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Vecchio 13-10-2010, 21:32   #1
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

No ragazzi, non faccio uso di alcol o Marijuana se è ciò che avete pensato aprendo questo post...
Vi capita mai di avere la sensazione di non riconoscere il vostro volto riflesso allo specchio, o ancora il suono della vostra voce oppure il fluire dei vostri pensieri e delle vostre emozioni?
A me in particolare negli ultimi tempi capita spesso , a volte ho come la sensazione di non essere realmente io a determinare la mia volontà, di osservare semplicemente un film dove ne sono protagonista-spettatore, o ancora, e questo esempio calza meglio, di vivere come in un sogno, dove si è convinti di fare delle scelte quando in realtà le si subisce soltanto...
Un pò di tempo fa avevo letto di alcune teorie a riguardo che affermavano che tutte le nostre azioni vengono automaticamente poste in essere dal nostro subconscio senza alcuna nostra volontà, e che la mente ci inganna a credere che non sia così per tutelarsi/tutelarci....
Questa spiegazione scientifica vi prego di prenderla con le pinze perchè non sono sicuro al 100% che fosse articolata in questo modo...
Mi domando se questa sensazione sia comune tra i fobici, o capiti a me perchè ponendomi tantissime domande e cercando altrettante risposte tendo un pò a condizionarmi...
Spero di non avervi annoiato...Ciao!
Vecchio 13-10-2010, 21:37   #2
Esperto
L'avatar di barclay
 

Sei mai stato da uno psicologo o psichiatra?
Vecchio 13-10-2010, 21:44   #3
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Ma prendi qualche farmaco o hai fatto una terapia a base di farmaci ? comunque ti consiglio di andare da uno psicologo perchè più vai avanti così più starai male . Ciao
Vecchio 13-10-2010, 21:49   #4
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

No, non sono mai stato nè da uno psicologo nè da uno psichiatra...
Però non è uno stato d'animo costante, tutt'altro, e tantomeno mi crea disagio le volte che accade....
Tant'è che ho postato più come una mia curiosità che per trovare i mezzi per risolverla...

Ultima modifica di Gray_Fox; 13-10-2010 a 21:56.
Vecchio 13-10-2010, 22:41   #5
Banned
 

Alcune volte in modo molto lieve succede anche a me quando medito (). L'altra sera invece ho avuto uno strana sintomatologia, che qui sarebbe un pò ot, ma che è comunque anch'essa di natura psicotica.. (prevedo uno spostamento sull'asse I per il futuro... )
Vecchio 13-10-2010, 22:58   #6
Banned
 

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Originariamente inviata da clementina Visualizza il messaggio
Si mi capita...
Allora a presto... su Psicotici.com, muahahahahahaha
Vecchio 13-10-2010, 23:10   #7
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

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Originariamente inviata da clementina Visualizza il messaggio
Si mi capita...ma pensavo fosse normale...devo smetterla di leggervi.
Mi fate venire complessi.
Giuro che ho pensato la tua stessa cosa appena ho visto i primi due commenti al mio post
Vecchio 14-10-2010, 10:24   #8
Esperto
L'avatar di Robedain
 

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Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
No ragazzi, non faccio uso di alcol o Marijuana se è ciò che avete pensato aprendo questo post...
Vi capita mai di avere la sensazione di non riconoscere il vostro volto riflesso allo specchio, o ancora il suono della vostra voce oppure il fluire dei vostri pensieri e delle vostre emozioni?
A me in particolare negli ultimi tempi capita spesso , a volte ho come la sensazione di non essere realmente io a determinare la mia volontà, di osservare semplicemente un film dove ne sono protagonista-spettatore, o ancora, e questo esempio calza meglio, di vivere come in un sogno, dove si è convinti di fare delle scelte quando in realtà le si subisce soltanto...
Un pò di tempo fa avevo letto di alcune teorie a riguardo che affermavano che tutte le nostre azioni vengono automaticamente poste in essere dal nostro subconscio senza alcuna nostra volontà, e che la mente ci inganna a credere che non sia così per tutelarsi/tutelarci....
Questa spiegazione scientifica vi prego di prenderla con le pinze perchè non sono sicuro al 100% che fosse articolata in questo modo...
Mi domando se questa sensazione sia comune tra i fobici, o capiti a me perchè ponendomi tantissime domande e cercando altrettante risposte tendo un pò a condizionarmi...
Spero di non avervi annoiato...Ciao!
In effetti ho letto e sentito da più fonti che è così: crediamo di fare scelte consapevoli, in realtà a livello inconscio molto profondo abbiamo registrati dei programmi mentali, acquisiti sin da bambini (quando purtroppo siamo molto influenzabili dalla realtà esterna degli adulti e non siamo in grado di scegliere ciò che è meglio per noi da soli) che ci portano a ripetere sempre le stesse azioni e a compiere quindi gli stessi errori, anche se non vorremmo...

Quindi un bambino che sente dirsi spesso dagli adulti che è un incapace, inevitabilmente lo diventa da grande, almeno in certi aspetti della sua vita, fin quando non cambierà il suo programma mentale inconscio...

Questo spiega, per esempio, in amore perchè molte persone finiscono per trovarsi partners con caratteristiche sempre uguali o simili (per es. violenti): perchè inconsciamente abbiamo delle convinzioni profonde sul tipo di relazioni che incontreremo nella nostra vita anche se queste sono deleterie per noi...

Questo spiega anche perchè, spesso, la sola forza (sforzo) di volontà non basta a cambiare, ma si deve scavare dentro di sè per capire quali sono i nostri programmi mentali erronei che non ci permettono di realizzarci nella vita, e rimpiazzarli con convinzioni positive e potenzianti su di noi, creando le cosiddette sinapsi neuronali all'interno del cervello...

Argomento lunghissimo e, a mio avviso, chiave nello sviluppo personale di una persona (che sia fobica, timida, estroversa), per ora mi fermo qui...
Vecchio 14-10-2010, 10:59   #9
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

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Originariamente inviata da Robedain Visualizza il messaggio
In effetti ho letto e sentito da più fonti che è così: crediamo di fare scelte consapevoli, in realtà a livello inconscio molto profondo abbiamo registrati dei programmi mentali, acquisiti sin da bambini (quando purtroppo siamo molto influenzabili dalla realtà esterna degli adulti e non siamo in grado di scegliere ciò che è meglio per noi da soli) che ci portano a ripetere sempre le stesse azioni e a compiere quindi gli stessi errori, anche se non vorremmo...

Quindi un bambino che sente dirsi spesso dagli adulti che è un incapace, inevitabilmente lo diventa da grande, almeno in certi aspetti della sua vita, fin quando non cambierà il suo programma mentale inconscio...

Questo spiega, per esempio, in amore perchè molte persone finiscono per trovarsi partners con caratteristiche sempre uguali o simili (per es. violenti): perchè inconsciamente abbiamo delle convinzioni profonde sul tipo di relazioni che incontreremo nella nostra vita anche se queste sono deleterie per noi...

Questo spiega anche perchè, spesso, la sola forza (sforzo) di volontà non basta a cambiare, ma si deve scavare dentro di sè per capire quali sono i nostri programmi mentali erronei che non ci permettono di realizzarci nella vita, e rimpiazzarli con convinzioni positive e potenzianti su di noi, creando le cosiddette sinapsi neuronali all'interno del cervello...

Argomento lunghissimo e, a mio avviso, chiave nello sviluppo personale di una persona (che sia fobica, timida, estroversa), per ora mi fermo qui...
Argomento lunghissimo almeno quanto interessante, anche io come te credo che tutto ciò non prescinda dal fatto che il soggetto in questione sia timido, fobico o altro...
Sono questi i momenti in cui rimpiango aver scelto la mia facoltà invece che quella di psicologia, ma ho preferito scegliere con la logica anzichè che con il cuore...
Perdonate l'off topic, vado a cercare la fonte da cui ho attinto per essere più preciso...
Vecchio 14-10-2010, 11:18   #10
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

Posso pubblicare due pagine scannerizzare del libro in questione citandone la fonte?
Probabilmente dovrei chiedere agli admin ma non so come si fa
Vecchio 14-10-2010, 12:12   #11
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
Giuro che ho pensato la tua stessa cosa appena ho visto i primi due commenti al mio post
Non ti spaventare: il fatto è che qui siamo tutti dilettanti in psicologia/psichiatria; secondo la mia esperienza, anche in questo campo, è meglio affrontare il disturbo per tempo, senza aspettare d'arrivare alla mia età o giù di lì.
Vecchio 14-10-2010, 20:32   #12
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

E uno...
Immagini allegate
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Vecchio 14-10-2010, 20:33   #13
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

E due...


Fonte: Focus
Immagini allegate
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Vecchio 14-10-2010, 20:39   #14
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L'avatar di Gray_Fox
 

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Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Non ti spaventare: il fatto è che qui siamo tutti dilettanti in psicologia/psichiatria; secondo la mia esperienza, anche in questo campo, è meglio affrontare il disturbo per tempo, senza aspettare d'arrivare alla mia età o giù di lì.
Sono abbastanza convinto che non si tratti di un disturbo, ma soltanto la conseguenze dell'essere uno che si pone troppe domande a cui non può dare una risposta certa. Comunque senz'altro, se la cosa dovesse crearmi disagi o dovesse accentuarsi non esiterò a rivolgermi a qualche specialista.
Vecchio 14-10-2010, 21:31   #15
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Io mi sento estraneo in diverse occasioni sociali.. A volte mi sento come al di fuori dalla mia figura fisica, mi vedo agire in maniera meccanica ed attonita!
Vecchio 16-10-2010, 01:45   #16
Banned
 

a me accade più o meno questo :

http://it.wikipedia.org/wiki/Derealizzazione
http://it.wikipedia.org/wiki/Depersonalizzazione


ho capito di avere questo problema in prima o seconda superiore , forse avevo queste reazioni pure prima ma non me ne rendevo lucidamente ( se così si può dire ) conto

cmq nel mio caso non è mai sfociato in veri e propri attacchi di panico, e non mi ha mai dato seri problemi , lo prendo come un campanello d'allarme che funziona in modo anche utile perchè mi dice di staccare in quanto ho come un sovraccarico ... e mi dà sensazioni non negative ( a parte una sorpresa preoccupata le prime volte )

certo che, se per esempio, capita durante un'esame all'università sono un po' ca@@i ... ma avverte comunque che si sta facendo un passo troppo lungo, non è un male di per sè, almeno secondo me
Vecchio 16-10-2010, 12:17   #17
Principiante
 

il senso di estraneità e quando noi non siamo centrati su noi stessi ma siamo da un altra parte per esempio, puo succedere che una persona che soffre di timidezza ,in mezzo a un gruppo di persone... ha un certo punto non sa cosa dire e come comportarsi...questo e perche lui non e piu centrato in se stesso ma e preoccupato, cioè pre (passato) occupato
la sua mente e occupata da cose passate e quindi non e presente e assente!!!
estraneita significa non riconoscimento di noi stessi,lo stesso puo succedere a chi soffre d'impotenza.... in quel momento e assente!!
quindi in quel momento o altri quella persona non e piu se stessa ma c'è assenza del pensiero! questo si verifica per via dell'infanzia,da nostra madre come ci ha amati e cresciuti......
Vecchio 16-10-2010, 12:50   #18
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

Quote:
Originariamente inviata da nuova era Visualizza il messaggio
il senso di estraneità e quando noi non siamo centrati su noi stessi ma siamo da un altra parte per esempio, puo succedere che una persona che soffre di timidezza ,in mezzo a un gruppo di persone... ha un certo punto non sa cosa dire e come comportarsi...questo e perche lui non e piu centrato in se stesso ma e preoccupato, cioè pre (passato) occupato
la sua mente e occupata da cose passate e quindi non e presente e assente!!!
estraneita significa non riconoscimento di noi stessi,lo stesso puo succedere a chi soffre d'impotenza.... in quel momento e assente!!
quindi in quel momento o altri quella persona non e piu se stessa ma c'è assenza del pensiero! questo si verifica per via dell'infanzia,da nostra madre come ci ha amati e cresciuti......
Se intendi a livello inconscio questo è possibilissimo...
Leggendo il tuo post però mi è venuta in mente una possiblità che molto ma molto stranamente non avevo ancora preso in considerazione...
E se così tanto preso dal domandarmi l'immagine che rifletto agli altri ho perso di vista la cosa più importante, ossia quel che penso realmente IO di me stesso?
Detto metaforicamente: e se ho l'osservare così attentamente la mia maschera mi ha fatto un pò fatto un pò dimenticare quale sia il mio volto, quindi renderlo estaneo ai miei occhi?
Vecchio 16-10-2010, 13:05   #19
Esperto
L'avatar di Myway
 

Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
Se intendi a livello inconscio questo è possibilissimo...
Leggendo il tuo post però mi è venuta in mente una possiblità che molto ma molto stranamente non avevo ancora preso in considerazione...
E se così tanto preso dal domandarmi l'immagine che rifletto agli altri ho perso di vista la cosa più importante, ossia quel che penso realmente IO di me stesso?
Detto metaforicamente: e se ho l'osservare così attentamente la mia maschera mi ha fatto un pò fatto un pò dimenticare quale sia il mio volto, quindi renderlo estaneo ai miei occhi?

Penso anche io qualcosa del genere.Ci costruiamo più o meno involontariamente maschere su maschere e poi alla fine non riusciamo più a venirne fuori, non ci immergiamo nella realtà ma stiamo sempre a rimuginare su come vorremmo andassero le cose, su quello che gli altri penseranno, come reagiranno visto che ad esempio con tizio hanno fatto cos', con caio cosà, lasciamo pezzetti di noi sparsi in giro sull'asse temporale ed invece di essere una cosa sola che avanza, siamo 10-100 -1000 piccoli noi ognuno che va per conto suo, quasi sempre in territori fantasiosi.

C'è una frase di Cioran a mio avviso abbastanza attinente "Ci importa solamente di ciò che non abbiamo realizzato, ciò che non potevamo realizzare, sicchè di una vita non resta altro che quello che non è stata."
Vecchio 16-10-2010, 14:33   #20
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

Quote:
Originariamente inviata da Myway Visualizza il messaggio
Penso anche io qualcosa del genere.Ci costruiamo più o meno involontariamente maschere su maschere e poi alla fine non riusciamo più a venirne fuori, non ci immergiamo nella realtà ma stiamo sempre a rimuginare su come vorremmo andassero le cose, su quello che gli altri penseranno, come reagiranno visto che ad esempio con tizio hanno fatto cos', con caio cosà, lasciamo pezzetti di noi sparsi in giro sull'asse temporale ed invece di essere una cosa sola che avanza, siamo 10-100 -1000 piccoli noi ognuno che va per conto suo, quasi sempre in territori fantasiosi.

C'è una frase di Cioran a mio avviso abbastanza attinente "Ci importa solamente di ciò che non abbiamo realizzato, ciò che non potevamo realizzare, sicchè di una vita non resta altro che quello che non è stata."
Condivido a tal punto da avere come la sensazione che le tue parole siano partite dal mio cervello...
Io però avrei aggiunto, ed è proprio il tuo ''10-100 -1000 piccoli noi'' a suggerirmelo , una citazione di zio Pirandello...
Ciò che noi conosciamo di noi stessi, non è che una parte, forse una piccolissima parte di quello che noi siamo. E tante e tante cose, in certi momenti eccezionali, noi sorprendiamo in noi stessi, percezioni, ragionamenti, stati di coscienza che son veramente oltre i limiti relativi della nostra esistenza normale e cosciente.
Anche se a dir la verità, specie in questo campo, ce ne sarebbero tante ancora di frasi da rubare al premio nobel per la letteratura...
Ritornando alla citazione dunque:
Se io conosco soltanto una piccola parte di me...
-Come faccio a capire se quel che porto in alcune situazioni è una maschera oppure soltanto una parte di me ancora ignara alla mia coscienza?
-Come faccio a dire di conoscere realmente qualcuno se quel qualcuno è il primo a non conoscersi realmente?
Avrei ancora di che parlare, ma mi limito a questo per non sfociare nell'Off Topic...
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