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23-06-2013, 20:57
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#1
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Banned
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: nella città dolente, nell'etterno dolore, tra la perduta gente.
Messaggi: 104
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quanto vi dirò è solo e soltanto una mia esperienza e non sto consigliando a nessuno di ripeterla. Anzi sconsiglio di farla, davvero. Riporto quanto feci in passato. Per evitare incomprensione con i mod, vi dico apertamente: NON FATELO!
Mesi fa ero in una delle mie solite, o quotidiane, crisi depressive dovute alla solitudine, insensatezza dell'esistenza, noia etc. Decisi che se con le mie forze non ce la facevo, perchè era evidente che non ce la facevo, se la gente, familiari e psicoterapeuti di fatto non mi aiutavano per niente (non dico che non gliene importava, di fatto non potevano sostituirsi a me nel fare le cose che non facevo), dovevo trovare un qualcosa che, anche per un tempo limitato, "si sostituisse" davvero a me, e mi facesse vivere, in prima persona, cosa che altrimenti non avrei fatto. Facendo varie ricerche su internet arrivai a concludere che, per quanto pericolosa, la sostanza forse più potente nel togliere inibizioni sia l'ecstasy, che in pratica è una metanfetamina. Ne comprai su internet, non avendo le conoscenze (sì, esistono dei veri mercati delle droghe online, abbastanza conosciuti anche se non nei motori di ricerca normali ovviamente, dove puoi comprare di tutto, dalla cannabis all'eroina, dietro pagamento non rintracciabile, spedita in confezioni con doppio imballaggio stagno e cammuffamento tattico), dopo qualche giorno mi arrivò la mia bustina. La pesai, controllai su internet per vedere quale era la dose media, uscii di casa portandomi la bustina con la dose prescelta. Considerate che abito in una grande città del centro nord che però neanche conosco bene, da quanto poco esco di casa. Mi diressi in motorino verso il centro. MI fermai in un bar, entrai in bagno e assunsi la polvere, amarissima, esattamente come doveva essere. A quel punto iniziai a camminare, inizialmente nessun effetto, pensavo già di essere stato fregato, quando dopo circa 20 minuti iniziai inizialmente in modo impercettibile poi sempre in modo più forte a sentire una sensazione di euforia, di gioia interiore. Era come una sbronza ma senza gli effetti collaterali. Era come essere nato un'altra volta. Se di solito camminavo a passo veloce, occhi bassi, mani in tasca, cercando di schivare lo sguardo della gente, ora io cercavo le persone, gli sorridevo, e loro mi sorridevano indietro. Ricordo tutto abbastanza bene, a differenza di quando uno beve; ero lucido, ne sono sicuro. Era sera, entrai in un locale e mi sedetti ad un tavolo; ero solo, era una cosa che non avevo mai fatto, eppure la feci con tale nonchalance da non accorgermi neanche. Vidi due ragazze al tavolo di fronte al mio che parlavano, senza neanche pensare all'assurdità dii quel che stavo facendo, mi mossi verso di loro, iniziammo a parlare, non ricordo di cosa, credo di università, erano straniere in erasmus, ricordo. Poi dopo un po' improvvisamente mi alzai e me ne andai. Probabilmente sentivo che l'effetto stava scemando e non volevo essere lì quando sarebbe successo. Uscii all'aria fresca, tornai a casa, mi misi a dormire. Ricordo la sensazione strana di essere a letto ed essere ancora "fatto". Come posso descriverla? era la sensazione di tepore e rilassatezza che hai prima di addormentarti, con la differenza che non avevo sonno. QUindi continuavo a strusciarmi sulle coperte per gustare quella dolce sensazione.
Il giorno dopo invece stetti male, mal di stomaco in particolare. Nella mattinata ancora mi sentii vagamente stordito, poi mi passò del tutto. Ho letto su dei forum che avrei dovuto mangiare qualcosa e non sapendolo non lo feci, probabilmente la sostanza aveva aggredito le mucose dello stomaco o roba simile. Però il giorno successivo mi passò. Tra questo fatto ed altri pericoli che ho letto (LE METANFETAMINE SONO LE SOSTANZE PIU' NEUROTOSSICHE che ci sono, e possono se usate molte volte creare DANNI IRREPARABILI nel cervello, mi pare provocando una diminuzione dei recettori della serotonina, quindi predisponendo ad una vita SENZA GIOIA) decisi di rinunciare ad usarle. Fu solo una singola esperienza e questo deve rimanere. Inoltre anche farsi spedire quella roba a casa è già di per sè un rischio che non voglio correre. MI è andata bene una volta, fine. Anzi, da qualche parte (non a casa per ovvie ragioni, la nascosi fuori) ho ancora il resto della bustina con le altre dosi rimanenti, mai utilizzate, e non intendo farlo. Non fatelo neanche voi, non ne vale la pena.
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Ultima modifica di ilmainato1988; 23-06-2013 a 21:07.
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23-06-2013, 21:34
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#2
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 384
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Ho letto tutto, capisco benissimo cosa sia stato a spingeti a fare quello che hai fatto.Più che altro hai avuto un bel coraggio a provare queste sostanze la prima volta da solo senza conoscere l'effetto che potevano avere su di te!
Quote:
Fu solo una singola esperienza e questo deve rimanere.
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Fai bene,come hai detto tu è roba che anche provandola una sola volta ti può distruggere!Io personalmente il massimo che ho provato è stata una sbronza quindi non ho idea di che sensazioni ti possano dare, capisco benissimo che la vita a volte fa davvero schifo però cosi ci si distrugge con le propie mani!
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23-06-2013, 21:58
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#3
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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il tuo post mi ha incuriosito, facendo un po' di googlate ho scoperto questo
http://www.maps.org/research/mdma/
come per molte altre droghe esiste una demonizzazione dell'mdma che è giustificata dalle modalità di sintesi e taglio della sostanza (laboratori clandestini, condizioni igieniche non verificabili, sostanze di taglio ignote), e solo per piccola parte dalla sostanza stessa.
Lungi da me voler incoraggiare altri a ripetere la tua rischiosa esperienza, ma secondo me sarebbe utile una sensibilizzazione politica volta alla de-demonizzazioni delle sostanze chimiche che se usate in contesti controllati potrebbero essere di grande aiuto.
Nel link da me postato ad esempio si fa riferimento all'uso della sostanza durante sedute di psicoterapia per aiutare i soggetti affetti da disturbo post-traumatico da stress a essere più loquaci e aperti, e riuscire quindi a farsi aiutare meglio. E' un'uso certamente insolito rispetto a quanto comunemente si è portati a pensare, così condizionati come siamo dall'associazione pasta->discoteca->sballo->comportamenti pericolosi.
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23-06-2013, 22:18
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
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interessante.
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24-06-2013, 00:25
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Non saranno droga, alcool o fumo a darvi l'autostima.
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Ultima modifica di Kody; 24-06-2013 a 01:14.
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24-06-2013, 00:54
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Tolgono i freni inibitori, per poi risprofondare nel proprio quotidiano fatto di limiti e insicurezze, morale della favola, si rischia la spirale del non ritorno, per la serie, stavo meglio quando stavo peggio?
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24-06-2013, 08:01
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#7
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Avanzato
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 374
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Grazie per la testimonianza.
Mi ha ricordato lo stato ipomaniacale dei bipolari.
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24-06-2013, 11:32
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#8
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Banned
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: nella città dolente, nell'etterno dolore, tra la perduta gente.
Messaggi: 104
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Questa testimonianza vorrebbe anche servire a sfatare certi miti tipo che dopo un'assunzione uno è condannato per la vita, o che subito entri nel circolo vizioso ed in pratica sei un drogato. Io sinceramente, da quella volta, non ho mai neanche pensato a rifarlo, un po' per il forte mal di stomaco (credo che in realtà fu perchè non mangiai e non bevvi neanche -nel bar dove andai non c'era acqua, sfiga-, quindi assunsi la polverina "a crudo") del giorno dopo che ho detto, un po' per via dei rischi (in realtà connessi all'abuso, o all'uso di sostanze tagliate male) legati alla neurotossicità, che voglio evitare, in quanto ho un cervello solo e se lo danneggio in modo irreparabile poi son cazzi miei. Ad ogni modo oggigiorno c'è una cultura che tende a demonizzare troppo le droghe quasi fossero l'unico male da cui ripararsi e l'unica cosa che può danneggiarti profondamente la psiche...magari passare anni in solitudine, sentendosi un reietto, è accettabile, non danneggia una persona nel proprio intelletto e nella socialità, mentre una singola assunzione di droga, o quello che è stato deciso di chiamare "droga" è visto come una specie di evento malefico capace di racchiudere in sè tutto ciò che c'è di negativo nella vita. Io la penso diversamente; sono contrario all'uso ricreativo e sregolato delle droghe, perchè da lì si va direttamente all'abuso, ma secondo me in situazioni davvero gravi, dove c'è poco o nulla da perdere, perchè non sperimentare tutte le strade possibili, prima di rassegnarsi definitivamente? NOn parlo di persone con una vita brillante e piene di occasioni, parlo di persone che sostanzialmente non hanno nulla da perdere, come me.
Ovviamente dopo aver tentato tutte le strade legali, fatte di lunghe e costose psicoterapie, gruppi vari, teatro e sport, quando ti accorgi che fondamentalmente sono inutili, e che hai una cronica, genetica incapacità a relazionarti in modo normale con le persone, perchè dovresti accettare un qualcosa che non hai scelto, ma che l'ambiente ed i geni hanno scelto per te? perchè non concedersi dei momenti di libertà dal proprio fardello quotidiano di solutidine ed insicurezza, sperimentando cose che molti, forse la maggioranza, provano normalmente, tipo il fatto di approcciare ragazze, parlare liberamente con persone? Perchè gli stessi che ti dicono che "la droga fa male" non è che al contempo ti dicono come uscire da situazioni penose di solitudine e disagio interiore...se non di andare da un tizio con una bella laurea appesa, come se questo potesse riportare l'orologio indietro e farvi vivere esperienze che non avete vissuto, e non farvi vivere altre esperienze che avete vissuto...perchè solo quella sarebbe la cura vera. Io posso dire con certezza che prima di fare questo passo le avevo provate di tutte, ogni tipo di psicoterapia da psicologi, psichiatri conosciuti e con tanto di curriculum. Cosa mi è cambiato? sostanzialmente niente. Finita la seduta, loro tornano alla loro bella vita, tu alla tua, e festa finita, fino ai successivi tre quarti d'ora.
Ad ogni modo, credo che quella singola esperienza a suo modo mi sia servita, in quanto quella sera è una delle poche sere realmente piacevoli che ho passato negli ultimi anni e che ricordo positivamente. Stranamente, mi sono comportato in modo più "strano" tante altre volte in cui non ero sotto effetto di nulla, che non quella volta lì, in cui sperimentai cosa significa essere normali.
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Ultima modifica di ilmainato1988; 24-06-2013 a 11:39.
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24-06-2013, 19:48
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#9
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Banned
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: nella città dolente, nell'etterno dolore, tra la perduta gente.
Messaggi: 104
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up!
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