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04-12-2023, 13:27
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#1
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Guest
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Sto frequentando un gruppo di persone dopo un decennio di solitudine.
Con l'evolversi della situazione provo spiacevoli sensazioni già conosciute, cioè di sentirmi ed essere un bugiardo.
Incontro questo gruppo in un locale, loro sono persone che lavorano e che raccontano di come si alzano alle 5 di mattina per lavorare fino a sera.
Io sono un disagio ambulante che non ha mai avuto un lavoro, mantenuto dai genitori che gli preparano pranzo e cena tutti i giorni.
Ma questo loro non lo sanno perché continuo a mentire.
Racconto di lavorare come autista e di abitare da solo, e di come mi prepari i pranzi e sia indipendente.
Mento cosi tanto che credo alle mie stesse bugie.
Credevo di poter andare avanti cosi ma più si evolve la conoscenza più mi sento insicuro.
Vorrei essere più vero, ma sinceramente mi alzo la mattina alle 11 e solo per pranzare quello che mi preparano, ed è la tranquillità che mi serve.
Non potrei mai vivere una vita dove mi alzo alle 5 di mattina per andare a lavorare.
Nemmeno uscire di casa tutti i giorni o semplicemente concentrarmi per più di 1 ora al giorno.
Mi chiedo se per vivere senza vergogna e bugie l'unico baratto sia questo.
Diventare un caso umano di diverso genere per aspirare a legami sociali reali.
Non so bene cosa fare.
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04-12-2023, 13:48
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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l'alternativa è trovare altri disagiati come te a cui dunque potresti raccontare la verità.
oppure svoltare e raggiungere l'indipendenza economica azzeccando qualche puntata incredibile su campionati del sud-est asiatico.
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04-12-2023, 15:27
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2020
Messaggi: 1,958
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Per me potresti essere la sceneggiatura di un film in quanto io faccio fatica anche solo a concepire un tale livello di menzogna.
Non è assolutamente un giudizio negativo, anzi, sono io che ho probabilmente qualche forma di autismo e devo trattenermi altrimenti scriverei qui sul forum il mio codice fiscale o il pin della mia carta di credito. Non sono assolutamente in grado di mentire se non per cose davvero insignificanti. Mi vengono tipo dei tic, tachicardia, mi manca la saliva, sensi di colpa. Sempre avuto questo problema.
Comunque si, l’unico consiglio è quello di derby.
Ma come hai fatto a conoscere queste persone e iniziare a uscirci? Quanti anni hai?
Scherzi a parte, mi viene difficile credere a qualsiasi cosa risponderai
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04-12-2023, 15:42
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#4
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Guest
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Ho 36 anni, queste persone le ho conosciute frequentando un gruppo di lettura, e si anche questa è una bugia.
L'unica verità e che mi sono ritrovato a frequentare un gruppo di persone e adesso (per il momento) non voglio scappare e isolarmi nuovamente.
Altri disagiati come me non esistono, e quando esistono sono persone chiuse in casa davanti a un computer (quindi incompatibili alle frequentazioni).
L'indipendenza economica neanche mi interessa sinceramente, in parte mi sento già indipendente anche se non ho mai guadagnato un soldo o pagato una bolletta in vita mia, mi sento un uomo capace costretto dalle necessità socio-economiche.
In un futuro prossimo cambierò la situazione, il problema è che la vita si costruisce lungo il percorso e questa richiesta di immagine è davvero demoralizzante, per quello dico le bugie senza problemi, non capisco perché lavorare 8 ore al giorno e ricevere la paghetta dal datore di lavoro farebbe di me una persona diversa.
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04-12-2023, 16:59
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Le menzogne in questo caso sono l'ultimo dei problemi, non sentirti troppo in colpa...l'hai fatto per autodifesa. prima o poi la verità verrà a galla e lì capirai chi è amico e chi no. se non ti comprenderanno avrai perso poco.
riguardo allo stile di vita e al lavoro, quello è il vero problema. non credere che siano supereroi gli altri, ci si abitua come a tutto. il problema è iniziare...
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04-12-2023, 17:24
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,186
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Mi dispiace, confesso di esserci passato anch'io da una situazione simile e non è per nulla piacevole.
Come ha detto Varano, cerca di non sentirti troppo in colpa, le bugie sono un meccanismo di difesa, purtroppo prima o poi i tuoi amici scopranno la verità, ed è giusto che sia così.
Piuttosto se ti piacerebbe essere autista, perché non provi a prendere la patente, o a proporti a qualche azienda se ce l'hai già?
Molte aziende sono in cerca di camionisti in questo momento, è una professione molto ricercata e che paga anche bene.
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04-12-2023, 20:28
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 785
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A me non sembra che tu stia facendo qualcosa di criminoso in fondo. Menti su alcuni aspetti della tua vita solo per adeguarti al gruppo, che è composto di gente che conosci poco.
In vita mia ho conosciuto mentitori peggiori, gente che le spara grosse grosse per stare al centro dell'attenzione e magari tu lo sai che sono tutte "frottole", ma loro ci credono davvero (proprio come dici tu credono alle loro bugie), anche messi davanti all'evidenza continuano... tu per lo meno ti rendi ancora conto che son bugie.
Certo se la sensazione fa sentire te non a posto con te stesso è un altro paio di maniche, ma se è solo una questione di dire delle bugie per non essere categorizzato come un emarginato non fartene una colpa.
Se poi con qualcuno entrerai più in confidenza sei sempre in tempo a vuotare il sacco e dalla sua reazione capirai se vale la pena portare avanti il rapporto.
Come sempre sono molto cinico, ma credo che tutti quelli che hanno rapporti sociali, chi più chi meno, ogni giorno indossi una maschera. Io lo faccio sul lavoro quando devo, ormai anche io in questi frangenti mi stupisco di quanto mi venga naturale mentire. Fossi in te non mi sentirei troppo in colpa, il mondo gira così.
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04-12-2023, 21:39
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 434
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Quote:
Originariamente inviata da AvolteRitorno
A me non sembra che tu stia facendo qualcosa di criminoso in fondo. Menti su alcuni aspetti della tua vita solo per adeguarti al gruppo, che è composto di gente che conosci poco.
In vita mia ho conosciuto mentitori peggiori, gente che le spara grosse grosse per stare al centro dell'attenzione e magari tu lo sai che sono tutte "frottole", ma loro ci credono davvero (proprio come dici tu credono alle loro bugie), anche messi davanti all'evidenza continuano... tu per lo meno ti rendi ancora conto che son bugie.
Certo se la sensazione fa sentire te non a posto con te stesso è un altro paio di maniche, ma se è solo una questione di dire delle bugie per non essere categorizzato come un emarginato non fartene una colpa.
Se poi con qualcuno entrerai più in confidenza sei sempre in tempo a vuotare il sacco e dalla sua reazione capirai se vale la pena portare avanti il rapporto.
Come sempre sono molto cinico, ma credo che tutti quelli che hanno rapporti sociali, chi più chi meno, ogni giorno indossi una maschera. Io lo faccio sul lavoro quando devo, ormai anche io in questi frangenti mi stupisco di quanto mi venga naturale mentire. Fossi in te non mi sentirei troppo in colpa, il mondo gira così.
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Ma non contiamo cazzate, questo qua racconta una vagonata di cazzate e non sente un minimo senso di colpa per essere un totale parassita,e per di più dice di essere un individuo capace, persone così non si meritano niente.
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05-12-2023, 01:21
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 785
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Quote:
Originariamente inviata da Fallitodepresso
Ma non contiamo cazzate, questo qua racconta una vagonata di cazzate e non sente un minimo senso di colpa per essere un totale parassita,e per di più dice di essere un individuo capace, persone così non si meritano niente.
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Fallitodepresso non essere così categorico dai, non conosciamo l'utente, il suo vissuto, i suoi problemi e da quel che leggo a me non traspare che non si senta in difetto per la sua condizione, anzi, dice anche appunto "In un futuro prossimo cambierò la situazione".
Credo che siamo qui dentro FS non tanto per giudicare il vissuto di altri rispetto al nostro, ma per cercare di creare dialoghi costruttivi e condividere esperienze (che a qualcuno leggendo possano magari dare qualche tipo di giovamento).
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05-12-2023, 14:57
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 913
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Al di là di eventuali giudizi morali, non ho capito esattamente qual è il problema che poni, dici (giustamente) che lavorare non farebbe di te una persona migliore, non hai problemi di soldi a quanto ho capito, dici bugie "senza problemi", le persone con cui esci te le sei scelte tu, puoi scegliere se vederle o meno e nonostante tutto vuoi continuare a frequentarle: qual è esattamente la questione?
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06-12-2023, 00:19
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#11
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Guest
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Il problema è che la scelta è un illusione, posso scegliere di non vedere più queste persone e ritornare in un baratro di solitudine.
E queste persone non sono nemmeno cosi sbagliate da giustificare un mio allontanamento.
Il giudizio morale alla fine è tutto ciò che conta per stare al mondo, lo vediamo in questa stessa discussione in cui diversi utenti hanno sottolineato il lavoro come soluzione al problema, chi più energicamente dando del parassita e chi più velatamente supponendo che mi possa piacere fare l'autista e che quindi debba cercare.
Ecco infatti che non esiste scelta, il prossimo ti vuole incasellare a tutti i costi o ti stigmatizza.
La questione è che tra i momenti di ansia per le bugie e la vergogna ce ne sono anche altri in cui mi sembra di sfiorare cosa significa essere umani.
Stasera mi sento molto triste, sento che anche questi momenti stanno per finire.
Una questione potrebbe essere se da una matassa di bugie qualcuno è mai riuscito a trovare la felicità, se ha incontrato un altra persona che l'ha accettato e l'ha aiutato a sbrogliare questo intreccio senza paternali o imposizioni morali su cosa dovrebbe fare,
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07-12-2023, 14:58
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 913
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Persone che, se tu dicessi la verità sulla tua vita, si farebbero una brutta opinione di te secondo me sono "sbagliate" eccome. Qualcuno che ti fa provare una vergogna tale da darti solo due soluzioni, mentire o allontanarti, non può essere una buona compagnia. Poi ognuno sceglie se preferisce essere solo o male accompagnato, personalmente scelgo la solitudine.
Il lavoro ti serve se ti mancano i soldi, non ha senso dire che a una certa età bisogna lavorare e basta perché altrimenti si è immaturi o parassiti. Se non hai difficoltà economiche (beato te) non mi sembra sto gran problema non avere un lavoro.
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07-12-2023, 23:47
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
Persone che, se tu dicessi la verità sulla tua vita, si farebbero una brutta opinione di te secondo me sono "sbagliate" eccome. Qualcuno che ti fa provare una vergogna tale da darti solo due soluzioni, mentire o allontanarti, non può essere una buona compagnia. Poi ognuno sceglie se preferisce essere solo o male accompagnato, personalmente scelgo la solitudine.
Il lavoro ti serve se ti mancano i soldi, non ha senso dire che a una certa età bisogna lavorare e basta perché altrimenti si è immaturi o parassiti. Se non hai difficoltà economiche (beato te) non mi sembra sto gran problema non avere un lavoro.
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Vabbè in genere chi non lavora è malvisto agli occhi degli altri, vuoi per invidia vuoi per disprezzo; anche amici e parenti spesso giudicano!! È rarissimo non venire stigmatizzati! se ti trovi in un contesto dove tutti,tranne te hanno bene o male una vita lavorativa non è per niente facile sopportare certe pressioni per cui capisco l'isolarsi o il ricorrere alle balle!
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08-12-2023, 00:35
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#14
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Guest
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Io penso che assurdamente i soldi non centrano nulla con il lavoro.
Non sono ricco, mangio semplicemente solo riso e pomodori del campo, esco di casa con la bottiglietta di acqua del rubinetto e sono apposto cosi, non spendo, indosso le scarpe, magliette e pantaloni che ho comprato dodici anni fa, e non ho vizi, non fumo, non bevo alcolici, non mi interessa il sesso o il gioco.
Il lavoro è associato all'appartenenza, se non lavori all'occhio di praticamente chiunque (buono, cattivo, bello o brutto) apparirai come una persona persa, per quello si risponde sempre che "si sta cercando" o qualcosa del genere.
Quindi non riesco a reputare queste persone che ho incontrato come sbagliate.
Mi sento una persona onesta e valida come chiunque altro.
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