Oggi all'ennesimo sclero con i miei genitori, mia madre mi chiede: "hai mai chiamato tua zia per sapere come sta?".
Sono passati mesi, che ho occupato prevalentemente lavorando, e questo lavoro mi ha distrutto psicologicamente. Ogni giorno a casa era uno sfogo su quanto facesse schifo quello che faccio e quanto tempo devo rimanere lì dentro tutti i giorni, e li ho incolpati di tante cose, principalmente per avermi cresciuto così pusillanime, uno che non è in grado di farsi valere.
E questo lavoro mi ha sollevato altri miei problemi minori, che mi porto dietro da secoli e che hanno distrutto la mia presente vita sentimentale e la mia stabilità emotiva interiore. Non sto a dire cosa.
In tutto questo marasma di sensazioni, io ho pensato solo a me stesso e a quanto schifo faccia la mia vita adesso. E non ho mai chiamato mia nonna, mai mia zia; a quanto pare quest'ultima dopo una rottura di un osso non si è più ripresa e probabilmente rischia di perdere il braccio (non so se solo la sensibilità o totalmente).
Ma anche i miei problemi sono problemi seri! Non parlo del lavoro, ma di altre cose, solo che sono più subdoli, e non mi fanno svegliare la notte per il dolore.
Io ecco... non so.