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Originariamente inviata da moon-watcher
[*] son curioso di sapere quali sono le frasi che hai ritagliato dal forum
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Detto fatto, qui troverai una parte di quelle frasi che ho trovato interessanti, anche per la pepata dialettica che vi era tra di voi; il 90% sono tratte da questo forum, quindi è farina del vostro sacco.
Buona lettura, semprechè non vi addormentiate prima...
Bernard Show, un famoso commediografo e oratore, era terribilmente timido. Quando qualcuno gli chiedeva come avesse fatto a superare la sua paura di parlare in pubblico, rispondeva: "Ho imparato a esibirmi in pubblico nello stesso modo in cui ho imparato a pattinare: facendo un mucchio di brutte figure!".
Ho passato un discreta fetta della mia vita in disparte, aspettando con pazienza che una donna dicesse a sé stessa: “Chi è quello li che se ne sta tutto solo per i fatti suoi? Chissà che persona interessante è, vado a conoscerlo!” Queste cose, purtroppo, accadono solo nei film ….
Dalla mia personale esperienza di "ex", la vita di relazione funziona allo stesso modo. Ci sono qualità utili per avviare una relazione e qualità necessarie per farla durare. L’errore che ho perpetuato per decenni è che possedevo un numero enorme di qualità utilissime per far sviluppare un rapporto, ma ero del tutto ignorante su cosa fare per iniziarlo. Detta in altro modo, è come comprare i mobili prima ancora di avere la casa. In sé, dei beni di valore e potenzialmente assai utili, ma di fatto senza utilizzo. Praticamente, tutta la mia vita si avvitava perennemente su se stessa.
L’obiezione che mi sento fare di solito è che si tratta di strategie, di tattiche, di un approccio ragionato e freddamente mentale che contrasta con la spontaneità e la naturalezza che dovrebbe guidare i sentimenti, ed in particolare l'amore. “Se davvero valgo come persona“, mi hanno detto, “devo essere amato ed apprezzato senza se e senza ma, esattamente per quello che sono. Perché devo sempre adattarmi?”
GUARDA LE PERSONE NEGLI OCCHI, NON ABBASSARE O GIRARE LO SGUARDO, NON AVERE PAURA DI FARLO
più UP, più spiritosi, meno seriosi (solo quando strettamente necessario) e soprattutto più concludenti a volte mille dubbi ci fermano, se qui se li, spesso dubbi inutili, ci facciamo problemi per persone che non rivedremo mai più... insomma a volta bisogna provare a dirsi "ma che caccacchi me ne frega?"
Alla radice della timidezza sia quella " genuina" sia quella mascherata da un atteggiamento aggressivo e sicuro, c'è una concezione negativa di sé : il timido non riesce a stabilire un contatto con gli altri perché non si ritiene all'altezza , gli altri ,a loro volta, hanno al sensazione di essere respinti e si allontano.
Forse non ci hai mai pensato ma la timidezza è una forma di egocentrismo!
Un timido in una situazione sociale si preoccupa in continuazione di che cosa pensano gli altri di lui, si chiede ansiosamente che impressione fa sulle altre persone.
In altre parole è focalizzato su se stesso (sui suoi difetti reali o presunti), non sulle persone che gli stanno intorno.
Il timido è troppo preso dalla propria ansia , dai propri pensieri di autodisapprovazione per poter prestare veramente attenzione agli altri.
Il rimedio per uscire da questa condizione è smettere di concentrarsi sui propri difetti e concentrarsi invece sulle persone che ci stanno attorno o sull'ambiente circostante.
quando divento estroverso le ragazze mi considerano di più, ma è normale che sia così se uno sta zitto, si rende invisibile, non partecipa alle conversazioni, non informa della sua esistenza nessuna mai ti considererà mai ...
tra l'altro ho visto che anche a livello d'amicizia i timidi sono svantaggiati, spesso se alcune persone non le invito io la gente manco si ricorda che esistono... è questa la vera essenza della timidezza... l'invisibilità...
Allora aveva ragione Branko Bokun a sostenere che le persone ossessionate dalla concezione del mondo per opposti e per dualismi, coloro che si creano ad arte dei nemici, continuano a vederli anche quando sono scomparsi e lontani mille miglia
la fortuna e la sfortuna sono alibi che lascio agli altri, preferisco dire sono stato capace o incapace nel fare quella cosa
1) se vuoi interagire con delle persone devi fare delle cose con loro, e, se possibile, cominciare a farle da subito dopo poco che le conosci, quando l' ''avvicinamento'' sta cominciando. Fare delle cose insieme e quindi avere (piccoli o grandi) obbiettivi comuni crea empatia. Non bisogna lasciar passare troppo tempo: le interazioni sociali normali hanno i loro tempi 'fisiologici' da rispettare; una volta passati quei tempi, un avvicinamento verrebbe percepito come 'innaturale' o in qualche modo 'sospetto': gli altri penserebbero ''come mai questo/a qui comincia ad interessarsi adesso? C'è qualcosa di strano''.
Comunque, non è mai troppo tardi: a volte anche un avvicinamento ''tardivo'' si può riuscire a farlo percepire ''non sospetto'' se ci si impegna.
2) non aspettare che siano gli altri a contattarti e a proporre cose da fare, ma, compatibilmente con la tua necessità di tranquillità e solitudine, cerca di suggerire a volte qualche occasione sociale concreta. Questo, lo so, è particolarmente difficile nel caso di gruppi già formati, in cui noi siamo l' ''estraneo'', l' ''altro''. Per esempio, chioccioccolata, potresti riallacciare subito i contatti con la gente che hai incontrato ai raduni, non ha importanza se lo fai dopo qualche settimana, l'importante è che tu non lo faccia dopo sei mesi
3) quando all'interno di un gruppo (non necess già di amici) a cui sei presente nasce una conversazione su qualcosa, esprimi la tua opinione con modestia e coraggio, senza aver paura di essere giudicata dagli altri. Non esprimere la propria opinione è un modo per comunicare ''io non sono importante, non consideratemi''; esprimere la propria opinione è un punto di partenza per acquisire dignità in un gruppo.
4) non basta essere fisicamente presenti all'interno di un gruppo di persone per essere considerati esistenti da parte di quel gruppo.
Sai quante volte sono stato presente a certe attività svolte da '' ''amici'' '' e mi sentivo un cadavere o un fantasma!! Bisogna esserci comunicando la propria presenza, la propria dignità.
5) le interazioni sociali, in essenza, sono recite. Impara quindi a recitare bene te stessa (il che, beninteso, non significa mentire, né esagerare). Chi non recita, perché non sa reciatre o perché si rifiuta di recitare, per quanto possa sembrare non politically correct dirlo, è brutalmente tagliato fuori. Recitare bene se stessi [in modo verbale o non-verbale] è un/il modo per esistere all'interno di un gruppo. Non basta, ripeto, la sola presenza fisica.
Secondo me tutti i discorsi sulla difficoltà di trovare una ragazza sono completamente inutili. Per il semplice motivo che è si vero che in genere piacciono gli alti e tante altre cose che leopardi o nightvision, ma la cosa fondamentale è che è vero in parte. Cioé il mondo è così complicato che ci sono veramente troppe eccezioni, le regole generali valgono ben poco, la dice lunga il fatto che la sociologia è una delle scienze più inesatte.
Insomma, la morale é: non si può mai sapere. Quindi perché fasciarsi la testa? E sopratutto, stare a ripetere com'è difficile trovarle, è utile? Tanto per fare un esempio: voi prima di studiare per un esame all'università passate dei mesi a discernere su quanto è difficile e in quanti modi si può fallire, raccontandovi storie di gente bocciata? O studiate per farlo il meglio possibile passandovi i consigli tra di voi? Insomma c'è un atteggiamento pessimista che trovo a dir poco idiota. Le uniche domande che dobbiamo porci è: come aumentare la nostra sicurezza e la nostra parlantina? Come fare a tirare fuori i lati migliori di noi stessi? Perché non parlate di queste cose? Io tento di farlo, ma sono una voce nel deserto insieme a pochi altri.
Voi...come tutti bramate...come bramate quando vedete qualsiasi donna x strada e sapete che non potete avvicinarla (perchè tanto vi reputate, bassi, brutti, non interessanti)....e....e...magari...e magari vorreste avvicinare pure le donne di sto forum...solo che se poi vi danno buca....arghh....dovete reggere il fatto che vanno dato buca e mettere in conto che si sappia e poi devi coesistere con una persona che ti ha rifiutato (non puoi girarti dall'altra parte e fare finta di nulla a meno che non vai via dal forum)
gente che rinuncia ad uscite con ragazze perché c'è il suo gruppo d'amici e non si conosce nessuno
SIETE VOI STESSI L'ORIGINE DEL VOSTRO MALE, VOI STESSI CREATE I CODICI, I GIUDIZI SU CUI VOI VI GIUDICATE PERDENTI! Voi avete creato l'uomo ideale a cui non arrivate e la donna ideale a cui non piacete! Meglio di voi c'è soltanto chi rientra in quei codici e quindi è soddisfatto...terribile..questo signiifca che voi non vi amate per quello che siete se non nell'essere "sbagliati" e crogiolandovi in questo??
Siete praticamente dei "normaloni" incapaci di esserlo per ragioni più che altro fisiche, ma mentalmente aderite quegli stupidi parametri!
A voi non ve ne frega un cazzo di cosa pensano le donne, voi seguite una specie di script sottinteso, dettato dai media.
allora la sostanza è questa: voi volete somigliare alla maggior parte della gente, avete i gusti simili a loro in fatto di donne e non solo(la ragazza anoressica tipo modella, molto tirata).e siete solo frustrati di non poterci arrivare! svelato l'arcano!
Se non ti viene niente da dire è perché non hai l'ispirazione per farlo. Questo è quello che penso. Vi siete tanto messi in testa l'idea che dovete avere una ragazza che ogni volta che vi approcciate ad una di loro vi sentite come se doveste andare in guerra e sentite un'ansia da prestazione anche solo per una semplice conversazione che nemmeno uno sportivo ad una finale mondiale ha. Ma non hai qualche passione? Non hai mai letto qualche storia così interessante che vorresti condividerla con qualcuno? Personalmente se fossi mai stata interessata davvero ad un ragazzo, so che avrei avuto milioni di cose da dirgli.
Forse dopo un po' non ti viene più niente da dire perché la ragazza non reagisce granché... in questo caso molla perché tanto non è interessata.
Le battute rompighiaccio non sono la vera anima del discorso... vanno bene per i primi minuti, ma poi devi cercare qualcosa di più interessante... non che vada bene a lei... perché al solito rimarresti senza argomenti dopo poco, ma che vada bene a te.
Il tuo problema penso è che sei troppo chiuso... devi cercare di aprirti un pochinino di più verso gli altri. Non ti piacerebbe che le persone tornando a casa pensassero: "però, che persona interessante!"
Si può guarire dalla timidezza? Può una persona timida ed introversa diventare completamente diversa? Spiacenti, la risposta è no. La timidezza fa parte delle caratteristiche psicologiche della nostra personalità, esattamente come il colore degli occhi e la statura fanno parte delle nostre caratteristiche fisiche. La timidezza però si può ridurre, è un po' come la tendenza ad ingrassare, si può tenere sotto controllo ma non eliminare completamente. Paradossalmente più si accetta la propria timidezza, più facilmente si entra in contatto con gli altri.
Non sono d’accordo: anche senza parlare di adattamento e di cambiamento, c’è un’enorme differenza fra aspettare passivamente le cose dal cielo o semplicemente mettersi nella condizione affinché le cose che desideriamo possano accadere. Vediamola così: posso avere gli ingradienti più buoni di questo mondo, ma se non so come combinarli produrrò della brodaglia buona per il gatto, non dell’alta cucina. Posso dedicarmi alla pittura informale e non figurativa - rifiutando cioè a priori qualsiasi idea di progetto e di tecnica - , ma devo almeno sapere leggere le etichette dei tubetti, sapere dopo quanto tempo posso maneggiare la tela senza rischio che si imbratti tutto e così via.
Che dire..complimenti davvero per l'intraprendenza e per il coraggio che hai avuto! Tutti dovremmo seguire il tuo esempio invece di lagnarci ed autocommiserarci pateticamente..
La fortuna aiuta gli audaci..infatti ti sei messo in gioco affrontando di sicuro 1000 difficoltà..cmq hai provato a far qualcosa per "sbolccare" la tua situazione e hai trovato la strada giusta Very Happy ..sia perchè ti sei appassionato ad una cosa che ti da emozioni, sia perchè hai trovato un ambiente in cui ti trovi bene e non ti senti a disagio..
Ammiro la gente come te.. grazie per la tua testimonianza, mi servirà da stimolo per fare anch'io qualcosa di concreto.. Pensavo di iscrivermi ad un corso di musica (batteria) che si tiene in un paese vicino al mio.. L'occasione buona per uscire di casa e per impegnare il mio tempo libero in modo più costruttivo! Inoltre, ci potrebbe essere la possibilità di trovare e di conoscere altre persone con i miei stessi interessi..con la mia stessa passione..
Meglio agire che perdere tempo tra mille dubbi e progetti ambiziosi
1_Osservare...e capire con chi si ha che fare...(non tutti amano parlare di sè..,non tutti amano stare allo scherzo,non tutti interagiscono facilmente)
2_Detto ciò, si può passare alle classiche domande del ciao-..cosa fai nella vita ...,quali sono i tuoi hobby...,i tuoi sogni...,e successivamente parlare un pò di te..della tua vita..delle tue aspirazioni...ecc ecc...
3_Penso che il resto nasca in modo naturale..una parola tira l'altra...,se hai la fortuna di conoscere una persona che magari condivide le tue passioni potete parlare di ciò...se invece ad esempio ti ritrovi di fronte al tuo opposto...puoi bisticciarci amichevolmente come facciamo io e barda...è comunque sempre un modo per confrontarsi e comprendere l'altro...
perchè siamo banali e senza attrattiva non abbiamo argomenti interessanti di cui parlare con loro io li ho solo con i maschi ad esempio e faccio ridere molto di più i ragazzi e non abbiamo interfaccia comunicativa con le donne non siamo capaci di farle ridere perchè ci sono milioni di maschi più interessanti e spigliati di noi non sappiamo coinvolgerle, emozionarle,farle sentire apprezzate e non sappiamo far emergere la loro femminilità quando sono con noi insomma si divertirebbero di più a parlare con un cefalopode piuttosto che con noi
Ho visto persone di vario genere negli incontri con altri utenti di questo sito, belli, brutti ma soprattutto nella norma. Sono stati esclusi dalla vita sentimentale perché brutti? Non direi proprio. E' il carattere a fare la differenza, e con esso le abitudini. Se uno per via del proprio carattere si isola ed autoesclude dal consesso umano, non può sperare di fare centro. Affermo tutto questo in virtù della mia (in)esperienza personale
rifiuto fa parte del gioco e rientra nel campo delle probabilità spiacevoli. La differenza tra noi e i "normali" (notare che ho virgolettato Cool ) è la reazione che segue al rifiuto: da una parte lo si accetta come semplice conseguenza del fluire della vita (cit.) dall'altra lo si interpreta come condanna senza appello, quasi un certificazione firmata e controfirmata che autentica la nostra natura di esseri abietti ed esecrabili.
pseudocompetenza, ossia la disparità della considerazione che si ha di se stessi e quella che gli altri hanno di noi in un determinato campo
ma per esperienza, non mi è mai capitato di stare tutta la giornata a ripensare alla figuraccia che un certo ragazzo ha fatto provandoci con me e ricevendo picche. Le ragazze hanno altro da fare oltre che prendere in giro gli uomini scusa eh xD Le ragazze possono essere diaboliche... ma ti assicuro che ridono molto di più di un ragazzo goffo che non si fa mai avanti, piuttosto che di un ragazzo che almeno ci prova anche se con scarsi risultati.
basta che ti guardi intorno...figurati che adesso sto iniziando a sorridere alle ragazze che incontro per strada...qualcuna si gira di là....altre ricambiano....insomma, bisogna mettersi in gioco...ma basta veramente poco...per dire, anche uscire per fare la spesa....o scambiare due chiacchiere con il giornalaio o il barista...
Ma le possibilità ce le creiamo noi accettando di vivere pericoli e rischi, mettendocii in gioco.
PS le occasioni possono anche essere create, ad es. ho letto che se tu fai un apprezzamento a una persona, agli occhi di quella già sei molto più ben visto dal momento stesso che gli hai dato un parere positivo. Pensate agli estroversi come abusano inconsciamente delle lusinghe...
per quelli cme noi.. non lo e'...ricordo lo psicologo che mi disse per superare la timidezza vai e buttati...non succede niente di male...se prendi un rifiuto...natiralmente a parole e' un altra cosa.. cho anche provato cn alcune ragazze... negliultimi mesi..ma sono episodi occasionali dove riesco a trovare il coraggio.. spinto da un senso di orgoglio voglia di dimostrare di essere capace anchio..ma per il resto la situazione e' stazionaria...la mia mente non ragiona come quello di uno normale... non ce niente da fare...e solo col tempo posso milgliorare..mi spiego uno normale vede una carina e dice gli vado a parlare e vediamo che succede,a me invece quando vedo una carina che mi piace davvero mi prende la paura...non riesco bene a capire se e' come si e' scritto sul forum paura del si o del no...puo essere...ma non lo capisco sta di fatto che nonostante mi senta piu sicuro rispetto al passato mi manca ancora il coraggio per fare quel passo con continuita''', ogni tanto riesco a provarci con qualcuna ma con costanza .no,ed e' questo che vorro' afrontare con mio psicoterapeuta
bisogna cercare di cogliere sempre di più l'attimo, incuranti di quello che pensano gli altri (tecnica emilio) non è facile, ma chissà se si può cambiare dall'oggi al domani senza per forza dover perder tutto?
e poi basta buonismo, se c'è da passare sopra qualcuno si passa, alla fine la maggior parte della gente ci passerebbe sopra di noi, tanto vale ragionare alla griffith:
Stendi un elenco delle 10 situazioni che ti creano più ansia: per esempio telefonare a qualcuno che conosci poco, riportare indietro un oggetto al negozio, chiedere a un compagno di corso di prendere un caffè insieme e così via.
Ordina queste situazioni dall'uno al dieci:
al livello 1 ci metterai una situazione che ti crea uno stato d'ansia molto lieve, ad esempio: chiedere un informazione ad un passante.
Al livello 2 ci metterai una situazione che ti crea un livello d'ansia basso ma un po' più marcato del precedente : ad esempio fare con un commento sulla lezione che stai seguendo con un compagno di corso.
Al livello 3 ci sarà una situazione che ti crea ancora più ansia e così via fino al livello 10 dove ci sarà una situazione che ti crea una fortissima ansia , ad esempio: chiedere un appuntamento alla ragazza dei tuoi sogni.
Inizia dalla situazione che ti crea un livello minimo d'ansia.
Se per esempio, nel tuo elenco, al livello 1 c'è chiedere un informazione ad un passante, allenati chiedere a tutte le persone che passano per strada dove è la tal via (anche se lo sai benissimo).
Quando potrai chiedere un informazione sentendoti tranquillo e sicuro, sei pronto per passare al livello successivo e così via sino ad arrivare al decimo livello.
Per le abilità più complesse come fare una conversazione o invitare qualcuno a prendere un caffè o a uscire, può essere utile fare delle prove. Ad esempio se voglio invitare un mio compagno di corso a venire al bar con me, poterebbe essermi d'aiuto prepararmi in anticipo le cose da dire. Oppure ancora meglio: esercitarmi a casa davanti allo specchio a fare l'invito. Non desistere se ti sentirai ridicolo: queste simulazioni possono davvero aiutarti.
e chi invece rimane li...fermo sul suo amato zerbino ad aspettare che lui/o lei si accorga che tu esisti Mi sa che appartengo a questa categoria di persone. Quando una ragazza mi interessa automaticamente mi blocco, e' piu' forte di me, ed e' una cosa che voglio e spero di riuscire a correggere