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Vecchio 31-12-2012, 04:34   #1
y
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Una curiosità mia, scaturita da una riflessione personale sulla discussione tra muttley, clizia e gli altri in un'altro thread...
Secondo voi avrebbe senso parlare di barriere sociali (come equivalente delle cosiddette barriere architettoniche intendo)?

Esemplifico.
Una scala è ideata per chi ha la piena funzionalità delle gambe. Se mi metti un ufficio pubblico al secondo piano ma io sono in carrozzina, le scale per me non vanno bene e vanno adeguate in qualche modo (montascale?) o accompagnate da struttura alternativa (scivolo, ascensore...), altrimenti mi impedisci l'autosufficienza.

Si potrebbe parlare allora anche di un equivalente sociale per gli affetti da FS e altre patologie affini (disturbi della personalità in genere)? Cioé di parte della struttura sociale che, in quanto basata su modelli sani, necessiterebbe di un adeguamento per garantire a queste persone affette da un differente tipo di patologia (cioé noi, praticamente :P) una sorta di autosufficienza?



(edit.
occhio!: che poi sia fattibile o meno è un'altro discorso, mi interessava sapere se secondo voi ha senso come concetto)

Ultima modifica di y; 31-12-2012 a 04:38.
Vecchio 31-12-2012, 07:05   #2
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

per noi esiste anche un'accanimento terapeutico da parte della sfiga.
io mi preoccuperei più di quest'ultima.
Vecchio 31-12-2012, 11:48   #3
Roy
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Considerazione interessante. Il concetto probabilmente si potrebbe estendere ed essere inglobato nella sfera della fratellanza e del vivere in modo civile all'interno di una società democratica, dove il prossimo non si preoccupa solo per sè stesso ma comprende nella sua visione periferica della propria vita i problemi altrui.
Situazione utopica.
Ci giochiamo tutti sui problemi altrui. Sono probabilmente i problemi degli altri ad alleviare i nostri. Il mondo è popolato di squali e oggi più che mai l'approccio sociale si regge su un marcato individualismo...
Vecchio 31-12-2012, 12:38   #4
Odd
Esperto
L'avatar di Odd
 

reset.

Ultima modifica di Odd; 18-10-2014 a 14:09.
Vecchio 31-12-2012, 12:53   #5
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Fammi un esempio di agevolazioni. Non ti verrebbe in mente niente, tranne idee ridicole.
E poi le barriere sociali sono in realtà il mondo stesso, comprese quelle architettoniche che uccidono l'anima con la loro bruttezza anche se hai le gambe per far le scale. E anche cambiando il mondo intero non verrai incontro alle necessità astratte, mutevoli e confuse di chi del mondo ha paura e lo rifiuta.
Vecchio 31-12-2012, 19:30   #6
y
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Sono consapevole che è un'idea irrealizzabile. Volevo solo rifletterci un po' su e sapere cosa ne pensate.
Vecchio 04-01-2013, 03:33   #7
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da y Visualizza il messaggio
Una curiosità mia, scaturita da una riflessione personale sulla discussione tra muttley, clizia e gli altri in un'altro thread...
Secondo voi avrebbe senso parlare di barriere sociali (come equivalente delle cosiddette barriere architettoniche intendo)?

Esemplifico.
Una scala è ideata per chi ha la piena funzionalità delle gambe. Se mi metti un ufficio pubblico al secondo piano ma io sono in carrozzina, le scale per me non vanno bene e vanno adeguate in qualche modo (montascale?) o accompagnate da struttura alternativa (scivolo, ascensore...), altrimenti mi impedisci l'autosufficienza.

Si potrebbe parlare allora anche di un equivalente sociale per gli affetti da FS e altre patologie affini (disturbi della personalità in genere)? Cioé di parte della struttura sociale che, in quanto basata su modelli sani, necessiterebbe di un adeguamento per garantire a queste persone affette da un differente tipo di patologia (cioé noi, praticamente :P) una sorta di autosufficienza?



(edit.
occhio!: che poi sia fattibile o meno è un'altro discorso, mi interessava sapere se secondo voi ha senso come concetto)
Complimenti per il pensiero sei uno di quelli che invece di stare tutto il giorno a lagnarsi, sta cercando una via di uscita e queste osservazioni sono da elogiare!
Ci ho pensato anche io:
la maggior parte dei fobici è composta da gente sensibile e che non causa problemi ma la società propone modelli rigidi basati sull'estroversione, l'egoismo e sulla sicurezza di se...non penso che siano modelli sbagliati, ma non è giusto che vengano esaltati in questo modo escludendo quindi personalità come le nostre.
Il mio sogno è quello di vedere un giorno un villaggio composto da soli fobici in modo che il mondo, vedendolo da fuori, possa aprire gli occhi e capire che forse c'è troppa superficialità e chiusura mentale e che il diverso non è sbagliato, ma un qualcosa che rende la vita più variopinta
Vecchio 04-01-2013, 05:04   #8
y
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Grazie! : )

hmm.. più che un discorso sul rispetto per le differenze di personalità (che comunque condivido), io pensavo ad una questione di ipotetico (diciamo pure immaginario) abbattimento dei limiti esterni che impediscono o rendono più difficile la sopravvivenza in fase acuta e anche il naturale percorso di cura e guarigione.

Carina l'idea del villaggio di fobici, magari come progetto imprenditoriale: "fobicvillage! vacanze alternative!"
(Però a pensarci bene c'è il rischio che poi ci mettano attorno un recinto e ci chiudano dentro come le mucche...
no, meglio di no dai, è un'idea rischiosa! )
Vecchio 04-01-2013, 09:31   #9
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Bella discussione.

Esistono tanti tipi diversi di barriere sociali, si può persino essere trattati diversamente per motivi che vanno oltre eventuali impedimenti caratteriali.

Per eliminare o attenuare queste barriere servono una mentalità diversa e più sensibilizzazione da parte dei mezzi di comunicazione.
Però c'è anche da dire che una società non può essere sempre al passo delle categorie più deboli, purtroppo lo vediamo tutti i giorni.
Ci sono troppe esigenze diverse, è impossibile riuscire a mettere d'accordo tutti.. mancano tempo e risorse.

In buona sostanza dobbiamo cavarcela il più possibile da soli, senza sperare sempre nell'appoggio di uno stato assistenzialista.

ps. giusto ieri ci sono stati degli episodi di razzismo durante una partita di calcio.
Non è inerente alla discussione ma fino a quando succederanno certe cose sarà impossibile confidare troppo nel buon senso delle persone.. c'è ancora tanto da lavorare.

Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 04-01-2013 a 09:43.
Vecchio 04-01-2013, 09:45   #10
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Beh so di utenti a cui è stato riconosciuto un certo grado di invalidità per fobia sociale e depressione... Quel che basta per entrare nelle categorie protette ed avere qualche agevolazione nel trovar lavoro.
Vecchio 04-01-2013, 10:43   #11
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Quote:
Originariamente inviata da RhyenaN Visualizza il messaggio
Beh so di utenti a cui è stato riconosciuto un certo grado di invalidità per fobia sociale e depressione... Quel che basta per entrare nelle categorie protette ed avere qualche agevolazione nel trovar lavoro.
In teoria si,in pratica è difficilissimo anche se fai parte delle categorie protette.La lista dei lavori che puoi svolgere si restringe decisamente e ti ritrovi a casa a dire"ma non è giusto,io come invalido ho diritto ad un posto di lavoro".
Vecchio 04-01-2013, 10:55   #12
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

Quote:
Originariamente inviata da y Visualizza il messaggio
Una curiosità mia, scaturita da una riflessione personale sulla discussione tra muttley, clizia e gli altri in un'altro thread...
Secondo voi avrebbe senso parlare di barriere sociali (come equivalente delle cosiddette barriere architettoniche intendo)?

Esemplifico.
Una scala è ideata per chi ha la piena funzionalità delle gambe. Se mi metti un ufficio pubblico al secondo piano ma io sono in carrozzina, le scale per me non vanno bene e vanno adeguate in qualche modo (montascale?) o accompagnate da struttura alternativa (scivolo, ascensore...), altrimenti mi impedisci l'autosufficienza.

Si potrebbe parlare allora anche di un equivalente sociale per gli affetti da FS e altre patologie affini (disturbi della personalità in genere)? Cioé di parte della struttura sociale che, in quanto basata su modelli sani, necessiterebbe di un adeguamento per garantire a queste persone affette da un differente tipo di patologia (cioé noi, praticamente :P) una sorta di autosufficienza?



(edit.
occhio!: che poi sia fattibile o meno è un'altro discorso, mi interessava sapere se secondo voi ha senso come concetto)
Wow, non ci avevo mai pensato! In effetti il paragone è parecchio interessante, e credo che ci sia una parte consistente di verità.
Il problema, tuttavia, è che a differenza delle barriere architettoniche quelle sociali non sono altrettanto facilmente individuabili, e quindi rimane anche più complicato mettere in campo degli interventi correttivi che risultino adeguati.

Da questo punto di vista secondo me l'unico rimedio davvero fattibile e desiderabile sarebbe quello di rendere più agevoli, convenienti ed efficaci le condizioni di accesso al trattamento psicologico e psicoterapeutico pubblico, in modo che chiunque volesse intraprendere questo percorso di analisi e potenziale miglioramento di sé stessi non debba più incontrare ostacoli di natura finanziaria,di scarsa offerta terapeutica o altro ancra...ma purtroppo all'orizzonte non si vede nulla di simile, e considerando quanto ancora sia poco sentito nel Paese il problema delle barriere architettoniche, non oso nemmeno immaginare quanto tempo dovrà ancora passare prima che maturi una concreta coscienza e volontà di risolvere il problema delle barriere sociali
Vecchio 04-01-2013, 11:07   #13
Esperto
L'avatar di Melancholia
 

Argomento interessante.
Io credo ci sia una sostanziale differenza tra le barriere architettoniche fisiche e quelle mentali, perchè quelle fisiche sono oggettivamente impossibili da affrontare se si ha qualche disabilità, quelle mentali invece (tipiche dei fobici o evitanti) ce le creiamo noi e quindi potrebbero includere un infinito numero di possibilità.
Ad esempio: un fobico può tranquillamente uscire e andare a fare la spesa, mentre l'altro ha un blocco specifico e non è in grado di mettere piede in un supermercato.
Quindi per me le barriere sociali sono fattori psicologici e soprattutto soggettivi, anche all'interno dello stesso disturbo sociale.
Vecchio 04-01-2013, 11:12   #14
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

Quote:
Originariamente inviata da Frugolina Visualizza il messaggio
Argomento interessante.
Io credo ci sia una sostanziale differenza tra le barriere architettoniche fisiche e quelle mentali, perchè quelle fisiche sono oggettivamente impossibili da affrontare se si ha qualche disabilità, quelle mentali invece (tipiche dei fobici o evitanti) ce le creiamo noi e quindi potrebbero includere un infinito numero di possibilità.
Ad esempio: un fobico può tranquillamente uscire e andare a fare la spesa, mentre l'altro ha un blocco specifico e non è in grado di mettere piede in un supermercato.
Quindi per me le barriere sociali sono fattori psicologici e soprattutto soggettivi, anche all'interno dello stesso disturbo sociale.
Molto vero!
Vecchio 04-01-2013, 21:13   #15
y
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Quote:
Originariamente inviata da Frugolina Visualizza il messaggio
Argomento interessante.
Io credo ci sia una sostanziale differenza tra le barriere architettoniche fisiche e quelle mentali, perchè quelle fisiche sono oggettivamente impossibili da affrontare se si ha qualche disabilità, quelle mentali invece (tipiche dei fobici o evitanti) ce le creiamo noi e quindi potrebbero includere un infinito numero di possibilità.
Ad esempio: un fobico può tranquillamente uscire e andare a fare la spesa, mentre l'altro ha un blocco specifico e non è in grado di mettere piede in un supermercato.
Quindi per me le barriere sociali sono fattori psicologici e soprattutto soggettivi, anche all'interno dello stesso disturbo sociale.
beh, di certo le paure che ci bloccano sono dei limiti, indubbiamente, anche se io le vedrei più come sintomi del disturbo.
Però io mi riferivo esclusivamente a ipotetiche barriere esterne, indipendenti da noi e dalla nostra patologia.
Vecchio 04-01-2013, 21:26   #16
y
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Si, in effetti anche io ho sta impressione. Mi sembra che ci stiamo evolvendo solo tecnologicamente, ma socialmente non siamo in grado di migliorare un granché. Anzi proprio niente direi. :|
Vecchio 04-01-2013, 22:27   #17
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Quote:
Originariamente inviata da Vanitas Visualizza il messaggio
Fammi un esempio di agevolazioni. Non ti verrebbe in mente niente, tranne idee ridicole.
E poi le barriere sociali sono in realtà il mondo stesso, comprese quelle architettoniche che uccidono l'anima con la loro bruttezza anche se hai le gambe per far le scale. E anche cambiando il mondo intero non verrai incontro alle necessità astratte, mutevoli e confuse di chi del mondo ha paura e lo rifiuta.
Sono d'accordo.
Vecchio 05-01-2013, 03:45   #18
Banned
 

basterebbe eliminare le discriminazioni. Per le agevolazioni direi che la cosa sarebbe poco fattibile, non trattandosi di cambiare edifici e barriere architettoniche ma la mentalità della gente.
Non potendo obbligare a trattare in un certo modo con riguardo, si potrebbero perlomeno punire le discriminazioni, battutacce etc sul lavoro ad esempio. Già c'è il mobbing, quindi una base legislativa c'è, ma io ritengo si potrebbe implementare la categoria generica degli atti discriminatori con riferimento a persone con problemi psicologici ed affetti da disturbi di personalità anche lievi, se diagnosticati. Sarebbe un ottimo incentivo.
Vecchio 05-01-2013, 04:26   #19
y
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hmm.. forse il fatto che qualsiasi cambiamento sia in effetti inattuabile rende il parlarne apparentemente inutile. vabè, possiamo lasciar morire la discussione eventualmente.. Io per quanto mi riguarda ci credo, al di là della possibilità fattiva di averne ragione, ma in fondo non è così importante... era solo una riflessione.
Vecchio 05-01-2013, 19:30   #20
y
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hmmm. si, l'ho letto, ma non ho capito molto bene, forse dovresti riaprire la discussione e approfondire con qualche esempio più specifico..
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