Premesso che quello che leggerete è solo un topic di sfogo, non cerco risposte o suggerimenti, ma sento che devo mettere tutto nero su bianco e urlarlo al vento.
Non sono un utente molto attivo, quindi non mi conoscerete, la mia vita al momento va apparentemente e mediamente a gonfie vele anche se il corona virus mi ha diminuito di molto il lavoro, ma sono ottimista.
Ultimamente mi rendo conto che non riesco più ad essere tollerante con chi la pensa diversamente da me, sto uscendo sempre meno con i miei amici, quando qualcuno inizia alcuni tipo di conversazioni tendo a non rispondere perché so già che se rispondessi lo farei restare male con i miei toni secchi e perentori a riguardo.
Quando va bene rispondo "si si", quando va male non rispondo affatto.
Il grosso, grosso problema è che io ho una visione del mondo tutta mia, ho passato molti anni a leggere, studiare, fare introspezione e mi sono dato determinate risposte che per me sono giuste e si discostano totalmente dal modo di pensare medio.
Per fare un esempio a chi è ferrato di filosofia parte del mio stile di vita è stoico, cosa che cozza completamente con la deriva che questa società ha preso.
Ho una voglia matta di chiudere i ponti con tutti e di costruirmi nuovi rapporti, ma poi mi rendo conto che ho 32 anni, meno tempo, meno voglia di riniziare da zero e mi trascino in questa vita di rapporti falsi o comunque parzialmente falsi.
Che poi a volte mi diverto anche con queste persone, ma poi ci rifletti e pensi "si mi ci posso solo divertire, per il resto nisba, posso solo fingere che la pensiamo uguale".
Quelle poche volte che ho espresso i miei reali pensieri, le risposte mi facevano venire voglia di tirare un cazzotto in faccia e ci tengo a precisare, lo so che quello sbagliato al momento sono probabilmente io.
La notte prima di dormire immagino di stare con persone simili a me nel pensiero, persone che io definirei compatibili, ma è appunto un mondo di sogni.
Le persone più compatibili a me le "leggo" solo su reddit stranieri.
Non vivo nemmeno in una città, ma in un paesello, dove cazzo le trovo qui delle persone più compatibili? Il punto è che la città, sebbene possa offrirmi questi tipi di rapporti, offre anche una vita frenetica che io aborro.
Mi fa rosicare perché sebbene nella piramide di Maslow io possa effettivamente essere salito più in alto, sono comunque insoddisfatto da questo aspetto, sono bloccato ai bisogni sociali perché quelli che ho non mi piacciono.
La vita è davvero una sfida enorme e complessa e soddisfare tutti gli aspetti è difficile e frustrante, specialmente quando sembra di essere in un vicolo cieco.
Il punto è che io stesso faccio fatica a capire se sto diventando chiuso mentalmente o se il mio rifiuto è razionale, nel senso che mi rifiuto di aderire a dei dettami sociali diffusi ma sbagliati.
In passato riuscivo agilmente a scendere a compromessi, dicendomi "ma dai che va bene così", cosa che oggi invece non riesco a fare più.
Mi sono eliminato da facebook perché lo reputo tossico ma quando per sbaglio rientro su instagram e scorro un po' di foto mi viene il mal di stomaco, nel vedere tutte quelle vite uguali e stereotipate, con tutti gli stessi cazzo di valori diffusi.
Per dirne una? Ora tutti i miei coetanei hanno iniziato a comprarsi una moto (chi se la può permettere),uno ha iniziato e ora tutti a ruota, cosa che per me è assurda e inconcepibile fare le cose per moda, perché le fanno gli altri o perché non avendo un cazzo niente da fare qualsiasi idea è buona.
Tutti in posa, se sfogli i loro profili li vedi tutti uguali in sella alle loro moto nuove.
Un'altra nuova moda è l'escursionismo, tutti e ripeto tutti quelli che conosco hanno iniziato negli ultimi mesi ad andare in montagna e farsi le foto per metterle su instagram.
Voi direte che c'è di male? Una risposta esatta non so darla nemmeno io, forse non riesco ad accettare una mancanza di profondità, di originalità, bho.
A volte ho pensieri strani, penso alle anime gemelle, non necessariamente quelle sentimentali, ma proprio persone gemelle a noi, quegli amici inseparabili, affiatati, che si vogliono un bene dell'anima e si completano e penso che sarebbero bello incontrarle anche se è difficile, poi a volte penso che non esistano proprio e la vita al massimo sia trovare persone "vicine" con cui scendere a compromessi e tutto questo mi mette una tristezza enorme.
Di recente ho dovuto dire addio ad una persona a me molto cara, ha vissuto una vita intera con una persona che non era minimamente la sua anima gemella, hanno fatto tanto ma era ovvio che non c'entravano niente l'uno con l'altra, erano inseparabili, affiatati per aver vissuto una vita intera, ma sempre a bisticciare perché vedevano le cose in modo diverso.
Questa morte mi ha devastato, nel senso che non ho potuto pensare al fatto che il suo giro su questa terra è finito e l'ha passato così, senza aver avuto affianco l'anima gemella. Esisteva e non l'ha trovata? Questa possibilità mi disturba quasi, passare la vita intera forse a 200 metri o a 200km dalla tua anima gemella e non saperlo mai per poi morire e poi... game over.
Questa persona ora non c'è più, in vita percepivo benissimo un risentimento di fondo per la vita che ha vissuto anche se non l'ha mai detto apertamente di aver sbagliato o di essersi pentito.
Ogni giorno ormai si fa sempre più pressante questo pensiero e sono il primo a pensare che sia necessario viversi il presente, godersi il bello che si ha, ma dall'altra parte non posso non pensare che per godersi qualcosa questa debba anche necessariamente piacere altrimenti è inutile.
Congratulazioni se hai letto fino a qui, ma non ha vinto niente