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Originariamente inviata da Joseph
Da un certo punto di vista i perché saranno fatti dell'altro, che avrà pure il diritto di piantare grane, essere matto, avere opinioni folli.
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Questo è vero. Ma finché i suoi perché riguardano solo lui e non anche me.
Se decido di lasciarlo perdere, in effetti è inutile che continui a pormi delle domande.
Quando qualcuno agisce male e persegue un obiettivo reale, ha senso cercare una ragione.
Ma quando l'obiettivo è esistenziale (es il bullismo), c'è poco da ragionare.
Ad ogni modo, vedo che spesso le questioni su cui rimugino sono in fondo passate. Cioè non devo dare una risposta o decidere un'azione: praticamente è tutto finito. Ma la mente va avanti a ricordare.
Ho osservato che questo succede quando non ho niente da fare. A star fermi si pensa e ri-pensa. E' un'insidia, perché non ti accorgi che è il riposo a creare le condizioni ideali per lambiccarti il cervello, non l'altro. Comincio a capire che in questi casi è meglio non star fermi, a lasciarsi prendere. E' meglio fare una cosa che si potrebbe rivelare inutile o sbagliata, che stare senza niente da fare.
In questo forum ricorre questo tipo di lamentela ed è comprensibile, perché molti conducono una vita meno attiva.