|
|
23-03-2012, 22:49
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
... Alle volte, o almeno per me, non c'è rimedio.
Qualcuno ha letto la mia storia.
Persi per demerito la mia ex fidanzata, e naturalmente... Puff, sparita, senza ritorno (ora è felicissima con un altro, ma anche se fosse single non tornerebbe).
Anche se ora le lezioni che dovevo imparare le ho imparate.
Persi per "eccesso di merito" il mio lavoro, diedi le dimissioni da quel ciarpame, ero ormai adirato verso tutto e tutti, e ora non c'è più verso di rientrare in quel mondo del lavoro, in cui, nel mio piccolo, fui protagonista.
L'affitto scorre, il conto si sta assottigliando sempre di più, l'ansia è a mille, e, per ciò che ho passato nella mia vita, ormai la scelta ricade su quale tecnica utilizzare per finirla qui. Vorrei la cosa più indolore possibile, e vorrei essere ubriaco marcio. Ho sensi di colpa, tanti sensi di colpa verso mia madre, che naturalmente non sa delle mie dimissioni, è lontana. Le basta poco per andare in depressione, crisi gravi, e questa gliela volevo evitare. Speravo di trovare lavoro, anzi, ne ero certo. Ero in gamba, nonostante abbia solo il diploma, ecc.
Ma no.
Scartato, scartato, scartato, perché ormai, se non sei esattamente come vogliono loro, non ci pensano due volte.
Al di là di questo sfogo,
emergono due dati.
Il primo è che naturalmente non posso schiacciare il Rewind e agire diversamente.
Il secondo, che è quello che mi cagiona più sofferenza, è che non ho né avrò un'altra chance.
Mi è capitato spesso di sentire persone che raccontavano di aver avuto seconde possibilità.
Io no. Questo "lusso" non mi è concesso. E cristo santo, ho 26 anni, capisco se ne avessi 90...
Però so che non è assurdo. Ho letto di molti suicidi, molte sofferenze.
Sono semplicemente una pedina in un sistema cieco.
Il proprietario del palazzo in cui abito mi ha detto: "Ma non sei mica l'unico!! Sei egocentrico ed egoista!! Non sei nessuno!! E anch'io non sono nessuno".
Ok, ho sbagliato.
Ho sbagliato con la ex. E ok... Una parte di me se ne è andata con lei.
Ma siamo ancora nella sezione "qualità della vita".
Ma nel secondo caso, in cui mi sono dimesso per sfinimento da mancanza di professionalità... Cosa devo dire... Col senno di poi so di aver dato troppo peso al lavoro, so che avrei potuto fregarmene, e che lo stipendio era buono... Ma ho ascoltato l'integrità, i princìpi.
Ora posso recriminare quanto voglio... Ma so che non ce la facevo più.
Comunque Ok, ho sbagliato anche lì. E devo ringraziare quell'azienda che mi ha permesso tutta una serie di cose. Ma anch'io ho fatto tanto per lei, anche troppo.
Quindi... Ok, ho sbagliato.
Ma stavolta ci va di mezzo proprio la vita.
A giugno compirei 27 anni e non so se ci arriverò..
Possibile che non ci sia una cazzo di seconda opportunità?
Ho ancora tante cose da dire.. Qualche sfida da affrontare.. Risultati da raggiungere..
Poi però penso che probabilmente non mi innamorerò più, che sono un inguaribile solitario, che sono per certi versi un "disadattato", distante dalle cose, misantropo, impaurito, vile... E non riesco a trovare un equilibrio. Non riesco a fare la cosa giusta.
Mi muovo e faccio danni, a me stesso.
Nella mia vita non ho avuto una guida, ho avuto una famiglia grottesca, e da una parte provo anche pena. Probabilmente hanno fatto quello che potevano, e mia madre mi ha perdonato in occasioni in cui mi sarei preso a schiaffi da solo.
Possibile che davvero io debba finire qui la mia vita, senza aver assaporato la felicità.
In questi mesi ho ricevuto molte pillole di saggezza da questo "amico", il proprietario del palazzo.
Ma... A questo punto, cosa me ne faccio?
Io pensavo, e per molti è così, e lo è stato anche per me, che la vita è fatta di alti e bassi.
Ma ormai... I momenti "alti" sono costretto a ricercarli nel passato, fino a quando troverò il coraggio per andarmene.
Questo pomeriggio mi ha anche defecato in testa un piccione.
Un evento schifoso, ma anche tristemente simbolico.
|
Ultima modifica di filosofo; 23-03-2012 a 23:10.
|
24-03-2012, 12:27
|
#2
|
Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
|
Ho letto la tua storia nei tuoi messaggi passati.
Ho notato un passaggio, dove dicevi che non avevi voglia di rifare la gavetta da capo.
Io credo che tu debba a questo punto accettare qualsiasi nuova opportunità.
Mi sembri sveglio e intelligente.
"mi piaci", a pelle.
Mi sento di crederti come una persona che sta passando un periodo difficile e lungo, in una congiuntura socioeconomica che non aiuta; ma che messo nel posto giusto e con il giusto aiuto secondo me tu spaccheresti. Non so dirti di preciso da dove venga questa mia convinzione, che ovviamente essendo frutto di impressioni può essere errata; però è una forza che mi ha subito colpito.
Approfondirò meglio la tua storia. Intanto mi sento di dirti questo: non lasciare nulla di intentato. Andarsene da questo mondo è una mossa che secondo me va presa in considerazione solo dopo aver tentato ogni altra mossa.
Ah e visto che sei a milano, se ti va di farti una birra una di queste, io ci sono.
|
|
24-03-2012, 13:15
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
|
Perché sei convinto che non avrai altre chance?
|
|
24-03-2012, 14:37
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,208
|
Devi liberarti dal fantasma dell'ex fidanzata, anzi dovresti proprio liberarti dall'assillo che è costituito da questa assurda parola: fidanzata
|
|
24-03-2012, 15:34
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 2,561
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Mi sento di crederti come una persona che sta passando un periodo difficile e lungo, in una congiuntura socioeconomica che non aiuta; ma che messo nel posto giusto e con il giusto aiuto secondo me tu spaccheresti. Non so dirti di preciso da dove venga questa mia convinzione, che ovviamente essendo frutto di impressioni può essere errata; però è una forza che mi ha subito colpito.
|
Quoto, anche a me hai dato la stessa impressione.
Il mondo, aimè, non è come lo vorremmo e con questa cosa bisogna scontrarsi. Ma sei giovanissimo, non mollare, tieni duro, riuscire a ritagliarci il nostro angolino nel mondo è molto faticoso, ma ci si può riuscire.
Un abbraccio.
|
|
24-03-2012, 23:15
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Ho letto la tua storia nei tuoi messaggi passati.
Ho notato un passaggio, dove dicevi che non avevi voglia di rifare la gavetta da capo.
Io credo che tu debba a questo punto accettare qualsiasi nuova opportunità.
Mi sembri sveglio e intelligente.
"mi piaci", a pelle.
Mi sento di crederti come una persona che sta passando un periodo difficile e lungo, in una congiuntura socioeconomica che non aiuta; ma che messo nel posto giusto e con il giusto aiuto secondo me tu spaccheresti. Non so dirti di preciso da dove venga questa mia convinzione, che ovviamente essendo frutto di impressioni può essere errata; però è una forza che mi ha subito colpito.
Approfondirò meglio la tua storia. Intanto mi sento di dirti questo: non lasciare nulla di intentato. Andarsene da questo mondo è una mossa che secondo me va presa in considerazione solo dopo aver tentato ogni altra mossa.
Ah e visto che sei a milano, se ti va di farti una birra una di queste, io ci sono.
|
Ciao Marco, grazie per le tue parole.
Sai, proprio pochi minuti fa ho passato in rassegna tutti i momenti critici che ho vissuto nella mia ex professione: specialista previdenziale.
Ero arrivato a Milano da un paesino sperduto del Torinese, in poco tempo son passato dalla gestione di un archivio a una compagnia in cui mi hanno assunto a t.i. e ho riorganizzato l'attività liquidativa sui piani pensionistici, dopo NOVE ANNI di mala gestio. Io, all'epoca 25enne, diploma di ragioniere, executive master in diritto assicurativo pagato by myself, e quasi tutto in autonomia. Mi son fatto un culo così credimi. Ci mancava solo più che dessi il sangue.
Ma ho assistito a cose assurde, veramente assurde... Quando le racconto la gente nemmeno ci crede. E naturalmente non erano isolate, avvenivano con un ritmo incalzante, e facevano strazio delle mie motivazioni, e del grosso investimento che avevo fatto su quella compagnia in termini emotivi, operativi, temporali.
Un pò come accade di frequente in un rapporto tra una donna e un uomo, in cui la donna spera fino all'ultimo che l'uomo cambi, salvo poi esplodere quando speranza e ingenuità si atrofizzano completamente e rimane solo tanta rabbia, tantissima rabbia.
E ora sono fuori dai giochi. Le compagnie ormai fissano dei vincoli che per me sono off limits: tre/quattro anni di esperienza, laurea specialistica...
E per quella che è la mia limitata ma intensa esperienza, so che sono delle grandi cazzate. E' la persona che fa la differenza, la sua "fame", la sua motivazione, il suo desiderio di eccellere.
In questi mesi son stato disposto a traslocare in tutto il centro-nord, ho mandato centinaia e centinaia e centinaia di cv.. pochissimi colloqui, e poi nulla di fatto.
Nella mia vita, se guardo a ciò che ho fatto, ho molti motivi per darmi credito e ho ricevuto anche parecchi feedback positivi da persone di un certo spessore. Quello che dovevo dimostrare l'ho dimostrato.
Però... sono alle corde, ormai esausto, incredulo, rancoroso, e ho sempre più paura.
In questo senso, la mia introversione, mista a disincanto e un pò di sana misantropia, sta contribuendo a scavarmi la fossa.
Se avessi fatto "networking" magari a quest'ora avrei già trovato qualche "aggancio". Invece sono un tipo riservato.
Ora mi dici di non lasciare niente d'intentato, ma...
Ho preso troppi "schiaffi" Marco. Se metto sui piatti della bilancia piacere e dolore, felicità o infelicità, non c'è storia.
E lo dimostra il fatto che ricordo tutti i momenti "belli", mentre ho perso il conto di quelli brutti, ricordo nitidamente solo i peggiori.
E alcuni di questi momenti "belli" sono oggettivamente insignificanti, insulsi.
Quand'ero più piccolo avevo ancora ingenuità e speranza, pensavo che in futuro le cose sarebbero andate meglio. La realtà mi ha tristemente smentito.
E se passo in rassegna la mia vita, vedo una vita incentrata sulla curiosità, una vita operosa, ma triste e patetica.
E non credo di avere le capacità, lo spessore e il coraggio per raddrizzarla tutta da solo. Ho bisogno anche di un aiuto da parte degli eventi, ho bisogno che per una volta, una fottutissima cazzo di volta, la vita "cospiri" per il mio bene.
Io sto mandando cv un pò per tutto, però idealmente non posso accettare tutto. Se abiti qui a Milano, e hai la sfortuna di pagarti un affitto, sai cosa intendo.
Ora spero invano (che pollo!) in un'offerta di una compagnia che si trova in zona Porto di Mare, una mansione che saprei svolgere ad occhi chiusi, ma anche qui chiedono ALMENO 3 anni di esperienza in ruolo analogo e laurea in giurisprudenza o economia.
Ormai devi essere superman, poi entri dentro, ti aspetti di trovare dei semidei, invece trovi persone normalissime, tra cui lavativi, menefreghisti e persone poco preparate.
Io in questo momento rivoglio ciò che ho perso.
Voglio tornare in una compagnia "col coltello tra i denti" e "prenderli tutti a calci nel sedere".
Far vedere chi sono.
Ormai è una lotta quotidiana con l'istinto di sopravvivenza, che mi tormenta.
Razionalmente, se penso a tutte le cose brutte che mi son capitate e che "mi son fatto capitare", andarsene è la cosa migliore. Anche perché non vedo futuro, prospettive, nulla.
Poi, materialmente, il conto si assottiglia, e cresce l'ansia, la paura. Mi son reso conto che gran parte della mia sicurezza è determinata dalla quantità di denaro che ho a disposizione.
In un certo senso ho fallito in tutto.
Rapporti umani, gestione economica, relazioni di coppia, lavoro (oggettivamente, mi sono tirato la zappa sui piedi).
Dovesse cambiare il vento una birra me la faccio volentieri, ti ho letto spesso e ti stimo.
Però, per come stanno le cose ora, preferisco risparmiare agli altri la caricatura di "quel che fu". Mi ringrazierai per questo! (sempre che il vento cambi....)
|
Ultima modifica di filosofo; 24-03-2012 a 23:56.
|
24-03-2012, 23:25
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Devi liberarti dal fantasma dell'ex fidanzata, anzi dovresti proprio liberarti dall'assillo che è costituito da questa assurda parola: fidanzata
|
Hahahah
Pensa che sfoderando le mie attitudini "Tomponziane", attraverso una raffinatissima indagine on line, sono risalito al suo fidanzato.
A parte quest'ultimo atto di masochismo, tempo fa le ho inviato una mail di "commiato". E, a prescindere da ciò che sarà di me, è una persona che non é/non sarà più nella mia vita.
Mi dispiace perché a lei tenevo davvero, e perché ho fallito completamente.
Tra l'altro, se lei non fosse arrivata nella mia vita ora non sarei a Milano, e molto probabilmente questo fottutissimo momento non lo starei vivendo.
Tutto sommato è stato un effetto domino, in cui questa città, che prima non consideravo proprio, è diventata determinante nel bene e nel male.
Bah...
Riguardo ad altre donne, attualmente è proprio fuori discussione.
Guardarle ok, ma l'idea di starci insieme mi terrorizza ancora.
Ho propinato e poi ingoiato troppa m....a.
|
|
24-03-2012, 23:44
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
Quote:
Originariamente inviata da Ravanello
Quoto, anche a me hai dato la stessa impressione.
Il mondo, aimè, non è come lo vorremmo e con questa cosa bisogna scontrarsi. Ma sei giovanissimo, non mollare, tieni duro, riuscire a ritagliarci il nostro angolino nel mondo è molto faticoso, ma ci si può riuscire.
Un abbraccio.
|
Grazie Ravanello,
ma quanto al tener duro... Tener duro per cosa?
Per portare avanti questa pseudovita in una società schizofrenica?
Ciò che mi sta ancora trattenendo è il dannato istinto di autoconservazione.
Io ormai sono "cotto", esausto, senza più speranze e motivazioni.
Forse è davvero il mio momento. Ho vissuto una "vita veloce", intensa e compressa. Un buon numero di esperienze, o quantomeno un assaggio di queste.
E forse, tutta quella fretta di fare esperienze non era casuale.
Vedi? Sto cercando un senso, delle spiegazioni, a cose che non ne hanno alcuno.
Appunto, sono "cotto"
|
|
24-03-2012, 23:46
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
Quote:
Originariamente inviata da Grita
perchè lo percepisci come segno negativo?guarda che porta fortuna!
|
Temo che sia necessario un bell'esercito di piccioni allora
|
|
25-03-2012, 00:07
|
#10
|
Principiante
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 78
|
memento mori, ricordati che dovrai morire. Fino a quel momento osserva, non c'è fretta, non c'è scopo, se va tutto male e ti ritrovi barbone per la strada pensa che tanto prima o poi morirai, senza suicidio, ma perché è l'unica cosa certa della vita. Se sei solo per chi vivi? Per te, e che ti importa di te?
|
|
25-03-2012, 01:15
|
#11
|
Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
|
Hai fatto tutto giusto.
Un errore con le donne lo abbiamo fatto un pò tutti, sbagliando si impara per le volte che verranno dopo, ammesso che tu abbia sbagliato.
Per il lavoro, hai fatto pienamente bene: meglio tenersi la salute che rovinarsela a lavorare con degli stronzi. Il fatto che l'economia propria spesso non coincida con le proprie scelte non significa di avere operato in modo inappropriato.
Non darei peso al tuo vicino del palazzo: tutti siamo qualcuno e tutti contiamo.
Dire che non sei nessuno significa accentuare le nostre propensioni fobiche all'autostima zero. Sei e conti, come tutti noi e gli altri fuori da qui.
Il fatto che il mondo del lavoro sia diventato una merda non vuol dire che tu non sia bravo; è tautologico: dalla merda non nascono fiori. Vedi la realtà semplicemente per quello che è attualmente, e tiratene fuori dal giudizio che esprimi su te stesso.
L' hai detto tu: sei in un gioco molto grande, non dipende da te.
Per tua madre, ripeterlo come un mantra giova: NON E' COLPA TUA, NON E' COLPA TUA... NON E' COLPA TUA. Non dipende da te se tua madre è depressa. La tua vita riguarda te stesso, sei tu che paghi, tu che guadagni, non tua madre.
Tuttavia comprendo bene il tuo punto di vista: il familismo italico porta molti tra noi a considerarci responsabili anche per i parenti prossimi.
Hai l'eta per fare bene su tutti i fronti, perchè dai ascolto a :
pezzi di m... sul lavoro
sensi di colpa tuoi
persone deprimenti nel palazzo
Dobbiamo scuoterci dal giudizio altrui, siamo fobici perchè diamo troppo peso a tali giudizi, e spesso troppo peso al giudizio negativo nostro verso noi stessi.
Sei bravo, l'ho intuito dai discorsi in pm, uno in gamba. Ricorda,è una questione ambientale, tu stai dando il massimo, e va più che bene.
|
|
25-03-2012, 01:28
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Perché sei convinto che non avrai altre chance?
|
Perché le aziende cercano Superman.
E io sono una persona normale.
Il bello è che li trovano i Superman.
Fico!
Non dico che non avrò una seconda chance in tutta la vita.
Ma per come stanno le cose, idealmente non mi rimane molto.
E' una corsa contro il tempo.
E non ci sono le condizioni.
|
|
25-03-2012, 10:15
|
#13
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
Hai ragione, a 26 anni si è troppo vecchi per poter sperare di trovare un altro lavoro o un'altra ragazza. Sei spacciato.
Mandaci una cartolina dall'aldilà.
|
|
25-03-2012, 11:04
|
#14
|
Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
|
Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Ciao Marco, grazie per le tue parole.
(segue mucchio di stronzate)
|
Filosofo, io ti prenderei a calci! Scusa se esagero. Sento il bisogno di essere franco con te!
Mi ricordi la storia di un imprenditore, mi pare nel triveneto, che s'è suicidato: aveva fatto brutti investimenti, se ricordi durante la bolla delle "tigri di carta" asiatiche, e aveva perso il 90% del suo patrimonio.
Gli rimanevano solo 4 o 5 milioni di euro. E s'è suicidato perché non riusciva a sopportare l'onta di non poter più garantire alla sua famiglia il tenore di vita a cui li aveva abituati!
Ma ti pare!
Tu hai fatto nella tua giovane vita cose che molti di qui si sognano, hai combattuto, hai vinto e hai perso molte volte, ma sei un guerriero e un guerriero muore solo quando viene ucciso.
Ti fa star male l'aver perso tutto, anche per colpa tua: ok! Prenditi un periodo di tempo per deprimerti, buttati a terra, torna dalla famiglia se necessario, ascolta canzoni tristi, datti all'alcol.
STAI DI MERDA per 6 mesi o più, veramente di merda!
Ad un certo punto non ne potrai più. E la soluzione che ti verrà in mente non sarà certo di farla finita, ma di prenderti una rivincita.
E con le cazzate tipo "non posso accettare un lavoro che non sia al mio livello gnegnegnegne" vedrai che la smetterai e manderai il cv persino al mac donald pur di vivere una vita, vivere INTENSAMENTE come solo noi possiamo conoscere. Una vita fatta di alti pazzeschi e bassi drammatici. Io sono straconvinto che tu abbia solo bisogno di toccare davvero il fondo per risalire.
questa è la canzone triste che ti consiglio. In bocca al lupo. E per la birra l'invito è SEMPRE valido.
|
|
25-03-2012, 16:07
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
Non cogli il punto. L'ennesimo... Amen.
|
|
25-03-2012, 16:42
|
#16
|
Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
|
Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Non cogli il punto. L'ennesimo... Amen.
|
ti prometto che riprenderò il tuo post e lo analizzerò pezzo per pezzo. Ci tengo.
|
|
25-03-2012, 17:05
|
#17
|
Intermedio
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 245
|
Le tue dimissioni la dicono lunga sulla tua personalità. Hai ancora dei principi morali, pensi, ti importa di quello che fai e vuoi farlo bene, ci metti impegno e fatica. Nella società di oggi tutte queste qualità sembrano essere diventate una colpa. Perché una persona come te deve sentirsi sull'orlo del suicidio e le centinaia di persone che prendono uno stipendio seppur incompetenti e nullafacenti vivono serenamente? Nemmeno io so darmi una risposta a questa domanda. Mio padre dice sempre che gente come noi (perché anche io ci tengo a dare il meglio di me) a causa del carattere che hanno, soffriranno sempre più degli altri. Dovremmo guardare agli altri e cercare di essere un po' menefreghisti anche noi, ma io non ci sono ancora riuscita.
A volte l'arte mi fa stare meglio. La musica e la letteratura soprattutto. Del resto i libri migliori, le canzoni più belle, i quadri più significativi non sono il frutto di gente superficiale e menefreghista come i tuoi ex-colleghi. Non è giusto che le nostre qualità vengano trasformate non solo in danno (se non tenessi così tanto a fare del tuo meglio, all'integrità lavorativa probabilmente non ti saresti dimesso), ma diventano una specie di sofferenza.
|
|
25-03-2012, 17:19
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
ti prometto che riprenderò il tuo post e lo analizzerò pezzo per pezzo. Ci tengo.
|
No forse è colpa mia. Ti spiego meglio.
Io per esempio quell'imprenditore lo capisco benissimo.
Sai, ho conosciuto un imprenditore pieno di soldi che va a comprare gli orologi dai cinesi a 5 euro, anzi, contratta pure e li compra a 4. La camicie e 5 euro, ecc.
Il SUV ce l'ha, ma gira in bicicletta.
E ci sono invece tanti altri imprenditori che senza il Rolex o il Patek Philippe si sentono nudi. Girano in Bentley, ecc.
Chi ha ragione e chi ha torto?
A mio avviso, nessuno dei due.
Ognuno decide come stare al mondo.
C'è una bella differenza tra "vorrei ma non posso" e "potrei ma non voglio".
Io mai come negli ultimi mesi ho capito che ricado nella prima categoria.
Ho un "centro elaborazione desideri" molto produttivo, efficiente ed ambizioso, e un "centro realizzazione desideri" assolutamente inefficace. Per vari motivi. Altrimenti non sarei qua.
Ciò che mi si prospetta è una vita con uno iato chilometrico tra ciò che vorrei essere ed avere, a ciò che sono/sarò e potrei avere.
Allora uno potrebbe dire: ricalibra i desideri. Accetta il fatto che non sei in grado di ottenere ciò che vuoi. Abbassa le aspettative. Datti una regolata.
Altrimenti ricadi in nevrosi, da infantilismo o di altra natura.
Ma ho un altro problema: sulle mie personali "verità" sono estremamente cocciuto. Se so che una cosa è configurata in un determinato modo, ma sarebbe per me più utile vederla in modo differente, non me ne persuaderò mai.
Continuerò a vederla in quel modo. Da quel punto di vista, l'ubriacatura di coaching, PNL, e tutte le altre discipline sullo sviluppo personale, sul cambiamento delle convinzioni, non mi hanno cambiato di una virgola.
Quindi, da qui a quando sarà, continuerò a volere determinate cose.
Solo l'elettroshock potrebbe farmi "rinsavire" temo.
Ecco, quello è il mio parametro di dignità ed orgoglio.
Così come quell'imprenditore aveva il suo.
Tu mi parli di orgoglio, volontà di rivincita, anche partendo da un McDonald.
Non è la prima volta che agisco con questa prospettiva.
La stessa micro-ascesa lavorativa che ho realizzato a Milano è stata determinata anche da questo.
Però a un certo punto mi ha fatto andare talmente forte che non ho visto la curva e sono andato dritto contro il muro.
Fuor di metafora, che io voglia volare alto, medio, basso, sostanzialmente mi sono sempre autosabotato. Oppure ho preso direttamente calci, delusioni.
Guardo indietro e vedo poche luci e molte ombre. Mi guardo intorno e vedo ormai il degrado, guardo avanti e non vedo proprio nulla.
Sono un inetto: a volte non sono stato in grado di "conquistare", e quando ho conquistato non sono stato in grado di "mantenere" e "proteggere".
E nulla mi fa pensare che potrà accadere qualcosa di diverso in futuro.
Avevo tutti gli strumenti teorici per evitare di cadere, ma sono caduto.
Magari brillante col pensiero, ma una frana totale nell'agire, e assolutamente incapace nel costruirmi un equilibrio, benché consapevole di quanto sia importante conquistarlo.
Quindi, come dire... non ho questa voglia di rivincita.
Se mi andasse oramai di puro culo e trovassi un'opportunità in extremis, pian piano cercherei di ricostruirmi un pò, fino al prossimo inevitabile danno, viceversa... è il mero istinto di autoconservazione che mi spingerebbe a continuare, non certo la ragione, il desiderio, la volontà.
Anche perché ciò che mi sta attorno non mi piace. Mi ero iscritto a filosofia non certo per glorificare il mondo, ma proprio perché estremamente critico, e trincerarmi nella classica "torre d'avorio", dalla quale osservare. Ma non mi è stato possibile farlo fino in fondo, ho dovuto mollare l'università per questioni famigliari.
Quindi, tutto sommato, questi pensieri così apocalittici, travalicano anche il fatto contingente della mancanza del lavoro.
E non è la prima volta che ci sono. Però prima coltivavo ancora qualche speranza nel futuro, ora manca pure quella.
Quindi, mi sento proprio al capolinea.
E male sto già, bere bevo già, e i polmoni ormai credo siano conciati parecchio male. Insomma...
|
Ultima modifica di filosofo; 25-03-2012 a 17:32.
|
26-03-2012, 11:57
|
#19
|
Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Nell'ombra
Messaggi: 150
|
Secondo me dovresti accettare le conseguenze dei tuoi errori. Mi sembra che tu vorresti disperatamente poter tornare indietro e cambiare le scelte che hai fatto, ma sei sicuro che cosi saresti felice? Se non ho capito male in fondo hai lasciato il vecchio posto di lavoro proprio perchè ti rendeva infelice.
In ogni caso dovresti tracciare una linea, tagliare con il passato. Quello che è successo è successo, non si può cambiare, si può solo accettare e andare avanti. Non rimpiangere continuamente il passato. E non è detto che ripeterai continuamente gli stessi errori, anzi gia il fatto che tu oggi li abbia riconosciuti ti darà la possibilità di evitarli in futuro.
E per quanto riguarda il discorso di abbassare le aspettative, forse invece è piu un discorso di cambiare le proprie prospettive. Di cosa hai bisogno per essere felice, quali sono le tue priorità, a cosa dai valore ? Riflettici su. In fondo non è detto che con un lavoro piu modesto tu non possa comunque trovare delle soddisfazioni, anzi magari potresti anche essere piu felice che con un lavoro che ti porta piu soldi ma che lentamente distrugge il tuo spirito, ma questo lo puoi decidere solo tu. Altrimenti sarebbe comunque un punto di partenza per rimettere in piedi la tua vita.
|
|
26-03-2012, 13:56
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
|
Quote:
Originariamente inviata da avoidantDuck
Secondo me dovresti accettare le conseguenze dei tuoi errori. Mi sembra che tu vorresti disperatamente poter tornare indietro e cambiare le scelte che hai fatto, ma sei sicuro che cosi saresti felice? Se non ho capito male in fondo hai lasciato il vecchio posto di lavoro proprio perchè ti rendeva infelice.
In ogni caso dovresti tracciare una linea, tagliare con il passato. Quello che è successo è successo, non si può cambiare, si può solo accettare e andare avanti. Non rimpiangere continuamente il passato. E non è detto che ripeterai continuamente gli stessi errori, anzi gia il fatto che tu oggi li abbia riconosciuti ti darà la possibilità di evitarli in futuro.
E per quanto riguarda il discorso di abbassare le aspettative, forse invece è piu un discorso di cambiare le proprie prospettive. Di cosa hai bisogno per essere felice, quali sono le tue priorità, a cosa dai valore ? Riflettici su. In fondo non è detto che con un lavoro piu modesto tu non possa comunque trovare delle soddisfazioni, anzi magari potresti anche essere piu felice che con un lavoro che ti porta piu soldi ma che lentamente distrugge il tuo spirito, ma questo lo puoi decidere solo tu. Altrimenti sarebbe comunque un punto di partenza per rimettere in piedi la tua vita.
|
Non è tanto il fatto di tornare indietro... è di avere una seconda chance, in un contesto più professionale e autenticamente orientato alla qualità.
Insomma, voglio trovarmi fianco a fianco con professionisti e non con lavativi e persone del tutto impreparate.
Perché se un ragazzo di 25-26 anni, con un banale diploma, si ritrova a fare formazione alla propria coordinatrice, 41 anni e 7 anni di esperienza in compagnia, c'è qualcosa che non va.
Certo, sapendo con senno di poi che mi son fatto un vero e proprio hara kiri, conveniva stare là a ingoiare veleno. Ma quel che è stato è stato.
So cosa desidero, ricordo cosa mi dava gioia, solo che ad oggi mi sembra ormai impossibile recuperarlo.
Stamattina son passato davanti alla sede di un'azienda che ha una ricerca in attivo per una mansione che sarei in grado di svolgere, ma che ha vincolato a 3 anni di esperienza e laurea. Son stato un pò lì sotto a immaginare come sarebbe.
Che tristezza
|
|
|
|
Discussioni simili a Errare è umano, ma...
|
Discussione |
Ha iniziato questa discussione |
Forum |
Risposte |
Ultimo messaggio |
L'essere umano è strano
|
giova88arrapato |
Amore e Amicizia |
7 |
14-05-2009 23:25 |
nessun capo umano
|
xanaxworship |
Off Topic Generale |
8 |
23-10-2008 14:23 |
Sono un caso umano
|
giordano2 |
Depressione Forum |
1 |
09-08-2008 23:32 |
un nuovo caso umano
|
cruccomobil |
Presentazioni |
26 |
29-08-2007 22:25 |
|