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Vecchio 28-10-2011, 17:50   #1
Banned
 

Ieri mi trovato all'università, e terminata una lezione mi son messo alla ricerca di un libro di mio interesse. Poiché il dipartimento che conteneva la biblioteca con questo libro è stato spostato, ma non sapevo dove, andai nella biblioteca interna alla mia facoltà a chiedere lumi, pensando di trovare la solita bibliotecaria anziana, e invece, trac, mi chi trovo? Una studentessa (ha quasi la mia età tuttavia) che fino ad un annetto e mezzo prima ci parlavo avendola conosciuta nel cortiletto dell'università dove era solita fumare.

Avendola trovata su facebook, le chiesi l'amicizia, e iniziai a parlarci un po' lì, senza la solita timidezza che ho dal vivo. Lei non è bellissima, però diciamo che non mi dispiaceva, e aveva (ha) un ragazzo veramente brutto, quindi ho pensato di poter avere una qualche possibilità almeno di combinare qualcosa (non mi interessava "mettermi insieme" in ogni caso). Fatto sta che, io ovviamente da buon viscido procedo con estrema lentezza nello svelare i miei intenti di marpionaggine, ma giocoforza, come tutte le ragazze hanno un sesto senso per queste cose, e alla fine lo capisce. Nel senso, alla fine gli avevo chiesto il num di tel, niente di che, era un passettino preliminare in più, e poi di prendere una bevuta al bar vicino la facoltà. Ad entrambe le domande mi disse qualcosa tipo che non vedeva il motivo, non ricordo bene, comunque un no reciso. Quello che mi colpì è che benché il mio atteggiamento non fosse cambiato, nel senso, non avessi dato mostra di prendermela, né me la ero presa sinceramente, lei, come altrettanto spesso accade, invece aveva dato mostra di prendersela per il semplice fatto che uno (che evidentemente gli fa schifo), avesse mostrato qualche interesse.

Comunque, in seguito mi tolse dagli amici, la vidi più di rado all'uni, all'inizio qualche saluto veloce, poi smisi di salutarla perché vedevo tendeva a non guardarmi neanche e io feci altrettanto. Passa sto annetto, e ma ritrovo lì al banco della biblio. Io con nonchalance, facendo finta di niente e quasi "aggredendo", saluto con un sorriso di quelli che fanno capire che si è "contenti" di rivedere una persona conosciuta, lei mi saluta pure, e io vado subito al sodo dicendo quel che mi serviva su questo libro.

A un certo punto, dopo qualche secondo salta fuori dicendo tipo:
aaahhh sei tu, no scusa ti avevo rimosso.

Io: ehm... [a denti stretti] va be' non importa, "capita"!

Insomma non mi aspettavo una frase del genere, mi ha lasciato di sasso e non sapevo effettivamente cosa dire. Come se fossi stato uno visto di sfuggita sull'autobus e mai più rivisto. Ok, non eravamo grandi amici, e magari nemmeno ti ricordi, ma non me lo dire così platealmente.
A parte che dal saluto iniziale, secondo me, mi aveva riconosciuto come il "marpione che ci aveva provato e che ora, che sfiga, sono costretta a parlargli perché il mio ruolo di studentessa lavoratrice a 150 ore me lo impone". Ho avuto questa nettissima impressione nell'istante in cui mi ha salutato, ho notato quel leggero tremolio nel sorriso e nella voce nel saluto, ma posso sbagliare, però ho una forte empatia in generale.

Comunque, dopo quella risposta prosegui badando semplicemente ad ottenere ciò che volevo, informazioni (che non riuscii ad ottenere), e me ne andai comunque ringraziando. Che ne pensate? sono io che sono troppo permaloso?
Vecchio 28-10-2011, 18:41   #2
Esperto
L'avatar di D. Vecio
 

Può capitare davvero, io alcune volte vedo passare una persona che mi fissa e dopo qualche secondo mi ritorna in mente che la conosco.
Certo non ci devo avere tutte questi rapporti.

Sul fatto della smorfia può essere, non è un obbligo piacere, tu comunque non farti il sangue amaro per queste cose.
Vecchio 28-10-2011, 23:25   #3
Banned
 

Io in situazioni analoghe ci rimango molto male.
Sarò permaloso anche io, sicuramente.
Diciamo che è probabile che fosse imbarazzata
Vecchio 28-10-2011, 23:33   #4
Esperto
L'avatar di monmer88
 

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
Io in situazioni analoghe ci rimango molto male.
Sarò permaloso anche io, sicuramente.
Diciamo che è probabile che fosse imbarazzata
Sì, sicuramente era imbarazzata, anche se sinceramente penso che si ricordasse di lui, soprattutto perchè si sono visti più volte e non di sfuggita... e se non se ne ricordava veramente o lui è cambiato molto, o lei ha davvero una memoria a breve termine
Vecchio 29-10-2011, 02:29   #5
Intermedio
L'avatar di veratrum
 

OT: ma perché usare il passato remoto per fatti successi il giorno prima?
Vecchio 29-10-2011, 10:20   #6
Esperto
L'avatar di Chained to dust
 

Crudele.. T_T
Sto cominciando a pensare che quando le ragazze devono rifiutarti comincino a vederti come un peso morto sulle spalle u.u
Vecchio 29-10-2011, 11:05   #7
Esperto
L'avatar di ragazzosingle
 

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Ieri mi trovato all'università, e terminata una lezione mi son messo alla ricerca di un libro di mio interesse. Poiché il dipartimento che conteneva la biblioteca con questo libro è stato spostato, ma non sapevo dove, andai nella biblioteca interna alla mia facoltà a chiedere lumi, pensando di trovare la solita bibliotecaria anziana, e invece, trac, mi chi trovo? Una studentessa (ha quasi la mia età tuttavia) che fino ad un annetto e mezzo prima ci parlavo avendola conosciuta nel cortiletto dell'università dove era solita fumare.

Avendola trovata su facebook, le chiesi l'amicizia, e iniziai a parlarci un po' lì, senza la solita timidezza che ho dal vivo. Lei non è bellissima, però diciamo che non mi dispiaceva, e aveva (ha) un ragazzo veramente brutto, quindi ho pensato di poter avere una qualche possibilità almeno di combinare qualcosa (non mi interessava "mettermi insieme" in ogni caso). Fatto sta che, io ovviamente da buon viscido procedo con estrema lentezza nello svelare i miei intenti di marpionaggine, ma giocoforza, come tutte le ragazze hanno un sesto senso per queste cose, e alla fine lo capisce. Nel senso, alla fine gli avevo chiesto il num di tel, niente di che, era un passettino preliminare in più, e poi di prendere una bevuta al bar vicino la facoltà. Ad entrambe le domande mi disse qualcosa tipo che non vedeva il motivo, non ricordo bene, comunque un no reciso. Quello che mi colpì è che benché il mio atteggiamento non fosse cambiato, nel senso, non avessi dato mostra di prendermela, né me la ero presa sinceramente, lei, come altrettanto spesso accade, invece aveva dato mostra di prendersela per il semplice fatto che uno (che evidentemente gli fa schifo), avesse mostrato qualche interesse.

Comunque, in seguito mi tolse dagli amici, la vidi più di rado all'uni, all'inizio qualche saluto veloce, poi smisi di salutarla perché vedevo tendeva a non guardarmi neanche e io feci altrettanto. Passa sto annetto, e ma ritrovo lì al banco della biblio. Io con nonchalance, facendo finta di niente e quasi "aggredendo", saluto con un sorriso di quelli che fanno capire che si è "contenti" di rivedere una persona conosciuta, lei mi saluta pure, e io vado subito al sodo dicendo quel che mi serviva su questo libro.

A un certo punto, dopo qualche secondo salta fuori dicendo tipo:
aaahhh sei tu, no scusa ti avevo rimosso.

Io: ehm... [a denti stretti] va be' non importa, "capita"!

Insomma non mi aspettavo una frase del genere, mi ha lasciato di sasso e non sapevo effettivamente cosa dire. Come se fossi stato uno visto di sfuggita sull'autobus e mai più rivisto. Ok, non eravamo grandi amici, e magari nemmeno ti ricordi, ma non me lo dire così platealmente.
A parte che dal saluto iniziale, secondo me, mi aveva riconosciuto come il "marpione che ci aveva provato e che ora, che sfiga, sono costretta a parlargli perché il mio ruolo di studentessa lavoratrice a 150 ore me lo impone". Ho avuto questa nettissima impressione nell'istante in cui mi ha salutato, ho notato quel leggero tremolio nel sorriso e nella voce nel saluto, ma posso sbagliare, però ho una forte empatia in generale.

Comunque, dopo quella risposta prosegui badando semplicemente ad ottenere ciò che volevo, informazioni (che non riuscii ad ottenere), e me ne andai comunque ringraziando. Che ne pensate? sono io che sono troppo permaloso?
quante seghe mentali x niente che vi fate
Vecchio 29-10-2011, 12:57   #8
Intermedio
 

ma te hai 33 anni ormai e vai ancora all'università?
Vecchio 29-10-2011, 14:20   #9
Banned
 

Sono già laureato dal 2005, ho lavorato fino al 2009 e mi sono LICENZIATO dopo una grave crisi nervosa, ed ho deciso di prendere un'altra laurea che mi consentisse di cercare un lavoro che mi piacesse.
Vecchio 29-10-2011, 15:38   #10
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Francamente è una tecnica antisociale di prim'ordine:

P - Ciao Allocco!
A - Ehilà! Ciaoooo..... [espressione d'attesa]
P - ...Pinco Pallino!
A - Ah già! Oh Pinco!
P - Sei sempre il solito eh?
A - Eh anche tu anche tu; come va la vita?
P - Oh bene [sunto: "faccio cose, vedo gente..."] e tu il cane?
A - Come il cane? Mai avuto un cane io!
P - Ma come... ma se...
A - Ma scusa quando mai...?
P - ...
A - Cioè dopo tutto il tempo che abbiamo passato insieme... proprio tu... Panco...
P - Pinco...
A - Pinco Pallino, il mio grande amico Pinco Pallino... Non si ricorda di me..!
P - Ma no Allocco, mi sembrava lo avessi un cane...
A - Lascia perdere... Mi hai deluso...
[Pinco se ne va, sconsolato]

Funziona anche ribaltata..!
Vecchio 29-10-2011, 23:05   #11
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
Quello che mi colpì è che benché il mio atteggiamento non fosse cambiato, nel senso, non avessi dato mostra di prendermela, né me la ero presa sinceramente, lei, come altrettanto spesso accade, invece aveva dato mostra di prendersela per il semplice fatto che uno (che evidentemente gli fa schifo), avesse mostrato qualche interesse.
Forse perché pensava che tu l'avresti sempre vista "in un certo modo" e che ormai anche un semplice rapporto da conoscenti fosse irrimediabilmente compromesso.

Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79 Visualizza il messaggio
A parte che dal saluto iniziale, secondo me, mi aveva riconosciuto come il "marpione che ci aveva provato e che ora, che sfiga, sono costretta a parlargli perché il mio ruolo di studentessa lavoratrice a 150 ore me lo impone". Ho avuto questa nettissima impressione nell'istante in cui mi ha salutato, ho notato quel leggero tremolio nel sorriso e nella voce nel saluto, ma posso sbagliare, però ho una forte empatia in generale.
Ipotesi abbastanza verosimile, anche secondo me.
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