Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Ci sembra strano attribuire il termine valore a concezioni che si fondavano sul razzismo più brutale e pericoloso, ma allora era così.
|
ripeto: tu confondi i valori con politica, pregiudizio, ecc.
il popolo tedesco aveva gli stessi valori prima, dopo e durante il nazismo,
altro conto è l'ideologia e le contrapposizioni che sono state
alimentate dalla politica.
i valori non cambiano radicalmente, possono essere strumentalizzati,
e spesso questa operazione è una travisazione con scopi poco nobili.
sarebbe come dire che tra i valori italiani c'è l'antipatia verso l'Islam.
in realtà è un'estremizzazione di sentimenti di contrapposizione.
soprattutto poi c'è una differenza sostanziale: per quanto
odioso il razzismo e l'odio religioso derivano dalla contrapposizione
di gruppi diversi.
un introverso e un estroverso appartengono quasi sempre
allo stesso gruppo.
paragonare ebrei e introversi quindi è sbagliato di base.
i valori sono prima di tutto limitazioni alla propria libertà
che operano prima della legge. non riguardano le libertà
degli altri, ma le proprie.
per cui è un valore rispettare un patto (vincolo il mio comportamento),
non lo è più vincolare il prossimo.
se qualcuno infrange un patto perde il mio rispetto, ma non viene
messo al muro e fucilato. non so se ho reso l'idea.
Quote:
storicamente condivisi dal popolo
|
più spesso è indottrinamento.
Quote:
non tutte le persone che aderirono a quel movimento erano criminali incalliti
|
certo che no. come non tutti gli estroversi pieni di pregiudizi sono delle
cattive persone. ciò giustifica forse il pregiudizio? nein.
posso dire che nella Wehrmacht ci furono grandissimi atti eroici e bravi
soldati che però nutrivano spesso una orribile forma di razzismo e odio etnico
nei confronti dello straniero? penso di si.
stiam andando OT cmq.
Quote:
Le persone che ci giudicano in maniera parziale lo fanno in maniera coerente ai valori e i preconcetti della nostra società.
|
non sono valori, sono preconcetti.
le parole sono importanti (cit. e doppia cit.)
se vogliamo parlare della ns. società dobbiam parlare di (a)valori o di disvalori
poichè di fatto, dominati dall'efficientismo, dal mercato, dall'individualismo non abbiamo una vera e propria cultura.
difatti oscilliamo tra il perbenismo di facciata e il nichilismo.