Dylan

Qualche giorno fa mi sono fermato a parlare con un ragazzo che faceva volantinaggio/pubblicitá davantì l'universitá. Di solito li scanso con uno no grazie, ma quel giorno, passato come al solito a studiare in solitudine in biblioteca,avevo bisogno di scambiare due chicchere con qualcuno e dato che l'argomento mi interessava mi sono fermato.
Abbiamo parlaro per circa 10/15 min, con lui che cercava di convincermi a frequentare un corso di tecniche di appredimento da 900euro per tre giorni intensivi di corso!
A me il corso interessava veramente, ma non a quel prezzo no (sapeva molto di truffa pure), però mi fingevo interessato per cercare di parlare il più possibile con lui, stavo facendo una sorta si esercizio di socializzazione e questo ragazzo mi serviva da 'cavia'.
Sono rimasto affascinaro dalla capacitá che aveva di parlare ed interagire con il suo interlocutore: timbro della voce fermo e grintoso, sguardo puntaro sul mio viso, le sue gestualitá e la sua postura erano dritte e sicure e aveva la mia etá.
Io invece mi accorgevo di avere lo sgurdo basso, il tono della voce era insicuro e poco fluido.
Mentre notavo questi difetti in real time ho pensato "perchè ho questo atteggiamento insicuro, quando coi miei amici sono molto diverso, la voce è chiara e limpida e le miei gestualità sono fluide e sicure e con gli sconosciuti non riesco?".

Sto pensando che devo esercitarmi nelle interazioni sociali.
Purtoppo ho pochissimi amici e possibilitá di interazione quasi nulle. Allora vorrei prendermi l'impegno di cercare di scambiare due parole con gli sconosciuti, ad asempio al bar o sul bus. Sono consapevole del fatto che per una persona della mia timidezza è come scalare l everest a mani nude e senza preparazione, ma ho pochi contesti disponibili. Un mio amico un pò estroverso, molto spesso si mette a conversare col barista senza conoscerlo dal nulla, magari approfittando di una battuta dello stesso e robe del genere, una volta si mise a parlare con un signore di mezza etá in aeroporto e a vederlo da fuori sembra tutto semplice e naturale.

Secondo voi potrebbe essere una cosa che potrebbe aiutarmi?
Avete mai provato a fare una cosa del genere, degli specie di esercizi di socializzazione?
Pensavo di inizizare con qualcosa di semplice, ad esempio tra poco andrò a tagliarmi i capelli dal mio barbiere di fiducia che conosco da 20 anni! Se non mi fa delle domande lui io gli parlo pochissimo mentre mi taglia i capelli, bhe la prossima volta mi piacerebbe iniziare ad intavolare una piccola discussione.

Melancholia

Se ti potrebbe servire?
Assolutamente sì! Anche a me, seppur raramente, capita di parlare con degli sconosciuti (come in treno o sul bus), ma ovviamente devono essere loro a fare il primo passo, per come sono fatta io.

Ravanello

Sì certo che servono questi esercizi, io ho imparato proprio così, pian piano.

Warlordmaniac

Non credo.
Finché farai caso alla differenza tra te e l'altro, avrai grossi problemi ad essere spontaneo.


Sì, ma siccome non sono bloccato e sono soltanto introverso, non ho potuto sbloccare nulla.

iwannabemade

Penso sia un buon esercizio.
Nell'ultimo anno lo sto sperimentando anche io, ad esempio in palestra oltre a farmi spiegare l'allenamento butto qualche spunto di conversazione con l'istruttore.
Questo semestre ho scelto volontariamente di seguire un corso facoltativo in cui non conoscevo nessuno per poter attaccare bottone con altri e devo dire che ci sono riuscito.
L'altro giorno ho chiesto al kebabbaro quale città fosse quella raffigurata nel quadro dietro al bancone...insomma cose di questo genere.
Questo inverno voglio provare a chiaccherare con altri in seggiovia...
L'importante, secondo me, è trovare un pretesto per iniziare la discussione.
Da queste conversazioni occasionali non potrà mai nascere un amicizia, ma sono un buona pratica per imparare ad essere meno impacciati in altre occasioni.

PS
per quanto riguarda il corso d'apprendimento so bene a cosa ti riferisci...quelli sono truffatori e in quanto tali la loro dote principale (e l'unica richiesta) è proprio quella di sapersi relazionare con sicurezza.
Promuovere una truffa non è roba da timidi.

Belindo

devi esercitarti, ma nei posti giusti.
inutile socializzare in discoteca con 500 persone che urlano, casino a non finire, buzzurri, si sta in piedi ecc... non ci si capisce niente
viuoi mettere 4 5 persone seduti comodi in1 ristorante di lusso?

Tararabbumbieee

Anch'io sono convinto che possa rivelarsi un esercizio molto utile, almeno nella misura in cui sarai disposto a metterlo in pratica con una certa continuità. Peraltro, se questo genere di cose ti interessano, potresti provare a controllare se nel luogo in cui abiti ci siano dei toastmasters, ossia dei corsi pensati appositamente per allenarsi a parlare in pubblico. Io di persona non li ho mai provati, ma conosco alcuni che li fanno e li ritengono non solo utili ma anche stimolanti...

Halastor

Io ricordo che una volta al mercato un venditore per scherzare ha detto che vendeva la sua roba a "soli" 100 euro.. e io di scatto senza pensarci gli ho detto: <seee vabbè 100 euro.. eccheccos'è?> Ma la cosa buffa è che ho risposto proprio in automatico.. cioè.. ero assorto nei miei pensieri e ho parlato prima ancora di pensare.. poi mi son reso conto solo dopo di con quanta naturalità e sicurezza gli avevo risposto e mi son pure vergognato.. cioè.. gli ho risposto quasi in maniera spavalda.. e lui invece ha riso.... quindi penso che forse l'ideale sarebbe proprio staccare il cervello e fare in modo che l'atto di socializzare sia il meno "ragionato" possibile ... assolutamente naturale come mi era venuta quella risposta.

Difatti per questo motivo "esercizi di socializzazione" mi fa storcere il naso perché secondo me la socializzazione deve essere qualcosa che viene naturale e che fa piacere fare... l'idea di fare "esercizi" mi sa troppo di auto-imposizione... di sforzo.. di qualcosa che non viene naturale... troppo artefatto.. costruito. Secondo me non è così che funziona. Non è con la disciplina e con il controllo che si esce dalla timidezza. Son daccordo con Warlord... è la spontaneità quello su cui bisogna far leva.. non l'auto-imposizione.

Betsy Cherry

Ti aiuterà senz'altro, è un buon metodo per perdere la timidezza "da approccio iniziale con sconosciuti".
Io ci proverei, solo che non ci riesco!

Marco Russo

In contraddizione con tutti gli avvertimenti che hai ricevuto, secondo me fai bene.
La spontaneità è una conquista, non un punto di partenza.
Pensate alla guida. Il gioco di frizione, marcia e frizione non l'avete acquisito grazie alla spontaneità, ma grazie alla pratica costante. Ci pensavate. Poi a furia di farlo è diventato un gesto acquisito, e quindi automatico.

Molti degli utenti qui dentro si sono persi gli anni in cui le sinapsi erano talmente elastiche da consentire apprendimenti vertiginosi e quasi inconsapevoli: ciò non significa che il cervello si sia irrigidito a tal punto dall'esser divenuto immodificabile.

in questi 2 anni ho imparato a socializzare con gli estranei, non è una cosa che faccio sempre, devo essere nel mood giusto, ma è qualcosa che qualche anno prima mi sarebbe sembrata fantascienza. Ma ho imparato grazie a degli sforzi consapevoli. Sforzi che erano a volte motivati dal desiderio stesso di imparare a socializzare, e a volte invece da altri tipi di desideri

L'importante è essere in grado di leggere i feedback in chiave costruttiva, compresi i feedback negativi, che comunque ti aiutano a crescere, perché identificano le tue zone erronee.

Warlordmaniac

Capisco perfettamente quello che vuoi dire. Succede anche a me, molto raramente. Ad esempio è successo poco fa in una comitiva di un'associazione sportiva dove io faccio fatica a dire la mia, ad un certo punto mi sono messo a raccontare una cosa divertente come se fossi di fronte ad amici fidati.
Non era scattato il solito filtro e infatti si sono messi pure a ridere.