Winston_Smith

@ WLM: Ho riportato quella che è l'opinione più diffusa (vulgata), non è quello che penso io.

sparatemi

io direi che la gente si adegua a quella che è la loro prima impressione e se non rientri in determinate categorie allora per loro non sei nessuno, essere gentili non vuol dire nulla, ad escluderci sono altri fattori

maralgiu

Dipende da cosa intendi per "essere troppo educati". Cosa ti porta a fare questa "educazione"? Dovresti farci degli esempi.
Comunque posso dire che a esempio:

• Non riuscire a dire "no" è un comportamento passivo e anassertivo. Assecondare sempre (o troppo spesso) gli altri è un comportamento passivo e anassertivo.
• Rendersi sempre disponibile è un comportamento passivo e anassertivo.
• Non dissentire, come forma di rispetto, è un comportamento passivo e anassertivo.
• L'eccessivo buonismo è un comportamento passivo e anassertivo.

Questi tipi di comportamenti trasmettono agli altri una sorta di messaggio del tipo: "sono un povero fesso che si fa mettere i piedi in testa e si fa sfruttare". Per cui si viene valutati come persona senza personalità, di scarso valore, una mediocrità.

Psico[a]patico

Può forse venire visto come un comportamento rigido e insicuro, noioso...
C’è da dire che al giorno d’oggi educazione e senso civico sono in via di estinzione, e tra cafoni ci si intende benissimo.

Onizuka

Ho percepito spesso questa cosa in ambiente scolastico, anni fa. Ero uno dei pochi ad essere rispettoso e gentile, le poche volte che aprivo bocca parlavo in italiano a differenza degli altri che parlavano sempre in dialetto, con bestemmie annesse, scortesia e mancanze di rispetto di vario tipo, anche gratuite. E infatti ero visto in maniera strana, come uno troppo sulle sue, noioso, poco divertente. Invece quelli che dicevano di continuo volgarità erano molto apprezzati e cercati. Ma non ho fatto niente per cambiare le cose, andava benissimo così e secondo me non ero certo io quello sbagliato lì, anzi.
Persone del genere stanno bene tra di loro e non avrei alcuna voglia di averci a che fare.

Cancelletto

Si perché vale come mettere le distanze tra te e l'altro. Io personalmente sono "troppo educata" perché ho paura di finire in conversazioni personali o atteggiamenti più intimi, nei quali mi sento a disagio
. Altre volte le persone interpretano l'educazione/distanza come presunzione, e là ci rimango male ma vabe
. Mi chiedo se infondo il mio obiettivo sia sempre stato solo di piacere agli altri ed evitare il più possibile di essere inconveniente/inadeguata
. Sarebbe poi così sbagliato cercare l'approvazione degli altri e cambiare all'occasione,, è una cosa che già sto facendo?

Lùthien.

Sì, mi è capitato. Io sono una persona di base gentile, e dopo aver subito bullismo sono diventata ancora più gentile ma non per buonismo o per lecchinare, ma perchè so cosa vuol dire essere trattati di merda e mi fa schifo quindi non lo faccio agli altri. Mi fa stare bene essere così. Alcune volte le persone quando mi conoscono pensano sia una finta gentile, o altre mi vedono talmente educata che credono che io sia finta. Pazienza, me ne son fatta una ragione. Invece ho visto che persone che si comportano in maniera acida vengono trattate alla grande.

Delta80

In questo mondo educazione e gentilezza suonano strano perché sono poco di moda , tutto è basato su altri parametri per valutare una persona purtroppo, ovviamente questo non vale per tutti

Lùthien.

Questo mi è capitato . Mi ricordo una volta stavo conoscendo appena una collega all'università, era finita la lezione, eravamo sedute vicine e io sono scappata senza manco dire ciao perchè mi vergognavo e non sapevo se le faceva piacere . Ne ho collezionate tante di queste figure, o tipo quando saluto talmente piano che manco mi sentono .

Lùthien.

Non posso più ringraziare. Analisi secondo me molto veritiera.

Concordo anche con questo.

Idem.

Edera

Non penso antipatico, però di certo non viene apprezzata come cosa.. gli unici che apprezzano ciò sono gli anziani o in determinati ambienti rigidi tipo in certi ambienti religiosi.
Secondo me in questa società attuale viene vista come una cosa d'altri tempi

Markos

Beh certo ma sono meccaniche comportamentali non recenti e assolutamente cristalline...
Si comincia dall'adolescenza dal predominio del bullo (anche in ambito sentimentale e sessuale) sul debole (brutto, timido, "sfigato" etc...) che viene ignorato, banalizzato o nella peggiore delle ipotesi brutalmente perculato fino all'età adulta dove cambiano le sfumature ma non il contenuto...
Praticamente la storia della mia vita a cui ho dovuto giocoforza imporre una sterzata dopo l'inferno che ho attraversato (banalizzato da tanti per l'appunto)..
Non posso più permettermi dopo essere rimasto da solo di essere sottovalutato e schiacciato in questa società e, lasciando perdere le speranze sentimentali svanite, ho dovuto far cambiare idea alle persone su di me a furia di reazioni pesanti e in un paio di circostanze a minacce di natura legale (che avrei portato a termine..Posso permetterlo e l'avvocato lo ho)...
Infatti ora oltre agli altri epiteti che mi porto dietro da sempre si è aggiunto quello di pazzo isterico...
Ma va bene cosi...

Mik80

È sbagliatissimo essere troppo educati, l'educazione rischia di diventare invalidante nei contesti sociali. Bisogna usarla ma fino ad un certo punto.

Servo di Yahweh

Se sei fin troppo educato ce il rischio che ti possano scambiare per una persona estremamente debole.