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03-03-2009, 23:46
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Io non so perchè ma tutte le cose che faccio le faccio in modo contorto, ci metto tanto, mi dilungo, sono perfezionista, e magari mi viene peggio di altri.
Sono riuscito un pò a limare questa mia tendenza ma rimane potente in me.
Ma sarebbe tanto facile farle in modo semplice, diretto, come gli altri...e invece no, io ho un modo tutto mio per fare le cose, che mi sembra sempre tremendamente malato, non sano, sbagliato.
E questa non credo sia una mia percezione, me lo dicono spesso...è proprio il approccio con il mondo ad essere deviato.
A voi succede? Che spiegazioni ne date? Come l'avete risolto?
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03-03-2009, 23:53
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#2
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Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 338
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l'hai detto tu stesso. E' l'approccio con il mondo ad essere sbagliato...quello che ti sembra nella norma è in realtà fuori dal comune per la maggior parte della gente...i tuoi comportamenti, i tuoi atteggiamenti che ti sembrano naturali sono considerati strani dalla massa... il mondo non si adatterà certo a te
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04-03-2009, 05:54
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#3
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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lamentele delle mie maestre alle elementari con mia madre : quando propongo un problema , lei ci arriva, risolve bene, ottimi risultati ... ma ci arriva in modo lungo, contorto, è sempre una delle ultime a consegnare e fa un "giro lunghissimo " prima della soluzione ....
e poi ... mai che si butti quando propongo una domanda in classe ... altri si sbracciano, gridano le risposte e lei sembra assente ... se le chiedo direttamente la sa , o propone , insomma si capisce che ha ascoltato ... però non partecipa come gli altri
... poi pure io un po' ho limato e un po' mi sono detta chisseneimporta , visto che ci arrivo ... e ogni tanto fingo di essere presente più di quello che non sarei
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04-03-2009, 06:19
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#4
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
....Ma sarebbe tanto facile farle in modo semplice, diretto, come gli altri... .....
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non per me , mi perderei per strada
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04-03-2009, 11:37
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 2,903
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Si ma è proprio la mentalita' ad essere sbagliata io quando faccio una cosa, penso troppo,
pensare mi ruba tempo ed energie, mentre gli altri normaloni, pensano la meta' e fanno le cose piu' rapidamente e magari meglio.
Pensare ruba tempo ed energie, noi pensiamo troppo (e viviamo poco)
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04-03-2009, 12:49
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#6
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 333
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Talvolta mi lusingo di fare le cose in modo originale per mettere in luce, anche di fronte a me stesso, le assurdità di alcuni comportamenti sociali.
Esagerare, però, significa diventare degli alieni. Anche rispetto a persone normali, e anche se il nostro comportamento, rimanendo personale, rimarebbe sulla carta legittimo. Avere misura, in questo senso, non vuol dire per forza reprimersi: si tratta di capire che gli altri non sempre sono portati alla provocazione o a reagire con flessibilità a comportamenti che non si aspettano.
Altre volte invece, riesco a sentire in pieno il peso della fobia nei miei comportamenti. E se posso cerco di mediare o mascherare.
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05-03-2009, 01:06
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#7
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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Quote:
Originariamente inviata da Joker
Talvolta mi lusingo di fare le cose in modo originale per mettere in luce, anche di fronte a me stesso, le assurdità di alcuni comportamenti sociali.
Esagerare, però, significa diventare degli alieni. Anche rispetto a persone normali, e anche se il nostro comportamento, rimanendo personale, rimarebbe sulla carta legittimo. Avere misura, in questo senso, non vuol dire per forza reprimersi: si tratta di capire che gli altri non sempre sono portati alla provocazione o a reagire con flessibilità a comportamenti che non si aspettano.
Altre volte invece, riesco a sentire in pieno il peso della fobia nei miei comportamenti. E se posso cerco di mediare o mascherare.
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un conto è capire che gli altri " non sempre sono portati alla provocazione o a reagire con flessibilità a comportamenti che non si aspettano" ... quello lo si capisce abbastanza presto , visto la violenza verbale (e non ) con cui spesso reagiscono con incazzature, vittimismi, squalificando l'altro, piccole vendette ...
(e poi "non sempre" è un eufemismo , diciamo pure quasi mai )
e un conto è potere parlare, esserci, indovinando le mille sensibilità che si possono urtare ... per me è un'impresa quasi impossibile .......
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