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12-12-2021, 14:35
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,681
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Secondo voi è possibile?
No, non sto parlando di diventare uguale a lui, sto parlando di auto-svolgere la figura paterna verso la propria persona.
Per figura paterna intendo una guida, che ti prepari a tutta una serie di cose che molto probabilmente accadranno nella tua vita al di fuori della famiglia.
Io ho sempre sentito che questa cosa, in infanzia ma anche in adolescenza, mi sia mancata.
Ovviamente io l' ho messa in questi termini in quanto è quello che sento, ma per altri o altre, il ruolo di insegnamento/guida può essere la madre, la zia, il nonno, Germano Mosconi, il Conte Mascetti, Andrea Alongi ecc. ecc.
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12-12-2021, 14:57
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Penso che non sia possibile; è un obiettivo molto vicino a quando ci si sente dire dal terapeuta "sia più allegro" / "esca" / "si trovi un partner" con l'irritazione del caso Ovvero: occorrerebbe una forza di volontà e una capacità di guardare sé stessi come terze persone, qualità quasi disumane: che io ho visto in un solo caso in vita mia e in quanto caso unico non fa testo. Non possiamo riprogrammare il nostro hardware fino a questo punto.
Secondo me a una figura simile si può avvicinare il classico mentore negli hobby, con qualche anno più di noi e con la condizione che non abbia figli. Esiste anche l'istinto paterno e a quel punto lo riverserebbe su di te, altrimenti verrebbe a mancare quel "quid" che costituisce ciò che vorresti. Questa situazione l'ho vista spesso e mi sono sorpreso a trovarla anche positiva quando (sempre in misura limitata) mi è capitata: mio padre detestava campeggio, arrampicata, movimento, musica, tutto quello che amo io e viceversa. Quindi la mia "scoperta del mondo" è passata appunto per figure parzialmente sostitutive. Questo tipo di proiezioni-compensazioni è molto comune, ma l'ho visto solo nelle attività di qualche tipo; però mai investire tutti i lati dell'esistenza come dovrebbe accadere con la figura paterna. Ma è decisamente meglio di niente, in certi casi si arriva molto vicini al rapporto padre-figlio.
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Ultima modifica di pokorny; 12-12-2021 a 15:12.
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12-12-2021, 15:31
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Secondo me no.
Il padre è una figura di riferimento, una guida.
Una guida è tale perché è consapevole di quello che fa grazie all'esperienza e la conoscenza.
Se hai bisogno di un punto di riferimento è perché ti manca qualcosa, è inutile cercarlo in te stesso se manca, al massimo insegui questo obiettivo di colmare le tue lacune, cerchi di diventare sempre più indipendente.
Magari arriva un giorno in età adulta che sei molto consapevole e maturo e non hai più bisogno di punti di riferimento in quel caso diventi punto di riferimento per altri ma non per te stesso.
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12-12-2021, 15:35
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,681
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La cosa strana è che alla fine tante cose che avrei voluto mi fossero state insegnate da mio padre le ho poi imparate vivendo, quindi questo post è più rivolto al me stesso di una quindicina d' anni fa.
(Oggi sono in vena di seghe mentali, perdonatemi).
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12-12-2021, 15:55
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#5
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Intermedio
Qui dal: May 2021
Messaggi: 282
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
La cosa strana è che alla fine tante cose che avrei voluto mi fossero state insegnate da mio padre le ho poi imparate vivendo, quindi questo post è più rivolto al me stesso di una quindicina d' anni fa.
(Oggi sono in vena di seghe mentali, perdonatemi).
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In parte ho fatto un percorso simile, con figure genitoriali mancanti per certi aspetti (entrambi, non solo il padre), però poi ho recuperato da sola, col tempo.
Anche vero però che quando ci si sofferma a pensare al passato la situazione fa ancora soffrire, almeno a me.
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12-12-2021, 18:46
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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I miei genitori mi hanno buttato presto nella vita, con l'idea che il confronto brutale con la stessa mi avrebbe insegnato ad affrontarla, insomma dovevo imparare ad arrangiarmi. Ma io per mia natura le cose non riesco a impararle da solo, ho bisogno di qualcuno che, le prime volte, mi guidi mostrandomi sin nel minimo dettaglio come si fa, se poi ho delle istruzioni scritte è ancora meglio. Risultato: sono arrivato nell'età adulta senza avere molte di quelle capacità che si danno per scontate, e alcune mi mancano ancora adesso. Per sopravvivere ho dovuto affrontarle, buttarmi e farmi "da genitore di me stesso", ma è stato ogni volta un trauma, una fatica indicibile per imparare e ci ho messo dei tempi lunghissimi per assimilarle tant'è, come ho scritto sopra, che il processo è ancora in corso e probabilmente arriverò alla Morte senza aver imparato molte delle cose che le persone "normali" fanno senza problemi.
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12-12-2021, 20:33
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#7
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Intermedio
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 159
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Secondo me è possibile, io di fatto sono cresciuto cosi
Non so quanto mi abbia fatto bene visto come sono messo ma possibile è possibile
Io prendevo come ispirazione personaggi di serie tv o persone che seguivo per strada e mi appassionavo alle loro vite ascoltandoli parlare in una giornata come tante
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