|
|
23-08-2014, 01:54
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
E' da un po' che non scrivo, ma vorrei condividere con voi una brutta esperienza che mi è successa proprio quest'oggi, questa mattina, quando sono andato al mare, a Montalto, con due miei amici.
Tranquilli questi amici. L'uno è un amico che ho da tanti anni, col quale esco spesso da solo, solo io e lui, benché comunque sia noto da un po' di tempo che la nostra amicizia si erge sul terreno statico dell'abitudine...Comunque credo di poterlo definire un vero amico.
Ha un anno in meno di me e siamo andati tutti e tre con la sua macchina.
Quest'altro amico, classe 93, lo conosco da un po' più di un anno. E' un ragazzo turco che abita nella mia stessa città. Anche lui una persona abbastanza solitaria, che ama passeggiare da solo, e infatti lo conobbi un pomeriggio mentre io camminavo per una strada sterrata della mia città, che porta alla fonte, e lui, che avevo intravisto altre volte in quella zona senza mai parlarci, perché semplicemente non lo conoscevo, attaccò bottone con me dicendomi se mi piacesse tanto quella via nella quale mi vedeva sempre passeggiare.
Una cosa tira l'altra e siamo usciti qualche volta, benché non super frequentemente, e sono passati anche diversi mesi che non ci siamo sentiti. Un amico ma certamente non un migliore amico, a causa della conoscenza ancora limitata...
Proprio l'altro ieri sera, era Mercoledì, io e questo mio amico storico lo abbiamo incontrato e lui ci ha proposto di andare al mare insieme. Dissi di sì, anche perché volevo fare la figura del socievole.
Più tardi misi in dubbio la mia decisione, pensando che in fondo non è che spasimi per il mare e che la voglia non era tantissima.
Però rimasi fedele al mio proposito: passare quasi un'intera giornata, da mattina presto a tardo pomeriggio, con questi due ragazzi che conosco bene e che non mi provocano nessuna ansia.
Veramente: nessuna ansia, nessun'aspettativa negativa prima di partire, solo il pensiero di come sarebbero trascorse quelle ore, che non erano poche se ci pensate, e la leggera preoccupazione di annoiarmi che però riuscivo a gestire.
Pensavo che magari sarei stato meglio da solo, andando a Roma coi non troppi soldi che avevo, e che lì avrei passato una splendida giornata solitaria camminando tra le strade affollate della città e andando a piluccare libri nelle librerie.
Ma ci andai.
In questo mare dovete sapere che l'acqua è limacciosa e nerastra, così tanto che se metti dentro una mano e la guardi da fuori, mentre sei in piedi, ecco che già immediatamente la mano ti viene velata dall'acqua, che ha il colore del fango.
Faccio una premessa dolorosa: non so nuotare e ho una paura ossessiva dell'acqua alta, terrore di affogare, da quando ero piccolo. Fortunatamente nuotare, benché possa essere uno sfizio, non è qualcosa di così necessario alla propria vita e fino adesso mi sono sempre trovato bene. Erano diversi anni che non andavo al mare, e quando ci andai l'ultima volta mi fermai pochissimo dentro l'acqua. Però mi piace fare il bagno, mi piace la piscina, e poi, specificando meglio, non è che io non sappia proprio nuotare; dove c'è l'acqua in cui tocco, mi piace immergermi e nuotare sott'acqua, con gli occhi aperti, stile rana improvvisata, e devo dire, mica per vantarmi, che, almeno in piscina, mi diverto molto nel fare così e riesco a fare un po' di strada sott'acqua, senza respirare. Non so muovermi sulla superficie, difficilmente riesco a fare due bracciate, e non so stare a galla dove non tocco.
Ma io dove non tocco non ci vado mai.
O no?
Questi due amici, entrambi più alti di me, nuotatori entrambi, usavano spingersi al largo, e vedevo le loro teste in lontananza spuntare fuori a pelo dell'acqua. Consapevolmente, a piedi, arrivavo fin dove potevo, fin dove sentivo di toccarci, e la sabbia friabile si smuoveva sotto i miei piedi piccoli che la calpestavano tranquillamente mentre mi spingevo di un passo sempre più avanti.
Sono alto 1 e 63.
D'improvviso, in un momento, mi rendo conto che dove sono non riesco più a toccare, e le onde potenti mi sommergevano ghermendomi la bocca. Un passo prima toccavo e poi, sarà stata una buca, arrivavo al fondo e sentivo con la punta del pollice il fondale friabile, che sembrava sabbia mobile.
Non riuscivo ad avanzare, come se mani invisibili mi tenessero inchiodato in quel punto. Insomma non è che l'acqua fosse profondissima, diciamo che mi superava di poco.
Provo a tuffarmi sott'acqua e muovermi un po' a rana così verso acque più accessibili, dove speravo di sentire, rassicurante, il contatto del suolo sotto i miei piedi, ma emergo impaurito notando che in una frazione di secondo un onda grossa alza ancora il livello dell'acqua in quel punto e...bye bye fondo.
Allora provo a darmi un colpo di schiena per mettermi a superficie dell'acqua e provare a fare due bracciate, spinto dal bisogno.
Ma non ce la faccio.
Che cazzo ci faccio lì? Mica sono il sirenetto della situazione....!!!!
Giuro che in quel momento ho avuto tanta paura e mi sono agitato; mi sono ricordato di quando, piccolissimo, andai al mare con mio padre che è un buon nuotatore, prendendo un materassino andammo al largo, questo si ribaltò e cademmo sull'acqua, dove non toccavo perché avrò avuto quattro anni, e fui tirato su da mio padre per i capelli e questa cosa mi spaventò...L'acqua, non mio padre.
Lottando per stare fuori dall'acqua, con la bocca che cominciava a ingoiare acqua salata, chiamo questo mio amico, che fortunatamente stava nuotando lì vicino, e c'era paura nella mia voce, e un briciolo di disperazione allo stato iniziale. Per dieci secondi ho creduto che fosse la fine della mia vita, giuro non esagero, affogato casualmente dall'acqua che mi superava di poco, e con una stronza buca improvvisa che m'aveva fatto mancare nel giro di un passo il terreno sotto ai piedi. A Montalto ci stanno le buche.
Poi alla fine questo mio amico viene verso di me, mi da una spintarella di pochi passi, e già sento il fondo nel quale avanzo più sicuro.
Ancora adesso sento quella sensazione cinestetica di non sapere cosa fare, e di impotenza, come trascinato dall'acqua, come un qualcosa di superiore.
Poi sono uscito dall'acqua e nel momento in cui ci rientrai ci fu una piccola discussione con questi due miei amici perché uno di loro insisteva a volermi portare di nuovo al largo, questo il ragazzo turco, non quello che m'aveva aiutato; mi diceva che dovevo imparare a nuotare, che lo diceva per il mio bene; io però in quel momento ero spaventato e galleggiavo tranquillamente in una splendida e rassicurante acqua che m'arrivava alla cintola. Me lo dici 1 2 3 4 5 volte, alla fine sbottai dicendo: guarda che m'hai rotto i coglioni, non insistere, sto qua tanto bene, voglio sentirmi rilassato adesso; e devo averlo detto con tono troppo incazzoso perché mi redarguì anche quell'altro amico mio storico che m'aveva aiutato e che invece non insisteva. Mi disse che non potevo rispondere così perché lui mi stava dando un consiglio. Alla fine la cosa si chiarì nell'arco di pochi minuti, e il resto della gita andò avanti liscio come l'olio: non sensazionalmente, perché questi altri due miei amici sono tre volte più timidi di me e persone tranquille, anche; per cui non è che abbiamo abbordato donne dal culetto invitante che passeggiavano sulla riva. Nessuna occasione particolare di migliorare la propria vita. Solo una gita tranquilla che poteva mutarsi in tragedia.
Nel momento in cui persino questo mio amico storico mi disse che secondo lui avevo risposto male, e lo disse lui con tono arrogante, in quel momento, bè, mi sentì isolato, e desiderai essermene andato a Roma invece lì con loro, due amici che in quel momento mi attaccavano.
Però a me non mi si devono rompere i cosidetti; nel momento in cui ti dico no, e te lo dico per cinque volte, che non voglio venire al largo, e tu mi vieni qua e con voce petulante mi dici, scherzando naturalmente: T'affogo, t'affogo, andiamo dai...dopo che non troppi minuti fa avevo vissuto quell'esperienza, bè, sei petulante, e io forse ho sbagliato a rispondere in modo acido a un amico. Ma poi gli ho spiegato le mie ragioni e non ne parlammo più, se non una volta scherzandoci.
Tutto sommato non mi pento di essere andato...
Però non è che sia stato sta super gita.
Alla fine la mia natura asociale e solitaria è venuta comunque fuori...
Voi che ne pensate?
|
|
23-08-2014, 02:05
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
|
Penso che pensi troppo
Stai leggero, non hai combinato niente di male, anzi penso da come hai raccontato che la tua reazione fosse giusta, ma non tanto per quello che ti diceva lui, ma in quanto hai dato ascolto a quello che sentivi.
Eri agitato per lo shock, avevi bisogno di tranquillità e se in quel momento gli altri non capivano (seppur in buona fede) hai fatto bene a mettere un paletto, segnare il limite oltre il quale in quel momento non volevi che andassero.
|
|
23-08-2014, 02:15
|
#3
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Cagliari
Messaggi: 282
|
Quoto Pablo, e aggiungo che purtroppo 'ste cose possono capitare, e anche a persone che sanno nuotare... il mare è bastardo.
Penso tu abbia comunque fatto benissimo ad andare e sono contento che le cose non siano andate peggio; per quanto riguarda la tua risposta, è stata sì brusca, ma giustificabile dal fatto che eri piuttosto sconvolto.
Quindi nulla, io direi agli amici che non era tua intenzione essere arrogante, ma semplicemente non te la sentivi di andare lontano dopo quello che era accaduto. E... amici come prima.
|
|
23-08-2014, 09:40
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Anche io penso che hai amplificato uno dei centomila episodi che capitano nella vita di tutti. L'amico che insisteva a portarti al largo ha fatto malissimo perché al massimo questi esperimenti si fanno in piscina con istruttore e bagnino lì pronto. La tua reazione è normalissima; tu eri giustamente alterato dalla paura ed è successo quel che è naturale dovesse accadere, accade e accadrà tante volte nella vita di tanti. Due cose:
1) Se lo credi opportuno potresti usare una strategia di rinforzo positivo: ci riparli, gli dici che hai capito benissimo che l'intenzione era buona ma che eri spaventato per quello che poteva succedere. Ovviamente senza stamparsi per terra come a chiedere scusa, ci mancherebbe pure. Ma comunque non mi sembri proprio un tipo remissivo e son certo che saprai impostare bene il discorso. Sempreché ci tieni a che questa amicizia possa eventualmente rafforzarsi.
2) Roma in questo periodo è tristissima e le librerie belle, quelle poche rimaste negli angolini delle viuzze, sono in gran parte chiuse. Hai fatto bene ad andare al mare.
|
|
23-08-2014, 09:57
|
#5
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
|
devi imparare a nuotare non è difficilissimo
pensi magari che non sappia cosa provi ma non è così
da ragazzino 12-13 anni facevo un corso di nuoto
e tutte le volte che c'era da fare l'esame in piscina con l'acqua alta
scappavo letteralmente , anche al mare al momento del bagno mi defilavo
poi un giorno piano piano presi il argo in mare , da allora nuoto solo al largo
ce la puoi fare
|
|
23-08-2014, 12:26
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
|
C'è poco da fare con la paura non si galleggia.
Secondo me è normale rispondere nel modo che hai fatto quando si ha paura.
I segnali della tua paura sicuramente ci dovevano essere e per chi non capisse nulla, beh sei uscito dall'acqua all'improvviso, qualcosa dev'essere successo.
|
|
23-08-2014, 13:06
|
#7
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Qui
Messaggi: 337
|
Non è successo niente, ognuno ha le proprie fobie e nessuno comprende quelle degli altri ma cerca di guarirgliele "per il suo bene". Magari questo tuo amico è aracnofobico: prova a presentarti con un ragno in mano dicendogli di prenderlo per il suo bene, per vincere la paura, vedrai che ti prenderà a male parole.
In ogni caso se ha un minimo briciolo di sensibilità capirai che hai risposto così perchè nervoso e spaventato. Io credo nella sua buona fede e comprendo la tua reazione, ambedue avete i vostri torti e ragioni. Non è successo niente, rilassati.
|
|
23-08-2014, 13:29
|
#8
|
Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,749
|
ma scusa non puoi provare a nuotare dove tocchi sollevando i piedi dal suolo e provando a stare a galla? cosi se non cel fai basta che appoggi i piedi a terra
|
|
23-08-2014, 13:54
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,895
|
Io sono un po' come te, non mi piace nuotare dove non tocco. So nuotare benissimo ma mi sento sicuro solo quando sento il fondo sotto i piedi. Inoltre non devi crucciarti se ti sei trovato in difficoltà, non è facile gestire una massa d'acqua che si muove tutta insieme, specialmente se devi andare controcorrente e non hai appigli sui quali far leva. Il mare non è fatto solo di onde ma anche di correnti, a volte portano verso la riva ma spesso trascinano al largo e in certi casi anche i nuotatori più esperti possono trovarsi in difficoltà, quindi sei assolutamente in buona compagnia in questo senso. Se i tuoi amici non lo capiscono ignorali, nessuno può capire veramente qualcosa se non prova su di sè lo stesso disagio. La tua reazione è stata normalissima e comunque non sentirti in colpa, tra amici ci si manda anche affan..lo senza per questo perdere l'amicizia (sempre che di reale amicizia si stia parlando)
Certo, il loro dopotutto non è un cattivo consiglio, anche se dato troppo insistentemente e nella situazione sbagliata, il saper nuotare è qualcosa che tutti i genitori dovrebbero insegnare ai propri figli fin da piccolissimi perchè nella vita non si può mai sapere che situazioni si può dover affrontare, quindi quando avrai anche tu dei figli ricordati di fare lo stesso. La piscina è una buona alleata, soprattutto se c'è qualcuno a sorvegliare la situazione, ma ricorda che tra una vasca artificiale e il mare, come tu stesso hai potuto scoprire a tue spese, c'è... un mare di differenza!
P.S.
Forse l'unico errore che avete fatto è stato l'andare a bagnarvi in un'acqua così sporca e malsana, chissà quanti rifiuti di ogni genere si sono depositati in quel fondo limaccioso e spero che vi siate fatti una lunga doccia calda dopo quella nuotata!
|
|
23-08-2014, 14:46
|
#10
|
Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
|
Credo che il problema per il ragazzo non sia il fatto che non sa nuotare ma l'ansia, se non fosse stato ansioso sarebbe riuscito a gestire meglio la situazione. Io a volte mi spingo davvero a largo perchè mi piace guardare il fondale e sono sempre tranquillissima, solo in un caso perdo il controllo della situazione tanto che una volta sono dovuti venire a prendermi dalla spiaggia perchè ero nel panico, perdo il controllo solo quando ci sono meduse o quando sono a ridosso di scogli dove ci sono ricci di mare, per paura di essere punta non riesco a muovermi e di conseguenza a nuotare. Il panico e l'ansia impediscono di gestire al meglio la situazione in cui ci si trova, bisognerebbe imparare a tenere sotto controllo queste emozioni che ai fobici creano problemi un pò in ogni ambito della vita.
|
|
23-08-2014, 15:08
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
Rispondo a Stefania 90: è una generalizzazione la tua, e neanche troppo acuta; perché io so nuotare solo sott'acqua, e ho sempre evitato l'acqua alta come la peste, tanto che quella era la seconda volta nella mia vita che mi trovavo dove non toccavo. Ricordo che è successo tutto nel giro di pochi secondi; un passo prima toccavo e l'acqua mi arrivava al collo, e poi presi una buca, e in quel momento, per uno che non sa nuotare, fobico o no, diventa una tragedia. Ammetto di essermi agitato ma è stata una reazione istintiva, quasi atavica, e in quel momento non potevo controllare questo stato d'animo, che non è la sega mentale di uno pauroso ma una sana reazione verso una cosa che non si sa affrontare, che spaventa.
Non c'entra niente con la presunta fobia sociale. Che poi io non è che oggi sono un pauroso, benché a volte mi senta timido con la gente e tenda a stare da solo, spesso essendo felice di questo. E' che io non sono tipo da mare, ma da montagna, e amo passeggiare per le strade sterrate: questo è il mio elemento. Non lo è l'acqua alta dove non ho nessun controllo.
Sinceramente erano circa tre anni che non andavo al mare e non ne sentivo nessun desiderio non stravedendo particolarmente per le spiagge incasinate. In estate vado in piscina, che per me è quasi sempre un luogo di relax, ma il mare mi stressa e l'acqua mi butta giù.
Inoltre, per quanto so che imparare potrebbe essere uno sfizio, non ho mai desiderato imparare a nuotare: o meglio, io già saprei nuotare a rana sott'acqua, ma non so reggermi a galla, e questo sinceramente non mi sembra un grande limite.
Io, a parte certe situazioni sociali che più che ansia mi mettono inquietudine, non mi sento oggi un fobico, trovo che sia solo un'etichetta limitante, un astrazione psicologica, e non riesce a descrivere la complessità di una persona.
Chiaramente tutti hanno i loro punti di forza e i loro punti deboli. Questi miei due amici, che pure sanno nuotare, non stanno messi nella vita certamente meglio di me, anzi...
Quindi non si può paragonare quest'episodio di puro panico perché in quel momento rischiavo veramente di affogare, all'emozione di disorientamento che sorge quando ci si trova in un gruppo che non si conosce, verso il quale si pensa di trovarsi all'esterno e dunque lontani da esso. Nel primo caso, quello della paura dell'acqua alta, la paura è sana e rappresenta una normale reazione verso una cosa che non si conosce; e che si tende a provare quando ci si sente minacciati, non solo a livello psicologico ma anche biologico; la seconda invece rappresenta un condizionamento che deriva da una certa visione del mondo, un certo modo di guardare alle cose, e che in quel contesto produce sofferenza...
|
|
23-08-2014, 16:36
|
#12
|
Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
|
Non centra l'essere fobici ma l'essere ansiosi, poi che l'essere fobici sia una conseguenza dell'essere ansiosi e' un'altra cosa.
|
|
23-08-2014, 16:44
|
#13
|
Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
|
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
è vero, non c'entra assolutamente nulla l'essere fobici o no, non bisogna mai vedere uno che non sa nuotare come un poveraccio incapace...io stessa posso fare i tuffi e le escursioni più avventate ma questo non toglie che poi abbia dei momenti di chiusura..e qui è già diverso, qui c'è la fuga dal sociale per crogiolarsi nel selvaggio... che non va bene ugualmente. Vedi, ci sono fobie e fobie.
|
Io ho il terrore di molte cose per esempio delle alture, degli spazi angusti, penso che questo derivi dal mio essere ansiosa, non fossi ansiosa non avrei questo genere di paure, combattere l'ansia per combattere tutte le paure che ne derivano e' l'unica soluzione.
|
|
23-08-2014, 17:18
|
#14
|
Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
|
Quote:
Originariamente inviata da mike21
Inoltre, per quanto so che imparare potrebbe essere uno sfizio, non ho mai desiderato imparare a nuotare: o meglio, io già saprei nuotare a rana sott'acqua, ma non so reggermi a galla, e questo sinceramente non mi sembra un grande limite.
Io, a parte certe situazioni sociali che più che ansia mi mettono inquietudine, non mi sento oggi un fobico, trovo che sia solo un'etichetta limitante, un astrazione psicologica, e non riesce a descrivere la complessità di una persona
|
questo è abbastanza contradittorio se mi permetti , se sai nuotare a 'rana' sai anceh tenerti a galla , ma probabilmente non ne sei cosciente
certo sei stato preso dall'ansia ed è una reazione abbastanza instintiva , si può affogare realmente se si comincia a bere e si ha paura , la prima regola quando si nuota e non avere paura se non è finita ...
dovrei organizzare dei corsi di nuoto primi iscritti anzi cooptati :
qwerty e mike21 inizio corsi mare antistante i bagni Pancaldi di Livorno vi metto la testa sotto l'acqua e vi imparo (sic!) a respirare è un'area dove si tocca
|
|
23-08-2014, 17:18
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
ma non è che la paura sia la conseguenza dell'ansia, semmai è il contrario...Una persona di solito non è ansiosa in toto, ma ha delle paure specifiche...Io posso avere paura dell'acqua e nello stesso tempo essere una persona che dimostra coraggio in molti altri ambiti della propria vita. Quindi non è un problema di ansia generalizzata...Ieri è chiaro che io abbia sentito paura nel momento in cui non ho sentito più la terra sotto ai piedi e l'acqua mi arrivava sopra la bocca...Però in quel momento non c'era ansia, tanto che il cuore, da che ricordo, non mi batteva neanche troppo forte. C'era solo la paura di annegare, che non è per forza ansia...Sono due cose diverse, benché erroneamente vengano sovrapposte. Avevo incontrato una buca. Non sarei mai andato dove non tocco e non ho nessun interesse ad andarci...
|
|
23-08-2014, 19:49
|
#16
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,629
|
A me una cosa del genere è successa da ragazzina .Non sapevo nuotare ,non avevo paura dell'acqua e mi allontanavo dalla spiaggia per vedere fino dove riuscivo a toccare .L'acqua mi arrivava quasi al collo ,a un certo punto ho sentito il vuoto, una buca o la sabbia sotto i piedi che si era spostata, un attimo di panico ,fortunatamente ho avuto la prontezza di fare uno scatto all'indietro ,non c'era nessuno vicino ,i miei genitori erano sulla spiaggia e solo mio padre sapeva un po' nuotare . Inutile dire che da quel giorno non mi sono più allontanata a fare esperimenti .E comunque non mi hanno mai mandata a fare un corso di nuoto e mio padre non se mai degnato di insegnarmi .
Il mare mi piace come mi piace la piscina ,non ho mai imparato a nuotare veramente ,so stare un po' a galla e fare il "morto" ,non ho problemi a stare a galla dove so di toccare ,ma dove non tocco ho paura di perdere il controllo .
Il tuo amico mi sembra troppo insistente ,mica devi fare il marinaio .
Se a te interessa imparare vai a fare un corso in piscina ,il mare è imprevedibile anche per un esperto ,altrimenti fregatene di quello che dicono i tuoi amici .Nessuno deve obbligarti a fare una cosa che non vuoi .
|
Ultima modifica di cancellato11905; 23-08-2014 a 19:52.
|
23-08-2014, 20:02
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,111
|
hai mai pensato di fare lo scrittore?
Cmqe, morale della favola, sei permaloso e avverso alla compagnia di più di una persona, e normale che si sono coalizzati contro di te, che pensavi che il tuo amico storico per farti piacere t'avrebbe dato ragione? avrebbe fatto il suo e il tuo di male... se nn lo hai fatto, fossi in te gli chiederei scusa spiegandogli che, in quel momento eri inpanicato e impaurito per la sensazione di morte che avevi provato.
|
|
23-08-2014, 21:14
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 568
|
Unkown mi dice che dovrei fare lo scrittore...caspita, è un bel complimento, soprattutto perché scrivo da diversi anni, benché non abbia ancora portato a termine il mio romanzo, diciamo.
Significa che scrivo bene...
E questo è bene...
Ma se il signorino Unkown si degna di leggere tutto il mio post scopre che la mia è stata solo una normale reazione all'insistenza di questo mio amico turco, che con fare pesantissimo mi si avvicinava col suo alito pestilenziale e mi diceva, tante volte di seguito: Vieni Vieni Vieni...
Vorrei vedere te unkown dopo la strizza che mi ero preso...Comunque ti dico che quel giorno, cioè ieri, non avevo sta grandissima voglia di andare al mare, e sono andato solo per far fede alla parola data, benché alla fine la gita non sia stata poi così cattiva. Ricordo che dopo che ci fu questo piccolo contrattempo, durato si e no dieci minuti, non ne parlammo più, e amici come prima, se non di più.
Io non ce l'avevo con questo mio amico per non avermi dato ragione, la qual cosa sarebbe stata solo una vuota forma di compiacimento, ma per il tono arrogante e prepotente col quale non ha esitato ad attaccarmi, dicendomi che avevo risposto troppo acidamente, ma in realtà volevo solo proteggermi.
Diceva, l'amico storico: E' così, senza se e senza ma, e lui lo diceva con tono acido. Mi ero incazzato e risposi veloce a tutto ciò che mi diceva, dovevate vedermi, sembravo estroverso, tanto ero assertivo nel far valere le mie cause. Sentivo energia, sapete....
Cmq vi faccio una confessione: io non sono come molti altri utenti del forum che non hanno amici, neanche uno; ho degli amici, non molti, ma ce li ho; e devo dire che, a parte uno, che conosco da tanti anni e che è quasi mio fratello, con i pochi altri non mi sento in sintonia, almeno ultimamente...
L'amicizia storica con questo mio amico, che è arrivata fin qui tra alti e bassi dove non ci sentivamo, mi sembra stanca, e quando sono con lui non sempre sono fluido d'umore. Con quest'altro amico turco invece, che poi è quello che insisteva affinché mi spingessi al largo con loro, quando io volevo solo galleggiare sull'acqua bassa, che era anche più calda - ebbene lui lo conosco da poco più di un anno e definirlo super amico è improprio. Ci conosciamo, e siamo usciti qualche volta. Siamo andati a Roma insieme una volta, solo io e lui. Lo incontravo e lo incontro tutt'ora nelle mie passeggiate presso una strada sterrata vicino alla mia città, che porta ad una fonte di acqua buonissima, ma in tutto saremmo usciti ufficialmente non più di tre, quattro volte. Ieri eravamo noi tre, ma non eravamo un vero e proprio gruppetto o meglio eravamo un circolo improvvisato, che per un pomeriggio aveva deciso di andare al mare - che non mi piace, che mi stressa. Il mio amico storico oltre me ha un piccolo gruppo dove esce, ma niente ragazza, e questi non è che li vede sempre. Una volta a settimana.
Col ragazzo turco, che pure è un'ottima persona, non è che c'è un'alchimia particolare, infatti erano diversi mesi che non ci sentivamo; e lo incontrai per caso mercoledì sera, quando stavo con questo mio amico: e poi, dopo che ci fummo chiariti, per quella storia, gli chiesi scusa dicendogli che non volevo offenderlo, che avevo avuto paura. Una parte di torto ce l'ho, sicuramente, ma la ragione e il torto sono relativi, e mi fa specie che tu Unkown mi giudichi permaloso senza neanche conoscermi...
Comunque sia non è che stavo tanto in vena, e la notte avevo dormito solo un'ora frastagliata, e capisci che dopo la paura...
|
|
23-08-2014, 22:37
|
#19
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,629
|
|
|
24-08-2014, 00:03
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Hogwarst
Messaggi: 549
|
Che simpatico questo tipo, senza offesa perchè è tuo amico.
Mi fa venire in mente quei tipi, che quando ti vedono zitto ti dicono "Oh dai parla!!!" ... e questo "Dai nuota!" -.- io l'avrei affogato
Secondo me hai fatto benissimo ad andare, hai colto l'occasione. Hai fatto bene anche a rispondere in quel modo, insomma dalla parte del torto c'era lui alla fine. Per imparare a nuotare devi essere prima di tutto sicuro di te stesso, sicuro di voler imparare ... e di certo portarti a largo, con la paura addosso, non mi sembra il modo migliore!
Io ho il terrore ad andare al mare in gruppo, perchè in genere le ragazze vengono buttate sott'acqua, gli fanno fare i tuffi... io come infilo il naso sott'acqua inspiro tutta l'acqua che è una meraviglia e soffoco
|
|
|
|
Discussioni simili a Esperienza spaventosa al mare.
|
Discussione |
Ha iniziato questa discussione |
Forum |
Risposte |
Ultimo messaggio |
app.mare
|
dentromeashita |
Off Topic Generale |
0 |
02-07-2014 19:58 |
al mare
|
red dragon |
Sondaggi |
89 |
19-07-2013 20:31 |
Mare o Montagna?
|
a.a.a |
Off Topic Generale |
19 |
04-09-2012 22:01 |
stempiatura spaventosa
|
stuntmanmike |
Off Topic Generale |
11 |
22-02-2011 18:50 |
il mare!!
|
tino |
Depressione Forum |
19 |
18-10-2009 22:47 |
|