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16-09-2024, 05:45
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#21
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,350
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Nella teoria si .. nella pratica no.. considerando che tutto è limitato ed ha una fine in questa realtà .. qualsiasi cosa tende a finire.. funziona così questa realtà .. se si parla di eternità nn devi guardare qua in questa realtà.. ma in una dove è contemplata l esistenza eterna così potrai essere felice eternamente
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16-09-2024, 09:44
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#22
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Quote:
Originariamente inviata da juan
Tutti noi individuiamo le cause del nostro malessere in qualcosa che ci manca (la ragazza, il bel faccino, le abilità sociali…) o in qualcosa di ingombrante (tipo genitori opprimenti) ma siamo davvero sicuri che in quella situazione saremmo pienamente felici? E che il turbamento non ci sarebbe lo stesso? Secondo voi esiste davvero la felicità totale? Oppure si vive sempre bramando qualcosa e sentendosi incompleti?
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No, non esiste. Soprattutto per chi ha problematiche psicologiche.
E forse non sarebbe nemmeno auspicabile...
Io ho ottenuto molto di quello che volevo e sto meglio, però uno che ha sofferto di depressione avrà sempre i suoi momenti cupi.
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16-09-2024, 09:51
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#23
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,849
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Giusta riflessione.
Infatti la "felicità completa" probabilmente non esiste in maniera oggettiva, visibile in modo chiaro e indiscutibile a chiunque, ma deriva sempre da uno stato interiore di autosuggestione/autoillusione/autoinganno, che è puramente personale e parte da noi stessi, e varia da persona a persona.
La felicità totale io la associo a quando si è bambini, e la riferisco a dei momenti in particolare, dove è l'immaginazione a prevalere. Mi ricordo quando passavo pomeriggi interi a disegnare, oppure la felicità del Natale, però mi riferisco all'ambito dell'immaginazione, cioè che ti porta ad andare oltre la realtà che ti circonda.
Anche da piccoli si può avere una situazione difficile intorno e avvertirla a proprio modo (a me succedeva), però avevo anche dei momenti di grande felicità che prevalevano, perché la mente ha questa forte capacità.
Da più grandi subentrano troppi impegni e pensieri, di solito imposti dall'esterno e dalla vita di comunità per come funziona oggi, e questa capacità si indebolisce e i momenti dove l'immaginazione è libera sono sempre meno e molto risicati, però anche per questo bisogna preservare la propria mente e non farsi stravolgere dalle scocciature della vita (lavoro, scartoffie, burocrazia, lungaggini varie, ingiustizie, problemi, conflitti, polemiche inutili, scadenze e altre cose che tendono a togliere tranquillità). Infatti gli adulti penso che facciano fatica ad essere felici nel vero senso della parola, hanno troppi casini e preoccupazioni, ed è per questo che subentrano i vizi, che sono una specie di imitazione/surrogato della felicità.
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16-09-2024, 12:27
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2024
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 546
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Quote:
Originariamente inviata da juan
Tutti noi individuiamo le cause del nostro malessere in qualcosa che ci manca (la ragazza, il bel faccino, le abilità sociali…)
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Piu' che mancarci qualcosa di esteriore (ragazza, lavoro, soldi, amici....), ci mancano le capacita' di ottenerle, ed e' quello che ti fa sentire vivo. Poi quanto vuoi usarle e quanto vuoi ottenere dipende da tanti fattori, anche esterni. Diciamo che la felicita' e' un di piu' che puo' esserci o meno, ma il fatto di sentirti vivo e' una condizione imprescindibile per una persona.
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17-09-2024, 23:46
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da 3stm
So che senza la salute fisica non riesco ad essere felice.
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questo e'poco ma sicuro
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18-09-2024, 16:00
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#26
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Avanzato
Qui dal: Oct 2022
Ubicazione: nel castello errante di Howl
Messaggi: 490
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Sì ti capisco, prima della resezione intestinale ero arrivato a stare talmente male che i miei unici pensieri quando riuscivo a stare in piedi e potevo uscire di casa erano: ci sarà un bagno ovunque io vada? E riuscirò a raggiungerlo? Speriamo che non sia pieno di piscio o peggio. E ci sarà la carta igienica? Ero arrivato a girare con un rotolo nello zaino, così potevo anche andare ad espletare i miei bisogni dentro qualche parco pubblico; potevo passare intere giornate dentro i parchi pubblici, soprattutto quando pisciavo in continuazione anche a causa della tensione psichica.
Riguardo la felicità racconto questo.
Ricordo quando camminavo a fatica con la gamba ingabbiata nel tutore e le stampelle:
il mio momento felice era uscire di casa, camminare fino alla fermata dell'autobus, prendere l'autobus e poi farmi un altro pezzo di strada a piedi fino a casa del mio migliore amico. Era proprio il tragitto verso casa sua a rendermi felice più che il vederci e fare le stesse cose abitudinarie che facevamo da una vita e iniziavano anche a pesarmi.
A volte mi sono arrabbiato con lui, senza che lui lo sapesse, perché pensavo: non è mai venuto da te, cavolo anche ora che sei ridotto così devi andare tu da lui, lui che non ha mai affrontato nemmeno un quarto di tutti i problemi fisici che hai affrontato tu da quando eri un bambino delle elementari!
Lui non usciva di casa nemmeno per comprarsi le sigarette, nonostante fosse un accanito fumatore, le prendeva alla madre oppure attendeva che io o un altro amico fossimo sotto casa sua così ci tirava i soldi dalla finestra, e visto che ci vedevamo quasi tutti i giorni la cosa funzionava.
Quindi lui in realtà faceva più fatica di me perché nonostante le mie condizioni io riuscivo a uscire. Ora è molto migliorato, addirittura lavora a contatto con il pubblico dentro un pub.
Che significa "felicità completa"? È un menù da fastfood?
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