Mi sono di recente imbattuto sulla storia dell'esperimento del "parco topi" di Bruce Alexander, qui è raccontata la storia per intero
http://www.huffingtonpost.it/johann-hari/la-piu-probabile-causa-dipendenza_b_6537964.html
Se non avete voglia di leggerla dice molto in sintesi: dei topi, sono stati messi in gabbie da soli, per un tot di tempo, con un abbeveratoio a base di acqua e cocaina. I topi dopo alcuni giorni sviluppavano una forte dipendenza, e continuavano a bere questa sostanza fino alla morte.
Altri topi invece, sono stati messi tutti insieme in una sorta di parco topi, con tanta compagnia, un ambiente stimolante, degli abbeveratoi neutri, e degli abbeveratoi con cocaina.
Questi topi, dopo aver assaggiato l'acqua contaminata, non sviluppavano alcuna forma di dipendenza, e poco dopo smettevano di farne uso, per darsi ad interessi diversi, di "socializzazione" con gli altri topi.
Dunque, gli uomini hanno bisogno come i topi, di legare con altri individui, entrare in contatto, e di amare.
Inoltre topi precedentemente dipendenti dalla cocaina, venivano messi nel "parco", e dopo poco tempo anch'essi smettevano di fare uso della sostanza, per dedicarsi ad altro.
Questo spiega essenzialmente due cose a mio parere:
1) La dipendenza da droghe è determinata non solo da proprietà chimiche, ma anche da generali condizioni di mancanza di contatto e comunicazione con altri individui
2) Dunque in parallelo, chi comunica e lega poco con le altre persone, sarà più propenso all'uso di droghe e lo farà se quello è il suo unico modo di svagarsi.
A me piace abbastanza questa visione delle questioni droga e solitudine, soprattutto perchè trattata in modo sperimentale, se qualcuno ci si ritrova in qualche modo grazie a esperienze, sarebbe bello ascoltare qualche storia o considerazione.
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