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Vecchio 06-09-2015, 18:26   #1
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Visto che la meteorologia e il clima è una cosa con cui tutti abbiamo a che fare, oltre ad essere un comune argomento di conversazione, con questo thread intendo evidenziare ed imparare a riconoscere gli errori più grossolani e frequenti che capita di sentire, anche dai mass-media, e soprattutto qui in Italia, dove la meteorologia è scarsamente considerata, trattata come fosse solo un tirare a indovinare, senza darne la giusta importanza e serietà, come fanno invece molti altri paesi.

Cominciamo la carrellata: metto prima l'elenco generale (senza un ordine particolare), poi nei post successivi le varie spiegazioni punto per punto:

--- MeteORologo, NON meteREologo!
--- Vestirsi solo in base al calendario o alla stagione.
--- I giorni della merla sono i più freddi dell'anno.
--- "Fa troppo freddo per nevicare / nevica solo a 0°C"
--- Ondate di caldo estive: ore centrali della giornata (12-16) indicate come le più calde e pericolose, da evitare.
--- "Caldo torrido e afa alle stelle!".
--- (Pianura, d'inverno): "c'è nebbia, chiudi la finestra che entra umidità in casa!"
--- "Salendo di quota fa sempre più freddo che in pianura".
--- Gente comune e albergatori che frignano e infamano i meteorologi perchè il giorno X hanno previsto pioggia / maltempo e invece c'è stato il sole o comunque non ha piovuto.
--- Fidarsi di ogni termometro che vedete in giro.
--- Confondere temperatura effettiva e temperatura percepita.

(continua..)
Ringraziamenti da
Loner (06-09-2015)
Vecchio 06-09-2015, 18:27   #2
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--- MeteORologo, NON meteREologo!

Questa è solo una formalità ortografica, ma è talmente diffusa che ritengo doveroso sottolinearla: la dicitura corretta è sempre e solo meteORologo, o meteORologia.
Lo stesso tipo di errore che porta alcuni a dire areoplano/areoporto anzichè la forma corretta: aeroplano/aeroporto.

--- Vestirsi solo in base al calendario o alla stagione.

Il clima non segue degli standard stagionali fissi e immutabili, ma è variabile per sua natura, e di molto, anche all'interno di ogni singola stagione. Quindi può capitare benissimo che faccia varie giornate molto miti in inverno e fresche/fredde in piena estate; scontato direi, eppure, ad esempio, si vede spesso gente andare in giro con cappotto pesante, sciarpa e guanti a dicembre / gennaio (perchè è inverno e in inverno fa freddo, no?)... nonostante fuori in realtà ci siano anche 15 o più gradi, e a fine giornata si sorprendono pure di aver sudato come dei dannati...
Sono raffreddati o molto freddolosi di natura? Beh può essere, ma rimango convinto che una buona parte lo fa solo per pigrizia o menefreghismo nei confronti del clima effettivo di ogni giorno, e di conseguenza sull'abbigliamento più adatto da indossare.

--- I giorni della merla sono i più freddi dell'anno.

Vedi sopra: può capitare l'anno in cui è vero, come può capitare di avere al contrario i giorni più miti di tutto l'inverno!.
Ma in ogni caso, questa tradizione popolare non è corretta soprattutto dal punto di vista puramente statistico, che tiene conto delle temperature medie calcolate su decine di anni, in varie località: dati alla mano, il periodo più freddo dell'anno risulta essere collocato STATISTICAMENTE tra la fine di dicembre e la prima decade o prima metà di gennaio... cioè ben prima rispetto ai giorni della merla (29-30-31 gen).

(continua..)

Ultima modifica di Stasüdedòs; 06-09-2015 a 18:34.
Vecchio 06-09-2015, 18:28   #3
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--- "Fa troppo freddo per nevicare / nevica solo a 0°C"

Questo forse è il falso mito più diffuso e colossale della meteo; in realtà può nevicare tranquillamente da +1 / 0° fino a -20° , -40° e oltre!. Se cercate su google, troverete decine di articoli a riguardo.
Cosa cambia? La dimensione del fiocco e l'intensità della precipitazione; più bassa è la temperatura, meno umidità sarà in grado di contenere l'aria, quindi si formeranno meno fiocchi e/o fiocchi sempre più piccoli, fino ad arrivare a singoli cristalli di ghiaccio che cadono leggeri al suolo senza più aggregarsi per formare fiocchi,... ma sempre di neve si tratta!.

Il fatto che in Italia DI SOLITO nevica (in pianura) con temperature intorno allo zero (cosa che ha determinato la nascita di questo falso mito), dipende SOLO dalle caratteristiche climatiche locali, spesso appena sufficienti per nevicare, ma NON per questo è una regola universale valida in tutto il mondo!.
Al massimo si può dire più correttamente che tra i -3° e 0° si hanno le condizioni ideali per avere le nevicate più intense, abbondanti e con i fiocchi più grossi, perchè si verifica il compromesso migliore tra: 1) temperatura sufficiente per la neve al suolo con accumulo e: 2) massimo contenuto possibile di umidità nell'aria in condizioni nevose. Ben diverso dal dire "può nevicare solo a 0 gradi" !!.

--- Ondate di caldo estive: ore centrali della giornata (12-16) indicate come le più calde e pericolose, da evitare.

Vero per i maniaci dell'abbronzatura e il rischio di scottature alla pelle, perchè il sole è più alto e a picco in quella fascia oraria... ma per le temperature, contrariamente a quanto si crede, il picco massimo di caldo si raggiunge più tardi, solitamente verso le 17-18, a volte pure verso le 19 se c'è scarsa ventilazione, specie nelle città più grandi e con poche aree verdi.
Questo vale (in estate) anche in situazioni di caldo normale e bel tempo, non solo durante le ondate calde più forti.

--- "Caldo torrido, afa alle stelle!".

Quante volte l'abbiamo sentito dai TG o letto sui giornali in estate?
Per definizione, un caldo torrido è un caldo SECCO, cioè con umidità bassa / molto bassa (torrido per eccellenza infatti è quello dei deserti) ... quindi, l'esatto OPPOSTO di quello afoso, cioè con umidità medio-alta, che invece è molto frequente in Italia, tanto da caratterizzare la grande maggioranza delle ondate di caldo sulla nostra penisola.
Per avere un VERO caldo torrido da noi servono condizioni particolari e più rare... ad esempio nell'estate 2003, ci sono state fasi di caldo realmente torrido, perchè appunto molto secco... tutto il contrario del recente luglio 2015, che è stato estremamente umido, quindi AFOSO anche a livelli da record... eppure ho letto/sentito parlare di caldo torrido in ogni dove. Perchè, visto che si tratta di una contraddizione bella e buona?. Forse per una banalissima questione di assonanza: torrido --> orrido, orribile, brutto, insomma suona bene, rende meglio l'idea... peccato che si riferisca a tutt'altro....

(continua..)
Vecchio 06-09-2015, 18:28   #4
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--- (Pianura, d'inverno): "c'è nebbia, chiudi la finestra che entra umidità in casa!"

Sembra ovvio... e invece no, l'aria in casa si secca!.
Come dicevo prima, per una legge fisica, più bassa è la temperatura, più basso sarà il contenuto di umidità nell'aria in termini assoluti; questo significa che, in inverno, se capita di avere nebbia con ad esempio +2° e in casa abbiamo +20° con umidità normale, aprendo le finestre l'umidità in casa CALERA', perchè a +20 l'aria contiene molta più umidità rispetto ai +2 esterni, che risultano perciò più secchi, nonostante l'apparenza di "umido" dato dalla nebbia.

Non bisogna quindi farsi ingannare da quella che viene chiamata invece "umidità RELATIVA", che tiene conto proprio di questa differenza con le varie temperature: avere il 100% di umidità relativa in inverno con +2°, è ben diverso e MOLTO MENO UMIDO in termini assoluti dall'avere il 100% in casa con +20°, ma anche se ci fosse un normale 40-50% con +20°, sarebbe comunque più umido in casa.

--- "Salendo di quota fa sempre più freddo che in pianura".

Questa regola generalmente è vera, ma non sempre, specie in inverno e in condizioni di alta pressione / bel tempo, a causa di un fenomeno chiamato "inversione termica", che porta a un progressivo accumulo di freddo (e inquinanti) in pianura e nei fondovalle, rispetto alle quote superiori che rimangono così relativamente e temporaneamente più miti.
La nebbia rappresenta il caso più eclatante di inversione, e porta in alcuni casi ad avere risultati termici insoliti, come ad esempio -1° in pianura e +9 in collina a 500m o +5 a 1000m.
Continuando poi a salire di quota, l'effetto dell'inversione via via svanisce e la temperatura torna a scendere a valori più freddi della pianura, seguendo cioè le regole classiche, salvo altri tipi di influenze che possono intervenire.

(continua..)
Vecchio 06-09-2015, 18:29   #5
Esperto
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--- Gente comune e albergatori che frignano e infamano i meteorologi perchè il giorno X hanno previsto pioggia / maltempo e invece c'è stato il sole o comunque non ha piovuto.

Le previsioni, come dice la parola stessa, NON sono certezze, nè possono averne. C'è SEMPRE un certo margine di errore, anche a 12-24h di distanza, margine tanto più grande quanto più aumenta la distanza temporale della previsione (ma dipende anche dal TIPO di previsione; indicare i luoghi esatti al km in cui farà temporali, ad esempio, è estremamente più difficile che indicare un'area interessata da una classica perturbazione autunnale), al punto da rendere pressochè inutili e totalmente inattendibili previsioni dettagliate a più di 7 o 10 giorni, salvo rare eccezioni.

Un meteorologo non è che "indovina" o spara a caso le sue previsioni a seconda di come si sveglia la mattina, nè si diverte o fa apposta a sbagliarle, ma si basa sempre su modelli matematici che SIMULANO una evoluzione meteo ritenuta più probabile, oltre a calcoli, statistiche, dati, ecc., ma questo (a causa di limiti scientifici non ancora superabili) purtroppo non basta a dare quelle certezze o quell'infallibilità che in troppi (anche tra la gente comune) pretendono di avere senza conoscere minimamente come funziona la meteo e le previsioni.

--- Fidarsi di ogni termometro che vedete in giro.

Misurare correttamente la temperatura dell'aria richiede un posizionamento adatto, accorgimenti precisi e schermi di protezione specifici; non basta piazzare un termometrino ad cazzum dove capita, magari pure al sole in certi orari, e poi sorprendersi se spara un +40° quando in realtà fuori ce ne sono +25 a malapena...
Questo trucchetto lo usano i TG in cerca di scoop e finti record plurisecolari, inquadrando (apposta, oppure credendoci veramente) i peggio-termometri della città, .. che siano quelli delle farmacie, dei grattaceli o chissà che altro non importa, l'importante è sparare la notiziona bomba...
Quindi diffidate sempre, a meno che i dati non siano presi da stazioni meteo vere e proprie.

--- Confondere temperatura effettiva e temperatura percepita.

Tirare in ballo la temp. percepita (che tiene conto anche dell'umidità relativa: più quest'ultima è elevata, più alta sarà la temp. percepita dal corpo, a parità di valore effettivo) è diventata la nuova moda degli ultimi anni sui servizi giornalistici dedicati al caldo. Peccato che a volte lo si fa in maniera confusionaria o imprecisa, evitando di specificare bene quando si parla dell'una o dell'altra.
Come per i termometri sballati, quindi, anche questa si è rivelata un'ottima trovata di alcuni furbacchioni per gonfiare titoli e attirare più lettori...


Se avete aggiunte da fare, domande, chiarimenti o curiosità, chiedete pure
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