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05-09-2009, 17:36
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Apparire, fingere, sforzarsi di far bella figura...non so se l'avete mai fatto, ma per me è un tipico modus operandis, personalmente sono anni che mostro una facciata completamente diversa da quello che sento dentro, col risultato finale che non so più nemmeno chi sono
A volte sembri molto sicuro di me e tranquillo e naturale, mentre dietro la maschera è l'opposto
Alla fine mi comporto sempre secondo comportamenti predefiniti, standardizzati e sicuri, non faccio molte cose, mi muovo principalmente lungo strade già percorse...l'importante è salvare la faccia, sembrare normale
Mi piacerebbe iniziare ad essere me stesso, comportarmi in modo spontaneo e naturale, smettendo di farmi condizionare dal giudizio degli altri...qualcuno ci ha provato? in che modo vi siete comportati in modo falso? qual'è la vostra esperienza?
qualcuno ha imparato ad essere se stesso, almeno parzialmente? qual'è la vostra esperienza in proposito? consigli da dare a qualcuno che vuole cominciare a iniziare a smettere di fingere?
a voi la parola
ps: no logorrate giovesche che le so a memoria e finiscono nell'off topic
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05-09-2009, 17:49
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#2
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Avanzato
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: nel purgatorio
Messaggi: 469
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Capisco perfettamente ciò ke dici... x qsto ho smesso gradualmente di uscire ed ora il solo pensiero mi crea agitazione.
Uscire ha sempre significato oltre ke stressarmi x gli abbinamenti, il trucco, i capelli, scegliere la maskera da indossare e reggere il ruolo x ore.
Qsto mi ha logorato, come una pentola a pressione sono esplosa e non esco più tanto x uscire, x far vedere al mondo della notte ke ci sono ank io. Si fanculizzassero!! Se deciderò un giorno di uscire di nuovo sarà x rilassarmi ed essere me stessa...
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05-09-2009, 17:55
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Difficile dare consigli su questa cosa jonny, ognuno reagisce in modo differente..Di canto mio posso solo dirti, che quando atterri davvero sul fondo, o anneghi o risali....e se inizi a galleggiare certe situazioni cambiano in automatico...PErchè sei stanco di fuggire, stanco di mentire, stanco persino della tua immagine riflessa nello specchio...A volte bisogna anche un pò "violentarsi" per applicare un cambiamento, ma in genere il tutto nasce spontaneamente, l'attimo prima sei li a pensare a come comportarti e l'attimo dopo accade ciò che nn avevi assolutamente previsto.
però devi crederci....la volontà in se per sè non basta.
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05-09-2009, 18:01
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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Se ti chiedessero "chi sei?" cosa risponderesti?
per quel che mi riguarda dico..."Toccato in pieno....."
L'essere se stessi....mi chiedo tuttavia cosa significhi in realtà? Posso io essere me stesso quando ad oggi non sento di sapere come sono e chi sono?
Ad oggi questo mi chiedo. Un oggi figlio di anni ed anni in cui ho agito per dovere, per mascherare, per coprirmi da figuracce varie, dal giudizio degli altri e dalla mancanza dell'altrui approvazione, genitoriale, famigliare o di chi stava attorno...
Cosa si può pensare quando qualcuno ti dice "si te stesso"..ad oggi non so cosa voglio, se non smettere di star male...posso quindi cercare di ricordarmi com'ero prima di questo malessere...un bambino orgoglioso, non pauroso, deciso, un po' solitario e che stava bene con gli altri...ERO così...ora non riesco più ad esserlo, sono qualcos'altro? o quel bambino è ancora lì sommerso da paura e mancanza di senso?
Vuoi un consiglio? Depotenzia il motivo che ti fa dare così tanto peso all'altrui sguardo, all'altrui opinione, folicazzati su ciò che è realmente importante e sdradica il meccanismo che ti fa ricorrere l'altrui approvazione....circondati di persone che stimi davvero e che vibrano alla tua stessa frequenza....
Teoria lo so, ma è l'unica che mi sento di dire...
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05-09-2009, 18:01
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,596
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
ma in genere il tutto nasce spontaneamente, l'attimo prima sei li a pensare a come comportarti e l'attimo dopo accade ciò che nn avevi assolutamente previsto.
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Ehi, Boss, che Razzo dici?!?! Questa e' la prima fase: quando accade per caso
Quote:
Originariamente inviata da animaSola
però devi crederci....la volontà in se per sè non basta.
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Vedi sopra: con la forza di volonta' ce la puoi fare!
Porca mucca.... (scusa, Boss, non mi riferivo a te ) quanto mi piacerebbe avere una discussione seria con te!
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05-09-2009, 18:09
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da uffolo
Se ti chiedessero "chi sei?" cosa risponderesti?
per quel che mi riguarda dico..."Toccato in pieno....."
L'essere se stessi....mi chiedo tuttavia cosa significhi in realtà? Posso io essere me stesso quando ad oggi non sento di sapere come sono e chi sono?
Ad oggi questo mi chiedo. Un oggi figlio di anni ed anni in cui ho agito per dovere, per mascherare, per coprirmi da figuracce varie, dal giudizio degli altri e dalla mancanza dell'altrui approvazione, genitoriale, famigliare o di chi stava attorno...
Cosa si può pensare quando qualcuno ti dice "si te stesso"..ad oggi non so cosa voglio, se non smettere di star male...posso quindi cercare di ricordarmi com'ero prima di questo malessere...un bambino orgoglioso, non pauroso, deciso, un po' solitario e che stava bene con gli altri...ERO così...ora non riesco più ad esserlo, sono qualcos'altro? o quel bambino è ancora lì sommerso da paura e mancanza di senso?
Vuoi un consiglio? Depotenzia il motivo che ti fa dare così tanto peso all'altrui sguardo, all'altrui opinione, folicazzati su ciò che è realmente importante e sdradica il meccanismo che ti fa ricorrere l'altrui approvazione....circondati di persone che stimi davvero e che vibrano alla tua stessa frequenza....
Teoria lo so, ma è l'unica che mi sento di dire...
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A volte a far cosi ho paura che una persona si ritrovi con altri kg di macerie addosso da sopportare, e piuttosto che risolvere il problema , lo amplifica e soprattutto ci si perde dentro come se fosse un labirinto.
Non sò...forse in certi casi bisogna giocarsela d'istinto e non di riflessione...
@Cabana...forse nulla accade per caso..
Per i discorsi seri nn so se ti conviene, riesco a far perdere la pazienza anche alle persone piu salde e autoironiche.
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05-09-2009, 18:10
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Difficile dare consigli su questa cosa jonny, ognuno reagisce in modo differente..Di canto mio posso solo dirti, che quando atterri davvero sul fondo, o anneghi o risali....e se inizi a galleggiare certe situazioni cambiano in automatico...
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il problema è che io non ho toccato il fondo...ho un angolino ben protetto...e il mio "non essere me stesso" è nato proprio dal terrore di toccare il fondo...insomma, qualsiasi compromesso, anche il più umiliante, pur di evitare il peggio. Il peggio, forse, è proprio il compromesso, non so.
Però il fondo lo vedo laggiù in lontananza...chissà, un giorno potrei toccarlo, ma sopratutto vedo la mia situazione attuale assolutamente insoddisfacente.
NOn pretendo consigli in senso stretto, sono difficili da dare, anche il solo leggere le vostre esperienze può esser fonte di ispirazione per me o altri lettori, chissà
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Ultima modifica di JohnReds; 05-09-2009 a 18:13.
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05-09-2009, 18:17
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
il problema è che io non ho toccato il fondo...ho un angolino ben protetto...e il mio "non essere me stesso" è nato proprio dal terrore di toccare il fondo...insomma, qualsiasi compromesso, anche il più umiliante, pur di evitare il peggio. Il peggio, forse, è proprio il compromesso, non so.
Però il fondo lo vedo laggiù in lontananza...chissà, un giorno potrei toccarlo, ma sopratutto vedo la mia situazione attuale assolutamente insoddisfacente.
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Per adottare un cambiamento, quel fondo lo devi rendere tuo...se avessi un altra soluzione te la darei, ma chiunque è uscito dal suo marciume,mi ha fatto presente tutto ciò...e io in primis posso dirti che tutto ciò è reale...Non esistono compromessi...e non si può scegliere di rimanere nel mezzo..per evitare l'inevitabile...
Forza jonny,sei uno dei miglior candidati qui,..per spiccare il volo
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05-09-2009, 18:23
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
A volte a far cosi ho paura che una persona si ritrovi con altri kg di macerie addosso da sopportare, e piuttosto che risolvere il problema , lo amplifica e soprattutto ci si perde dentro come se fosse un labirinto.
Non sò...forse in certi casi bisogna giocarsela d'istinto e non di riflessione...
@Cabana...forse nulla accade per caso..
Per i discorsi seri nn so se ti conviene, riesco a far perdere la pazienza anche alle persone piu salde e autoironiche.
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Personalizzando la cosa...la risposta d'istinto la seguirei volentieri se non fosse foriera di mille sensi di colpa e altri meccanismi che prima non avevo....
Qualcuno mi infastidiva? "Che vuoi? Ma ti sei visto tu?"...
Qualcuno pretende troppo? "Ohhh e basta, fattelo da te e non rompere"
ecc ecc...esempi di risposte istintive, che se so di liberare, come a volte ho fatto, so anche di dover poi avere la forza di reggere l'eventuale senso di colpa....ad oggi fatico molto....riesco ad essere istintivo solo quando sono molto scazzato da non sentir più l'altrui importanza...se John non ha tal problema...allora son d'accordo sul darlo come consiglio..
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05-09-2009, 18:32
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Allora dovresti chiederti..."perchè ho i sensi di colpa?" prima di arrivare a capire chi sei e cosa desideri...
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05-09-2009, 18:36
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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Sì è da aggiungere alle tante domande...
John...sia chiaro che questa è solo la mia piccola esperienza...per alcuni l'introspezione ha funzionato, per altri ha funzionato l'azione senza guardare il perchè e il per come...è questione anche del tipo di carattere che si ha...
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05-09-2009, 18:47
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: solitudine
Messaggi: 739
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io non so chi sono e come sono...
a me non sembra di portare una maschera... più che altro mi nascondo, mi chiudo...
però non riesco a essere me stessa... o almeno credo... forse perchè non mi piaccio e non riesco ad accettarmi...
non so, non capisco neanche cosa significhi "essere se stessi"... significa essere sincero con gli altri? con se stesso? conoscersi? seguire l'istinto? fare quello che si vuole veramente?...
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05-09-2009, 18:54
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Di certo sei una cucciola tenerissima:*
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05-09-2009, 19:11
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: solitudine
Messaggi: 739
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grassie
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05-09-2009, 21:33
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#15
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
Messaggi: 795
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Io credo che la risposta non sia affatto facile ed immediata.
Siamo immersi in un mare di schemi che seguiamo da quando siamo nati.
Abbiamo reazioni (le nostre) ormai consolidate nel tempo. Piano piano possiamo evitare di vivere con questi schemi ma dobbiamo prima riconoscerli e capire perchè li stiamo attuando.
Per esempio quando vengo accusato di qualcosa riguardo il mio carattere, accuso a mia volta ed a volte faccio venire all' altra persona un senso di colpa (questo mi succede con i miei familiari però. Con persone esterne tendo a sottomettermi). Questo è un tipico comportamento di mia madre ed ora ce l' ho io ma sento che non fa parte della mia natura.
La cosa è delicata. Riconoscere alcuni nostri comportamenti "pilotati" è veramente difficile.
Ci vorrebbe una buona psicoterapia per farci conoscere bene, accettarci e sfumare alcuni comportamenti.
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06-09-2009, 00:10
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#16
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Banned
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 213
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BURP...volevo aprire un mega thread logorroico, ma sto thread mi piace proprio...preparati alla megalogorroicata ma che cela qualcosa di vero..
stavo proprio pensando in sti giorni che allora pensandoci bene io rispetto a quando ero ragazzino in fondo non sarei più in grado di estroversare 24h su 24h...cioè voglio dire john tu eri introverso anche da ragazzino? ok..però io diventandolo dopo ho "subito" lo stesso effetto...
in fondo a volte ora mi immagino con la vita che hanno molti coetanei estroversoni...ed è troppo caotica...cioè io ora mi sono fatto una compagnia con cui uscire più un paio di amici ancora più stretti che ho da tempo...in più così facendo "rischio" sempre di fare nuove conoscenze...in più da mettere in conto le conoscenze che si dovrebbero/potrebbero fare in ambito scolastico/lavorativo...
ecco...credo che si...in realtà è "meglio"/giusto così...conosco gente che muore se non è piena di gente intorno...io mi sono accorto che avere gente intorno mi fa piacere (perchè in fondo problema del + e del - e disagio a parte sarei coccoloso/tenero), ma non riuscirei a stare dietro a tutte ste cose estroverse...anche il semplice passare le vacanze sempre in giro per mare,spiagge (cosa che a me non piace proprio....)...
ho il bisogno anche dei miei spazi...
ecco...ecco che allora che mi rendo conto che lì fuori mi maschero in parte come ho detto ampliamente in passato...
però...con le esperienze degli ultimi mesi sto "mitigando" questa cosa...mi rendo quasi conto di essere una "SPUGNA"...mi accorgo che ogni nuova situazione l'assimilo...
presente quel disagio sempre presente? la non spontaneità? si io mi accorgo che mi accompagna spesso (quasi sempre)...ma semplicemente per inesperienza e/o per disabitudine...
cioè? esempio?
si è in compagnia...si dice una cazzata...uno del gruppo risponde "si giova, la smetti di dire stronzate"...ecco...prima volta magari non te l'aspettavi che ci potesse scattare l'ironia...non sei pronto..
ecco io è come se da lì in poi ho "imparato" a comportarmi in tale situazione...
la volta successiva quasi sempre è come se ho appreso tutte le possibili varianti reazioni/risposte che avrei potuto dire/dare (magari perchè dopo che mi è accaduta ho analizzato la cosa quegli istanti necessari per dare al cervello il tempo di elaborane un "anticorpo") ....ecco si è come se dopo la prima volta l'organismo mi crea gli ANTICORPI.
Una ragazza mi dice "ma dai...lo sai giova che alla fine ti voglio bene...non sto scherzando..:"...magari sul momento rispondo di sfuggita e per farla breve "sisi...va bene...io invece no"...
in quell'istante ho dato una risposta più x evitare il disagio di non sapere dare altre risposte...ecco dalla volta successiva davanti alla stessa situazione è come se il mio cervello invece potesse scegliere tra un'enormità di varianti...la volta successiva magari dirò "ah sì? mi vuoi bene? io invece mi sa di no...te ne dovrei volere? dici? e perchè? dammi un motivo per farlo...vedi non lo trovi...ah sarebbe questo? andiamo bene"...
NON SO se si riesce a capire quello che voglio intendere...ecco sta cosa degli ANTICORPI credo renda bene l'idea...la prima volta anch'io spesso tendo o ad assumere atteggiamenti prestandarizzati o magari riesco pure ad essere ironico/allusivo/rispondere a tono/reagire...ma magari lo faccio di getto più x evitare la situazione di disagio e apparire più sicuro che x una reale mia sicurezza...
la volta successiva o le volte successive invece spesso sono più calmo/pronto/lucido/"Preparato" a "giocare" su ciò che faccio/dico/ascolto...
EDIT: detto questo alla domanda "chi sei?" NON SAPREI RISPONDERE NEMMENO IO...perchè? è un bene o un male? non lo vedo per forza un male...cioè? cioè penso che alcune maschere fanno parte di noi (almeno finchè non si è pronti e abituati o semplicemente perchè ci si trova più abituati così ..le maschera "falsano" la nostra persona, ma penso che la differenza sia sottile...il problema vero e proprio non è che si usano maschere...è che NON SAI CONTROLLARE LE MASCHERE...la maschera la usi, ma la usi come MURO...
ecco...io la "prima" volta la uso come muro...in molte situazioni (vedi quando devo mangiare a tavola, sono a lezione e quando si deve parlare del + e del - ) le uso contro la mia stessa volontà...le uso spontaneamente come "DIFESA"...la differenza è che quando a me scatta la "SECONDA VOLTA" quelle maschere le posso usare...si ...ma appunto le "POSSO" usare...sono io a controllarle...e decidere se GIOCARCI o meno...
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Ultima modifica di christy; 06-09-2009 a 00:15.
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06-09-2009, 00:25
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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mah
ai tempi delle superiori e forse prima cercavo di vivere seguendo un po' quello che facevano gli altri
cioè, son sempre stato un po' asocialone e indipendente, facevo solo quello che volevo alla fine, però mi pesava di più che tutti facessero certe cose e io no
quindi cercavo ogni tanto di farle anche io, andando contro natura
crescendo sono uscito dal giro ed ora faccio solo quello che voglio, non ho bisogno di fingere, direi che mi va bene come è ora
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