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14-05-2023, 22:25
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,669
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Molti di noi utenti da bambini non siamo stati seguiti dai medici,mia madre vedendomi troppo timida e non uguale a tutti gli altri bambini mi portò una sola volta da un medico,egli le disse che avevo bisogno di essere portata spesso,ma vuoi per vergogna o per stigma sociale,oppure perchè si faceva pagare molto,non mi portò più.
Così il problema rimase fino ai 25 anni cominciai a frequentare il CSM,ma non sono mai stata guarita del tutto.
Al CSM c'è una stanza dedicata alla neuropsichiatria infantile.
Comunque leggo in questo forum che molti utenti i genitori li hanno fatti curare fin dall'infanzia ma a quanto leggo non sono guariti del tutto.
é molto scoraggiante avere questi problemi e che i medici non possono arrivare oltre anche facendo il possibile.
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14-05-2023, 22:57
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,053
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io ho iniziato ad essere seguito nel 1982.. ma a quel tempo la psicologia era peggio della stregoneria.. "vedrà che crescendo starà meglio"
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14-05-2023, 23:00
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 913
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Le maestre dell'asilo a quanto pare pensavano che io avessi un ritardo mentale o comunque un qualche tipo di ritardo nello sviluppo, i miei genitori mi portarono una volta da un medico specializzato in questo tipo di problemi nei bambini, questo disse che il mio sviluppo era normale, fine della mia esperienza con gli "specialisti". Il dubbio di avere non ironicamente un ritardo comunque ce l'ho ancora, forse dovrei fare un test prima o poi per capire se davvero è quello il motivo per cui la mia vita è un fallimento.
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Ultima modifica di Chamomile; 15-05-2023 a 13:22.
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14-05-2023, 23:22
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#4
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,822
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Io già da bambina avevo comportamenti di scarsa socialità e di autoisolamento ma all'epoca (anni 90) non si parlava di questi argomenti, meno che mai nella mia famiglia. Oltre a questo non sono mai andata all'asilo, sono rimasta immersa troppo a lungo in un ambiente familiare chiuso in cui c'erano già dei dissapori, quindi dal punto di vista sociale ero indietro. La situazione è diventata ingestibile quando avevo circa 20-21 anni, ho cominciato ad avere attacchi d'ansia pesanti (il passaggio dalle superiori all'università è stato traumatico) e lì ho iniziato ad andare da un terapeuta che disse "ansia sociale" ma la mia famiglia non riesce ad accettare questi miei problemi, sono fonte di malumore e si tende ad ignorarli. Se avessi avuto più esperienze sociali da piccola forse sarebbe andata meglio, questo non posso saperlo con certezza. A casa mia c'è la tendenza ad ignorare i problemi nella speranza che si risolvano da soli ma le cose sono peggiorate nel tempo.
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Ultima modifica di dystopia; 14-05-2023 a 23:26.
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14-05-2023, 23:47
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#5
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Quando avevo 7 anni mi hanno costretta ad andare da una psicologa non una, ma ben 2 volte a settimana, e quando invece di migliorare peggioravo, mi hanno costretto a fare una terza seduta a settimana. è andata avanti fino ai miei 9 anni. Non ho mai sentito questa cosa come un ''aiuto'' e non lo è stato. Sono peggiorata moltissimo anche ''grazie'' al suo ''aiuto''. Detto questo, se anche lei fosse stata la psicologa più brava del mondo, se un bambino viene da un ambiente marcio e disfunzionale non ci sta molto da fare, a parte levarlo da quell'ambiente. Tu puoi andare dal miglior dentista del mondo, ma se tornato a casa non ti lavi i denti, la gengivite e le carie ti verranno lo stesso. Vale per tutto. Se due genitori portano il figlio dallo psicologo ma poi continuano a farlo vivere in un ambiente disfunzionale il bambino non migliorerà più di tanto.
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15-05-2023, 01:35
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Sono contento di non aver dovuto sorbire le stupidaggini del babbeo a pagamento di turno. La semplice frequentazione di un adulto decente mi avrebbe fatto bene, senza però incidere sulle relazioni familiari, che erano invece determinanti.
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15-05-2023, 02:28
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,082
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In una certa misura penso che avrebbe potuto solo aiutare. Quando si è piccoli è facile finire traumatizzati per delle cose così come formare pensieri o abitudini disfunzionali, ma è altrettanto più semplice risolvere subito.
Crescendo, non è che il cervello perda la plasticità, ma diventa tutto molto più complicato, sia perchè le nostre abitudini disfunzionali diventano parte della nostra identità, sia perchè un comportamento ripetuto per anni non è facile da sradicare.
Ma non solo, quando si è fobici e ci si relaziona con gli altri, o almeno si prova a farlo, si nota subito come gli altri facciano le cose in tempi diversi, molto più rapidamente e senza pensiero.
Io per scrivere ad una ragazza e farmi coraggio posso metterci una settimana. Una persona senza queste ansie ci mette un secondo e nemmeno ci pensa. Sono paure e schemi cognitivi che prima vengono affrontati e risolti, meglio è.
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15-05-2023, 09:58
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,307
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Avevano portato mia sorella più grande dallo psicologo quando era ancora piccola. Poi, quando lo psicologo disse che bisognava coinvolgere i genitori nel percorso, soprattutto mia madre, ritirarono mia sorella e non se ne fece più niente. Dimostrazione plastica di come i miei genitori fossero incapaci di mettersi in discussione e di mettere in discussione come trattavano noi figli.
Sono quindi cresciuto in un ambiente familiare problematico e poi c'è l'autismo, che non deriva dall'ambiente familiare ma è una questione di struttura cerebrale, ma la combinazione di neurodiversità più un ambiente familiare disfunzionale ha prodotto effetti negativi sulla mia infanzia e adolescenza, effetti a cui sono sfuggito e in maniera molto parziale solo dopo i vent'anni.
Mi chiedo spesso come sarebbe stata diversa la mia vita se fossi stato seguito da degli specialisti fin da bambino.
So che avrei potuto ottenerne dei benefici, ma avrei rischiato anche di peggiorare la situazione, e lo dico ora che in età adulta ho avuto a che fare con molti specialisti, incontrando spesso (ma non sempre) cialtronaggine e pressapochismo.
Alla fine tutto quello di cui avrei avuto bisogno sarebbe stato qualcuno che informasse i miei genitori a trattarmi in maniera decente, cioè il contrario di quanto in realtà è avvenuto. C'è anche da dire che, quando ero bambino io, di neurodiversità si sapeva ancora molto poco. Il rischio di una diagnosi sbagliata e di vedersi rifilare degli psicofarmaci inutili e dannosi sarebbe stato molto alto.
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15-05-2023, 10:18
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,892
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Ai tempi della scuola qualche maestra o professoressa aveva detto a mia madre che non socializzavo con gli altri, lo scrivevano anche nelle mie pagelle. Mia madre diceva semplicemente che ero fatto così. Alla fine credo non abbia tutti i torti perché io avevo problemi a socializzare fin da molto piccolo (già all'asilo a 3/4 anni).
Però il dubbio rimane, forse gli specialisti mi avrebbero potuto aiutare a trovare una strada nella mia vita, invece ora sono bloccato.
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15-05-2023, 10:51
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,951
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In genere quando lavorano con i minori lavorano anche sulla/con la famiglia. E lì spesso casca il palco perché i genitori non sono disposti a mettersi in discussione.
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Ultima modifica di claire; 15-05-2023 a 10:53.
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15-05-2023, 11:02
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#11
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Quote:
Originariamente inviata da claire
In genere quando lavorano con i minori lavorano anche sulla/con la famiglia. E lì spesso casca il palco perché i genitori non sono disposti a mettersi in discussione.
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...con me non lo hanno mai fatto.
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15-05-2023, 11:08
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#12
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,951
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Quote:
Originariamente inviata da Gattaccia
...con me non lo hanno mai fatto.
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Magari c'erano dei motivi, non saprei dire, io so questo, per motivi lavorativi. I disturbi psicologici (non psichiatrici o neurologici) nei bambini hanno quasi sempre cause che provengono da errori genitoriali.
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15-05-2023, 11:19
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,951
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A me ha tolto tutti i sensi di colpa, ma stavo meglio prima
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15-05-2023, 13:10
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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L' unica che si è accorsa che avevo dei problemi fu la mia insegnante d'italiano in prima superiore, che per aiutarmi mi costrinse a frequentare un corso di teatro dentro la scuola. Vi lascio immaginare come sia stato recitare (male) davanti 1200 persone di un itis.
Sono andato per la prima volta in terapia a 26 anni, non so se andarci prima mi avrebbe aiutato.
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15-05-2023, 13:17
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#15
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Quote:
Originariamente inviata da juan
Già andandoci da grande e vaccinato la psicoterapia mi ha dato solo rabbia, sensi di colpa e frustrazione. Non oso immaginare come mi avrebbe ridotto se ci fossi andato da bambino. Mi tengo i problemi nella testa piuttosto.
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Ciao, scusa se te lo chiedo, ma come mai?E che tipo di psicoterapia era?
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15-05-2023, 18:05
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,306
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Io prima di farmi seguire non sapevo neanche cosa fosse la depressione... Non se ne parlava o forse c erano pochi casi... Fatto sta che a 20 anni capii che quella cosa che era cresciuta in me non era gestibile e quello che io consideravo normale era anormale o già compromesso... Parlo del mio stato mentale e fisico e di come percepivo la vita e le persone... Mia madre manco sapeva da chi portarmi così alla fine andammo da un neurologo... Per farla breve disse che ero un caso grave di depressione e di farmi ricoverare... Disse anche che sarebbe stato meglio se fossimo andati da lui molto tempo prima...un po' come un tumore che ormai era cancro... Per anni mi feci seguire in tutti i modi anche da altri specialisti... Quando ebbi completa coscienza della mia situazione e mi erano state date tutte le informazioni smisi.... Dal 1992 comunque assumo psicofarmaci con brevi interruzioni... Se devo essere sincero sono sicuro che anche se mi fossi fatto seguire "prima" non sarebbe cambiato niente in quanto ho una depressione endogena... Non mi accorgevo che qualcosa non andava perché è sempre stata parte di me... Ora ho solo imparato a gestirla, strozzarla e a conviverci... Ma lei c è sempre come dal primo giorno in cui sono nato
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15-05-2023, 19:00
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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La prima volta da una psicologa a 14, vista un paio di volte legato al fatto che non andavo più a scuola. Disse che era normale che non ero normale per via dei problemi famigliari. Poi sono tornato a 25 e sono tutt'ora in cura cioè dovrei perché in realtà dal covid si contano sulle dita di una mano le volte che ho visto l'educatrice e la psichiatra anche meno. Ma non mi importa più non penso di volerci tornare.
Sicuramente aver fatto terapia prima avrebbe aiutato a non peggiorare in certi comportamenti, basta solo guardare come ora che non faccio più terapia da tre anni sono peggiorato molto, prima almeno volevo provarci mentre ora non mi importa più.
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15-05-2023, 19:01
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Io sono stato seguito dai 7 ai 18 anni, tra sostegno a scuola e isolamento, mi sono sempre sentito ritardato a confronto degli altri, dopo i 18 avevo deciso di non farmi più aiutare e chiudermi definitivamente in casa fino al 2019, nel 2021 a 24 anni sono peggiorato, la mia salute mentale si è disintegrata e ora mi sto facendo aiutare volontariamente.
L'accenno all'ansia sociale lo scrisse la psicologa nel 2007 per inviare un foglio alla scuola, dato che non andai a scuola 3 mesi di fila, nel 2012 a 15 anni ero "hikikomori" e mi inviarono alla neuropsichiatria infantile, li avevo ricevuto diagnosi di doc e fobia sociale, e nel 2013 in aggiunta a ciò "disturbo di personalità NAS e capacità cognitive in area limite". Ora dal 2022 la diagnosi finale è "disturbo dell'umore, stati misti" come sta scritto sul foglio del spdc, ma la psicologa tramite i test ha evidenziato il disturbo evitante di personalità e sviluppo traumatico infantile, oltre alla depressione "bipolare".
Io credo che sia stato il sostegno a scuola ad avermi fatto vergognare degli altri, mi sentivo sempre strano e stupido...
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15-05-2023, 19:05
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#19
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Quote:
Originariamente inviata da edward00767
Io sono stato seguito dai 7 ai 18 anni, tra sostegno a scuola e isolamento, mi sono sempre sentito ritardato a confronto degli altri, dopo i 18 avevo deciso di non farmi più aiutare e chiudermi definitivamente in casa fino al 2019, nel 2021 a 24 anni sono peggiorato, la mia salute mentale si è disintegrata e ora mi sto facendo aiutare volontariamente.
L'accenno all'ansia sociale lo scrisse la psicologa nel 2007 per inviare un foglio alla scuola, dato che non andai a scuola 3 mesi di fila, nel 2012 a 15 anni ero "hikikomori" e mi inviarono alla neuropsichiatria infantile, li avevo ricevuto diagnosi di doc e fobia sociale, e nel 2013 in aggiunta a ciò "disturbo di personalità NAS e capacità cognitive in area limite". Ora dal 2022 la diagnosi finale è "disturbo dell'umore, stati misti" come sta scritto sul foglio del spdc, ma la psicologa tramite i test ha evidenziato il disturbo evitante di personalità e sviluppo traumatico infantile, oltre alla depressione "bipolare".
Io credo che sia stato il sostegno a scuola ad avermi fatto vergognare degli altri, mi sentivo sempre strano e stupido...
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A me la psicologa che avevo da bambina mi ha fatto sentire peggio proprio perchè mi ha fatto sentire ''strana''. Non mi ero mai posta il problema di essere o sentirmi diversa prima.
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15-05-2023, 19:13
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#20
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Se tratti uno o una come diverso lo fai sentire diverso,come dissi più volte ci sono introversi vincenti nel mondo,in Italia elevano sempre l'altro orientamento..e se vado ad un convegno prendo il microfono e dico la mia,vediamo se qualche bruzzone di turno cosa ha da dire..
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