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Visualizza i risultati del sondaggio: Entro quanto tempo faremo la fine della Grecia?
Entro un anno 6 40.00%
Entro due anni 3 20.00%
Domani ci svegliamo e vediamo del fumo sollevarsi dalle banche 2 13.33%
Mai e poi mai 4 26.67%
Chi ha votato: 15. Non puoi votare questo sondaggio

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Vecchio 11-07-2011, 19:46   #21
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Gli aiuti sono solo una presa per il culo , servono solo a far indebitare ulteriormente gli stati ( specialmente la grecia , che non potrà mai ripagarlo ) , l'italia non è legata a queste economie deboli , è solo l'effetto domino che si ripercuote su di noi . Queste crisi sono inventate dagli speculatori finanziari , La polonia , romania ecc non hanno l'euro ( sentite mai che questi paesi sono in crisi ) tutto inventato per distruggere paesi , per poi ricattarli . l'inghilterra fa parte dell'europa ma non ha adottato la moneta debito ( mica scema ) , loro sapevano e sanno tutto ( Vogliono il doppio reddito da signoraggio. Infatti uno dei maggiori azionisti della BCE è proprio la Banca D'Inghilterra. (14 per cento) ) per cui , non ascoltate le stronzate che dicono alla tv , i politici sanno tutto , ma Non possono fare nulla !
Vecchio 11-07-2011, 21:00   #22
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Originariamente inviata da Fallitoperenne Visualizza il messaggio
come da titolo
Mi sà che gufasti bene....

....forse ci siamo :/
Vecchio 11-07-2011, 21:30   #23
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a Piazza Affari mi aspetto un bel "rimbalzone"

alla faccia dei piccoli risparmiatori italiani
Vecchio 11-07-2011, 21:50   #24
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Originariamente inviata da cerbero87 Visualizza il messaggio
l'italia non è legata a queste economie deboli , è solo l'effetto domino che si ripercuote su di noi
Intendevo questo ....

(Poiche`Sul piano degli investimenti non mi pare sia un grande partner...)
Vecchio 11-07-2011, 23:04   #25
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L'italia è il paese dei furbi, degli evasori fiscali, dei truffatori, dei parlamentari più pagati d'europa, dei dipendenti pubblici che invece di lavorare vanno al mercato o dalla parrucchiera, l'italia è il paese dei falsi invalidi, dei raccomandati, dei corrotti, dei disonesti, l'italia è il paese dove se rubi un pezzo di pane ti mettono in galera, mentre se rubi qualche milione di euro non ti fanno niente... Questa è l'italia, possimo anche cambiare governo, possiamo anche scendere in piazza a fare casino, possiamo anche fare la rivoluzione, ma fin che non si cambia testa sarà tutto inutile e continuerà ad andare sempre peggio...
Vecchio 12-07-2011, 00:49   #26
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Originariamente inviata da Lost Visualizza il messaggio
L'italia è il paese dei furbi, degli evasori fiscali, dei truffatori, dei parlamentari più pagati d'europa, dei dipendenti pubblici che invece di lavorare vanno al mercato o dalla parrucchiera, l'italia è il paese dei falsi invalidi, dei raccomandati, dei corrotti, dei disonesti, l'italia è il paese dove se rubi un pezzo di pane ti mettono in galera, mentre se rubi qualche milione di euro non ti fanno niente... Questa è l'italia, possimo anche cambiare governo, possiamo anche scendere in piazza a fare casino, possiamo anche fare la rivoluzione, ma fin che non si cambia testa sarà tutto inutile e continuerà ad andare sempre peggio...
Sai per caso dove fanno i corsi di riparazione per imparare tutte queste cose?

Caps!Mi sa che convengono!
Vecchio 12-07-2011, 12:32   #27
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è bello avere ragione

http://www.ilsole24ore.com/art/finan...?uuid=AatEdQnD
Vecchio 12-07-2011, 12:46   #28
Esperto
L'avatar di Woland12
 

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Originariamente inviata da dr.troy Visualizza il messaggio
E poi dicevano che si trattava di vendite effettive e non di speculazione... Se non è speculazione pura questa: sta gente vendeva in massa le loro azioni seguendo l'onda del crollo dei valori per poi ricomprarle tutte ma a prezzi stracciati al minimo del valore, facendosi così il loro bel guadagno -__-
Vecchio 12-07-2011, 12:54   #29
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Originariamente inviata da Woland12 Visualizza il messaggio
E poi dicevano che si trattava di vendite effettive e non di speculazione... Se non è speculazione pura questa: sta gente vendeva in massa le loro azioni seguendo l'onda del crollo dei valori per poi ricomprarle tutte ma a prezzi stracciati al minimo del valore, facendosi così il loro bel guadagno -__-
Quello che scrivono i giornali sono sempre delle gran stronzate, per prendere per il culo il popolino. Ora come ora è in atto una fase superspeculativa sull' italia(volutamente piccolo) per via non tanto del debito pubblico, ma quanto della classe politica che abbiamo. Wooland, le vendite attuate dai grandi heage found non sono vendite effettive, nessuno si sognerebbe di vendere un suo bene ad un prazzo stracciato, ma sono vendite allo scoperto dette anche short, o corto......per cui se vendi corto, con titoli a prestito, prima o poi il rimbalzo per via dei successivi acquisti è inevitabile. I coglioni, piccoli risparmiatori incauti che operano in borsa si fanno prendere dal panico e vendono in forte perdita......ed ecco che gli headge ci guadagnano un sacco.
P.s. Il 50% del debito italiano è detenuto da Francia e Germania, quindi se falliamo noi c'e li portiamo appresso...a voi le considerazioni.
Vecchio 12-07-2011, 13:41   #30
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dopo il rimbalzo mi aspetto le montagne russe sino all'assestamento

adesso siamo in una fase imprevedibile dove conviene stare a guardare la tempesta dal porto coi ricavi sicuri in tasca
Vecchio 12-07-2011, 13:53   #31
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Accade in l’Islanda, per esempio. Dove, nel silenzio assoluto dei media, c’è stata una vera e propria rivoluzione dal basso: le proteste di piazza a Reykjavìk hanno avuto gli effetti eclatanti di far dimettere il governo al completo (il nostro nemmeno di fronte a milioni di persone in piazza ha fatto una cosa del genere) e di far nazionalizzare le principali banche commerciali, rifiutando il pagamento del debito sovrano.
Il tutto è raccontato in un documentario, God Bless Iceland (Dio Benedica l’Islanda). Ma i media non ne parlano. E come potrebbero? Se si venisse a sapere che in un Paese occidentale come l’Islanda, dopo il crac finanziario, è stato indetto un referendum popolare dove il 93% ha deciso di non pagare i debiti delle banche, vi immaginereste le reazioni non solo dei cittadini italiani, ma soprattutto dei cittadini di tutto il mondo? Giusto, ora qualche mio amico economista in Bocconi verrebbe a chiedermi, con aria di sfida: e chi paga? Ovvio, chi ha fatto danni, ovvero i banchieri responsabili della debacle economico-finanziaria, per i quali sono stati spiccati mandati di cattura internazionali per fargli pagare tutto fino all’ultimo centesimo.
Pura fantascienza, direte voi. Qualche repubblicano direbbe “puro socialismo“. Intanto gli Islandesi si stanno riscrivendo la Costituzione, forti forse anche del fatto che non sono tantissimi in quel Paese (nemmeno 310mila persone), usando facebook e twitter per proporre idee dal basso.
Questo processo, denominato crowdsourcing, unisce le potenzialità della Rete con la partecipazione di una cittadinanza attiva, ed è rivoluzionario in tutti i sensi, perché permette ai cittadini di stare con il fiato sul collo ai propri governanti, che se non fanno bene, pagano i propri errori, fino all’ultimo. Qui in Italia forse sarebbe impraticabile per ragioni anzitutto culturali (c’è la tendenza a sgravarsi delle responsabilità della libertà e si preferisce delegare ai santi uomini della Provvidenza la risoluzione dei problemi, fregandosene del bene collettivo e pensando per 5 anni ai fatti propri, salvo quando i loro interessi vengono toccati dai danni di quelli che prima idolatravano).
Intanto però c’è. Perché il debito pubblico di 1800 miliardi di euro dovremmo pagarlo noi cittadini? Lo pagassero i politici che negli anni ’80 lo hanno prodotto. Noi, di tirare la cinghia, ci siamo sinceramente stancati.
Vecchio 12-07-2011, 14:32   #32
Esperto
L'avatar di Woland12
 

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Originariamente inviata da Dekker83 Visualizza il messaggio
Wooland, le vendite attuate dai grandi heage found non sono vendite effettive, nessuno si sognerebbe di vendere un suo bene ad un prazzo stracciato, ma sono vendite allo scoperto dette anche short, o corto......per cui se vendi corto, con titoli a prestito, prima o poi il rimbalzo per via dei successivi acquisti è inevitabile. I coglioni, piccoli risparmiatori incauti che operano in borsa si fanno prendere dal panico e vendono in forte perdita......ed ecco che gli headge ci guadagnano un sacco.
P.s. Il 50% del debito italiano è detenuto da Francia e Germania, quindi se falliamo noi c'e li portiamo appresso...a voi le considerazioni.
Vendite allo scoperto... vai a vendere azioni che non hai per ricomprarle dopo al prezzo stracciato, mi riferivo a quelle... Miracoli della new economy

Sarei curioso davvero di vedere l'Italia che fallisce e che fa fallire tutto il mondo occidentale... sarebbe la fine di un sistema.
Vecchio 12-07-2011, 18:26   #33
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Originariamente inviata da cerbero87 Visualizza il messaggio
Accade in l’Islanda, per esempio. Dove, nel silenzio assoluto dei media, c’è stata una vera e propria rivoluzione dal basso: le proteste di piazza a Reykjavìk hanno avuto gli effetti eclatanti di far dimettere il governo al completo (il nostro nemmeno di fronte a milioni di persone in piazza ha fatto una cosa del genere) e di far nazionalizzare le principali banche commerciali, rifiutando il pagamento del debito sovrano.
Il tutto è raccontato in un documentario, God Bless Iceland (Dio Benedica l’Islanda). Ma i media non ne parlano. E come potrebbero? Se si venisse a sapere che in un Paese occidentale come l’Islanda, dopo il crac finanziario, è stato indetto un referendum popolare dove il 93% ha deciso di non pagare i debiti delle banche, vi immaginereste le reazioni non solo dei cittadini italiani, ma soprattutto dei cittadini di tutto il mondo? Giusto, ora qualche mio amico economista in Bocconi verrebbe a chiedermi, con aria di sfida: e chi paga? Ovvio, chi ha fatto danni, ovvero i banchieri responsabili della debacle economico-finanziaria, per i quali sono stati spiccati mandati di cattura internazionali per fargli pagare tutto fino all’ultimo centesimo.
Pura fantascienza, direte voi. Qualche repubblicano direbbe “puro socialismo“. Intanto gli Islandesi si stanno riscrivendo la Costituzione, forti forse anche del fatto che non sono tantissimi in quel Paese (nemmeno 310mila persone), usando facebook e twitter per proporre idee dal basso.
Questo processo, denominato crowdsourcing, unisce le potenzialità della Rete con la partecipazione di una cittadinanza attiva, ed è rivoluzionario in tutti i sensi, perché permette ai cittadini di stare con il fiato sul collo ai propri governanti, che se non fanno bene, pagano i propri errori, fino all’ultimo. Qui in Italia forse sarebbe impraticabile per ragioni anzitutto culturali (c’è la tendenza a sgravarsi delle responsabilità della libertà e si preferisce delegare ai santi uomini della Provvidenza la risoluzione dei problemi, fregandosene del bene collettivo e pensando per 5 anni ai fatti propri, salvo quando i loro interessi vengono toccati dai danni di quelli che prima idolatravano).
Intanto però c’è. Perché il debito pubblico di 1800 miliardi di euro dovremmo pagarlo noi cittadini? Lo pagassero i politici che negli anni ’80 lo hanno prodotto. Noi, di tirare la cinghia, ci siamo sinceramente stancati.
quanto amo questa storia
Vecchio 12-07-2011, 21:33   #34
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Ecco noi in pratica dovremmo fare la stessa cosa , per uscire da questa morsa oppressiva , ma i media tacciono ..come sempre !
Vecchio 12-07-2011, 23:04   #35
Esperto
 

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Originariamente inviata da cerbero87 Visualizza il messaggio
Accade in l’Islanda, per esempio. Dove, nel silenzio assoluto dei media, c’è stata una vera e propria rivoluzione dal basso: le proteste di piazza a Reykjavìk hanno avuto gli effetti eclatanti di far dimettere il governo al completo (il nostro nemmeno di fronte a milioni di persone in piazza ha fatto una cosa del genere) e di far nazionalizzare le principali banche commerciali, rifiutando il pagamento del debito sovrano.
Il tutto è raccontato in un documentario, God Bless Iceland (Dio Benedica l’Islanda). Ma i media non ne parlano. E come potrebbero? Se si venisse a sapere che in un Paese occidentale come l’Islanda, dopo il crac finanziario, è stato indetto un referendum popolare dove il 93% ha deciso di non pagare i debiti delle banche, vi immaginereste le reazioni non solo dei cittadini italiani, ma soprattutto dei cittadini di tutto il mondo? Giusto, ora qualche mio amico economista in Bocconi verrebbe a chiedermi, con aria di sfida: e chi paga? Ovvio, chi ha fatto danni, ovvero i banchieri responsabili della debacle economico-finanziaria, per i quali sono stati spiccati mandati di cattura internazionali per fargli pagare tutto fino all’ultimo centesimo.
Pura fantascienza, direte voi. Qualche repubblicano direbbe “puro socialismo“. Intanto gli Islandesi si stanno riscrivendo la Costituzione, forti forse anche del fatto che non sono tantissimi in quel Paese (nemmeno 310mila persone), usando facebook e twitter per proporre idee dal basso.
Questo processo, denominato crowdsourcing, unisce le potenzialità della Rete con la partecipazione di una cittadinanza attiva, ed è rivoluzionario in tutti i sensi, perché permette ai cittadini di stare con il fiato sul collo ai propri governanti, che se non fanno bene, pagano i propri errori, fino all’ultimo. Qui in Italia forse sarebbe impraticabile per ragioni anzitutto culturali (c’è la tendenza a sgravarsi delle responsabilità della libertà e si preferisce delegare ai santi uomini della Provvidenza la risoluzione dei problemi, fregandosene del bene collettivo e pensando per 5 anni ai fatti propri, salvo quando i loro interessi vengono toccati dai danni di quelli che prima idolatravano).
Intanto però c’è. Perché il debito pubblico di 1800 miliardi di euro dovremmo pagarlo noi cittadini? Lo pagassero i politici che negli anni ’80 lo hanno prodotto. Noi, di tirare la cinghia, ci siamo sinceramente stancati.
Quotone, peccato che gli islandesi siano favoriti dall'essere in pochi, altrimenti il progetto poteva essere seriamente esportabile. Chissà come lo si potrebbe adattare a una realtà più vasta come l'Italia.
Vecchio 13-07-2011, 12:54   #36
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Ho letto , che li praticamente tutti gli abitanti si sono organizzati su internet , facendo circolare le porcate che hanno fatto le banche e sono scesi in piazza . Questo è un popolo da imitare !
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