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Vecchio 19-06-2019, 11:12   #1
Esperto
L'avatar di Mr.Ripley
 

Chi si trova come me in questa situazione, cioè aver fatto passare gli anni pensando di farcela a gestire il proprio malessere da soli, senza nessun aiuto di psicologi, psichiatri ecc, contando solo sulle proprie gambe.
Mi rendo conto di aver fatto questo errore, non mi sono reso conto che il malessere si cronicizzava sempre di più e mi si cuciva addosso in tutti questi anni che sono passati.
Ora mi rendo conto che per tanto tempo non ho fatto nulla, certo anche perché in casa ci sono stati spesso problemi anche maggiori dei miei, e questo ha inciso, non potevo e non avevo il tempo di mettermi anch'io a dare problemi, e sono stato zitto, convicendomi che infondo non stavo cosi male, dovevo prendermi le mie responsabilità e dare una mano in casa.
Sento che adesso pur avendo coscienza dell'errore, e provando ad affidarsi a un terapeuta e fare la terapia necessaria al caso, penso che il tempo perso ha sicuramente fatto tanti danni dentro di me, nella mia mente, e che ora per come è la situazione si puo' fare poco, non so se sbaglio ad avere questa convinzione.
Chi di voi si ritrova in una situazione del genere?
Vecchio 19-06-2019, 11:22   #2
Banned
 

Io ho iniziato intorno ai 30 anni, la situazione era giá compromessa, ma non ho sensi di colpa perchè so che ho fatto quello che potevo quando potevo.
E anche perchè credo che non avrei risolto nulla in ogni caso nemmeno, o ben poco, e data la situazione non sarebbe cambiato molto.
Mi spiace non aver preso ansiolitici nel periodo universitario, quello sí.
Vecchio 19-06-2019, 11:24   #3
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Ho chiesto aiuto piuttosto tardi anch'io, ma le esperienze che finora ho avuto col mondo della psichiatria/psicologia, tutte piuttosto deludenti, mi dicono che anche se avessi ottenuto aiuto prima non sarebbe cambiato granché.
Per sconfiggere il malessere avrei dovuto nascere in un'altra famiglia e aver frequentato altri ambienti scolastici (meno bullistici).
Ringraziamenti da
Masterplan92 (19-06-2019)
Vecchio 19-06-2019, 11:44   #4
Avanzato
L'avatar di Tortina95
 

Non è sempre così, ma spesso quando non si fa una cosa è perchè non la si vuole fare. Credo che se non eri nello stato d'animo di farti aiutare anni fa, non saresti comunque riuscito a lavorare su te stesso. Forse adesso non avresti pensieri tanto concretizzati in te stesso ma sono dell'idea che l'aiuto degli altri deve essere interiorizzato e bisogna metterci tutto di noi stessi per migliorare le nostre convinzioni e il nostro carattere. Non essere duro con te stesso,' sempre meglio tardi che mai. Anche se capisco che ti senti come aver perso tempo e che adesso certi fobie (o non so a cosa ti riferisci) non andranno piu via,forse semplicemente non era il momento, e avresti solo perso tempo, ottenendo solo frustrazione. Io ho passato un anno a provare a migliorare la situazione, ma non è servito e ora penso che non ci sia altro da fare semplicemente perchè c'è gente che è cosi e altra che è diversa.ovviamente mi auguro sia solo perchè non ho fatto abbastanza, ma per ora non so quale sia la verità.
Ringraziamenti da
Green Tea (19-06-2019)
Vecchio 19-06-2019, 12:09   #5
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Ci sono secondo me due considerazioni da fare.

1) La prima è che non siamo ebeti, nessuno lo è a parte i rari casi di competenza della medicina e nemmeno della psichiatria. Quindi finché non si chiede aiuto vuol dire che fino a quel momento la nostra personale valutazione del rapporto costi/benefici ci ha "detto" che non era il caso. Non c'è di che pentirsi di aver deciso sulla base di dati che al momento si potevano elaborare con il solo cervello a disposizione, il proprio.

2) Anche ammesso che si possa provare che abbiamo fatto male a non chiedere aiuto, il panorama che si apre non è incoraggiante. La psichiatria, mi pare evidente, può pochissimo e quel che può riguarda casi gravi di psicosi, depressioni severe, etc. affrontati in ultima analisi con farmaci a effetto sedativo nel più ampio senso del termine. Forse sbaglio a dire così ma le persone da me incontrate in cura con farmaci sembrano mancare di quella scintilla di vitalità e voglia di fare che caratterizza la persona normale. Riguardo la psicoterapia non ne parliamo; i casi di successo senza recidive sono rari mentre la normalità è anni di terapia, miglioramenti non stabili e recidive in quantità industriale. Non sto a dettagliare il perché io la pensi così, è sotto gli occhi di tutti che qualsiasi mossa si possa fare è un remare contro una corrente fortissima e ogni metro guadagnato è una conquista.

In sostanza ti direi di non crucciartene troppo, col senno di poi è facile dire qualsiasi cosa; se non hai cercato aiuto prima, delle due è lodevole che tu abbia provato a farcela con le tue forze. A mio parere è un fatto estremamente positivo di cui non solo non dispiacersi ma da considerare positivamente.
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (20-06-2019)
Vecchio 19-06-2019, 12:20   #6
Banned
 

Ad oggi, per il mio caso la psicoterapia ha solo valenza di sfogo non virtuale.Non mi mancano consapevolezze e non ho una prospettiva sbagliata.Lavorare sulle cose e migliorarle non è possibile.
Non penso che la psicoterapia sia del tutto inutile per tutti,anzi.
Per chi è troppo fissato e ostile serve a poco,cosí come per chi ha una situazione oggettiva di vita troppo compromessa e priva di possibilità concrete di miglioramento.
Ci sono disturbi destinati a peggiorare e per cui le cure psicologiche non hanno effetti.
Al massimo si può spegnere il cervello con potenti psicofarmaci, cosí invece di disperarsi in una vita di merda,si vegeta in una vita di merda.Ma quella vita rimane tale.
Vecchio 19-06-2019, 12:47   #7
Esperto
L'avatar di Green Tea
 

Facciamo quello che riteniamo giusto nel momento in cui lo riteniamo giusto e questo, a prescindere dai risultati, non possiamo cambiarlo.
L'unica cosa che possiamo fare per noi stessi è evitare di pentirci di aver fatto o non fatto qualcosa e andare avanti, senza guardarci indietro e senza trincerare il nostro malessere dietro a scelte passate.
Vecchio 19-06-2019, 12:52   #8
Banned
 

A me l aiuto non é servito..
Vecchio 19-06-2019, 13:01   #9
Banned
 

Normale se non si ha avuto aiuto nel momento del bisogno. Cresce la convinzione che ci si debba arrangiare da sè fin quando ci si accorge che non è possibile fare tutto da soli.
Ringraziamenti da
CamillePreakers (19-06-2019)
Vecchio 19-06-2019, 13:46   #10
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

Quote:
Originariamente inviata da matriX85 Visualizza il messaggio
Chi si trova come me in questa situazione, cioè aver fatto passare gli anni pensando di farcela a gestire il proprio malessere da soli, senza nessun aiuto di psicologi, psichiatri ecc, contando solo sulle proprie gambe.
Mi rendo conto di aver fatto questo errore, non mi sono reso conto che il malessere si cronicizzava sempre di più e mi si cuciva addosso in tutti questi anni che sono passati.
Ora mi rendo conto che per tanto tempo non ho fatto nulla, certo anche perché in casa ci sono stati spesso problemi anche maggiori dei miei, e questo ha inciso, non potevo e non avevo il tempo di mettermi anch'io a dare problemi, e sono stato zitto, convicendomi che infondo non stavo cosi male, dovevo prendermi le mie responsabilità e dare una mano in casa.
Sento che adesso pur avendo coscienza dell'errore, e provando ad affidarsi a un terapeuta e fare la terapia necessaria al caso, penso che il tempo perso ha sicuramente fatto tanti danni dentro di me, nella mia mente, e che ora per come è la situazione si puo' fare poco, non so se sbaglio ad avere questa convinzione.
Chi di voi si ritrova in una situazione del genere?
è come il cancro ...ci si sveglia troppo tardi....cmq ,nel mio caso, nn sarebbe cambiato niente....nel senso che avendo una depressione endogena provo sollievo solo se prendo gli antidepressivi,la psicoterapia nn mi serve
Vecchio 19-06-2019, 13:55   #11
idk
Esperto
L'avatar di idk
 

Se da quando sei nato, l'unica parvenza d'identità che hai sviluppato, è stata quella di costruire una fortezza esterna impenetrabile, allora chiedere aiuto è già di per sé fuori discussione. Troppo innaturale, troppo pesante. Poi, rivolgersi ai professionisti della psiche, è ancor più umiliante. Anzi, diventa proprio un controsenso andare da qualcuno che smantelli esattamente ciò ti ha tenuto immune da meschinità e sottomissioni, il rimanere prigionieri di sé stessi è la moneta di scambio per la libertà di non finire sottomesso da qualcuno.
Preciso che supporto chi si affida a loro, e le mie convinzioni riguardano solo il mio vissuto.
Vecchio 19-06-2019, 14:00   #12
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

quando è servito ho chiesto aiuto, ma più a livello farmacologico quando i pensieri erano fortemente ossessivi....ci ho provato anche con le psicoterapie ma non mi sono servite praticamente a nulla, anzi spesso rimuginavo ancora di piu sui pensieri perchè volevo razionalizzarli tutti, ma si va fuori di testa così...
Vecchio 19-06-2019, 14:51   #13
Super Moderator
 

Anche per me era troppo tardi quando ho chiesto aiuto (21 anni, seppure giovanissima). La situazione era già compromessa, la fobia sociale era a livelli elevatissimi, la depressione mi stava mangiando lentamente ma io non ne ero consapevole.
Il danno più grande è stato il bullismo subito a 18 anni: quello mi ha fatto dei danni seri, di cui ancora oggi porto gli strascichi. Ma io non ho nessuna colpa: a 18 anni mi resi conto che avevo bisogno d'aiuto e chiesi aiuto stremata, dopo mesi passati a subire, all'unica persona con la quale non mi vergognavo: mia madre. Le chiesi di poter andare da una psicologa. Lei lasciò cadere tutto in un "ignorali, non è niente, vedrai che ti lasceranno in pace". Lei era presa da altre cose e non capì il mio dramma e il mio malessere. Mentre io a 18 anni ero già consapevole di aver bisogno di una psicologa (e forse anche di uno psichiatra). Se avessi potuto intervenire allora forse qualcosa avrei potuto salvarla. Ci rimugino ogni tanto su questo.

Poi negli anni le cose sono andate peggiorando perchè ho subito altri danni psicologici, poi ci sono le mazzate di 3 anni fa e l'anno scorso che mi hanno chiusa ancora più in me stessa; l'abitudine alla solitudine che fa sì che quando sono in mezzo agli altri provi un imbarazzo estremo; la fobia sociale che non se ne va mai via; la depressione che è cresciuta e non mi abbandona. Ad oggi, a 28 anni, sono consapevole che posso cambiare poco, perchè la mia fobia sociale e il mio disagio a relazionarmi con gli altri restano ancora abbastanza gravi. L'unica cosa che riesco a fare è gestire la situazione con una-due persone, forse anche 3. Ma mi è bastato partecipare a un compleanno dove era pieno di gente per capire che ho ancora problemi davvero grossi.
Ringraziamenti da
SamueleMitomane (19-06-2019)
Vecchio 19-06-2019, 15:07   #14
Banned
 

A me ad avermi aiutato è stato l’essere riuscito a non accettare nessun tipo di percorso clinico/psicologico quando mi è stato suggerito. Penso che sarebbe stata la mia fine. E penso ancora che potrà esserlo, nel caso in cui dovessero ripresentarsi le circostanze.

Non credo riuscirei mai ad entrare nell’ottica che un medico possa risolvere questi tipi di problemi, anzi, renderli una patologia non fa che aggravarli.

Mi scuso con chiunque è in terapia e la considera una giusta scelta. Questo è solo il mio pensiero.
Vecchio 19-06-2019, 15:17   #15
Banned
 

Sei ancora in tempo a chiedere aiuto.
Viceversa, non pensarci.
Non dipende secondo me tanto dall'età (se non si parla di adolescenti e pre-adolescenti...ma anche li) tanto quanto da quanto stai messo male e dal trovare o meno la persona giusta per fare terapia.
Vecchio 20-06-2019, 12:45   #16
Banned
 

Io non ho mai chiesto aiuto, ma dubito sarebbe cambiato qualcosa visto il mio carattere. Sono orgogliosa, detesto essere aiutata e preferisco fare tutto da sola, anche se così facendo il percorso ovviamente è più difficoltoso. Penso anche che se non ci si sente pronti e non si crede nella terapia sia inutile farla.
Comunque, per i problemi che ho, su di me penso che la terapia avrebbe fatto ben poco e i farmaci ancora meno. Più che altro soffrivo per la mancanza di persone che mi capissero, non mi è mai importato molto di andare d'accordo col mondo intero o di liberarmi completamente dei problemi (anche perché li abbiamo tutti). Mi sono cucita addosso la maschera di una persona fredda e indifferente e ho cercato di tirare avanti in questo modo, soffrendo in silenzio per molti anni.
Distimica e fobica/evitante lo sarò sempre, ma l'ho accettato e ci convivo. Ammiro molto chi riesce a fare terapia, per me sarebbe impossibile sfogarmi con uno sconosciuto.
Vecchio 20-06-2019, 13:16   #17
Esperto
L'avatar di Teach83
 

Prima dei 28/29 anni mi dicevo che io ero fatto così e non mi facevo domande anche se in cuor mio sapevo che qualcosa non andava , diciamo che ero focalizzato continuamente su altro.
Il mondo interiore e affettivo era evanescente, esistevano solo le cose esterne da me e "materiali", di facile interpretazione. Poi una notte mi sono svegliato di colpo nel letto, tutto sudato.
Avevo compreso che la gente stava facendo progressi ed io ero come bloccato in un limbo adolescenziale, penso che l'aver letto per curiosità la pagina facebook di qualche mio vecchio compagno abbia innescato la cosa.
Cominciai a capire che non era stato il problema neurologico a farmi licenziare anni prima, ma piuttosto le comorbilità di natura psicologica.
Anzi sono sicuro che la fobia sociale e i disturbi del movimento ( come per l'epilessia) sono correlati. Purtroppo sono andato troppo tardi dallo psicoterapeuta ( un anno fa) e non so più che fare ormai, mi manca solo lo psichiatra e poi le ho tentate tutte.
Vecchio 20-06-2019, 14:04   #18
Banned
 

La stessa cosa è capitata a me, già a 20 anni è stato troppo tardi, la mia situazione concreta era già irrimediabile anche se la psicologa o la psichiatra non l'hanno mai ammesso chiaramente. Peró, riflettendo con il senno di poi mi viene che forse nemmeno se avessi avuto uno psicologo che mi seguisse dall'età di 11 anni avrei potuto metterci una pezza perché la mia situazione mentale è sempre stata lo specchio del manicomio in cui sono cresciuto, quel manicomio che i miei genitori si ostinano a chiamare "casa". Io in questo ambiente ero già predestinato alla fobia, alla non-vita e alla sofferenza psichica.
Vecchio 20-06-2019, 18:18   #19
Esperto
 

Non ho ancora chiesto aiuto e credo che neanche lo farò, troppo imbarazzo, non ce la faccio. Ormai penso che sarebbe pure tardi, non so a cosa mi servirebbe perché in fin dei conti non so cosa voglio. Vivo la giornata, senza dare un senso alla mia vita, mi tocca accontentarmi di quello che ho perché non so affrontare le sfide, ho paura delle situazioni, ma soprattutto delle persone.
Parlo per me e non dico che dev'essere per forza tutto perduto anche per gli altri, se si prende la decisione di rivolgersi ad un terapeuta forse è perché si vuole davvero provare a stare meglio, se c'è questo intento perché non provare? Buona fortuna
Vecchio 20-06-2019, 20:24   #20
Principiante
L'avatar di Fallen
 

Ti capisco anche se ho solo vent'anni: da quando avevo sedici anni sono -quasi- in isolamento sociale. Dopo un periodo in cui sono successe cose gravi ho avuto un crollo nervoso, mi sono chiuso in casa e ho perso tutti gli "amici" che avevo. Ho passato anni a nascondere il problema, a ripetermi che, anche se stavo male, riprendere la vita di prima non avrebbe avuto senso. Ma in realtà non sapevo nemmeno io che fare, avevo accumulato talmente tanta sofferenza che non avevo già a quell'età più voglia di vivere. Ora sono in cura da uno psicoterapeuta, ma avrei dovuto cercare aiuto prima: gli anni di isolamento mi hanno cambiato in peggio.
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