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27-07-2010, 15:42
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#61
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Se ti legge.....poi ti lapida Lordbroc :p
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27-07-2010, 15:43
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#62
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da lux
Posso condividere questo che dici e quello che scrive John Reds, il fatto è che non credo si possa costruire il carattere di una persona a tavolino, come se fossero le sue caratteristiche di un personaggio di un gioco di ruolo e noi fossimo il giocatore che lo controlla/rappresenta.
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il carattere ce l'hai, il problema è farlo uscire.
tutto il resto sono le influenze ricevute, le esperienze negative che ti han bloccato e che diventano maschere.
in parte alcuni ostacoli si possono rimuovere.
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27-07-2010, 15:44
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#63
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Se ti legge.....poi ti lapida Lordbroc :p
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nn l'ho capita.
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27-07-2010, 15:49
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#64
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da NightVision
me lo ripeto sempre
ma poi tendo inconsciamente a cascarci
ma se con i maschi sono in un modo
perchè con le femmine devo artefarmi?
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anche a me succede. entro un certo limite è anche normale.
ma spesso, troppo spesso, si sfora.
anche molti estroversi sono artefatti nel loro comportamento
(e qui rientra in gioco educazione e cultura).
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27-07-2010, 15:55
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#65
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Il principio di ciò che dici è legittimo: ma è sbagliatissimo il modo in cui lo dici, perché da esso si notano le cose che avevo detto qualche post fa, ovvero il pregiudizio "il timido/introverso è una specie di mostro inaccettabile che deve nascondere la sua vera identità" , e "il timore del giudizio è giusto".
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Ma io non ho mai avvalorato questo pregiudizio!!!!!! QUANTE VOLTE LO DEVO RIPETERE??!?!?!?!!?!?
HO RIPETUTO DECINE DI VOLTE CHE QUELLO CHE DEVE ESSERE ACCETTATO E' LA MIA PERSONALITA' VERA REALE, GENUINA NON LA SUA VERSIONE ARTIFICIALE INFLUENZATA DAL MONDO ESTROVERSO!!!
HO GIA' DETTO CHE IO STIMO CIO' CHE SONO E PER QUESTO VOGLIO RIMANERE INTROVERSO, NON INTENDO IN ALCUN MODO ASSIMILARE LO STILE DI VITA ESTROVERSO!
IL PROBLEMA E' CHE LA MIA PERSONALITA' PER ESSERE APPREZZATA E NON FRAINTESA DEVE RIVELARSI GRADUALMENTE, IN MODO DA POTER ESSERE COMPRESA DA UN GRUPPO CHE E' ABITUATO AD AVERE A CHE FARE CON ALTRI TIPI DI PERSONE.
Quote:
Nel mio discorso forse non hai colto la fondamentale differenza che evidenziato: bisogna fregarsene emotivamente del giudizio degli altri, al massimo si può usare strumentalmente il giudizio dgeli altri.
Non ci deve essere timore, ma solo presa d'atto di ciò che può accadere in conseguenza delle nostre azioni.
Il timore del giudizio degli altri è sbagliatissimo. Il ragionamento dovrebbe essere: io non temo il giudizio dgeli altri, anzi potrei anche fare tutte le figuraccee del mondo e non me ne fregherebbe nulla. Però, siccome alla fine mi conviene, talvolta piego il mio comportamento ad esso.
Uno deve liberarsi dell'ancora emotiva, del fatto che il giudizio degli altri diventa importante intrisecamente, e non per una sua utilità.
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Se non ti piace la parola "timore" va bene, io continuo a preferirla, il resto del tuo ragionamento corrisponde al mio, non ho mai parlato di giudizi giusti, ma solo di g iudizi diffusi e condivisi tra la maggioranza.
Quote:
Perché il timore del G.d.A. nasce da un principio: il principio di non accettazione. Io sono sbagliato, se mi mostro non mi accetteranno, non vado bene, quindi devo seguire il giudizio degli altri, devo ragionare su quello che gli altri potrebbero pensare di me. E da qui nasce l'evitamento per le situazioni che non sappiamo gestire, le ansie, sensaizoni di pericolo, di venire scoperti, ecc ecc.
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Fase che ho naturalmente vissuto e che ho superato una volta acquisiti gli strumenti cognitivi necessari per valutare senza condizionamenti esterni ciò che sono
Quote:
Invece il procedimento è inverso:
-Prima mi accetto e me ne frego del giudizio dgeli altri.
-Dopo, solo dopo allora posso iniziare a comportarmi secondo detemrinate regole sociali.
In quetso passaggio da me elencato non tutto è perfetto: tra la prima e la seconda parte ci saranno dei conflitti, dei dissidi, delle figuraccie, dei litigi. Perché il timore del G.d.A. spesso ci porta a indossare una maschera comportamentale che non è la nostra, e quindi quando iniziamo a comportarci secondo il nostro vero Io ci saranno delle discrepanze da affrontare. O delle rabbie represse che vengono fuori, della misantropia nata dall'odio per il mondo esterno che temiamo e al tempo steso odiamo. Questi sono tutti fenomeni che vanno in qualche modo gestiti e attutiti. Ma a volte vanno accettati, è l'unico modo per andare avanti e "guarire". E se uno se ne frega del G.d.A. allora è più facile entrare in conflitto e iniziare a rivelarsi per quello che si è.
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Tutto giusto.
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Quote:
Infine, vorrei rimarcare una cosa detta più volte su questo forum: piacciono le persone vere. Che non si vergognano di essere quello che sono. Usciamo dalla dicotomia estroversi-che-piacciono, introversi-che-non-piacciono. L'introverso non piace perché è chiuso, misterioso, non è capito. E anche perché spesso si vergogna di ciò che è.
Spesso le ragazze scrivono "a me piacicono i timidi e gli intorversi che sono se stessi", e vengono tacciate di ipocrisia. In realtà vorrebero dire "mi piacciono gli introversi che che non si vergognano di mostrare i loro difetti".
Anche se abbiamo un carattere difficile e particolare, se non ci vergogniamo di noi stessi qualcuno a cui piacere lo troveremo. In caso contrario, difficilmente accadrà. Per piacere devi piacerti.
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Io mi sono accorto che la gente anche se fa cazzate, anche se si comporta male, spesso viene accettata, "quella persona è fatta così, va accettata per come è". Anzi finisce per piacere proprio perché "è se stessa", anche gente che io reputo antipatica o sgradevole.
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Una volta superata brillantemente la fase dell'accettazione tutte questo viene da sè, se i nostri pregi hanno più valore degli aspetti negativi del nostro carattere
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27-07-2010, 15:55
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#66
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Principiante
Qui dal: May 2008
Ubicazione: Liguria
Messaggi: 93
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
il carattere ce l'hai, il problema è farlo uscire.
tutto il resto sono le influenze ricevute, le esperienze negative che ti han bloccato e che diventano maschere.
in parte alcuni ostacoli si possono rimuovere.
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Questo è un bel dilemma, penso ci siano diverse scuole di pensiero e che nessuna abbia completamente torto e ragione
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27-07-2010, 15:56
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#67
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da lux
Posso condividere questo che dici e quello che scrive John Reds, il fatto è che non credo si possa costruire il carattere di una persona a tavolino, come se fossero le sue caratteristiche di un personaggio di un gioco di ruolo e noi fossimo il giocatore che lo controlla/rappresenta.
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Quoto LordDrachen: il carattere c'è già e va tirato fuori. Ti sembra di doverti costruire a tavolino, mentre in realtà il compito è distruggere i comportamenti falsi e far emergere quelli veri. Non è un lavoro facile, non è lineare, ognuno ha la sua strada lunga e tortuosa, ma la direzione è sicuramente quella.
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27-07-2010, 15:57
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#68
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Comunque quoto JR e LD, Labo le tue idee sono un po' confuse...
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Se continuano ad essere male interpretate è inevitabile che l'impressione sia questa!!!
Ti assicuro che non è un pensiero incoerente e frammentario quello che ha dato origine al topic!
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27-07-2010, 15:57
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#69
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da NightVision
però lo facciamo spesso solo noi
le ragazze non ne hanno bisogno
è la loro presenza che ci porta a questi comportamenti per tentare di farci apprezzare per qualcosa?
ma che senso ha alla fine,non siamo noi stessi
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a me è successo 2-3 volte di parlare con ragazze che facevano le super interessate ai miei hobbies da nerd solo perché volevano fare colpo (poi
han cambiato idea velocemente, e non si è consumato )
io sto ancora riflettendo molto su me stesso per capire quando metto
maschere e quando no.
di solito quando faccio il cretino penso di essere più naturale.
è anche vero che spesso ti interessa qualcuna solo perché ti piace
fisicamente... a me si legge la noia in faccia in quel caso e tutto
l'atteggiamento suona falso.
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27-07-2010, 15:57
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#70
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Io mi sono accorto che la gente anche se fa cazzate, anche se si comporta male, spesso viene accettata, "quella persona è fatta così, va accettata per come è". Anzi finisce per piacere proprio perché "è se stessa", anche gente che io reputo antipatica o sgradevole.
>La gente è abituata ad accettare i difetti degli altri, se si accorge che non può cambiarli.
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Su questo ho parecchi, ma parecchi, ma parecchi dubbi.
Li accetta i difetti perché non può cambiarli, ma dipende da quali difetti.
Per certi difetti l'accettazione si traduce in "Tu stai bene come stai e io sto bene come sto...a 100 km di distanza".
Ah, ed esiste gente che non si piace, eppure piace lo stesso.
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27-07-2010, 15:59
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#71
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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oggi mi state dando un sacco ragione, e questo mi riappacifica con l'universo
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27-07-2010, 16:03
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#72
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Ma io non ho mai avvalorato questo pregiudizio!!!!!! QUANTE VOLTE LO DEVO RIPETERE??!?!?!?!!?!?
HO RIPETUTO DECINE DI VOLTE CHE QUELLO CHE DEVE ESSERE ACCETTATO E' LA MIA PERSONALITA' VERA REALE, GENUINA NON LA SUA VERSIONE ARTIFICIALE INFLUENZATA DAL MONDO ESTROVERSO!!!
HO GIA' DETTO CHE IO STIMO CIO' CHE SONO E PER QUESTO VOGLIO RIMANERE INTROVERSO, NON INTENDO IN ALCUN MODO ASSIMILARE LO STILE DI VITA ESTROVERSO!
IL PROBLEMA E' CHE LA MIA PERSONALITA' PER ESSERE APPREZZATA E NON FRAINTESA DEVE RIVELARSI GRADUALMENTE, IN MODO DA POTER ESSERE COMPRESA DA UN GRUPPO CHE E' ABITUATO AD AVERE A CHE FARE CON ALTRI TIPI DI PERSONE.
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Se non ti piace la parola "timore" va bene, io continuo a preferirla, il resto del tuo ragionamento corrisponde al mio, non ho mai parlato di giudizi giusti, ma solo di giudizi diffusi e condivisi tra la maggioranza.
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Le parole hanno la loro importanza.
Io non lo chiamerei mai timore, perché non è assolutamente timore quello che voglio provare nei confronti dei pensieri sul giudizio degli altri.
Ho detto che avvaloravi i pregiudizi anti-introversi solo per l'uso che fai delle parole, sembrava che continuassi a dare una certa validità a certe paure, secondo me vanno invece scardinate concettualmente, non devono esistere nemmeno nel linguaggio. Tutto qui, per il resto vedo che siamo d'accordo e mi fa piacere.
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27-07-2010, 16:04
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#73
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
a me è successo 2-3 volte di parlare con ragazze che facevano le super interessate ai miei hobbies da nerd solo perché volevano fare colpo
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E perché volevano fare colpo su di te?
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27-07-2010, 16:05
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#74
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
nn l'ho capita.
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Neanch'io
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27-07-2010, 16:06
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#75
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E perché volevano fare colpo su di te?
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ad una piacevo fisicamente, l'altra lo faceva con tutti per risultare simpatica.
(all'epoca non capivo molto bene, oggi è un comportamento che detesto).
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27-07-2010, 16:07
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#76
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
ad una piacevo fisicamente
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Azz, quindi sei messo bene complimenti.
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27-07-2010, 16:09
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#77
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
non confondiamo il giudizio sociale fondato su dei valori condivisi che è perfettamente
lecito e auspicabile, con il giudizio fondato sui preconcetti e l'emotività.
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Davvero?
Il giudizio sociale fondato su valori condivisi era lecito e auspicabile quando si applicava a neri, omosessuali e diversi di vario genere?
E' a causa di questi preconcetti che io parlo dell'apparire. All'inizio è necessaria una maschera per non solleticare i pregiudizi di un gruppo rispetto ad una personalità estroversa, sono i giudizi scaturiti dall'emotività che devo evitare assolutamente, una prima impressione negativa renderebbe vani tutti gli sforzi profusi per rendere comprensibile la mia personalità.
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27-07-2010, 16:14
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#78
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Se continuano ad essere male interpretate è inevitabile che l'impressione sia questa!!!
Ti assicuro che non è un pensiero incoerente e frammentario quello che ha dato origine al topic!
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Eh, ma alcuni passi di quello che hai scritto sono davvero molto discutibili. A parte che già il titolo grida vendetta al cielo , poi non ho voglia e tempo di argomentare tutti i post, ma ad esempio dove confondevi il giudizio degli altri con le regole sociali, mi pare che ti abbia risposto ottimamente LD (per oggi però basta quotarlo sennò si ammala di narcisismo ). Il giudizio degli altri è ad esempio quella cosa che ti fa avere timore di interagire con una commessa in un negozio... cosa c'è di positivo in questo?
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27-07-2010, 16:17
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#79
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Le parole hanno la loro importanza.
Io non lo chiamerei mai timore, perché non è assolutamente timore quello che voglio provare nei confronti dei pensieri sul giudizio degli altri.
Ho detto che avvaloravi i pregiudizi anti-introversi solo per l'uso che fai delle parole, sembrava che continuassi a dare una certa validità a certe paure, secondo me vanno invece scardinate concettualmente, non devono esistere nemmeno nel linguaggio. Tutto qui, per il resto vedo che siamo d'accordo e mi fa piacere.
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Ma le parole non sono mai completamente negative o positive.
Timore dà un impressione negativa ma se a questa reazione istintiva a fattori esterni ti consente di evitare un agguato di un predatore (i boschi fitti ispirano timore perché possono nascondere il lupo) allora il suo valore cambia.
Il timore ci ha precluso il nostro successo sociale, ma può anche averci salvato da occasioni sociali pericolose per noi, che avrebbero potuto devastare il nostro animo.
Il timore non va combattuto nella sua interezza va analizzato in ogni sua parte, giudicato per quello che è veramente e infine deve essere smussato e modellato dalla ragione, in modo che sia funzionale alla nostra vita.
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27-07-2010, 16:17
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#80
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Davvero?
Il giudizio sociale fondato su valori condivisi era lecito e auspicabile quando si applicava a neri, omosessuali e diversi di vario genere?
E' a causa di questi preconcetti che io parlo dell'apparire. All'inizio è necessaria una maschera per non solleticare i pregiudizi di un gruppo rispetto ad una personalità estroversa, sono i giudizi scaturiti dall'emotività che devo evitare assolutamente, una prima impressione negativa renderebbe vani tutti gli sforzi profusi per rendere comprensibile la mia personalità.
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non erano valori condivisi, erano gli stessi preconcetti che oggi spesso colpiscono timidi e introversi. preconcetti che tendono a emarginare
le differenze invece di valorizzarle. preconcetti che sono irrazionali e
si poggiano sulla paura.
io cmq mi riferivo, per es, alla stretta di mano tra membri delle comunità del passato, dove il valore di tener fede alla promessa diventava anche un tornaconto altrimenti si perdeva di credibilità.
cosa che oggi, ahimé, è andata in vacca.... e ci sarebbe da aprire una parentesi su come lo stesso atteggiamento di reciproco rispetto manchi
nei rapporti interpersonali.
il tuo discorso quindi suona circa così: all'epoca del nazismo un ebreo non doveva celare solo la sua identità per salvarsi la pelle, ma anche per non
suscitare i pregiudizi della gente....
non ti suona male?
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