Masterplan92

Quando cerchi di superare con la violenza del pensiero la tua comfort zone violentandoti a ripetizione e ricevendo prima di qualche successo tante mazzate..per le persone particolarmente sensibili e fragili emotivamente anche dopo aver raggiunto un determinato obiettivo questo sforzo titanico può determinare stati di questo tipo che poi avranno bisogno di tempo molto lunghi e terapie per essere smaltiti completamente..vi è mai accaduto?

Biancalatte

Che tipo di mazzate?

Nightlights

Secondo me dipende tantissimo dalle persone che si incontrano, non siamo fatti per stare con chiunque. Io mi sforzo se mi trovo bene, altrimenti non ne vale la pena.

Masterplan92

Quando fai dieta per dimagrire e soffri di disturbi alimentari e poi ricominci ad abbuffarti dopo aver perso tanti chili..i rifiuti sentimentali con le donne..riallacciare vecchi contatti e questi non ti invitano..esporsi contro la ansia e non riscontrare mai miglioramenti rilevanti

Masterplan92

È sempre più difficile trovare persone simili anche andando avanti con l età..poi in questa società dell' apparire sembrano tutti appiattiti quindi notare persone di valore è dura

Biancalatte

Per le delusioni sentimentali é difficile se ti abbuffi, i vecchi contatti, sei sicuro che desidereresti tanto tanto riallacciare quei rapporti? Magari non ti invitano perché non sentono un autentico interesse, esporsi e non migliorare penso sia meglio che non esporsi e peggiorare.

DeadSoul

Io la nostra condizione vedo come una vera propria malattia dalla quale noi dobbiamo guarire. Per superarla dobbiamo, ahimè, esporci, noi stiamo troppo bene nella nostra zona comfort, è un luogo sicuro, non ci fa paura e non abbiamo alcun motivo di temere, però, stiamo così tanto bene nella nostra zona comfort tanto che sempre meno sarà la nostra capacità di risolvere i nostri problemi.
È necessaria l'esposizione. A me, qualsiasi occasione sociale, mette un' ansia ai livelli veramente estremi e, una volta finita e tornata a casa nella mia zona comfort, mi sento stanca perché le occasioni sociali e l'ansia da cui ne deriva mi prosciugano tutte le energie. È come se dovessimo farci del male, è una tortura lo so, però dobbiamo vedere come una sorta di allenamento volto a migliorare la nostra condizione.

Delta80

Anch’io sono sensibile e fragile , anche le piccole cose impattano forte sul mio equilibrio, non lo do a vedere agli altri ( sul lavoro soprattutto) invece dentro soffro molto , anche se dopo il grave crollo di una decina di anni fa lo ha capito chi mi conosceva , anch’io mi proteggo ormai da anni da eventuali delusioni in qualsiasi ambito , non provo a fare nulla che mi potrebbe piacere o dare gioia perché una delusione forte mi rimanderebbe nel baratro mentre invece così quantomeno mi riesco a gestire , seppur con ansia , depressione e medicinali

Black_Hole_Sun

Questo succede perché ci si sforza di voler essere apprezzati dalle persone sbagliate. Se devi sempre dimostrare vuol dire che non sei apprezzato, e questo ovviamente logora.

NatoMorto

sì...è un'esperienza che ho vissuto...ci ho messo 3 anni x riprendermi...."riprendermi" se fà pè dì....avevo forzato troppo me stesso x cercare di essere "come gli altri" e il risultato fu piombare in un abisso profondo circa 8000000000000 milioni di km

Nightlights

Sì però è importante non vedere le incompatibilità con gli altri come colpe sempre proprie, i rapporti sociali non sono mai facili, neanche per gli estroversi, solo che a loro magari piacciono di più..

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Masterplan92

È vero questo ma in questa società gli introversi sono considerati strani per usare un eufemismo..mi deve entrare in testa questo

Ogard

Io mi sforzo tutti i giorni, vado continuamente fuori dalla mia comfort zone ed è come camminare a piedi nudi sulla lama di un coltello. Però boh, non vedo più miglioramenti e in alcuni periodi sfioro il burnout. Se non continuassi così però sarebbe peggio, sarebbe come ritornare a mangiare come un bufalo dopo una dieta stretta, riprenderesti i chili persi con gli interessi.

sparatemi

in passato ho fatto sforzi titanici per cercare una compagnia da frequentare e negli anni ne ho cambiata più di una concludendosi però sempre alla stessa maniera, io me ne andavo e sparivo nel giro di pochissimo così come ero arrivato, non sono fatto per stare in mezzo alle persone, non con quelle che ho incontrato almeno


mi trovi d'accordo però noi agli occhi delle persone normali siamo sempre visti come quelli strani

Pablo's way

Per me funziona più o meno così: mi sono accorto col passare degli anni che pur riuscendo ad avere una vita sociale semi normale (intendo soprattutto in ambito lavorativo, perché fuori sto quasi a zero), alla lunga accumulo stress, riesco a fare le cose ma è un continuo forzare i miei limiti, ed anche se ci riesco ormai abbastanza bene mi accorgo di spendere molte energie nervose.

Alla lunga questo porta ciclicamente a delle cadute di umore e a de momenti diciamo "di rigetto", di rifiuto.

muttley

E non ritieni proprio che avere avuto una situazione famiglia problematica abbia influito massimamente nel determinare questa tua fragilità?

Masterplan92

può darsi che sia anche questo certo..non ho mai negato l'importanza di dinamiche funzionali..il divorzio dei miei genitori mi ha segnato abbastanza..ma non posso continuare a guardare indietro..si parla di ora,del futuro..se devo fare 1000 per guadagnare 1..è davvero frustrante..è ovvio che la destinazione finale è un reparto psichiatrico..io sinceramente non vedo vie d'uscita se non la morte..

Masterplan92

se uno già soffre di depressione..ogni passo falso è vissuto come una tragedia..e io contro la depressione e l'apatia le ho provate tutte..è veramente una bestia subdola e pericolosa..

Delta80

Anch’io ho avuto problemi in infanzia , con la perdita dei genitori, un affido, la perdita di due anni scolastici e altro , io credo che sia molto importante quel momento della vita per la formazione del carattere e personalità, anche se poi credo si possa migliorare, io invece sono andato via via sempre peggiorando

Nightlights

Oggi stavo rilfettendo su questo: io solo in certi contesti in cui mi espongo comincio a sentirmi inadatto, ma neanche inferiore direi più che altro completamente diverso, estraneo, come se non c'entrassi nulla con il contesto e la mia natura fosse un altra, cioè mi stanco di stare in quel contesto perchè non mi trovo.
Ad esempio le uscite di gruppo, non mi sono mai piaciute molto e faccio molta fatica a farle ma nn tanto perchè mi senta inferiore (penso sia normale che un uscita in cui ci sono tutte coppie e tu sei l'unico single metta a disagio).
Ma sono proprio certi tipi di persone con cui proprio non mi trovo, chi fa facilmente terzi gradi agli altri per esempio non mi va giù, mentre con persone disponibili ad ascoltare, simpatiche, non giudicanti ho molto più piacere a passare il tempo.
Quello che dico è...ma questo evitare le situazioni che non ci piacciono deve essere per forza ricondotto a qualcosa di patologico o è semplicemente un fatto caratteriale?