli estremi di estroversione e introversione disfunzionale. Questo continuo confondere l'introversione con la fobia sociale, l'estroversione con l'incoscienza e l'egocentrismo più spinti.
Personalmente a me non piace molto l'iperrelavitizzazione della normalità, questo antinormalismo che puzza di stantìo politically correct e che pretende di giustificare ogni follia.
Perché nell'intendere comune qualunque persona "normale" sa distinguere tra persone più e persone meno "normali". E se non ce la fate, mi spiace, rientrate nella seconda categoria.
Ma non che ci sia niente di male.
E' proprio l'accezione negativa dell'anormalità che ne ha condotto dapprima a un abuso e poi a un terrore nell'utilizzo. Laddove in statistica è un termine piuttosto chiaro e definito.
Ma non c'è bisogno di tirar fuori le campane di gauss per comprendere che talune forme di a-normalità, come la scarsa intelligenza sociale ed emotiva, l'eccessiva in-sicurezza, una predisposizione in eccesso all'ansia, la totale an-assertività, ecc. siano dei difetti. Tanto quanto lo sono l'incoscienza, l'assenza di paura, l'arroganza, l'incapacità alla solitudine, la manipolatività, ecc.
Ci sono tuttavia anche anormalità positive: forte intelligenza inter e intrapersonale, sicurezza e accurato senso di sé, capacità di gestione dell'emotività, assertività priva di arroganza, capacità di mediazione superiori alla media, ecc.
Ergo, parafrasando Paracelso, nella dose sta il normale. Statisticamente parlando.
Normale è uguale a sano? Statisticamente sì, ma possono sussistere in taluni casi equilibri improbabili tra diverse anormalità, in eccesso e in difetto, positive e negative, che in qualche bizzarro modo si controbilanciano, in un melange frizzantino e del tutto particolare. E funzionale. Chissà come ma funzionale.
Penso che a questo punto sia chiaro che ricercare la "normalità" non sempre sia positivo. Ma basarsi sulla normalità per migliorare i propri punti deboli? Può essere produttivo.
Molto più che definirsi aprioristicamente normali sulla base di uno strawman argument contro una categoria talmente astratta che necessita di un neologismo creato ad hoc.
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Ultima modifica di Da'at; 30-12-2017 a 03:02.
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30-12-2017, 03:35
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#13
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,719
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Ansiolino, perdonami, non ce l'ho con te di preciso: ma questo genere di thread è quello che mi fa disaffezionare al forum. E sospetto di non essere il solo.
Perché è dal 2011, dalla mia prima iscrizione, che riscontro questa classificazione dicotomica delle persone sugli estremi di estroversione e introversione disfunzionale. Questo continuo confondere l'introversione con la fobia sociale, l'estroversione con l'incoscienza e l'egocentrismo più spinti.
Personalmente a me non piace molto l'iperrelavitizzazione della normalità, questo antinormalismo che puzza di stantìo politically correct e che pretende di giustificare ogni follia.
Perché nell'intendere comune qualunque persona "normale" sa distinguere tra persone più e persone meno "normali". E se non ce la fate, mi spiace, rientrate nella seconda categoria.
Ma non che ci sia niente di male.
E' proprio l'accezione negativa dell'anormalità che ne ha condotto dapprima a un abuso e poi a un terrore nell'utilizzo. Laddove in statistica è un termine piuttosto chiaro e definito.
Ma non c'è bisogno di tirar fuori le campane di gauss per comprendere che talune forme di a-normalità, come la scarsa intelligenza sociale ed emotiva, l'eccessiva in-sicurezza, una predisposizione in eccesso all'ansia, la totale an-assertività, ecc. siano dei difetti. Tanto quanto lo sono l'incoscienza, l'assenza di paura, l'arroganza, l'incapacità alla solitudine, la manipolatività, ecc.
Ci sono tuttavia anche anormalità positive: forte intelligenza inter e intrapersonale, sicurezza e accurato senso di sé, capacità di gestione dell'emotività, assertività priva di arroganza, capacità di mediazione superiori alla media, ecc.
Ergo, parafrasando Paracelso, nella dose sta il normale. Statisticamente parlando.
Normale è uguale a sano? Statisticamente sì, ma possono sussistere in taluni casi equilibri improbabili tra diverse anormalità, in eccesso e in difetto, positive e negative, che in qualche bizzarro modo si controbilanciano, in un melange frizzantino e del tutto particolare. E funzionale. Chissà come ma funzionale.
Penso che a questo punto sia chiaro che ricercare la "normalità" non sempre sia positivo. Ma basarsi sulla normalità per migliorare i propri punti deboli? Può essere produttivo.
Molto più che definirsi aprioristicamente normali sulla base di uno strawman argument contro una categoria talmente astratta che necessita di un neologismo creato ad hoc.
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...come se fosse antani
a parte gli scherzi, mi spiace che non si sia colta la sottile ironia di due vezzeggiativi che, ovviamente sono stati usati per destare curiosità in primis, e riflessione poi.
Non credo che qui si confonda introversione con fobia sociale, ma per non ripetere il rancoroso e inflazionato ''normalone'' cosa potevo usare se non, altrettanto simile in risultato d'invidia, la radice ''estro''?
Ma le parole, esse pure vanno interpretate come uno crede, come del resto i pensieri.
La riflessione perciò spetta a chi legge
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30-12-2017, 04:23
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
...come se fosse antani
a parte gli scherzi, mi spiace che non si sia colta la sottile ironia di due vezzeggiativi che, ovviamente sono stati usati per destare curiosità in primis, e riflessione poi.
Non credo che qui si confonda introversione con fobia sociale, ma per non ripetere il rancoroso e inflazionato ''normalone'' cosa potevo usare se non, altrettanto simile in risultato d'invidia, la radice ''estro''?
Ma le parole, esse pure vanno interpretate come uno crede, come del resto i pensieri.
La riflessione perciò spetta a chi legge
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Mi dispiace, ma non ho colto l'ironia: forse avrei dovuto chiederti spiegazioni. Perché io leggo il tuo post e se lo prendessi letteralmente, mi verrebbe da rispondere:
Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
Secondo voi, gli estroversi, potrebbero essere ''estropazzi''?
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boh? Secondo la definizione di cui sotto, direi: alcuni sì, altri no.
Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
Insomma, non è possibile non dare peso al mondo che ci circonda, ai giudizi, ai pensieri che picchiano in testa, alle paure ecc. Solo i pazzi non si curano di nulla.
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Questi immagino siano gli estropazzi.
Potremmo immaginarci un diagramma di Venn con gli estropazzi sottoinsieme dell'insieme estroversi e gli intropazzi come sottoinsieme degli introvarsi. Ho capito bene?
Quote:
Originariamente inviata da ansiolino
Vien quindi da pensare che alla fine, i normali, per un certo verso, siamo noi, o no?
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No. Potremmo essere intropazzi, paranoici dei giudizi altrui, dando un peso eccessivo al mondo, ai pensieri che picchiano in testa, alle paure, preoccupandosi della minuzia più insignificante.
In tutto questo, ti giuro, l'ironia non l'ho saputa cogliere. Sarò limitato io.
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30-12-2017, 05:27
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#15
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Io ho conosciuto persone talmente "estrovertite" da togliere ogni dubbio sulla paura folle che gli smuove le viscere. Quando si ha difficoltà a vivere la propria vita, gestirla meccanicamente, cioè secondo un copione (come se coinvolgesse un oggetto, e non un soggetto), è una soluzione molto adottata. Basta aggiungere che il copione più in voga, di questi tempi e da queste parti (che mica il mondo è tutto qui), prevede spigliatezza, disinibizione, una certa dose di aggressività.
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30-12-2017, 11:33
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,688
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Gli estropazzi chi sono? Quelli che per festeggiare il giorno della loro laurea si spogliano per festeggiare e dare spettacolo?
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30-12-2017, 14:43
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#17
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,719
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Mi dispiace, ma non ho colto l'ironia: forse avrei dovuto chiederti spiegazioni. Perché io leggo il tuo post e se lo prendessi letteralmente, mi verrebbe da rispondere:
boh? Secondo la definizione di cui sotto, direi: alcuni sì, altri no.
Questi immagino siano gli estropazzi.
Potremmo immaginarci un diagramma di Venn con gli estropazzi sottoinsieme dell'insieme estroversi e gli intropazzi come sottoinsieme degli introvarsi. Ho capito bene?
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no, mi spiace
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
No. Potremmo essere intropazzi, paranoici dei giudizi altrui, dando un peso eccessivo al mondo, ai pensieri che picchiano in testa, alle paure, preoccupandosi della minuzia più insignificante.
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se fosse come dici, non saremmo qui
Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
In tutto questo, ti giuro, l'ironia non l'ho saputa cogliere. Sarò limitato io.
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