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28-09-2015, 11:02
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Si trattasse di essere snobbato da coglioni vuoti e irritanti, vabbeh, direi chissenefrega: li ignorerei pure io con massima convenienza di entrambe le parti.
Ma non si tratta di questo.
Si tratta del fatto che ho la sensazione di essere snobbato -ma magari senza malizia quindi forse sarebbe più corretto dire "essere considerato trasparente"- anche da parte di quasi tutte le persone che più mi incuriosiscono, che stimo, che considero sensibili intelligenti e divertenti, e che avrei piacere di conoscere meglio e frequentare. Quelle persone che in un mondo ideale farebbero parte della mia cerchia di amici e confidenti o semplicemente di buoni conoscenti.
D'altra parte, quando accade che riesca ad accendere l'interesse o la simpatia di qualche persona con cui ho feeling, nella maggiorparte dei casi presto succede che non riesco a "tener vivo" l'interesse della persona in questione, la quale ben presto mi ha mentalmente classificato come "non interessante" o "persona con la quale non condividere emozioni e cose personali".
Vi capita?
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28-09-2015, 11:15
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,157
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bisogna imparare a fregarsene, tanto le persone come noi non hanno speranze.
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28-09-2015, 11:17
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,121
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Vi capita?
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Sai già come la penso: può darsi che il tuo modo di porti da persona introversa non costituisca un grande richiamo per la maggioranza delle persone più facilmente attratte da atteggiamenti esteriormente coinvolti e coinvolgenti (non che noi si sia diversi comunque, voglio vedere quanti prediligono un'espressione annoiata ad un largo e aperto sorriso), del resto si sa che per (quasi) tutti le emozioni sono contagiose.
Però continuo a caldeggiare l'ipotesi che nel tuo modo di vedere le cose entri in scena un conflitto tra aspettative esagerate (o sopra la media, se paragonate alla maggioranza delle persone) e reazioni comuni degli interlocutori. Dovresti fare sempre i conti col tuo vissuto personale e come questo abbia influito sul tuo corredo emozionale, anche perché non siamo fogli bianchi e il modo in cui filtriamo le interazioni umane è sempre condizionato da ciò che abbiamo passato in precedenza. Difficile pensare di poter maturare uno sguardo totalmente obiettivo sull'universo dei rapporti interpersonali, e gli studi stessi sul funzionamento dl nostro sistema nervoso centrale lo dimostrano.
Ciò detto, basandomi sulle mie esperienze, devo dire che molte cose sono cambiate rispetto a un tempo, quando necessitavo di continue conferme e approvazioni esterne (non per tutto l'insieme dei miei problemi relazionali, ma per molti di essi) e ciò è dovuto a un ripensamento complessivo dei miei schemi emotivi, unitamente ad un esercizio costante e reiterato di schemi nuovi. Non nego che nel tutto abbiano potuto influire anche esperienze e accadimenti fortuiti estremamente positivi, ma a me è spettato il compito di attuare un filtraggio nuovo degli stessi.
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28-09-2015, 13:20
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Sai già come la penso: può darsi che il tuo modo di porti da persona introversa non costituisca un grande richiamo per la maggioranza delle persone più facilmente attratte da atteggiamenti esteriormente coinvolti e coinvolgenti (non che noi si sia diversi comunque, voglio vedere quanti prediligono un'espressione annoiata ad un largo e aperto sorriso), del resto si sa che per (quasi) tutti le emozioni sono contagiose.
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Ma a me non risulta mica che gli introversi non sorridano mai o siano sempre annoiati
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28-09-2015, 13:22
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Vi capita?
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Purtroppo succede anche a me.
Ma se non mi vogliono, non posso mica obbligarli a farsi piacere il sottoscritto, né piegarmi ad assumere modalità comportamentali per me disagevoli solo perché a loro va bene così.
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28-09-2015, 15:10
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#6
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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Sì, certo che capita, a volontà.
Ma lo trovo ancora ancora gestibile.
La sensazione che mi smonta è quella derivante dal processo inverso : diventare progressivamente invisibiili per qualcuno per cui non lo eri.
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28-09-2015, 15:24
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
[...] la quale ben presto mi ha mentalmente classificato come "non interessante" o "persona con la quale non condividere emozioni e cose personali".
Vi capita?
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Da che esisto. Sono trasparente, invisibile, è come se non esistessi. Anche alle due del mattino alla stazione Termini le donne non mi evitano o fanno segno di svicolare alla larga (accaduto, non era per dire); "sanno" con una mezza occhiata che sono inoffensivo, figuriamoci tenere viva l'attenzione di qualcuno. Come sempre non capirò mai se il mio isolarmi e immusonirmi è causa o effetto; probabilmente un avvitamento vizioso iniziato dalla nascita...
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28-09-2015, 15:51
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
persone che più mi incuriosiscono, che stimo, che considero sensibili intelligenti e divertenti, e che avrei piacere di conoscere meglio e frequentare. Quelle persone che in un mondo ideale farebbero parte della mia cerchia di amici e confidenti o semplicemente di buoni conoscenti.
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Ci sono tante persone di questo tipo con cui neanche ci tento di avere rapporti, le considero proprio facenti parte di un altro mondo... rimango bendisposta verso di loro, ma non mi ci avvicino realmente perchè do per scontato che a loro di me non possa interessare più di tanto e a cercare di farlo penso il risultato sarebbe solo imbarazzo e leggera scocciatura per loro e una grande delusione per me.
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28-09-2015, 20:05
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Però continuo a caldeggiare l'ipotesi che nel tuo modo di vedere le cose entri in scena un conflitto tra aspettative esagerate (o sopra la media, se paragonate alla maggioranza delle persone) e reazioni comuni degli interlocutori.
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Ma mica confronto i comportamenti degli altri verso di me con un ideale astratto proveniente dal mondo dei My Little Pony™.
Li confronto con i comportamenti che hanno tra loro.
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28-09-2015, 20:08
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: where the sky is made of amethyst
Messaggi: 1,669
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Avoja se succede. Mi ci sono messa l'anima in pace. (relativamente)
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28-09-2015, 20:23
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Ma mica confronto i comportamenti degli altri verso di me con un ideale astratto proveniente dal mondo dei My Little Pony™.
Li confronto con i comportamenti che hanno tra loro.
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Però a volte non si sa esattamente cosa fanno per avere quel livello di amicizia e si possono avere aspettative esagerate per ciò che si dà. Non dico sia necessariamente il tuo caso.
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28-09-2015, 20:30
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da ila82
Però a volte non si sa esattamente cosa fanno per avere quel livello di amicizia e si possono avere aspettative esagerate per ciò che si dà. Non dico sia necessariamente il tuo caso.
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Ragione tu hai. Misteriose le trame sotterranee dei rapporti sociali che si formano sono...
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28-09-2015, 20:57
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 751
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Io mi sono accorta che, sebbene spesso noi introversi (qua non sono tutti introversi ma la maggior parte si) non ce ne accorgiamo il nostro modo di comunicare è spesso molto "povero" e filtrato anche quando a noi sembra di dire troppo in realtà è sempre troppo poco. Mi sono accorta di questo facendo un piccolo esercizio di "auto osservazione dall'esterno" mi osservavo in situazioni sociali come se fossi "fuori da me" (è un esercizio un pò difficile da fare) e notavo che quello che dicevo era sempre meno della metà di quello che avevo in testa (senza rendermene conto) e di quello che dicevano gli altri (estroversi) e sebbene io giudicassi soddisfacente e positiva una interazione sociale perchè credevo di aver comunicato abbastanza gli altri non la giudicavano probabilmente allo stesso modo perchè per loro non avevo "comunicato"abbastanza.
Le persone giudicano soddisfacente una interazione sociale quando si sentono coinvolti dalla stessa, ci si sente coinvolti quando ci si sente ascoltati e quando si ricevono stimoli e informazioni durante la socializzazione (uno se guarda un film che non gli da stimoli lo chiude dopo un pò) solo che la quantità delle informazioni e dell'ascolto che necessitano ad un'estroverso e ad un'introverso sono differenti. L'introverso ha bisogno di un minimo di ascolto perchè parla poco e di un minimo di informazioni e già si sente soddisfatto, l'estroverso ne ha bisogno di più, tanto di più. Ecco quindi che anche se sei la persona più interessante del mondo e susciti anche forte interesse in un primo momento, questa differenza che c''è tra i due temperamenti fa si che dopo un pò l'estroverso vada ricercando altrove stimoli/ascolto.
Cosa fare? O ci si sforza a comunicare di più e sopportare di più le chiacchiere degli altri o ci si accontenta di rapporti brevi o si cercano persone con temperamenti più simili al nostro
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Ultima modifica di cancellato16177; 28-09-2015 a 21:01.
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28-09-2015, 21:06
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 3,144
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Succede... direi che è bene iniziare a farci l'abitudine e non crearsi troppe aspettative
Tra l'altro spesso succedeva di trovarmi bene con persone con le quali non mi aspettavo minimamente di instaurare nulla (non che ci abbia instaurato amicizia stretta cmq..)
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28-09-2015, 23:40
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da DarkRose90
Io mi sono accorta che, sebbene spesso noi introversi (qua non sono tutti introversi ma la maggior parte si) non ce ne accorgiamo il nostro modo di comunicare è spesso molto "povero" e filtrato anche quando a noi sembra di dire troppo in realtà è sempre troppo poco. Mi sono accorta di questo facendo un piccolo esercizio di "auto osservazione dall'esterno" mi osservavo in situazioni sociali come se fossi "fuori da me" (è un esercizio un pò difficile da fare) e notavo che quello che dicevo era sempre meno della metà di quello che avevo in testa (senza rendermene conto) e di quello che dicevano gli altri (estroversi) e sebbene io giudicassi soddisfacente e positiva una interazione sociale perchè credevo di aver comunicato abbastanza gli altri non la giudicavano probabilmente allo stesso modo perchè per loro non avevo "comunicato"abbastanza.
Le persone giudicano soddisfacente una interazione sociale quando si sentono coinvolti dalla stessa, ci si sente coinvolti quando ci si sente ascoltati e quando si ricevono stimoli e informazioni durante la socializzazione (uno se guarda un film che non gli da stimoli lo chiude dopo un pò) solo che la quantità delle informazioni e dell'ascolto che necessitano ad un'estroverso e ad un'introverso sono differenti. L'introverso ha bisogno di un minimo di ascolto perchè parla poco e di un minimo di informazioni e già si sente soddisfatto, l'estroverso ne ha bisogno di più, tanto di più. Ecco quindi che anche se sei la persona più interessante del mondo e susciti anche forte interesse in un primo momento, questa differenza che c''è tra i due temperamenti fa si che dopo un pò l'estroverso vada ricercando altrove stimoli/ascolto.
Cosa fare? O ci si sforza a comunicare di più e sopportare di più le chiacchiere degli altri o ci si accontenta di rapporti brevi o si cercano persone con temperamenti più simili al nostro
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quoto.
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29-09-2015, 09:10
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#16
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 341
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É sempre capitato e capita tutt'ora.
In passato ci rimanevo davvero male, entravo in crisi e la mia autostima continuava a svanire.
Oggi sto cercando di non soffrire più come prima a farmi scivolare il "rifiuto" ma non nego che é difficilissimo e molto spesso ci soffro ancora molto più del dovuto.
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