dottorzivago

Ecco questa definizione dà la risposta a tante mie domande sul perchè non sono mai riuscito ad integrarmi e avere amici come tutti.
Ieri, durante una cena con conoscenti tra i vari pettegolezzi, hanno iniziato a parlare di un tizio che io conosco di vista. Il tizio ha sui 46 anni, sposato con figli, a prima vista bravo ragazzo, tranquillo,gran lavoratore.
Fattò stà che lo avevano etichettato come persona noiosa e poco stimolante come un "morto di sonno "appunto (cosa tra l'altro non vera).

Sono arrivato alla conclusione che, ci possiamo impegnare ad essere interessanti, parlare, creare occasioni , chiedere di uscire ecc.....ma se non siamo dei pagliacci, casinisti non otterremo mai niente. Questo anche a 50 anni!!

Crepuscolo

Poco importa se lo considerano un "morto di sonno", tanto lui ha una vita da quello che hai scritto. Poi si sa che lo sport preferito in queste occasioni è parlare male di chi non è presente, tutti vengono criticati per qualcosa, nessuno può piacere a tutti. Chi è morto di sonno, chi è arrogante, chi parla solo di calcio e figa... Tutti vengono criticati per qualcosa.

Se io avessi moglie, figli, un buon lavoro... Me ne sbattere i altamente se qualcuno mi considerasse un morto di sonno, poi a 46 anni... Manco fosse un adolescente che deve essere casinista.

gaucho

Vero, se sei uno tranquillo nei gruppi trendy, quelli che contano, sarai sempre scartato ed etichettato come un peso sociale.

Varano

Chissà quante ne hanno dette alle nostre spalle, a volte pure in presenza non te le mandano a dire.

Quando sento parlare male di uno mi viene sempre da pensare quello, chissà quante ne dicono di me.

L'essere ai loro occhi molle, addormentato e musone è peggio che essere un tossico puttaniere.

Crepuscolo

Comunque Zivago ogni volta che parli dei tuoi conoscenti mi sembra che stai parlando di ragazzini di massimo 20 anni che pensano ancora alle uscite serali, cene tra amici, baldoria e cose del genere. Dove vivo io i cinquantenni non è che hanno tutta sta vita sociale, dedicano il loro tempo principalmente al lavoro e alla famiglia, le uscite con gli amici le fanno pure, ma ormai a quell'età non hanno più tanta importanza. Uno che a 50 anni si mette ancora a fare baldoria mi fa un po' pena.

Barracrudo

Le cene e uscite fra colleghi non sono poi così rare, e partecipano indipendentemente dalla età, potrebbe esserci un 25 enne insieme a un 60 enne x dire.

Io sono andato un paio di volte ed in effetti i pettegolezzi non mancavano, non ripeterò in futuro, soprattutto se c'è differenza di età, potrei ragionare se avessero i miei stessi anni e mi trovassi bene, ma mai più con vecchi e boomer.

dottorzivago

Infatti ai miei conoscenti mentalmente do 10 anni di meno minimo, quindi si parla di 25-30 anni.
Nonostante le loro "ragazzate" buona parte si è costruito la famiglia, un laovor e vivono serenamente.
Sarà la vita di provincia ma io vedo questa vita mondana in tutti i single e in part anche negli accoppiati o famigliati.

A te farà pena....ma a me vedere dei quarantenni con i loro amici e il loro gruppo che rimane unito dopo 25 anni crea anche invidia e ammirazione

Alakazam

Infatti non c'è nulla di male.
Meglio della vita grigia di chi passa la vita a afre lavoro-casa, spesso un lavoro che neanche gli piace e colleghi che sopporta.
Anche da me c'è il contesto che dici tu e al di là della cultura molto popolare, io li vedo sempre molto felici, in un contesto molto sociale dove si scherza e si ride sempre, tra tutti, dal 20enne al 90enne, senza discriminazioni in bqse all'età.

Singer

Hai proprio ragione, è quello che ho pensato sempre anche io. quando sei un carattere docile, mansueto, che non sa portare gli altri dove vuole lui sarai sempre visto come un lombrico. lo ricordo bene perchè io sono sempre stato così, e ricordo che mi accompagnavo sempre con persone che erano l'esatto opposto di me, sia perchè mi divertivo solo con loro, sia perchè speravo che stando in loro compagnia sarei cambiato. niente di piu sbagliato, anzi vedere dal vivo quanta differenza ci sia fra chi nasce col carattere giusto e quello sbagliato ti fa ancora piu deprimere.

alla fine il carattere è come tutte le altre cose: c'è chi nasce bello, ricco ecc e chi nasce con un carattere predisposto per la socialità e chi no. che vuoi farci

Crepuscolo

Non mi fa pena il fatto che abbiano amici ma il modo di pensare che bisogna fare baldoria e cose del genere e che diano del morto di sonno ad uno solo perché non si comporta da ragazzino.

lone 73

Però ne hai di amici e conoscenti.

sparatemi

i pettegolezzi nascono dall'invidia, il fatto che questo 46enne abbia una vita agiata e tranquilla senza mai essersi perso per strada ha attirato l'invidia di questi tuoi conoscenti che quasi sicuramente avranno dei difetti per i quali non li hanno mai portati a risultati sperati