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13-09-2013, 00:13
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 698
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Ultima modifica di cancellato8738; 12-02-2021 a 21:59.
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13-09-2013, 00:25
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Perfetto, davvero complimenti. Mi fa piacere che anche tu abbia scoperto che alla fine tutti abbiamo problemi diversi, ma la radice è la stessa. Scarsa autostima e sicurezza, questo viene notato.
Non sono d'accordo che anche gli altri siano insicuri e che ti guardino altezzosi. Le persone veramente sicure di se non lo fanno e quelle insicure vengono sgamate quando c'è da tirare fuori le palle.
Cmq alla fine quello che determina il miglioramento è reagire in modo diverso e meno evitante ed autodistruttivo agli eventi esterni. Più leggo di persone che migliorano e più noto come questo sia palese.
Continua così, cerca di capire dove ancora reagisci disfunzionalmente e correggiti.
Stima da parte mia per la grande impresa, spero scriverai altri successi.
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13-09-2013, 00:52
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,399
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Sono convinto che controllare le proprie "voci interiori" quelle che ci creano difficoltà e che ci fanno star male sia una traguardo fondamentale per poter stare meglio. Complimenti!
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13-09-2013, 02:11
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#4
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 332
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grande, non pensavo che su questo forum avrei trovato una discussione così bella e sicura, mi hai dato molta fiducia anche in me stesso e anche qualche consiglio. Anche io la penso come te ma purtroppo quei maledetti blocchi mentali che NOI ci creiamo ci fermano sempre. Non pensavo che avrei trovato tanta positività qui, grazie e complimenti
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13-09-2013, 02:16
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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bravissima bellissime parole
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13-09-2013, 02:22
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#6
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Principiante
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 68
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Credo tu abbia centrato il punto fondamentale. La sicurezza ideale non esiste, tutti siamo, tutti sono, in un certo modo insicuri; la diversità è probabilmente nella manifestazione dell'insicurezza, che in alcuni casi diventa introversione o peggio, e in altri diventa smodata necessità di giudicare, o di apparire. Poi è chiaro, l'apparenza è una maschera ben diversa della realtà. Concludo, dicendo, che probabilmente chi è così altezzoso o "giudicante" vive un conflitto interiore non trascurabile. E' un mio pensiero, eh..non sto giudicando:-)
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13-09-2013, 03:05
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,339
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"Tutti dobbiamo affrontare i demoni che abbiamo dentro, e che si chiamano: paura, odio e rabbia. Se non riusciamo a sconfiggerli, cento anni di vita ci appariranno come una tragedia; se ci riusciamo, un solo giorno di vita potrà essere un trionfo"
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13-09-2013, 05:05
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Sono contento per te, ma nel mio caso questa molla non funziona, perchè in me le sensazioni di vergogna e imbarazzo non le sento come una conseguenza di mie insicurezze, ma come una reazione fisiologica del mio corpo, del mio cervello: se sto in un determinato contesto semplicemente mi scattano sensazioni di vergogna e imbarazzo. Sono un tipo audace, quindi ho provato già, e continuo a provare, a sfidare quelle sensazioni adottando comportamenti sicuri, e anche se riesco a affrontare il blocco si vede inevitabilmente che sto remando contro una corrente opposta e non sono spontaneo. Mi conviene calmarmi, perchè se il pensiero di non perdere le occasioni fosse la spinta a smuovermi diventerei magari sbloccato, ma anche incattivito, perchè una volta conquistata la sicurezza ce l'avrei con il mondo che vedrei come qualcuno da punire per avermi negato queste preziosissime occasioni. Insomma, non è che starei in pace con me stesso se avessi questa molla, anzi, per me diventerebbe una resa dei conti con il mondo, cosa che forse sarà inevitabile!
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13-09-2013, 05:32
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,339
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Sono contento per te, ma nel mio caso questa molla non funziona, perchè in me le sensazioni di vergogna e imbarazzo non le sento come una conseguenza di mie insicurezze, ma come una reazione fisiologica del mio corpo, del mio cervello: se sto in un determinato contesto semplicemente mi scattano sensazioni di vergogna e imbarazzo. Sono un tipo audace, quindi ho provato già, e continuo a provare, a sfidare quelle sensazioni adottando comportamenti sicuri, e anche se riesco a affrontare il blocco si vede inevitabilmente che sto remando contro una corrente opposta e non sono spontaneo. Mi conviene calmarmi, perchè se il pensiero di non perdere le occasioni fosse la spinta a smuovermi diventerei magari sbloccato, ma anche incattivito, perchè una volta conquistata la sicurezza ce l'avrei con il mondo che vedrei come qualcuno da punire per avermi negato queste preziosissime occasioni. Insomma, non è che starei in pace con me stesso se avessi questa molla, anzi, per me diventerebbe una resa dei conti con il mondo, cosa che forse sarà inevitabile!
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si fa come me a remare contro,per essere,coraggioso e audace,due tre anni e ti tiri un esaurimento nervoso perchè non siamo fatti per reggere nel tempo all'estroversione in sicurezza è tutto prefabbricato,ci consumiamo in fretta tutte le energie, e stai lontano dalle persone per paura di fare loro del male,e senti te stesso estroverso come qualcosa che non conoscevi e non sapevi,ti accorgi del potere che hai sugli altri non sempre positivo,a volte,purtroppo molto spiacevole,ma ti senti forte sicurro imbattibile,e cazzo..non lo so gestire bene,avevo un opinione di me e invece spuntano lati dappertutto non piacevoli...eeeehh..io ho solo la musica da poter usare per essere qualcosa,ho troppo bruciato tutto quello che...beh storie lunghe,...se io avessi le tue conoscenze musicali,non tutti abbiamo una natura buona,c'è anche del cattivo in noi,e quando esce non è buono,non so megalomania cosa sia,distruggere gli altri ma perchè? se gli voglio bene,perchè voglio salvarli da loro stessi,uccidendo la loro parte cattiva,i do not adesso prendo uno stelo e lo soffio che voli via col vento dei pensieri negativi...suona hurry up bubble bobble this is your destiny,you can not go against the fate that says to trace your essence mathematical logic collide with the human being, is the cross, you can not rebel and be what you're not ... understand ...
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13-09-2013, 09:46
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,068
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Bel topic e bravissima
Sono concetti così semplici ma apparentemente molto difficili da applicare, questo perché è necessario un "refresh" della mente continuo, muoversi, non farsi trascinare per inerzia dagli eventi e cercare con tutta la propria volontà di opporsi a questa.
Pure io mi sono comportata come nella descrizione e ho avuto buoni risultati, anche se in alcuni momenti nella mia testa giravano paranoie inutili.
Poi dal passare dalla conoscenza all'instaurare un rapporto reale senza erigere un muro invisibile ce ne vuole, ma si fa tutto per gradi, un passo alla volta
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13-09-2013, 12:38
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 502
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reset.
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Ultima modifica di Odd; 18-10-2014 a 15:22.
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13-09-2013, 12:41
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#12
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,451
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Uhm.. .. sempre sembrata una che sapeva il fatto suo...
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13-09-2013, 15:19
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,399
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Quote:
Originariamente inviata da Odd
Per una volta sola, non mi piace una cosa che hai scritto: il titolo.
Mi fa immaginare mascelloni sbarbatissimi che dalle copertine sugli scaffali delle librerie mi sorridono col pollice alzato. Una cosa che mi inquieta e sempre mi inquieterà tantissimo.
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Guarda che loro due sono proprio la stessa persona!
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13-09-2013, 15:29
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Caratteriale, permettimi di fare il ruolo dello scettico.
Tu hai semplicemente detto di aver usato la linea morbida, con quella ragazza e questa linea ha dato i suoi frutti.
Hai fatto bene, la linea morbida non è una scelta per deboli, però non è neanche una novità.
Molti di noi qui riescono a comportarsi come se il sospetto di disprezzo altrui non ci fosse, ma poi mollano semplicemente perché si arrendono all'evidenza. E se continuano con quella linea morbida, allora guai, sarebbero dei deboli che non sanno farsi rispettare.
Tieni conto che se a te è andata bene, non significa che ad altri vada allo stesso modo.
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13-09-2013, 15:58
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 502
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reset.
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Ultima modifica di Odd; 18-10-2014 a 15:23.
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13-09-2013, 17:04
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Infatti prima sottolineavo l'importanza di essere positivi ma allo stesso tempo non lasciarsi sottomettere. Ma lo sai quante volte in vita mia mi sono sforzata di sorridere e inserirmi e nonostante questo beccarmi l'etichetta di sfigata di merda?
Il problema sta nei sistemi, nel sistema scolastico, nella gerarchizzazione sociale, ma una domanda dopo un po' di anni uno se la fa:
non è che il problema sono anche io?
Il problema era che sorridevo eccetera, ma in un certo senso mi aspettavo che questo bastasse. In un certo senso, pretendevo.
E pretendere senza dare niente agli altri, in termini più diretti e grossolani di comunicazione (argomenti, iniziative, discorsi, chiacchiere), porta inevitabilmente all'esclusione.
Se poi vuoi sottintendere qualcos'altro, bisogna vedere se questo qualcos'altro rientra effettivamente con il tema di cui si sta parlando.
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Credo che tu abbia fatto un step, come chi, usando il mio solito esempio, capisce il soggetto del puzzle che sta costruendo.
Però non pensare che parlando di questo tuo cambiamento, quelli che leggono possono essere colti dalla stessa illuminazione.
A me sembra di aver oltrepassato il punto che descrivi, solo che la risposta continua ad essere insoddisfaciente; se mi sforzo a pretendere poco, mi sembra di affogare nei complessi di superiorità; se invece mi sforzo a chiedere di più, divento ipercritico e disilluso.
Credo che alla base ci sia il livello di introversione, che più è elevato e più è difficilmente da incastrare nel compromesso tra percorso mio verso gli altri e percorso degli altri verso me.
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13-09-2013, 17:05
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 668
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wow, hai illuminato in tanti con questa discussione. anche me, sinceramente . Quello che hai fatto non è facile, ma non è nemmeno un essere morbidi, è come se ti fossi pian piano avvicinata ad uno che vuole farti del male fino al punto in cui attaccarti avrebbe fatto male anche a lei.
Questo è come un annullare il pregiudizio iniziale (il motivo per cui ti guardava dall'alto in basso) e rigiocare con carte nuove. E' una cosa che dobbiamo imparare a fare continuamente, sempre, perchè la gente è piena di pregiudizi verso ciò che non conosce, e tendenzialmente verso di noi lo è proprio perchè ci teniamo a distanza di sicurezza.
Annullare agevolmente e velocemente questa distanza in ogni situazione possibile è l'allenamento più importante di tutto il problema sociale. Ti aiuta a capire se hai davanti un idiota, e ad attaccarlo, o solo qualcuno che si difende da qualcosa che non conosce.
Al diavolo, nei rapporti sociali, la distanza di sicurezza. Non è rispetto degli altri. Non serve a niente. E' solo una macchina della nebbia, fa paura agli altri. La può capire e apprezzare solo un altro che tende a comportarsi così. Ma immaginate che coppia di amici (o di partner) può mai nascere da due che tendono a stare a distanza di sicurezza uno dall'altro o, alla meglio, da tutti gli altri.
Morte alla distanza di sicurezza!
Ciao car, grazie
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13-09-2013, 17:08
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ribadisco.....dobbiamo mettere da parte il rancore.
Il rancore non è sincerità, non è neanche ragionamento giustificato attraverso argomentazioni lucide e valide. perché non c'è nulla di valoroso.
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Non sono d'accordo, è una conclusione troppo assoluta.
EDIT: Certo, il rancore fa stare male, infatti io mi difendo anche da quel disagio, ma per un'altra via, cercando di farmi forza nella speranza della futura resa dei conti che mi metta l'animo in pace.
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Ultima modifica di HurryUp; 13-09-2013 a 17:29.
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13-09-2013, 17:14
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da dentromeashita
si fa come me a remare contro,per essere,coraggioso e audace,due tre anni e ti tiri un esaurimento nervoso perchè non siamo fatti per reggere nel tempo all'estroversione in sicurezza è tutto prefabbricato,ci consumiamo in fretta tutte le energie, e stai lontano dalle persone per paura di fare loro del male,e senti te stesso estroverso come qualcosa che non conoscevi e non sapevi,ti accorgi del potere che hai sugli altri non sempre positivo,a volte,purtroppo molto spiacevole,ma ti senti forte sicurro imbattibile,e cazzo..non lo so gestire bene,avevo un opinione di me e invece spuntano lati dappertutto non piacevoli...eeeehh..io ho solo la musica da poter usare per essere qualcosa,ho troppo bruciato tutto quello che...beh storie lunghe,...se io avessi le tue conoscenze musicali,non tutti abbiamo una natura buona,c'è anche del cattivo in noi,e quando esce non è buono,non so megalomania cosa sia,distruggere gli altri ma perchè? se gli voglio bene,perchè voglio salvarli da loro stessi,uccidendo la loro parte cattiva,i do not adesso prendo uno stelo e lo soffio che voli via col vento dei pensieri negativi...suona hurry up bubble bobble this is your destiny,you can not go against the fate that says to trace your essence mathematical logic collide with the human being, is the cross, you can not rebel and be what you're not ... understand ...
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Ieri alla fine delle prove con una delle mie band ci siamo messi al bar a chiacchierare, ognuno di loro raccontava le storie sentimentali e di sesso raccolte nell'adolescenza e anche nel presente, trombamiche, etc... tutti con spirito positivo a mostrarmi il lato opportunista dell'essere umano nella sua fretta a raccogliere furtivamente occasioni di piacere. Questo dovrebbe mettermi gioia? Su cosa costruisco la mia positività? Sulla filosofia opportunista umana del "non farti scappare i treni se no perdi le occasioni e hai una vita da sfigato"? Ma io se mi sbloccherò altro che armonia col mondo: consapevolezza e scudo dai giudizi a tutto spiano
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13-09-2013, 17:24
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#20
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Ma secondo me il problema è quello, si pretende. Aspettarsi qualcosa dagli altri significa in qualche modo pretenderlo.
Riprendendo un altro punto del tuo discorso, quando hai detto che a me è andata bene mentre ad altri può andare male. Domanda: e chi l'ha detto che, un giorno dopo che ci ho parlato, la tipa comincia a prendersi gioco di me spudoratamente e con lei gli altri a ruota?
Risposta: si può impedire, e se lo voglio posso impedirlo, perché la gente in generale non è nessuno rispetto a te.
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Non ho capito.
Dal tuo racconto avevo capito che i rapporti con quella tua compagna di corso erano migliorati. Io ho pensato che ora ci sei amica e sei contenta per questo.
Non ho detto o pensato che lei sparla di te. Dove l'hai letto?
Quote:
Risposta: si può impedire, e se lo voglio posso impedirlo, perché la gente in generale non è nessuno rispetto a te.
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Mi ricorda molto i discorsi motivazionali dei network marketing.
Come fai?
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Ultima modifica di Warlordmaniac; 13-09-2013 a 17:34.
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